Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3276 del 7 marzo 2018 - Resoconto

OGGETTO N. 3276/XIV - Interrogazione: "Tempistiche e modalità applicative della legge regionale n. 80/1990 in materia di assistenza alle persone anziane disposte con DGR n. 1825/2017".

Grosjean (Président) - Point n° 8 à l'ordre du jour. La parole à l'Assesseur Bertschy pour la réponse.

Bertschy (UVP) - L'interrogazione chiede delucidazioni sull'applicazione della delibera n. 1825/2017 che ha sostituito la precedente delibera n. 543/2008.

Alla domanda: "se è vero che tale delibera blocca di fatto la fornitura di ausili a partire dal primo gennaio", la risposta è no. La delibera regolamenta in maniera più puntuale l'utilizzo di questi ausili, soprattutto definisce quali sono quelli ammessi a contributo, perché poi per quanto riguarda gli enti non è necessario utilizzare i contributi, potrebbero anche non essere concessi, ma comunque modifica interventi non necessari. C'è la possibilità di avere un contributo pari all'80 percento. La delibera modifica quindi l'elenco e le priorità dei contributi, soprattutto definisce bene quali sono gli interventi standard ammessi a contributo per quanto riguarda la legge n. 80 - perché devono essere parte della dotazione delle strutture - e chiarisce anche quali sono i contributi alla persona, che sono e continuano ad essere concessi dall'azienda ASL come da regolamentazione precedente, che comunque non era prevista neanche dall'altra delibera. Gli attuali ausili concessi sono suddivisi in nove categorie e vengono elencati e messi in "priorità 1", perché reputati necessari per i requisiti standard delle strutture.

Punto n. 2: "se è vero che l'Assessore competente, in un incontro del gennaio 2018 tra i suoi dirigenti e i rappresentanti delle microcomunità e le Comunità montane, non ha preso in considerazione la revoca della delibera e la modifica della stessa soprattutto nelle tempistiche di applicazione, ma vi sia soltanto un verbale che dice semplicemente di disattendere una delibera regionale". Come abbiamo detto, la delibera specifica in maniera differente come si possono utilizzare i contributi, soprattutto quali sono le possibilità e le forme di finanziamento. La data del primo gennaio serve per dare applicazione alla possibilità di contributo, viene regolamentata, e il contributo si può ottenere presentando domanda dal primo aprile al 15 giugno. La delibera pertanto non blocca le modalità precedenti, ma mette in condizioni sia l'azienda che gli enti di sapere qual è l'ordine di priorità e qual è il campo di applicazione dei due interventi di contributo. Comunque, a riscontro del secondo quesito, si precisa che, a seguito di alcune richieste pervenute dalle Unités in merito all'applicazione delle disposizioni, l'Assessorato ha organizzato un incontro in data 19 gennaio e ha finalizzato le disposizioni applicative contenute nell'allegato A della stessa delibera. Durante questo incontro è stato precisato che le disposizioni trovano applicazione nell'anno 2018 secondo quanto riportato nell'allegato A. In particolare, con riferimento all'elenco degli ausili indicati al paragrafo 5 (interventi e tipologie di beni ammissibili a contributo) del medesimo allegato A, è stato precisato che l'azienda ASL continuerà a fornire ausili alla persona o personalizzati e ogni altro ausilio necessario non rientrante nell'elenco di quelli ammessi a contributo di cui alla legge n. 80 agli utenti ospitati nelle strutture, mentre quelli aventi tipologie standard saranno da acquisire e rendicontare da parte delle Unités con la procedura della legge n. 80. Pertanto, durante l'incontro con i rappresentanti dell'azienda relativamente alla vasta gamma di ausili da rendere disponibili agli ospiti delle microcomunità per anziani, è stata precisata la distinzione tra quelli che dovranno essere acquisiti da parte delle Unités - o che sono già stati acquisiti e ammessi al contributo di cui alla suddetta legge - e quelli che continueranno ad essere concessi in comodato d'uso e non dall'azienda ASL: i cosiddetti "ausili personalizzati". Durante l'incontro, inoltre, tutte le Unités sono state invitate ad effettuare entro il mese di marzo una ricognizione delle esigenze - come già fatto più volte negli anni precedenti - e delle dotazioni di ausili necessari da destinare agli utenti ospitati nelle strutture, nonché una programmazione degli investimenti, al fine di verificare la necessità di usufruire ancora degli ausili attualmente concessi alle microcomunità dall'azienda ASL o la necessità di provvedere ad acquisire le attrezzature e gli ausili necessari, il cui contributo potrà essere richiesto ai sensi della legge n. 80 mediante presentazione di apposita istanza. La presentazione da fare è tra il primo aprile e il 15 giugno e l'istanza può essere presentata sia a preventivo che a consuntivo. Durante tale incontro è stato anche deciso di istituire un tavolo tecnico composto da rappresentanti delle Unités, dell'azienda e dell'Assessorato, che si occuperà, oltre che delle disposizioni della delibera in questione, anche di tutta una serie di piccoli problemi che andranno affrontati per rendere sempre più efficace la gestione dei servizi e delle strutture per anziani.

Punto n. 3: "se è vero che ad ora la delibera è valida perché non revocata e nessuna nota di modifica, almeno dei tempi di applicazione, è stata inviata all'azienda". A riscontro del terzo quesito, si precisa che quanto disciplinato dalla delibera n. 1825 trova applicazione a decorrere dal 1 gennaio; pertanto la delibera è valida e non ha da essere revocata. La delibera precedente non diceva nulla di diverso da quella attuale, ma disciplinava in maniera differente la priorità di intervento sui finanziamenti, quindi non dava all'azienda alcun compito di comodato d'uso ai vari enti gestori. Ai partecipanti dell'incontro è stata trasmessa la nota a verbale, il resoconto e, soprattutto, la ricognizione dei fabbisogni che permetterà di fare una programmazione finanziaria e di avere, da parte degli enti gestori, tutte le caratteristiche previste dalla delibera attraverso la quale è stata loro concessa l'autorizzazione per l'organizzazione dei servizi.

Rispetto al testo, quindi, questa è una delibera che permette di dare la possibilità sia all'azienda che agli enti di avere chiarimenti su come debba essere organizzata la fornitura degli ausili. Gli ausili personalizzati fanno parte del lavoro che l'azienda continua a fare e deve continuare a fare, in particolare quando sono prescritti dal medico e diventano dotazione personale da portare all'interno delle strutture quando le persone sono ricoverate. A noi non risulta alcun tipo di problema nella gestione di questi servizi e tantomeno dagli incontri con gli enti gestori.

Président - La parole au collègue Chatrian pour la réplique.

Chatrian (ALPE) - Ci rendiamo conto che questa è una problematica molto contestualizzata e, se vogliamo, piccola, ma abbiamo voluto sollevare le nostre perplessità perché c'è qualcosa che non quadra, Assessore. Lei ci dice che nulla è cambiato, ma ci sembra di aver capito che l'azienda non fornirà più gli ausili. Prima considerazione.

Seconda considerazione. Non so se lei è a conoscenza, ma noi lo siamo: i gestori e le Unités sono molto preoccupati della delibera che avete approvato il 18 dicembre 2017. Non solo, non so se lei sia a conoscenza e, se non lo è, glielo diciamo: sono preoccupati per le tempistiche delle applicazioni.

Terza considerazione. Nell'incontro che avete fatto un mese dopo, qualche settimana fa, mi sembra che numerose persone abbiano messo in evidenza l'inapplicabilità della delibera da voi approvata quattro settimane prima. Lei ci dice che non esistono problemi e io prendo atto della sua dichiarazione, però tutte le informazioni che noi abbiamo vanno nella direzione opposta; io gliele comunico, in modo che siano utili per lei, ma poi che non diventi un qualcosa di personale, perché la questione è politica. Abbiamo detto che i valdostani vogliono chiarezza, ma soprattutto vogliono delle risposte. Ora, se non siete capaci a dare delle risposte, c'è qualcosa che non funziona. Avete fatto una riunione con trenta persone la cui sintesi è stata: non applichiamo la delibera votata dal Governo regionale. Questo è il tam-tam uscito dopo la riunione che lei oltretutto ha voluto, a cui ha partecipato e in cui ha cercato di tenere i toni non troppo alti, proprio perché la confusione era alta. Tutto questo perché fino a dicembre, fino a prima di quella delibera, l'USL si occupava di carrozzine aventi misure standard, deambulatori standard, sollevatori, dotazioni standard di ausili minori, alza-water per wc con coperchio e braccioli pieghevoli in ogni bagno, declinato anche all'interno della delibera. Approvata quella delibera, le criticità aumentano. Lei ci ha risposto che è tutto a posto, ma ci siamo detti che l'incontro tecnico che avete fatto dice praticamente "forse siamo andati fuori strada". Non abbiamo capito se l'azienda, la politica e l'Assessorato non si parlano. Forse era meglio revocare la delibera che avete approvato a dicembre, perché l'incontro che avete avuto il 18 gennaio la contraddice completamente. Per di più, all'interno di quell'incontro, c'è stato quasi l'invito - mi corregga se vado fuori strada, Assessore - di disattendere quello che avete scritto in delibera dicendo che poi si vedrà. Questo è il pasticcio, la cosa grave. Forse è meglio non approvare degli atti se non avete certezza e sicurezza, soprattutto se sapete già a priori che ci saranno grosse difficoltà nella loro applicazione, viste le tempistiche. Non è solo una questione di denaro, è una questione di attuazione della delibera che avete approvato. Lei oggi ci dice: "non abbiamo modificato nulla", ma se non avete modificato nulla perché coloro che gestiscono le microcomunità e le Unités sono tutti preoccupati? Probabilmente c'è qualcosa che non ha funzionato.

Io penso poi che dobbiamo spiegare questo ai valdostani: un verbale non può modificare una delibera e ogni tanto bisogna dire "abbiamo sbagliato", che avete sbagliato o che magari i dirigenti vi hanno portato fuori strada; allora bisogna riprendere subito la cosa e dire "siamo andati fuori strada, eravamo occupati a fare altro, bisogna riprendere la traiettoria corretta". Si possono fare degli sbagli, l'importante è riconoscerlo subito e bloccare l'emorragia, altrimenti ognuno va per la sua strada, ma poi chi ne risente sono i gestori delle microcomunità, le Unités, le nostre comunità, soprattutto i pazienti! La filiera finale, Assessore, è che con quella delibera avete creato un grave caos, è difficile da applicare, probabilmente impossibile, ma lo sapete già. I suoi dirigenti, glielo assicuro, sanno che quella delibera è tecnicamente inapplicabile. Il consiglio che le do da collega dell'opposizione - senza fare quello che vuole prendere il suo posto, perché non mi interessa - è di bloccare quella delibera, perché i suoi dirigenti l'hanno portata fuori strada e la cosa è inapplicabile. Probabilmente il danno andrà direttamente sui pazienti.