Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3269 del 21 febbraio 2018 - Resoconto

OBJET N° 3269/XIV - Approbation de résolution: "Engagement à intégrer le Comité pour les Adaptations d'une composante véritablement scientifique spécialisée dans l'éducation bi/plurilingue".

Farcoz (Président) - Point n° 34.01 à l'ordre du jour. La parole à la collègue Certan.

Certan (ALPE) - Cercherò di essere molto rapida. Noi presentiamo come gruppi di minoranza questa risoluzione, perché crediamo che, al di là di tutto il dibattito che c'è stato sulle Adaptations, nessuno abbia mai rinnegato l'iter fatto in Commissione nel 2016 e credo che la nostra posizione di allora sia confermata anche dalle vicende e da una sperimentazione nata male e proseguita peggio. Si potrebbe ripercorrere il percorso, ma non è con questa risoluzione che voglio farlo, perché vorremmo provare a proporre davvero di fare un passo avanti.

La nostra posizione è chiara: crediamo che, insieme al documento delle Adaptations, debba essere rivista in qualche modo la legge n. 18, per tutta una serie di cose, fra le quali il problema dei precari. Però, visto anche il dibattito che si sta sviluppando adesso, visto il fatto che siamo comunque in corso d'anno con una sperimentazione che finisce - sappiamo che aveva la durata di due anni e avevamo provato a ipotizzare altre soluzioni; forse doveva essere fatta in un altro modo, ma con i se e con i ma non andiamo da nessuna parte - quello che noi adesso proponiamo è che davvero la palla ripassi a una commissione o a un comitato di esperti. Lo definiremmo come un comité scientifique sur l'éducation bilingue et plurilingue composto da persone che hanno già avuto esperienze in altri Paesi. Quindi si tratterebbe di uscire anche dal metodo CLIL e da tutto quanto è stato messo nel documento delle Adaptations, proprio per cercare di uscire da questa impasse, perché se no siamo di nuovo in ritardo. Gli organici saranno definiti ad aprile, per cui abbiamo ancora un po' di tempo per riuscire a intervenire, però il tempo è davvero stretto, perché tutti e tre i documenti (Adaptations, legge n. 18 e gli organici) sono collegati.

A nostro avviso è davvero importante e lo abbiamo messo nelle premesse: garantir d'un point de vue scientifique les propositions pour l'éducation bi/plurilingue faites par ces Adaptations. C'è stato un dibattito amplissimo anche nei collegi docenti e c'è stato un dibattito ampio tra gli insegnanti sui documenti che sono stati dati nel 2016. Noi crediamo che quello vada salvato, perché è stato un lavoro che gli insegnanti hanno fatto e che è da prendere. Forse allora si è voluto accelerare per tutta una serie di motivi che non vado a rivangare, ma a mio avviso questi documenti e queste proposte vanno riprese, perché i collegi avevano lavorato in modo serio.

Assurer une capitalisation de ce que tous les ordres d'école ont donné comme contribution à l'éducation bi/plurilingue depuis les années 1970: cito una data, ma tutto quello che è stata la scuola valdostana non va buttato, ma va davvero valorizzato.

Aider à établir une continuité en évolution, cioè in modo positivo. È un po' quello che è uscito nello scorso Consiglio: una sperimentazione - credo sia stata ammesso dallo stesso Assessore - che non è andata nella direzione che forse speravate, ma almeno da lì ripartiamo e non torniamo indietro.

Valoriser l'apport des langues à la construction des connaissances disciplinaires. Credo che nessuno possa mettere in discussione il valore e la necessità della conoscenza delle lingue per le future generazioni. Lo vediamo noi oggi: siamo di corsa e in ritardo noi.

Établir des scénarios progressifs de mise en œuvre pour arriver dans le temps à l'éducation plurilingue des élèves valdôtains. Questo deve essere l'obiettivo, però da realizzare mantenendo uno stretto contatto con gli insegnanti e con chi opera nelle scuole; quello che è mancato finora.

Siamo a fine legislatura, abbiamo ancora tempo per agire, ma abbiamo un mese di tempo. Io non andrei a individuare altre commissioni, ma riprenderei quel comitato scientifico votato dallo stesso Consiglio regionale il 15 luglio 2016, che comunque aveva gli ispettori, quindi aveva una parte regionale, una parte del MIUR credo, ma io chiederei di integrarlo anche con degli specialisti che su questa materia hanno operato e hanno lavorato. Il comitato era stato votato e credo che avesse fatto un documento. A mio avviso, adesso è da riprendere tutto il materiale che gli insegnanti avevano prodotto e dare a questo comitato scientifico la possibilità di operare, di filtrare, di arrivare a settembre con una proposta che non sia più di un anno o due di sperimentazione, perché credo che solo questo pensiero stia logorando tutta la scuola. Io direi di provare, se riusciamo, a intervenire già sull'anno 2018/2019: facciamo i salti mortali, ma io lo farei.

Sugli organici abbiamo ancora il tempo di intervenire. Se riusciamo ad adeguare gli organici di diritto e poi eventualmente a essere leggermente più elastici su quelli di fatto, la proposta operativa alternativa a queste Adaptations possiamo ancora farla. Noi avevamo ipotizzato allora un discorso in V Commissione tra ottobre e novembre, una finanziaria diversa a dicembre, a gennaio il dibattito in Consiglio. Siamo un po' ritardo, ma se acceleriamo con questa proposta riusciamo perlomeno a non sprecare tutto il lavoro fatto dalle scuole, che è davvero da recuperare. Lo scorso anno negli incontri che ho avuto con le scuole, le commissioni e nei collegi docenti davvero c'è una varietà e direi anche una competenza, dietro queste attività proposte in questi due anni, che va salvata. C'è tutta una parte di grave disagio da parte di alcuni insegnanti che non hanno potuto farlo, ma che va comunque salvato, perché è stato un impegno.

Questo è quanto noi la invitiamo, Assessore, a prendere in considerazione come Giunta e siamo disponibili a far parte anche eventualmente di tavoli di lavoro o di incontri, perché credo che questo momento non possa essere più gestito solo nelle segrete stanze o da qualcuno.

Président - La parole à l'assesseur Rini.

Rini (UV) - Grazie colleghi. Innanzitutto apprezzo l'atteggiamento, il tono positivo, ma soprattutto propositivo, su un tema che ultimamente forse troppe volte si è utilizzato, e non mi sto certamente riferendo ai proponenti di questa risoluzione, per portare avanti probabilmente della campagna elettorale o delle manovre politiche. Questo un po' a macchia di leopardo e in diverse situazioni. Questo è davvero un peccato, perché io capisco i momenti, ma sulla scuola, come giustamente ha ricordato la collega, sull'educazione dei nostri ragazzi assolutamente dobbiamo rifiutare una strumentalizzazione di tematiche così importanti. Ora, come allora, la priorità di questo Governo è di garantire un'opportunità in più ai nostri ragazzi. Quella è la ratio che ci aveva spinti allora a portare avanti in maniera convinta questa sperimentazione ed è la medesima motivazione, la medesima ragione che ci spinge oggi a essere convinti che questa sperimentazione non ha portato i frutti desiderati e pertanto va rivista.

Io vorrei cogliere l'occasione e - mi scuso con la collega, poi entro nel dettaglio - ne approfitto anche per chiarire, viste le notizie di stampa emerse nelle ultime settimane. C'è un po' di confusione sulla questione di uno stop o meno della sperimentazione, perché essa ha una sua fine naturale ad agosto di quest'anno, quindi è chiara la volontà da parte dell'Amministrazione regionale di non prorogare e di non continuare con questa sperimentazione. Come ho detto prima, allora e ora la motivazione è la stessa: dare un'opportunità in più ai nostri ragazzi, rafforzare le competenze linguistiche, poiché questo non è più derogabile e non è più rimandabile, ma lo vogliamo fare nel migliore dei modi. Se questa sperimentazione - solo provandola sul campo potevamo avere il polso reale della situazione e non ho nessuna difficoltà ad assumermi tutte le mie responsabilità - non ha prodotto gli effetti che speravamo e che volevamo, la si rivede completamente. Si riparte innanzitutto da una grande differenziazione tra la valorizzazione del nostro bilinguismo, perché soprattutto in questo periodo sentiamo tanto parlare di autonomia, ma noi crediamo che l'un des piliers fondamentaux de notre autonomie c'est notre langue, c'est le français, c'est le bilinguisme, qui part et se renforce à l'école. Sicuramente questo sarà un punto fermo. Altra cosa è l'insegnamento della lingua inglese. Io ho ascoltato con molta attenzione i suggerimenti che ci sono pervenuti dalla riunione degli insegnanti di lunedì, tanti dei quali assolutamente condivisibili.

Questo per dire che noi concordiamo con il testo di questa risoluzione, siamo assolutamente favorevoli che si debba ripartire al più presto - non ritorno sulle tempistiche, perché le ha ben riassunte la collega - con la commissione mista e integrandola quindi di tutte le parti scientifiche che possono aiutare ancor di più, partendo dai risultati anche di questi due anni di sperimentazione, dal lavoro che gli insegnanti - che io ringrazio - in questi anni hanno portato avanti, partendo da lì, ascoltando anche le risultanze del lavoro del comitato tecnico nominato dalla Giunta, per riuscire a partire nel più breve tempo possibile.

Non mi sento ora di prendere impegni se sarà per quest'anno o per l'anno dopo. L'importante è che si parta a regime e non a discapito dei ragazzi. Quindi sicuramente, con le tempistiche che la stessa commissione riterrà più opportune, porteranno avanti il nuovo modello metodologico, didattico e pedagogico all'interno delle scuole, fermo restando che il nostro obiettivo non è cambiato.

Ovviamente se la modalità non è risultata essere congrua al nostro sistema scolastico, ne prendiamo atto. Tutto questo e la votazione di questa risoluzione la facciamo nel totale rispetto anche del lavoro, che il tavolo della trattativa sindacale sta portando avanti. Quindi ci sentiamo anche di approvarla in maniera convinta, proprio perché va a inserirsi nel solco della discussione che abbiamo iniziato, insieme al presidente Viérin, al tavolo delle forze sindacali che rappresentano la scuola, perché l'obiettivo di quel tavolo era quello che ho ricordato prima e mi fa piacere vedere che sia un obiettivo condiviso.

Président - La parole à la collègue Certan.

Certan (ALPE) - Credo che questo sia davvero l'ultimo treno, perché la situazione politica è tale per cui bisogna intervenire immediatamente. Io chiederei al Governo di intervenire immediatamente, affinché già dal 2018/2019 la scuola possa partire con qualcosa di davvero chiaro. Il mondo scolastico ha ben chiaro il percorso didattico e pedagogico, ma bisogna affiancarlo con una parte giuridica che stia in piedi. Quindi credo che questo sia davvero l'ultimo treno che passa, per poter in qualche modo collaborare e non perdere tutto il lavoro che è stato fatto.

Noi non siamo a conoscenza, Assessore, di quali siano le trattative sindacali che state facendo, perché i sindacati in V Commissione l'altro giorno hanno chiesto di poter rinviare la discussione sulle Adaptations e non hanno quindi fatto alcun intervento su quell'argomento, ma avevamo parlato esclusivamente della situazione dei precari. Noi, come gruppi di minoranza, chiediamo di essere concernés in questo dibattito, perché la scuola non è solo prerogativa di alcuni e abbiamo cercato di fare questa risoluzione in quest'ottica.

Président - S'il n'y a pas d'autres interventions, je mets en votation la résolution. La votation est ouverte. La votation est close.

Résultat du vote:

Présents, votants et pour: 34

Le Conseil approuve à l'unanimité.

C'était le dernier point à l'ordre du jour, le Conseil est terminé.

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L'adunanza termina alle ore 12:43.