Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3291 del 15 marzo 2018 - Resoconto

OGGETTO N. 3291/XIV - Interpellanza: "Stato di attuazione dell'articolo 6 della legge regionale n. 16/2016 in materia di macellazione domiciliare".

Grosjean (Président) - Point n° 4 à l'ordre du jour. Pour l'illustration, la parole au collègue Fosson.

Fosson (AC-SA-PNV) - Signor Presidente, noi abbiamo pensato di fare questa interpellanza per monitorare un po' il percorso, ma soprattutto i risultati di quella legge n. 16 del 2 agosto 2016 che, all'interno di variazioni di bilancio, prevedeva agli articoli 5, 6 e 7 disposizioni in favore della zootecnia. Tale legge poi è stata modificata con la legge del 21 dicembre 2016 n. 24, sempre all'interno di disposizioni per la formazione del bilancio. Abbiamo verificato poi, per monitorare l'applicazione di queste nuove norme sulla zootecnia, l'applicazione delle disposizioni in favore della zootecnia previste dalla delibera a cui la legge rimandava: in particolare, la delibera n. 344 del 24 marzo 2017 che prevedeva le norme di funzionalità per gli agricoltori che volevano macellare a domicilio, introducendo anche però alcune procedure che non erano previste dalla legge. Soprattutto cito anche il provvedimento dirigenziale n. 1571 che, in data 4 aprile 2017, correggeva il punto 6 di quella delibera sostituendo alcune pratiche soprattutto al punto 2 barra 3.

Chiediamo all'Assessore competente, proprio per monitorare questi risultati, quanti siano gli animali da reddito macellati a tutt'oggi a domicilio e quanti siano stati portati nei previsti punti di concentramento per la visita ispettiva dei visceri, quando non ci sia stato l'ante mortem e il post mortem a domicilio. Quanti animali da reddito siano stati macellati a domicilio con visita ispettiva del veterinario, cioè ante mortem, con l'emissione quindi di quel bollino di giudizio di commestibilità; quale sia a oggi lo stato di attuazione delle altre procedure previste da tale iniziativa legislativa e delle altre attività contemplate, anche dalle delibere successive; quali siano, se ci sono, per il futuro le intenzioni e se si intende procedere a una variazione della norma e delle delibere applicative.

Président - Pour la réponse, la parole à l'assesseur Bertschy.

Bertschy (UVP) - Grazie collega Fosson. Una breve premessa per arrivare alla risposta. La legge regionale 2 agosto 2016, modificata dalla legge regionale 21 dicembre 2016, n. 24, è entrata in vigore il primo gennaio 2017. Tale legge introduce, negli articoli che lei ha citato, importanti misure di flessibilità e di semplificazione nel settore zootecnico. La macellazione domiciliare a uso familiare è una di queste misure elaborate e concertate di comune accordo con le associazioni di categoria, al fine di contenere i costi di produzione, nel pieno rispetto della normativa e dei criteri di salvaguardia della sicurezza alimentare e della sanità e del benessere animale. La legge in questione prevedeva inoltre che fosse predisposta e approvata una deliberazione di Giunta regionale applicativa di questa misura e su quel testo un gruppo di lavoro nella primavera del 2017 ha lavorato. Tale deliberazione è giunta ad approvazione il 24 marzo 2017 con la delibera n. 344, "Approvazione di disposizioni applicative della legge 2 agosto 2016". La deliberazione ha puntualmente disciplinato tali ambiti, prevedendo all'allegato 1 le linee di indirizzo relative alla macellazione a domicilio, individuando dei punti, degli orari e dei giorni prestabiliti, previa prenotazione, alla presenza di un veterinario dell'Azienda, con successivo smaltimento da parte del privato stesso dei sottoprodotti tramite ditta appositamente autorizzata ai sensi del Regolamento CEE n. 1069/2009. Inoltre si trattava di individuare e allestire questi punti che sono poi stati identificati nel giugno 2017, congiuntamente all'Azienda e al corpo forestale, presso quattro stazioni: Morgex, Aymavilles, Challand-Saint-Victor e Châtillon. Inoltre sono stati attivati corsi di formazione per garantire la preparazione necessaria e adeguata all'attivazione della legge. Un primo corso è stato organizzato dall'AREV - sono corsi di quattro ore - per la parte pratica, nel maggio 2017 con 81 partecipanti e un secondo con 35 partecipanti nel novembre 2017. Nel prossimo maggio è previsto un ulteriore corso: a oggi gli iscritti sono circa 30.

Infine, per completare le informazioni in premessa, era necessaria l'identificazione di alcuni punti di transito sul territorio regionale nelle vicinanze dei principali assi viari, a cui gli allevatori e privati potessero portare in contenitori i sottoprodotti della macellazione e/o gli allevatori stessi potessero, a orari e giorni prefissati, trasportare con i mezzi aziendali registrati, le eventuali carcasse degli animali morti. Punti presso cui effettuare il trasbordo di tali sottoprodotti e animali sui mezzi di trasporto dalle ditte autorizzate per il loro successivo inoltro verso l'impianto di smaltimento fuori regione. Tali punti sono stati individuati nei comuni di Pont-Saint-Martin, Verrès, Châtillon, Aosta e Morgex. A seguire, in tali punti sono stati progettati e approvati gli interventi necessari al loro adeguamento, effettuate le opere richieste e la posa di infrastrutture per essere pienamente attivi. Infine, con provvedimento dirigenziale - come lei ha citato - n. 7683 del 22 dicembre 2017, tali punti sono stati autorizzati.

La premessa era per dire che nell'anno 2017 la legge ha visto la realizzazione di tutta quelle attività necessarie per dare piena possibilità di utilizzo, soprattutto da quest'anno in avanti.

Alla prima domanda si chiede "quanti siano gli animali da reddito macellati a tutt'oggi a domicilio e quanti siano stati portati nei previsti punti di concentramento per la visita ispettiva dei visceri": gli animali macellati a domicilio sono stati due bovini e ventotto suini, di questi sono stati conferiti ai punti di concentramento attivati un bovino e due suini.

La seconda domanda, "quanti animali da reddito siano stati macellati a domicilio con visita ispettiva del veterinario ed emissione di giudizio di commestibilità": sono stati macellati a domicilio e vistati con giudizio di commestibilità un bovino e ventisei suini.

Al punto 3 si chiede "quale sia ad oggi, lo stato di attuazione delle altre procedure previste da tale iniziativa legislativa relativamente alle altre attività contemplate": relativamente alle macellazioni d'urgenza effettuate a domicilio, non ne risultano al momento. La macellazione d'urgenza al di fuori del macello rappresenta una particolare tipologia di macellazione, eseguita fuori dal macello nei casi in cui l'animale, del resto sano, abbia subito un evento per lo più di carattere traumatico tale da renderlo di fatto non idoneo al trasporto. In Valle d'Aosta sono molto frequenti, soprattutto durante la pratica del pascolamento in primavera, estate e autunno. A differenza di altre regioni, nessun macello locale si era reso disponibile ad accogliere carcasse di animali macellati d'urgenza, per cui fino ad ora gli animali, le cui carni erano potenzialmente commestibili, sono stati abbattuti e distrutti.

Relativamente al trasporto di sottoprodotti dell'azienda, si segnala che la struttura competente dell'Azienda sanitaria ha ricevuto nel 2017 comunicazioni per l'attivazione di sette cassoni per il trasporto di animali morti in azienda, a cura dello stesso detentore. È stata inoltre comunicata l'attivazione di trentaquattro trasporti con telo su un mezzo aziendale, come previsto dalla DGR n. 344/2017, successivamente alla sua approvazione e fino al 31 dicembre 2017. Relativamente ai punti di transito per il trasbordo dei sottoprodotti, questi al momento sono stati utilizzati solo in alcuni casi, in quanto sono stati resi operativi solo alla fine del 2017. Relativamente all'attivazione di spazi per la vendita di prodotti nell'ambito delle strutture di caseificazione in alpeggio e per la vendita occasionale, risultano essere state notificate, secondo tale norma, quattro spacci.

Relativamente alla possibilità di smaltire in concimaie in alpeggio il siero derivante dalla trasformazione del latte, se non utilizzato per l'alimentazione animale, ai fini dell'utilizzo agronomico, usufruiscono di tale comma tutti i detentori di alpeggio che non hanno la possibilità di destinare il siero derivante dalla trasformazione del latte per alimentazione animale. Relativamente infine all'autorizzazione al trasporto promiscuo sullo stesso mezzo di animali vivi di diversa proprietà, dall'entrata in vigore della legge regionale, sono state registrate cinquantacinque ditte. Con tale modalità, si è dato modo agli allevatori locali di poter trasportare animali appartenenti a proprietari diversi con automezzi autorizzati dall'azienda, aventi caratteristiche tutelanti il benessere animale. In Valle d'Aosta, sondata la nostra realtà, lo scarso numero di ditte di trasporto animale e la movimentazione di un alto numero di animali in un periodo ristretto, dalle aziende di piano verso gli alpeggi, per la partecipazione alle bataille e per il conferimento di vitelli al centro raccolta gestito dall'AREV: questa situazione, con l'introduzione della legge n. 16, è stata ratificata come una necessità.

Infine, "quali siano le intenzioni per il futuro e se si intende procedere ad un'ulteriore variazione della norma": io credo che, anche a nome del Governo, sarà il 2018 l'anno nel quale si vedrà la definitiva efficacia della norma approvata nel 2016, perché sono completate tutte le fasi che abbiamo citato in premessa. Quindi per una valutazione definitiva ci vorrà questo periodo di monitoraggio e un'attività ancora più puntuale di informazione da parte delle associazioni degli allevatori ai diretti interessati, che non sempre sono a conoscenza di queste misure di semplificazione. È certo che l'Amministrazione regionale, per ora, proseguirà nell'intendimento dell'introduzione di misure di flessibilità anche in altri ambiti, per cercare di andare incontro alle difficoltà, che sempre vengono rappresentate. L'obiettivo di tale legge rimane il contenimento dei costi di produzione e, nell'ambito dello smaltimento degli animali morti, l'introduzione di tali misure di semplificazione ha consentito il raggiungimento di questo obiettivo, come dimostrato dai costi di smaltimento dei bovini adulti che è passato dai 250 euro a capo nel ritiro presso l'azienda, ai 100 euro attuali che diventano 50 euro se tale capo è portato ai punti di transito con mezzi dell'azienda.

Président - Pour la réplique, la parole au collègue Fosson.

Fosson (AC-SA-PNV) - Grazie, Assessore. Se poi mi fornisce questi dati che abbiamo.

Anche il nostro ruolo è sempre nel facilitare la vita degli agricoltori valdostani, che svolgono la loro attività in una situazione difficile La legge è uscita nel 2016, poi i tempi di attuazione non sono stati rapidi come forse si voleva, ma i dati che mi darà lei - un bovino macellato nel 2017, uno o due conferiti - vogliono dire che i nostri allevatori non si sono buttati su questa norma come la soluzione di tutti i loro problemi! Un po' di autocritica, nel senso che sicuramente l'esigenza era diversa.

D'altronde per norme nazionali ed europee questa legge prevedeva la macellazione solo per un uso privato: bisogna munirsi di autorizzazione presso il Comune, bisogna aver fatto un corso. È fissata una quantità: un bovino all'anno, due suini, invece prima ne venivano macellati di più. Poi c'erano dei limiti anche di età, nel senso che i bovini potevano essere macellati soltanto se avevano meno di dodici mesi, perché non è possibile non fare la visita del veterinario ante mortem, in quanto bisogna escludere l'encefalopatia spongiforme che è trasmissibile. Quindi è necessaria prima la visita del veterinario per quelli che hanno più di dodici mesi e anche un post mortem per i visceri. Se è un'azienda, deve fare un'autofattura per autoconsumo. Il veterinario deve comunicare all'anagrafe bovina e lei lo sa benissimo che, fino a questo momento, l'INVA e il sistema SIAPZ hanno ancora delle grosse difficoltà e non si può comunicare l'abbattimento per un problema informatico. Costa di più: questo lo diceva l'avvocato Longo sul Il fatto alimentare già nel 2016. Vi ricordo che noi abbiamo dodici macelli in Valle d'Aosta, quattro per suini. Inoltre chi intende macellare deve avvertire settantadue ore prima l'ASL. Io non lo so se sia stato un grande regalo agli agricoltori questo.

Poi lei, posso dire correttamente, parla di interramento delle carcasse. Io non ho voluto specificare questo aspetto, né fare un'iniziativa particolare, però, anche se poteva essere comprensibile, l'estensione di questa norma è stata notevole. Soprattutto nella delibera n. 344 al punto 2.3.3, ma anche nel provvedimento dirigenziale n. 1571, in cui si modifica il concetto di "zone isolate", allargandolo non solo all'alpeggio in caso di emergenza, poi lei mi ha detto che non c'è stata nessuna macellazione per emergenza. Questo per noi è molto pericoloso, perché in questo momento da una parte c'è un grande attacco, sempre dell'avvocato Longo sul Il fatto alimentare, in cui dice che "la 'Valle delle ossa' è il nuovo nome a cui ambisce la Regione a Statuto speciale" - sono cose che fanno male a chi vuole bene alla Valle d'Aosta - ma soprattutto la nota del Ministero in cui riscrive il concetto di zone isolate. Tra l'altro noi queste zone isolate non le abbiamo ancora comunicate al Ministero. Quindi, quando io dicevo se modificare o no questo, stiamo attenti, perché sia i Sindaci che i forestali e i veterinari sull'interrare dappertutto si cominciano a porre dei problemi, perché questa estensione delle zone isolate è davvero importante, e sono contento che presieda in questo momento il vicepresidente Grosjean che si rende perfettamente conto di queste cose.

Quindi, Presidente e Assessore, per finire, era stata una legge accompagnata da una grande enfasi, ma non ha ottenuto i risultati voluti e soprattutto in questo momento pone dei gravi problemi di salute pubblica, su cui la invitiamo a intervenire al più presto.