Oggetto del Consiglio n. 166 del 17 ottobre 2018 - Resoconto
OGGETTO N. 166/XV - Interrogazione: "Interventi adottati per supplire alle prevedibili carenze conseguenti al pensionamento di personale sanitario nelle strutture sanitarie dell'Azienda USL".
Fosson (Président) - Point n° 5 à l'ordre du jour.
La parola all'Assessore Certan per la risposta.
Certan (ALPE) - Riguardo alla prima domanda: "il numero di operatori sanitari (medici, infermieri e OSS) destinati al pensionamento nell'annualità 2019, sia in funzione della vigente normativa, che a seguito dell'entrata in vigore del nuovo sistema pensionistico che prevede la "quota 100" nella somma fra età anagrafica e anzianità contributiva", si evidenzia che al momento non è possibile effettuare conteggi puntuali a due giorni dall'entrata in vigore, perché non vi sono ancora tutte le sfumature e i vari criteri; si tenga inoltre conto che, salvo eventuali anticipazioni, non si conoscono ancora i contenuti esatti. Inoltre l'Azienda USL non è in possesso della situazione di ciascun dipendente relativamente agli anni di servizio, dato che è piuttosto diffusa la circostanza per cui il personale dipendente possa aver svolto anche dei periodi lavorativi presso altri enti pubblici o privati e che li possa aver portati oppure no per la ricongiunzione dalle proprie posizioni previdenziali. Nonostante questo, a titolo puramente indicativo, quindi con dati sicuramente non esatti, preciso che i dipendenti che al primo gennaio 2019 avranno compiuto i 62 anni sono: 32 medici, 30 infermieri e 15 OSS. Al momento, stante la legislazione vigente, nel 2019 raggiungeranno l'età pensionabile sette dipendenti così suddivisi per categoria: un fisioterapista, un veterinario, un'infermiera generica esperta, un operatore tecnico specializzato, un commesso, un dirigente medico, un'infermiera professionale. Questi sono i dati indicativi che possiede in questo momento l'Azienda.
Per quanto riguarda la risposta alla seconda domanda: "quali interventi sono già stati messi in campo dall'Amministrazione regionale per supplire, provvisoriamente e/o definitivamente, alle prevedibili carenze di personale", il piano assunzioni autorizza annualmente l'Azienda USL a sopperire al turnover del personale dipendente e prevede già numerose procedure concorsuali, alcune da espletare e altre già espletate, volte a garantire la continuità dei servizi sanitari. In base a questi dati certi si è quindi fatta questa programmazione. Al momento detto piano è stato approvato dalla DGR n. 720/2018 e sarà oggetto di aggiornamento entro il mese di febbraio 2019.
In merito alla supposta approvazione della riforma previdenziale - che mi pare ormai essere andata a termine - occorrerà necessariamente del tempo per poter monitorare e accertarsi di questi dati, verosimilmente non si riesce ad avere una risposta istantanea, adesso. L'Azienda USL e la Regione possono comunque in ogni momento prevedere apposite modificazioni e integrazioni del piano assunzioni. Pertanto, appena ci saranno i dati certi, questo potrà essere fatto. Se i numeri stimati in precedenza si dovessero accertare, gli scenari plausibili si dovrebbero sostanzialmente realizzare in questo modo: la copertura eventuale dei posti che si renderanno vacanti per infermieri e OSS non è problematica, stante la disponibilità di tali figure sul mercato del lavoro. Mi pare siano già in programmazione almeno tre corsi da 25 OSS: un corso la cui iscrizione è scaduta in queste settimane per lavoratori dai 25 anni in su e poi due corsi destinati a ragazzi più giovani. La copertura degli eventuali posti vacanti di medici ospedalieri sarà perseguita attraverso concorsi a tempo indeterminato, ma generalmente prima del concorso a tempo indeterminato vi è tutta la procedura della mobilità interna oppure delle assunzioni a tempo determinato, poi di avvisi per la copertura di incarichi a tempo determinato e proposte di convenzioni con le ASL confinanti, qualora non si trovasse attraverso la mobilità, il tempo determinato e indeterminato la copertura, incarichi di libera professione, o anche un eventuale passaggio ulteriore pur di non rimanere scoperti. Indubbiamente le occorrenze e le difficoltà che già in alcune strutture sono presenti potrebbero subire un ulteriore appesantimento.
La Regione Valle d'Aosta è attiva nell'emissione di borse di studio integrative a quelle nazionali per alcune specialità mediche, per la formazione postlaurea dei medici di medicina generale e per favorire l'accesso agli impieghi sanitari in Valle d'Aosta, sempre che sia questa la motivazione per la quale non arrivano medici in Valle d'Aosta. Infatti non è assolutamente ancora appurato che possa essere l'esame o la previa conoscenza dell'accertamento della lingua francese la motivazione per cui abbiamo una carenza di medici, poiché diversi sono invece gli aspetti che risultano essere in qualche modo causa di questa carenza. Comunque sia, per non tralasciare nulla, come struttura dell'Assessorato stiamo anche facendo delle valutazioni per proporre eventualmente delle modifiche normative relative alla prova. Devo dire che abbiamo anche provato a fare alcune simulazioni. È molto difficile arrivare ad una reale possibilità di cambiamento, ma è uno degli impegni di cui avevamo parlato anche in Giunta e abbiamo provato a percorrere pure questa strada che, al momento, presenta tutta una serie di valutazioni molto problematiche, soprattutto dal punto di vista legislativo, normativo e anche costituzionale.
Presidente - La parola al Consigliere Vesan per la replica.
Vesan (M5S) - Grazie, Assessore, per la sua risposta.
Volevo solo evidenziare alcuni punti. Come già è stato ricordato in quest'Aula ripetutamente riguardo alle decisioni del governo nazionale, citate di solito in modo cromatico, all'interno di un contratto di governo definito, firmato e condiviso alla base, è vero che mancano ancora norme di attuazione e atti definitivi per quanto concerne il raggiungimento della quota 100, è vero anche che il tutto è entrato in vigore solo da due giorni, ma noi siamo politici e pertanto cerchiamo di fare una programmazione, di avere una visione su un tempo più lungo. Forse raccogliere le informazioni che è difficile raccogliere, cioè qual è la situazione di contributi già versati e di propensione al pensionamento da parte dei dipendenti, può essere particolarmente utile per riuscire a non doverci confrontare con carenze o con coperture provvisorie che, dal punto di vista qualitativo, in ambito sanitario hanno già creato problemi non più tardi della scorsa estate.
Siamo contenti che siano già in programmazione delle procedure concorsuali per la copertura dei posti. Mi ha citato un corso in programmazione per 25 posti di OSS, ma non ho capito invece se per la copertura dei posti da infermiera ci sono procedure concorsuali, se sono in corso d'opera.
Siamo anche molto soddisfatti del fatto che la Regione Valle d'Aosta eroghi delle borse di studio finalizzate ad incentivare gli studenti valdostani ad affrontare una facoltà lunga e faticosa come quella di medicina.
Relativamente alla prova di francese, nessuno può dire se sia il francese o meno la causa principale; in realtà probabilmente le cause sono molteplici, ma fintanto che abbiamo il francese non possiamo nemmeno dire che non sia quello. Potremmo solo verificare la conoscenza della lingua francese o di apprendimento della lingua francese a fronte di sperimentazione, di post concorso, che possono mettere i vari partecipanti ai concorsi per coprire i posti in Valle d'Aosta nelle stesse identiche condizioni. Dato che il francese non solo è un barrage, ma è anche oggetto di valutazione da un punto di vista dell'attribuzione del punteggio concorsuale, è chiaro che questo può ostacolare la partecipazione.
Presidente - Con questa interrogazione il Consiglio è chiuso. I lavori riprenderanno alle ore 15:30.
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La seduta termina alle ore 12:58.