Oggetto del Consiglio n. 3268 del 21 febbraio 2018 - Resoconto
OGGETTO N. 3268/XIV - Reiezione di mozione: "Impegno per la sospensione dei bandi relativi all'individuazione di operatori economici per la gestione della Casa da gioco di Saint-Vincent".
Farcoz (Président) - Point n° 34 à l'ordre du jour. La parole au collègue Cognetta.
Cognetta (M5S) - Questa mozione sostanzialmente chiede di sospendere le assegnazioni dei bandi e sono in particolare tre quelli citati nella mozione. Il primo è relativo all'individuazione di uno o più partner nazionali e internazionali per il settore live, per sviluppare il gioco on line. Il secondo invece è quello relativo all'ampliamento della zona della sala slot, installando quaranta slot da parte di un privato e poi condividendo con lo stesso gli utili. Il terzo è quello relativo invece alla gestione pubblicitaria.
Sulla gestione pubblicitaria c'è già stata una fuga in avanti e lo abbiamo visto sui giornali. In particolare, almeno dalle notizie che vedo, è stata affidata alla società De Vere Concept questa parte di gestione pubblicitaria, con anche uno strascico di polemiche piuttosto importante, anche perché, da quello che si nota, la società è nata appena prima del bando, guarda caso. Questo la dice lunga su come vengono poi sviluppati i bandi rispetto a quello che succede all'interno della casa da gioco, perché vedo qui che la società è stata registrata il 7 novembre e il bando è partito il 21 dello stesso mese. Poi non so se c'è stata o meno l'assegnazione, mi sembra di sì, non so se c'è stato un blocco di questa assegnazione o se si è continuato su questa strada. Di certo, è una cosa piuttosto strana e sarà oggetto di approfondimento.
Per quanto riguarda la parte slot, solo a gennaio ci sono una serie di affidamenti e di acquisti fatti dalla casa da gioco per quasi 500 mila euro, fatti da più aziende, che sono citati come "fornitura slot" e quindi immagino che sia un acquisto o comunque un noleggio di queste macchine. Mi risulta quindi ancora più strano fare l'operazione di ampliamento della sala fumatori.
Sul gioco on line c'è ben poco da dire: dovrebbe essere una cosa che dovremmo sviluppare in proprio, a maggior ragione darla fuori mi sembra una cosa assurda.
La mozione chiede di bloccare questi bandi, perché, qualora si decidesse di seguire la legge regionale n. 24, cioè la finanziaria approvata nel 2016, in cui all'articolo 27, comma 3 si diceva che si poteva concedere a qualificati operatori economici, ovviamente selezionati con bando e così via, la gestione della casa da gioco e del complesso Grand Hotel Billia, ci si chiede con questa mozione come sia possibile poi fare questa operazione nel momento in cui ci si è impegnati con pezzi di produzione della casa da gioco presso privati. In altre parole, se io comincio a tagliarmi un pezzo della sala slot e darla a un privato e questo contratto lo faccio per cinque anni, come faccio poi a dare a un privato tutta la gestione, quando l'ho già legata ad altri? Poi proprio la sala slot in teoria è quella che ci dà il maggior ritorno economico, perché a fronte dell'incasso è anche quella con i costi più bassi, rispetto per esempio al personale.
Tutto questo va inquadrato in una situazione economica piuttosto disastrosa, per quanto riguarda la casa da gioco. Ho qui davanti a me la trasmissione della seconda relazione fatta rispetto al piano trimestrale e, al di là dei proclami che ci danno degli indicatori molto positivi, a vedere ciò che sta accadendo appare chiaro che la situazione è tutt'altro che rosea. Rispetto per esempio alla questione degli affidamenti e della legge Fornero, una delle frasi che mi ha maggiormente colpito, senza leggervi tutto, è quella che è citata dalla casa da gioco, riferita al sistema bancario relativamente al finanziamento in primis per i cinquantuno lavoratori usciti con la legge Fornero e successivamente per il prosieguo dell'attività della società, dove alla fine dice "in caso di mancato reperimento della richiesta assistenza finanziaria al progetto, potrebbe essere in discussione la stessa continuità aziendale, malgrado il sostanziale rispetto dei risultati di piano relativi agli altri settori". In sostanza, la casa da gioco sta dicendo: visto che abbiamo dei problemi tra concessione del credito, ricerca di nuovi partner bancari, abbiamo comunque queste persone fuori che devono in qualche modo finire un iter che costa circa una decina di milioni, non abbiamo le risorse necessarie, quindi chiediamo ancora una volta un aiuto alla proprietà.
Non devo qui chiarire quale sia la mia posizione rispetto a tutto questo. Il piano aziendale non è stato votato, per quanto mi riguarda, la soluzione che avevo prospettato era completamente diversa rispetto anche già solo alla legge Fornero, ma anche negli anni, e adesso siamo arrivati credo quasi al capolinea o comunque siamo molto vicini. Io credo che, a maggior ragione, venderci dei pezzettini per cercare di incassare qualche spicciolo, quando in realtà la situazione è molto più complessa e dovremmo a questo punto prendere in seria considerazione la possibilità di fare un bando e dare fuori la gestione, visto che non siamo in grado, diciamolo chiaramente. La politica non è in grado di gestirla, l'abbiamo gestita per anni e abbiamo visto i disastri che sono accaduti e quindi forse è il caso di far lavorare i privati, in questo caso. Se dovessi pensare in maniera approfondita a quello che è successo, dico che si poteva fare tranquillamente anche cinque anni fa e non un arrivare a questo punto. Comunque, arrivati a questo punto, chiediamo con questa mozione di sospendere, di dare indicazioni all'amministratore affinché sospenda l'assegnazione dei bandi. E soprattutto, qualora ci si renda conto una volta per tutte che il famoso piano non può essere seguito, non darà i risultati sperati, di partire subito con la procedura di ricerca di un partner privato a cui affidare la gestione di tutto il complesso.
Président - Il n'y a pas d'autres interventions, je ferme la discussion générale. Pour la réplique, la parole à l'assesseur Testolin.
Testolin (UV) - Intanto ringrazio il collega Cognetta per il tono estremamente pacato che questo argomento richiede per essere affrontato, in una situazione che evidentemente ha le sue criticità e i suoi motivi di evoluzione - speriamo positiva - e che vede la presentazione di una mozione su un argomento, sul quale, da quando ho avuto modo di occuparmi del casinò, quindi da circa un mese, c'è stata la massima attenzione. Si è cercato di individuare nelle proposte dell'amministrazione del casinò, innanzitutto le coerenze con una normativa vigente, un disciplinare vigente che prevedeva determinati vincoli operativi da parte del gestore. Per questo sono state anche implementate le funzioni di un dirigente che appositamente si è fatto carico di seguire tutta una serie di iniziative e di sviluppi del piano industriale presentato dalla Casinò. Un piano che sta facendo la sua strada a un anno dalla sua approvazione e sarebbe per me assolutamente semplice condividere tout court quanto viene detto dal collega Cognetta, stante il fatto che a suo tempo io, come i miei colleghi di movimento, non abbiamo sottoscritto questo piano. Evidentemente però ogni situazione impone serietà, senso di responsabilità e soprattutto la voglia di lavorare per fare e non per disfare. In questa ottica credo che sia assolutamente importante lavorare per portare avanti, nella maniera più opportuna possibile e dando le indicazioni che si ritengono più opportune possibili, ma con il rispetto dei propri ruoli, quello che si deve e si può fare per cercare di tenere in equilibrio una società, che è la seconda o la terza impresa valdostana in attività.
Per quanto ci concerne, relativamente ai bandi e alle istanze presentate tramite questa mozione, ci siamo fatti carico di un'analisi, bloccando nella fase post pubblicazione gli stessi, per una verifica e un confronto con le indicazioni del disciplinare, trovando quelli che potevano essere punti di incoerenza e significando all'azienda quelli che potevano essere a nostro avviso delle criticità. Non ad avviso del Presidente o dell'Assessore, perché non siamo noi deputati a decidere se una cosa è fatta tecnicamente bene o male, ma anche coadiuvati dagli uffici preposti. Tra le criticità, mi ha fatto piacere sentire dal collega Cognetta il discorso della durata quinquennale, che è stata prontamente indicata anche all'interno del bando che è stato poi già assegnato e che è stata limitata al 2019, in coerenza con la durata del piano aziendale e quindi dell'impegno che l'amministratore delegato si è assunto per cercare di mettere in ordine le situazioni economico finanziarie e gestionali dell'attività del casinò.
Ci siamo premurati di verificare relativamente ai bandi, che non sono ancora stati assegnati ma che sono in divenire, facendo delle osservazioni in anticipo rispetto alle verifiche contrattuali previste e concordate all'interno di un confronto con le organizzazioni sindacali, con la proprietà e con l'amministrazione del Casinò. E sinceramente ci sono delle opportunità, anche alla luce di nuovi eventi che sono in divenire, sia da un punto di vista normativo che di evoluzione delle situazioni tecniche, che potranno portare al risultato auspicato da questa mozione. Quindi in quest'ottica stiamo lavorando e condividiamo una segnalazione che ci viene ulteriormente ribadita da questo intervento in quest'Aula.
D'altro canto non ci si può esimere dal fare un'osservazione, alla quale anche noi ci siamo approcciati, relativa a una esternalizzazione dell'attività, quindi a una gestione da parte di un socio privato o di un bando che possa portarci all'individuazione di un gestore esterno all'Amministrazione. Evidentemente ci sono delle valutazioni anche di opportunità sul quando e come questo passaggio possa e debba avvenire. Ci sono delle valutazioni che non possono esimersi dal prendere in considerazione un aspetto di solidità e di messa in sicurezza dell'azienda, che può e deve essere propedeutica a questo tipo di passaggio. Questa è una valutazione che andava forse fatta già nel momento in cui questo piano aziendale è stato messo in campo, ma la scelta oggi ci porta a fare delle considerazioni che devono dare il tempo e tutta l'attenzione possibile, perché si possa riuscire in qualche modo a creare i presupposti per rendere più solida possibile questa azienda per poi deciderne l'evoluzione.
Detto questo e anche alla luce dell'impegno assunto in un confronto pomeridiano con l'amministratore delegato, sottolineando ancora una volta la condivisione nel cercare di significare all'azienda la necessità di porre molta attenzione nel continuare i bandi o comunque di fare delle valutazioni che possano internalizzare tutta una serie di attività, chiediamo al collega e agli altri sottoscrittori se vogliono ritirare questa mozione, per poi fare delle valutazioni successivamente anche a quello che sarà l'esito del confronto del pomeriggio.
Président - La parole au collègue Cognetta.
Cognetta (M5S) - Assessore, rispetto alla proposta che mi ha fatto non mi sono confrontato con i colleghi, quindi magari avrò bisogno di un minuto. Volevo solo, prima di decidere, farle due osservazioni puntuali. Ho chiesto questa mattina di ascoltare l'amministratore Di Matteo, perché presagivo che la risposta sarebbe stata: noi siamo politici, sono loro che stanno gestendo, quindi non possiamo interferire. A questo punto, tanto valeva parlare con lui direttamente, con l'amministratore, e quindi non con lei. Di conseguenza mi dico sempre, ogni volta che appare questo discorso: cosa ci stiamo qua a fare? Siamo la proprietà o non lo siamo? Visto che abbiamo sempre detto, ma a questo punto non so se è vero, che tutti noi siamo azionisti del casinò e quindi io rappresento un trentacinquesimo degli azionisti del casinò, io credo invece che qualche indicazione vada data, soprattutto quando mi rendo conto che c'è qualcuno che viene dall'esterno e, dopo tutto quello che abbiamo già smembrato noi dall'interno, viene e ci smembra quel poco che resta e fa bocconi per gli amici di quello che c'è ancora lì. La cosa un po' mi dà fastidio, perché se proprio devo scegliere chi far mangiare, preferisco un valdostano e non uno che arriva da chissà dove. Questo è il primo ragionamento.
Il secondo ragionamento è che, se è vero che questi bandi presentano punti di incoerenza, è ancora più inconcepibile ciò che accade quando arrivano le assegnazioni. Io continuo a ripetere che già la prima assegnazione è piuttosto strana e ambigua, e questa la conosciamo. Quindi già lì, se mi permettete, un campanello d'allarme deve essere suonato molto forte all'amministratore.
Dopo di che io vorrei fare delle domande, ma non le faccio a voi. Se mi permettete, le faccio pubblicamente e vorrei che a questo punto magari nel pomeriggio l'amministratore venga già preparato, così recuperiamo un po' di tempo. Quanti soldi ci sono in cassa attualmente? Quanti soldi sono realmente disponibili? Cosa dobbiamo ancora pagare: contributi, Iva, dipendenti, fornitori, "Fornero"? Com'è la situazione reale di cassa? Punto numero uno. Punto numero due. Vorrei vedere nel dettaglio il contratto di aggiudicazione della De Vere Concept, cosa noi diamo a loro e cosa loro danno a noi. Punto numero tre. Sarebbe molto bello, ma non so se si riuscirà ad avere, capire come viene considerata l'azienda dall'esterno, dalle banche e quindi capire nel dettaglio la situazione delle banche. Magari ci sono dei documenti in tal senso e se li avete mi farebbe piacere a leggerli. Punto numero quattro. Assodato che poi magari non riusciremo a sostenere questo famoso piano di rilancio, si deciderà una volta per tutte, in tempi brevi possibilmente? Prima che accada l'inevitabile o che lo faccia accadere qualcuno fuori di qua, perché ci sono anche altri uffici che stanno lavorando su questo e potrebbe succedere ciò che è accaduto a Campione; sapete tutti cosa è successo a un certo punto: qualcuno ha detto portate pure i libri in tribunale, perché non ce n'è più. Quindi prima che accada, forse sarebbe il caso che noi, come politica, stavolta ci assumessimo la responsabilità e facessimo ciò che abbiamo già approvato in legge, che avete già approvato in legge nel 2016. Per darci delle risposte!
Président - La parole au Président de la Région.
Viérin (UVP) - Credo che sia molto opportuno che ci sia questa mozione, al di là delle questioni puntuali che si chiedono, per fare il punto della situazione una volta per tutte su questo argomento e sulle partecipate. Lo abbiamo detto fin dall'inizio, non solo in riferimento al casinò: bisogna che tra di noi decidiamo che ruolo ha la Regione. Dico questo perché - la legge n. 20, le modifiche e tutta la discussione sulla stessa legge sono qui per testimoniarlo, e tutti i colleghi che ne hanno preso parte - l'Amministrazione regionale dà gli indirizzi! Credo che questo, anche nelle ultime audizioni fatte in Commissione con altri organi e organismi che si occupano della legalità, ci sia stato ricordato molto bene. Quindi, in generale oggi nelle partecipate ci sono dei manager. Per esempio, nella scelta per il tunnel non è stato nominato un politico, ma un tecnico! E il tecnico nominato dall'Amministrazione ha il ruolo di portare avanti la società e risponde delle scelte che la società mette in campo, in base chiaramente a indirizzi che, all'interno di quest'Aula, vengono approvati. Per il casinò questo è ancora più stringente: c'è un piano che è stato approvato dal Consiglio regionale.
Cosa abbiamo fatto noi in questi ultimi tre mesi, in cui abbiamo cercato di fare il punto della situazione sul casinò, anche assieme alle organizzazioni sindacali? Abbiamo separato i ruoli proprio per evitare, collega Cognetta, di fare ciò che tante volte abbiamo criticato, affinché ciò non avvenga: che la politica entri nelle partecipate occupandosi dello spostamento di un lavoratore, occupandosi di questioni che sono inerenti alla gestione quotidiana dell'azienda. I manager alla fine se otterranno i risultati e se saranno in linea con il piano approvato da questo Consiglio, avranno ottenuto o meno i risultati e l'Amministrazione ne trarrà le debite conseguenze.
Però vorrei sottolineare - è tutto codificato con una corrispondenza, alla quale potrà anche avere accesso, se le interessa - che sin da ottobre è stato codificato che il ruolo dell'Amministrazione è di verificare che sia rispettato il mantenimento del piano approvato da questo Consiglio regionale, l'accordo sindacale di luglio e gli indirizzi che vengono dati. Per capirci, l'indirizzo è che non vogliamo che ci sia l'esternalizzazione del gioco e in questo senso l'abbiamo scritto.
Anche nella riorganizzazione della struttura dirigenziale che da poche settimane si interessa di casinò per la procedura, a seguito del cambio, c'è un dirigente che si occupa di queste cose: della corrispondenza di ciò che c'è scritto nel piano, delle azioni che la dirigenza mette in campo. Tant'è che per questi tre bandi a cui lei fa riferimento - è per questo che chiederemmo di ritirare la mozione - noi ci siamo preoccupati di verificare se questi bandi erano in linea con il disciplinare, perché ci siamo chiesti come continuerà a svilupparsi il gioco. I dubbi sono stati fugati su quel bando che era già in fase avanzata: è stato circoscritto alla questione della promozione, è stato ridotto il tempo, è stato rivisto in base alle esigenze tecniche anche dell'Amministrazione e di indirizzo, per evitare che ci siano quelle esternalizzazioni che nessuno vuole. Dopo di che l'amministratore e i manager della Casinò hanno provveduto a mandare avanti questa cosa.
È giusto che i Consiglieri abbiano accesso al contratto e a tutte queste questioni che sono di contenuto. In questi mesi, collega Cognetta, è stato fatto un lavoro puntuale proprio su quello che lei diceva, però bisogna anche rispettare i ruoli e le funzioni, altrimenti cosa nominiamo degli amministratori? Che siano amministratori dell'Amministrazione regionale, che siano amministratori delle partecipate, se vogliamo fare direttamente, si va giù e si fa direttamente. Ma non è così. Ci sono degli amministratori che sono stati nominati, che hanno una responsabilità e in quel senso si deve fare in termini di controllo e di indirizzo. Quindi sui bandi noi abbiamo chiesto: c'è corrispondenza, si possono fare, sono legittimi rispetto al piano, si possono sviluppare, ci sono delle positività? Una volta che sono state verificate queste cose, una prima parte è stata mandata avanti.
Sugli altri due - è per questo che chiediamo che la mozione sia ritirata - c'è la disponibilità a richiedere, come abbiamo già peraltro fatto, affinché siano fermati, perché ci saranno tutte le verifiche in modo da poter andare nell'ottica che lei diceva.
Questo per dire che è giusto che ci sia una verifica puntuale degli indirizzi da parte dell'Amministrazione e dei risultati. È più che giusto ed è il lavoro che abbiamo iniziato tra Amministrazione, organizzazioni sindacali e azienda, codificando ruoli e funzioni ben distinti, affinché se c'è un problema interno di organizzazione se ne occupino i sindacati. Non possiamo andare a recepire le istanze di chiunque abbia necessità di uno spostamento o di un avanzamento, ma vogliamo che ci siano regole trasparenti. Se ci sono avanzamenti, si deve capire quali sono le regole per questi avanzamenti; se ci sono stati spostamenti, quali sono state le regole. Ma le dico molto sinceramente che, fin dal primo giorno in cui abbiamo avuto i colloqui con la dirigenza, da parte della politica, o meglio, dell'Amministrazione non ci sarà mai un'ingerenza all'interno della casa da gioco su certe scelte che sono in capo all'amministrazione. Chiaramente però i risultati devono arrivare e parlerò poi dei primi dati che ci sono stati forniti. La preoccupazione c'è, ma non può essere circoscritta a questi mesi. È una preoccupazione che va analizzata nel suo insieme, che non è di oggi.
Oggi, quando ci chiediamo se il casinò avrà l'aiuto delle banche, dobbiamo fare innanzitutto tutto il possibile affinché questa possibilità ci sia. Certo che, tanto per venire a un tema che lei ha ricordato qui, denunciare che quelli sono aiuti di Stato, sicuramente non aiuta l'azienda!! Come lei, noi abbiamo chiesto puntualmente ed è giusto che i Consiglieri e ogni amministratore siano informati puntualmente su quello che succede, però bisogna anche dare la possibilità in questo momento di verificare effettivamente i contenuti delle questioni.
Dico questo perché il casinò oggi vive anche la terza questione che volevo affrontare, quella della "Fornero". Lei lo ha annunciato, siamo in attesa e sapete che ci sono riunioni sindacali anche in questi giorni. Abbiamo chiesto all'azienda che ci sia riferito a che punto è questa questione della "Fornero". È chiaro che queste sono informazioni che è giusto che noi abbiamo, affinché si possa affrontare la questione nel suo insieme.
Per riassumere: a che punto è la questione finanziaria rispetto al piano approvato; a che punto è la questione delle banche, perché effettivamente in quel piano c'era scritto che c'era il ricorso al mercato per una cifra e quindi quella deve esserci, non ci possono più essere ulteriori sforzi da parte dell'Amministrazione. Questo lo diciamo molto chiaramente: è l'azienda che ci deve dire a che punto è questa parte di piano che garantiva che le banche avrebbero sottoscritto, avrebbero garantito l'esodo (la questione "Fornero"); a che punto è il rilancio del gioco (questo è chiaro); a che punto è il rilancio dell'organizzazione interna, che ancora non abbiamo visto, che ci auspichiamo e che abbiamo sollecitato attraverso lettere e incontri sindacali; a che punto è la questione dello sviluppo legato ai bandi. Quindi noi abbiamo congelato i bandi, volendo vederci chiaro, così come lei chiede, collega Cognetta.
Concludo dicendo che i primi dati si possono leggere, perché si può analizzare qualsiasi tipo di questione, ma i dati sono nel conto economico. Il conto economico provvisorio al 31 dicembre 2017 mostra i primi decisi segni di inversione di tendenza, perché si chiude con un EBITDA positivo per circa 2 milioni di euro. E se guardiamo il piano di previsione, il piano industriale di riorganizzazione e ristrutturazione che prevedeva un EBITDA in sostanziale pareggio, è comunque un qualcosa di migliorativo rispetto a quello che si pensava. Quindi oggi sicuramente si scontano gli accantonamenti previsti per le isopensioni Fornero, gli oneri finanziari e gli ammortamenti, ma la sfida per il 2018 sarà quella di avere un indice positivo anche per il 2017, che nelle previsioni è effettivamente superiore. Soprattutto bisognerà risolvere la questione della "Fornero", affinché questi lavoratori abbiano definitivamente questa soluzione, perché non possono rimanere sospesi in questo modo. Una volta risolta quella questione, non ci saranno più gli accantonamenti "Fornero" e ci sarà la riduzione dei costi del personale e anche degli oneri finanziari e degli ammortamenti.
È giusto - per questo ritengo opportuno che ci sia stata una mozione - di esserci dati la possibilità, partendo dai singoli bandi, di cercare di capire come ci si è mossi. Ma concludo dicendo che ci si è mossi nel modo in cui oggi l'Amministrazione regionale, secondo noi, deve muoversi: dando gli indirizzi, attenendosi al piano, controllando, vigilando in tutti i modi, anche e soprattutto attraverso le strutture dirigenziali che hanno un ruolo tecnico e che tecnicamente si devono confrontare con l'azienda, affinché ci sia un controllo puntuale sulla situazione finanziaria delle banche e ci siano le garanzie per chiudere questa "Fornero" e per andare avanti. Infine c'è la questione finanziaria del rilancio assieme alla riorganizzazione, che noi abbiamo sollecitato, sollecitiamo e solleciteremo nei prossimi incontri sindacali.
Président - La parole au collègue Cognetta.
Cognetta (M5S) - Vede, Presidente, ho detto nel mio intervento che volevo parlare con il presidente proprio per questo motivo, quindi non mi deve sottolineare il fatto che noi diamo gli indirizzi, però noi abbiamo il ruolo di controllo e infatti a questo mi sono riferito. Nel controllo rientra anche il fatto che, se si danno dei soldi che non sono dovuti o che comunque contravvengono a delle regole, è nostra buona norma, come Consiglieri regionali, farlo presente.
Torniamo un attimo sugli aiuti di Stato, tralasciando quella piccola questione dei 140 milioni di euro della Corte dei Conti. Quella è un dettaglio rispetto agli aiuti di Stato: mentre sugli aiuti di Stato c'è ancora tutta una discussione da fare, sui 140 milioni mi sembra che sia abbastanza assodata la situazione. Se da un lato abbiamo aiutato - come Amministrazione regionale, non io! - settecento famiglie, dall'altro ne abbiamo penalizzate centomila. Da una parte abbiamo ricoperto d'oro un'attività che di fatto era a pezzi e dall'altra ci sono tantissime piccole attività che chiudono, ma di quelle nessuno si interessa o si interessa molto poco, perché non abbiamo risorse, ahimè, mentre le risorse di là sono andate.
Quando io e il mio collega facciamo un lavoro di sollecitazione che poi non viene ascoltato, ci dobbiamo rivolgere ovviamente a organi competenti più importanti di noi. Anche sulla questione dei 140 milioni siamo stati noi: io non lo nego e neanche il mio collega. Quindi anche sugli aiuti di Stato non c'è problema! Ripeto, se si aiuta qualcuno a scapito di qualcun altro non va bene, questo è il punto.
A me fa piacere che ci sia un dirigente, a me fa piacere che lei o comunque il Governo abbiate dato indicazioni di controllare già subito e di sospendere - se ho capito bene - per fare una serie di approfondimenti sulla questione delle slot, sulla questione dell'on line, a parte quello che è stato affidato per un anno, non più per cinque. Quindi l'indicazione di controllo si sta facendo, la sta facendo lei: io non lo sapevo e glielo chiedo nella mozione.
Non ritireremo la mozione, perché comunque sia, secondo me, deve essere scongiurata la possibilità. Se vuole, la possiamo rendere più generica: non fermarci ai tre bandi, ma dare un indirizzo per il quale non si dà più a pezzi nulla fuori, finché non si decide se questo casinò riparte con le sue gambe, o se è il caso di dare fuori la gestione. Potremmo farla così, la trasformiamo. Non ci fermiamo ai tre bandi, perché magari domani ne può uscire un quarto, un quinto. Magari domani si decide di esternalizzare lo Chemin de fer, per un motivo qualunque e saremmo di nuovo punto e a capo qui a discutere.
Vorrei aggiungere un'altra cosa, se mi permette, sul fatto che c'è un leggero miglioramento nei conti. L'andamento della casa da gioco, che in questi cinque anni abbiamo seguito un po' tutti, si dice che è ciclico, nel senso che ci sono dei periodi in cui sale l'incasso, in cui salgono gli introiti e dei periodi in cui scende. Purtroppo i periodi in cui scende sono sempre più lunghi rispetto a quelli in cui sale. Ho i dati qui e se vuole glieli faccio vedere: non sono miei, sono quelli che arrivano dalla casa da gioco. Li ho chiesti, mi sono arrivati e ho fatto dei grafici, così ci siamo resi conto di come sta andando. Però vede, Presidente, continuare a discutere sull'andamento rispetto a un piccolo scostamento in più o in meno, non risolve il problema, perché giustamente ci devono arrivare tutte le informazioni e bisogna capire fino in fondo dove stiamo andando. Secondo me, stiamo andando molto male, al di là dei proclami che vengono fatti dall'amministratore. Poi ci sono tanti punti da chiarire, come quelli che ho chiesto, più una serie di altri. Nonostante questo, noi riteniamo che debba essere comunque votata questa mozione. Non sarà approvata? Nessun problema.
Président - La parole au collègue Ferrero.
Ferrero (M5S) - Una battuta per rafforzare quanto detto dal mio collega. Che un Presidente della Regione, che ha anche le funzioni di Prefetto, in pratica venga a suggerire che, quando si rilevano possibili irregolarità e viene fatto da chicchessia un tentativo per verificare se a livello europeo le somme che sono state spese, indipendentemente dal fatto che siano state spese bene o male, siano state spese secondo la legge, secondo il regolamento, è una questione secondo me gravissima. È inutile fare poi tante conferenze sulla legalità e convocare Tizio o Caio. Questi sono messaggi che, anche dal punto di vista della popolazione, sono decisamente negativi.
Président - La parole au collègue Chatrian.
Chatrian (ALPE) - Io penso che la situazione non era facile negli anni passati, lo è stata nel 2017 e lo è tuttora. L'ho detto sempre, anche in quei sette mesi in cui ho accettato quella sfida. Il 10 luglio si è chiuso un accordo unico nella storia della casa da gioco: sono stati scongiurati i licenziamenti e viene proseguito un programma di isopensionamento, così come previsto dalla "Fornero".
Però voglio fare due considerazioni di natura politica tecnica. Quando è stato approvato il piano a maggio, la situazione era drammatica, era disastrosa, si rischiava di licenziare centinaia di persone. Non si licenziò nessuno, si approvò un piano, si approvò una norma con meno risorse pubbliche. Anche se a qualcuno non interessa, io penso che i dati non mentano: la gestione è positiva nel 2017. Poi c'è chi vuole scherzare, chi vuole fare il populista, chi vuole dire che siamo tutti dei rabadan [espressione in patois per indicare una persona buona a nulla, ndc]: benissimo, ma i conti non mentono. Il margine operativo lordo, cioè la gestione, dice che i ricavi sono superiori ai costi. Questo non succedeva da tanti anni, è la prima volta. Merito di chi? Io penso dell'amministratore unico, io penso della politica che è stata fuori da certe operazioni. Io penso che si sia cambiata la rotta, che sia cambiato un modo di agire e di fare. Ma sono i conti a dirlo, non è il sottoscritto, non è il gruppo di ALPE.
Io penso che i conti non mentano. Se qualcuno ha dei grafici, ottimo: mettiamoli a disposizione di tutti. Ma c'è un punto di caduta certo per il 2018: saranno 6 milioni e mezzo di euro di costo del personale, senza licenziare nessuno. Quindi il costo del personale per il 2017 è stato di 42 milioni e mezzo di euro e, senza licenziare nessuno, sul 2018 il costo del personale sarà di 35 milioni 700 mila euro. Io penso che questi siano conti alla mano, al di là degli incassi che sono invece non certi. Mi hanno insegnato a scuola, all'università e nei vari incontri che ho fatto che i conti sono sempre certi nel momento in cui c'è un contratto e, se i conti sono certi, la riduzione è certa, a quel punto bisogna lavorare sulla seconda parte, quella dei ricavi.
Il 2017 ci dice che, per la prima volta in questi nove anni, i piani approvati all'interno di questo Consiglio confermano i risultati. Io penso che questa sia la cosa più bella in assoluto. Il piano industriale ad aprile diceva di 80 mila euro in positivo di margine operativo lordo, cioè c'è solo la gestione senza affrontare gli ammortamenti. Mi sembra di aver letto sugli organi di stampa qualche ora fa che il MOL (margine operativo lordo, in inglese EBITDA) è positivo di 2 milioni e 60 mila di euro. La gestione è positiva: era l'unico obiettivo. È l'obiettivo che noi abbiamo dato, nel momento in cui abbiamo approvato il piano industriale a maggio. Un traguardo difficilissimo: si rischiava di licenziare delle persone e l'obiettivo era di raggiungere un equilibrio di bilancio entro il 2019.
Io penso che questa sia la strada giusta, colleghi. Sarà difficile e il tunnel è ancora molto lungo, perché la liquidità è scarsa, le difficoltà sono tante, ma penso che questa sia l'unica strada: fuori la politica dal casinò, riduciamo e abbassiamo il più possibile i costi e lavoriamo per tenere l'asticella molto alta per quanto riguarda i ricavi. Io penso che questa sia l'unica strada possibile e percorribile.
Il piano prevede una terza tranche a luglio. Speriamo che gli andamenti dei ricavi vadano in una certa direzione, ma per quanto riguarda i costi certi io penso che i conti non mentano. Non ci sarà nessun licenziamento, ma la riduzione del costo del personale è fondamentale per chiudere un bilancio più positivo nel 2018, per quanto riguarda la gestione e raggiungere quell'equilibrio di bilancio, che noi tutti ci auspichiamo: far camminare con le proprie gambe un'azienda che produce ancora 60 milioni di euro di fatturato, dà del lavoro a seicento persone e ha un indotto diretto e indiretto nella zona dell'Unité des Communes Monte Cervino e di tutta la Valle d'Aosta. Questo è il nostro auspicio e ripeto il concetto che di solito i conti non mentono.
Président - S'il n'y a pas d'autres interventions, je mets en votation. La votation est ouverte. La votation est close.
Résultat du vote:
Présents: 35
Votants: 5
Pour: 5
Abstentions: 30 (Baccega, Bertschy, Bianchi, Borrello, Certan, Chatrian, Contoz, Cretier, Fabbri, Farcoz, Follien, Fosson, Grosjean, Guichardaz, Isabellon, Lanièce, Marguerettaz, Marquis, Morelli, Nogara, Norbiato, Péaquin, Perrin, Restano, Rini, Rollandin, Roscio, Rosset, Testolin, Viérin)
Le Conseil n'approuve pas.