Oggetto del Consiglio n. 3273 del 7 marzo 2018 - Resoconto
OGGETTO N. 3273/XIV - Interrogazione: "Rispetto dei requisiti di trasparenza e di pari opportunità nell'assunzione di personale con incarico dirigenziale".
Grosjean (Président) - Point n° 5 à l'ordre du jour. La parole au Président de la Région pour la réponse.
Viérin (UVP) - In riferimento a questa iniziativa della collega, a margine vorremmo sottolineare - poi entrerò nel merito della risposta tecnica - il dispiacere dell'aver speculato, in un periodo di campagna letterale, sulla questione di questo incarico, come tanti ne sono stati dati nell'Amministrazione: seguendo le procedure e le regole. Questo è stato invece utilizzato proprio nei giorni finali della campagna elettorale attraverso una conferenza stampa, peraltro nella sede di un partito, per altri scopi. Rispondiamo senza alcun problema molto volentieri alla questione, però crediamo che questo sia stato un tentativo malriuscito di cercare di gettare fango sulle persone. Non condividiamo tali metodi, visto che spesso si parla tanto di "metodi".
I colleghi Certan, Chatrian, Roscio, Marquis e Restano chiedono lumi. Vi faremo avere la delibera, perché, anche leggendo ciò che è stato richiesto, probabilmente alcune premesse sono sfuggite.
In riferimento all'interrogazione in oggetto, il Dipartimento personale e organizzazione vi evidenzia che, come riportato nelle premesse della deliberazione n. 1577/2017 di conferimento dell'incarico, l'Amministrazione ha rispettato l'iter previsto dalla legge n. 22/2010, quello che voi citate: se sono stati rispettati "l'iter e i requisiti di trasparenza e di pari opportunità", quindi in materia di trasparenza, anche di pubblicità e di pari opportunità lavorative per il conferimento degli incarichi dirigenziali. Non sono incarichi fiduciari, sono incarichi che seguono la normativa della legge. L'incarico è stato conferito dopo che tutti gli appartenenti alla qualifica unica dirigenziale sono stati informati, anche mediante pubblicazione sul sito istituzionale di un apposito avviso, come avviene sempre, della disponibilità del posto dirigenziale in questione e dopo aver accertato che questo non era di interesse. La procedura seguita è stata la solita che avviene in tutta l'Amministrazione, che vede la legge rispettata per addivenire alla nomina dei dirigenti regionali.
Président - La parole à la collègue Certan pour la réplique.
Certan (ALPE) - Merci Président pour la réponse, qui est en réalité très courte: "molto volentieri rispondiamo che, secondo noi, questa delibera ha rispettato i criteri di trasparenza e di pari opportunità". Questa è la sua risposta, nulla di più.
Su tutto il resto, sul dispiacere che lei ha provato pensando che la nostra fosse speculazione e avesse altri fini, questa è una sua valutazione, non è la risposta alla nostra iniziativa. Rimando al mittente questa sua considerazione: avessimo voluto speculare, l'avremmo fatto prima delle elezioni, come anche la discussione. Noi invece in questa delibera - che abbiamo letto attentamente, e quindi non abbiamo bisogno di averla - ritroviamo un percorso molto accompagnato. A nostro avviso il mondo dell'agricoltura in questo momento aveva bisogno di tante altre strutture, ma non di questa. Purtroppo questa delibera ha dimostrato una grande "lungimiranza", perché ha chiaramente dimostrato che, per arrivare ad un certo punto e per portare certe persone ad un certo punto, si è fatto tutto un iter. L'iter parte dal 2012 e arriva alle delibere del 2017; su alcune eravamo anche noi in Giunta, ma ricordo anche con quali intenzioni abbiamo cambiato alcuni criteri, non certo per arrivare poi alla delibera n. 1577 del 13 novembre 2017.
Senza voler fare processi alle intenzioni - sappiamo che le campagne elettorali sono molto impegnative - ci chiediamo come un dirigente nominato il 13 novembre abbia potuto dare direttive entro gennaio e seguire quella struttura, essere assente praticamente mattino e pomeriggio e seguire questa struttura, che sembrava essere fondamentale. Non vorremmo che, alla fine dei conti, la campagna elettorale fosse stata pagata dai contribuenti con soldi pubblici, perché è chiaro che la situazione economica è cambiata notevolmente da istruttore tecnico a tempo indeterminato a dirigente. Abbiamo fatto una richiesta dati - che non è stata solo mia, l'abbiamo fatta congiuntamente, la firma sulla nostra iniziativa è di tanti gruppi - il cui termine per la risposta non è ancora scaduto, quindi aspettiamo tranquillamente, proprio perché non volevamo speculare su niente. Se avessimo voluto fare delle speculazioni avremmo fatto altre valutazioni.
Ci dispiace, Presidente Viérin, è proprio questo che ci distingue da lei: noi cerchiamo di fare quello che diciamo ai cittadini e quindi cerchiamo di non dire di essere autonomisti per poi non essere autonomi; cerchiamo di non dire di essere trasparenti per poi non esserlo. Credo sia davvero questa la grossa differenza tra noi e lei.