Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 170 del 17 ottobre 2018 - Resoconto

OGGETTO N. 170/XV - Interrogazione: "Modalità di inoltro agli istituti scolastici della comunicazione di autorizzazione dei dirigenti scolastici all'accoglimento delle autocertificazioni sullo stato vaccinale dei bambini".

Fosson (Presidente) - Punto 9 all'ordine del giorno, la parola all'assessore Sammaritani per la risposta.

Sammaritani (LEGA VDA) - Ringrazio per l'interrogazione il Movimento 5 Stelle. L'interrogazione riguarda essenzialmente due punti: 1. quando e con quali modalità è stata inoltrata agli istituti scolastici la comunicazione che rettificava quella precedente, autorizzando i dirigenti scolastici all'accoglimento delle autocertificazioni sullo stato vaccinale dei bambini; 2. se ci sono state nel frattempo, quindi fra il 12 settembre e il 15 ottobre, ulteriori comunicazioni alle istituzioni scolastiche relative all'accessibilità dei bambini presso gli istituti valdostani. Siccome si tratta di una normativa organica, fornirò una sola risposta perché diventa più semplice comprendere. Ho cercato di semplificare al massimo, poi semmai farò alcune precisazioni in coda.

In data 11 settembre da parte della Soprintendenza agli studi è stata inoltrata a tutte le istituzioni scolastiche la seguente comunicazione: "Nella nostra regione, essendo istituita l'anagrafe vaccinale, è necessaria ai fini dell'ammissione ai servizi scolastici ed educativi per i minori indicati negli elenchi istituiti dalla ASL con le diciture "non in regola con gli obblighi vaccinali", "non ricade nelle condizioni di esonero, omissione o differimento" e "non ha presentato formale richiesta di vaccinazione", la presentazione da parte dei genitori, dei tutori o degli affidatari al dirigente scolastico della documentazione comprovante l'effettuazione delle vaccinazioni ovvero l'esonero, l'omissione o il differimento delle stesse o la presentazione della formale richiesta di vaccinazione all'Azienda sanitaria locale territorialmente competente. Intendendosi per formale richiesta di prenotazione l'espressa richiesta avanzata all'Azienda, anche tramite posta elettronica, unitamente alla risposta della stessa con indicazione della data della seduta vaccinale oppure l'attestazione ricevuta dall'Azienda con indicazione della data della seduta vaccinale. Si precisa inoltre che detta documentazione, ai sensi della normativa sopra richiamata, non può essere sostituita dall'autocertificazione, ai sensi del DPR n. 445/2000".

Questa comunicazione non è mai stata rettificata né nel periodo dal 12 settembre al 15 ottobre sono state trasmesse ulteriori comunicazioni sull'argomento alle scuole. Infatti il decreto Milleproroghe non ha per la nostra regione innovato la disciplina previgente essendo istituita in Valle d'Aosta un'anagrafe vaccinale con conseguente flusso diretto di informazioni tra Azienda ASL e scuole, senza ulteriore necessità per le famiglie di produrre autocertificazioni sullo stato vaccinale dei minori.

Nella sostanza abbiamo che nella nostra regione, che ha un'anagrafe vaccinale perfettamente funzionante, aggiornata in tempo reale, non c'è stata nessuna modifica normativa, quindi, siccome la norma dell'articolo 3-bis del decreto prevedeva che per la semplificazione già dall'anno scolastico 2018/19 potesse entrare in vigore in quelle regioni la normativa, per noi questo è accaduto, quindi tutto ciò che riguarda la questione dell'autocertificazione è sostanzialmente un malinteso nel senso che nella nostra regione questa non si applica. Quindi non c'è possibilità di autocertificare. Questo noi l'abbiamo espresso molto chiaramente con questa comunicazione e nella giornata dell'altro ieri ha avuto luogo incontro tra me, il Sovrintendente agli studi, l'Assessore alla sanità e i funzionari dei rispettivi Assessorati, compresi i funzionari della USL che si occupano di vaccinazione, in cui per chiarire questo aspetto e quale sia attualmente lo stato dell'arte abbiamo deciso di fare un comunicato anche più diffuso con dei dati ancora più precisi, sia normativi che sullo stato di fatto, dove siamo andati a dire come questa normativa sia applicabile in Valle d'Aosta e quindi che non c'è la possibilità dell'autocertificazione, non si deve fare riferimento alla data del 10 marzo, che vale invece per le altre regioni. Abbiamo poi anche chiarito come ci si debba comportare ? perché chiaramente i dirigenti chiedevano lumi anche su questo ? per le circostanze un po' particolari, perché ci sono degli eventi particolari e abbiamo fatto anche riferimento in questa comunicazione che sarà poi oggetto anche di un comunicato stampa semplificato proprio a beneficio di tutta la collettività, come per esempio si debbano eludere certe condotte che sono elusive nelle norme nel senso che ci sono state delle sentenze anche molto recenti, per esempio del TAR Piemonte, che hanno stabilito come condotte di certi genitori ? che per esempio si presentavano nelle sedute vaccinali senza il bambino ? fossero in realtà una chiara espressione della non volontà di vaccinare il minore, perché presentarsi alla seduta vaccinale senza portarsi dietro il proprio figlio significa voler eludere la norma e quindi si vorrebbe evitare possibilmente che si eluda la norma attraverso la presentazione in più sedute di prenotazioni vaccinali alle quali poi non si dia seguito. Quindi questa è attualmente la situazione per noi in Valle d'Aosta, che è già definitiva, salvo che non intervengano ulteriori interventi normativi medio tempore o per l'anno scolastico futuro.

Presidente - La parola al consigliere Vesan per la replica.

Vesan (M5S) - In questa situazione ci troviamo nuovamente ad affrontare un problema legato all'unità dell'attuale maggioranza.

Noi abbiamo già posto un quesito relativamente a questo argomento, di cui questo era solamente il seguito, e in quell'occasione l'Assessore alla sanità ci ha detto che la comunicazione che lei così gentilmente ci ha riletta tutta quanta ? ma era già stata affrontata, quindi forse non ce n'era necessità ? era stata comunicata in modo tempestivo esattamente alla vigilia dell'inizio della scuola, perché si era atteso fino all'ultimo momento l'eventuale approvazione del Milleproroghe. Di fronte a questa certezza assoluta della nostra maggioranza sulla qualità della propria anagrafe vaccinale probabilmente si poteva fare una comunicazione immediata del tipo che il Milleproroghe non aveva nessuna rilevanza a livello regionale in considerazione del buon funzionamento dell'anagrafe vaccinale. A questo punto non c'era più bisogno d'ingenerare confusione, di creare una stessa aspettativa tra le persone che avevano seguito il consiglio in quell'occasione e che si aspettavano una modificazione in tal senso a seguito dell'approvazione del Milleproroghe. Così non è stato.

Entriamo nel merito di questo funzionamento dell'anagrafe vaccinale. Purtroppo, se l'anagrafe vaccinale contenesse tutte e tre le indicazioni che consentono ai bambini l'accesso nella scuola per l'infanzia, allora sì sarebbe sufficiente l'anagrafe vaccinale per superare qualunque dichiarazione da parte dei genitori, ma poiché l'anagrafe vaccinale riporta solamente il fatto che sia avvenuta o meno la vaccinazione e non riporta né la situazione di esonero né l'eventuale situazione di varicella o morbillo precedentemente contratti, e quindi l'esenzione dalla vaccinazione, né riporta naturalmente il dato della prenotazione o meno del servizio vaccinale, la formale prenotazione. Tutti questi dati che non sono all'interno dell'anagrafe vaccinale naturalmente sono autocertificabili, proprio perché la nostra anagrafe vaccinale regionale non li contempla. A maggior ragione purtroppo in questo momento ci siamo dovuti incontrare con dei genitori i cui figli sono stati espulsi dalle scuole, pur avendo in mano un attestato di prenotazione vaccinale emessa dalla USL; ci siamo scontrati con dei genitori che si trovano in questo momento iscritti nel registro degli indagati per falso in autocertificazione, perché i dati contenuti nella nostra anagrafe vaccinale non corrispondono ai dati registrati sul libretto sanitario dal medico che ha vaccinato il figlio.

Sulla scorta di questo, tutta questa sicurezza nella definizione del valore dell'anagrafe vaccinale regionale ? che quindi non prende in alcuna considerazione la possibilità dell'autocertificazione da parte dei genitori prevista dal Milleproroghe ? ci lascia piuttosto perplessi.