Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3246 del 20 febbraio 2018 - Resoconto

OGGETTO N. 3246/XIV - Interpellanza: "Esame delle risultanze dell'attività svolta dalla Commissione incaricata del rilascio delle autorizzazioni per prestazioni di ricovero e di radiologia diagnostica in strutture private fuori Valle".

Morelli (Présidente) - Point n° 14 à l'ordre du jour. La parole au collègue Ferrero pour l'illustration.

Ferrero (M5S) - Nel neanche tanto lontano 6 maggio 2016, con la deliberazione della Giunta regionale n. 591, erano state individuate prestazioni di ricovero e radiologiche che, per essere effettuate fuori regione, avevano bisogno del parere di una commissione dell'azienda USL. Io penso sia venuto un po' il momento di fare chiarezza sui risultati di questa delibera che, di fatto, è andata a comprimere i diritti dei valdostani ad utilizzare la sanità convenzionata fuori regione, dato che sono arrivate alle mie orecchie (ma sono arrivati anche degli scritti) delle segnalazioni su alcuni distorsioni in merito all'argomento dei ricoveri e della radiologia. Vi porto un esempio. C'è gente che si è presentata dal medico qui, in Valle, a cui è stato detto -parliamo di piccoli interventi, non di grandi - che l'intervento non lo si fa qui, quindi ha presentato la domanda in commissione per farlo fuori Valle, in una struttura convenzionata, e la stessa commissione gliel'ha bocciata. È una cosa un po' strana. Bisognerebbe riuscire a capire in base a che cosa decide questa commissione. Penso che la ratio fosse quella di andare verso una riduzione delle spese, al fare tutto quello che si può fare qui da noi limitando la mobilità passiva (i valdostani che devono migrare per questioni di salute in altre regioni).

Sarebbe interessante sapere se a distanza di due anni è stato fatto un bilancio di questo provvedimento. Vorrei poi sollevare questo: è vero che di fatto con questo provvedimento si convogliano verso le strutture convenzionate della regione molte esigenze dei valdostani, sia a livello di diagnostica che di interventi, però siamo sicuri - e lo chiedo all'Assessore Bertschy - che le tariffe applicate dalle strutture convenzionate regionali siano inferiori a quelle praticate dalle strutture convenzionate fuori regione? Non per questi esami indicati negli allegati, ma per altri esami, io vi posso dire che addirittura ci sono strutture convenzionate fuori regione che fanno pagare meno degli esami fatti in regime di ticket normale all'USL. Io penso sia importante anche questo, dato che comunque qualsiasi limitazione deve essere motivata: "non lo puoi fare perché l'USL è in difficoltà e così risparmiamo, oppure non lo puoi fare perché noi abbiamo i servizi migliori del mondo, abbiamo esaminato e testato anche quelli privati convenzionati".

Se si va a vedere in qualche compagine amministrativa delle strutture convenzionate regionali ci troviamo persone "molto vicine" alla politica. So che non è così, ma qualche malpensante (non io) potrebbe pensare che si vogliano favorire le strutture convenzionate private regionali, anche se hanno tariffe non concorrenziali, perché c'è il solito "giro strano". La mia intenzione è quella di sgomberare il campo anche da queste cose. Voi mi direte che avete fatto le verifiche e risulta che questo tipo di esami è più conveniente in Valle d'Aosta, nella struttura convenzionata valdostana, che per questo tipo di esame non abbiamo neanche liste d'attesa, quindi questo tipo di intervento viene fatto comunque in una struttura convenzionata con liste di attesa brevissime. Ancora pochi anni fa, dovendo personalmente fare una risonanza magnetica nella struttura convenzionata regionale (questo era prima ancora della delibera), avevo tempi di attesa di dieci o quindici giorni (peraltro sono velocissimi), ma se fatta a Torino me la facevano il giorno dopo, e soprattutto mi davano il risultato nel giro di una settimana o me lo spedivano direttamente a casa.

Vorrei qualche chiarimento dall'Assessore, soprattutto se riesce a dirmi se è stato fatto un bilancio dell'attuazione di questa delibera: se va bene, se non va bene, se abbiamo risparmiato o non abbiamo risparmiato.

Présidente - La parole à l'Assesseur Bertschy pour la réponse.

Bertschy (UVP) - Collega Ferrero, come ricordava, è un provvedimento dei primi mesi del 2016 adottato allora dall'Assessore Fosson con valutazioni per cercare, da un lato, di evitare la fuga non controllata dei valdostani verso cure non appropriate - immagino che il fine nobile del provvedimento in origine potesse essere quello - quindi per controllare tutto quello che avviene nel privato convenzionato, che pur sempre privato è. È tra gli argomenti di questi giorni, anche a livello nazionale si dice che la sanità pubblica debba in qualche modo recuperare il suo ruolo di governo, di gestione dei servizi e di controllo degli stessi; dall'altro lato è forse anche per fidelizzare maggiormente i valdostani rispetto al proprio modello sanitario. È un provvedimento che però la popolazione non ha ben accolto e dobbiamo sottolinearlo. Sono quotidiane le osservazioni, soprattutto rispetto al fatto che le persone non si sentono sufficientemente nella libertà di scegliere il proprio percorso di cura e di visita della propria salute, o comunque dei propri familiari. Come considerazione generale, quindi, è evidente che tale provvedimento ha avuto un forte impatto, sia dal lato finanziario che sociale, e poi evidentemente anche sanitario, impatto che comunque la popolazione ha sentito.

Con la prima domanda mi chiede: "quanti sono stati i pareri positivi e quelli negativi formulati finora dalla commissione di cui in premessa", rispetto alle premesse dell'interpellanza. Intanto sono monitorati il secondo semestre 2016 e il primo e secondo semestre 2017; le richieste sono state 494, i ricoveri 432 (213 autorizzati, 216 non autorizzati e 3 non pertinenti). Per quanto riguarda le prestazioni di radiologia diagnostica sono state 62 (17 autorizzati, 44 non autorizzati e 1 non pertinente perché riguardanti prestazioni non comprese nell'allegato A e B). Rispetto a queste, è bene ricordare che, per quanto riguarda la radiologia diagnostica, si tratta di risonanza magnetica nucleare della colonna cervicale. I tre codici sono: risonanza magnetica nucleare della colonna cervicale, risonanza magnetica nucleare muscolo scheletrica e risonanza magnetica nucleare muscolo scheletrica per le piccole articolazioni con e senza contrasto.

Sulla seconda domanda: "se si è a conoscenza di criticità verificatesi a carico dell'utenza valdostana", bisogna vedere in quale maniera si vuole individuare la criticità. Se è rispetto alla situazione di salute, soprattutto da parte di chi governa i percorsi di visita e l'attenzione agli interventi, non si segnalano criticità, anche perché la delibera aveva previsto tutto il percorso per motivare o rigettare le cure, soprattutto per autorizzare e accreditare gli eventuali servizi o ricoveri. Nel caso dell'impossibilità a governare la prestazione, c'era la possibilità di autorizzare nella misura in cui la prestazione poteva essere erogata dagli allegati, venivano quindi previsti tutti i passaggi necessari. Se invece come criticità riteniamo il disappunto dei cittadini, bisogna dire purtroppo che questo è rappresentato ancora oggi. Ci sono cittadini che non dicono che non vorrebbero venire in ospedale o presso i nostri servizi, però segnalano questa limitazione alla propria possibilità. Dipende anche dalle zone della regione, perché ci sono evidentemente territori più o meno distanti da certi servizi e questo incide. È vero anche che poi ci sono percorsi di cura che magari si sono protratti nel tempo. Ovviamente una persona che comincia a curarsi con un medico professionista ha il piacere, l'interesse e forse anche il bisogno di continuare in quel percorso; dato che noi diamo questi servizi in Valle, non sempre è stata possibile tale autorizzazione e questo ha creato delle criticità.

Per quanto riguarda la radiologia, chiede se "si è provveduto ad effettuare una comparazione tra i costi delle strutture convenzionate regionali e quelle fuori Valle". In questo momento non posso rappresentarle uno schema preciso, ma dalle valutazioni svolte i nostri servizi costano mediamente di più. Il motivo è dato in generale dall'economia valdostana, perché sono piccoli numeri, sono prestazioni diverse rispetto ai grandi ospedali e ai grandi servizi, quindi è chiaro che in generale il nostro costo dei servizi è più alto. Detto questo, evidentemente nella valutazione dei costi bisogna anche valutare la qualità dei servizi resi, perché, soprattutto per quanto riguarda i servizi di diagnostica, questi vanno resi con la massima qualità e non sempre nella comparazione è facile valutarlo. Si sta comunque facendo un percorso di verifica, di approfondimento, anche perché è giusto in termini generali avere questi dati di valutazione. Recentemente a livello nazionale, nella Conferenza Stato-Regioni, è stato stabilito l'accordo tra Regioni sul controllo della mobilità attiva e passiva dei non residenti nelle regioni e, rispetto ai tetti di spesa, il tutto viene regolato sui dati del 2015. Pertanto, riguardo alla delibera n. 2019 adottata dalla Regione, oggi c'è un elemento in più che sarà un regolatore dei servizi per tutte le Regioni che non permetterà loro di aumentare il tetto di spesa dei servizi per i non residenti sul privato non accreditato oltre a quelli del 2015. C'è un qualcosa di diverso rispetto a prima che va verificato.

"Se è intenzione del Governo regionale procedere ad un esame dei risultati finora ottenuti in modo da poter rivalutare modalità applicative della citata deliberazione": è un argomento che abbiamo affrontato nel Governo, è di interesse, anche perché un po' tutti sentono i bisogni che i cittadini hanno rappresentato ai vari Assessorati, ai vari Assessori e comunque ai componenti della maggioranza. Rispetto alla delibera, si stanno facendo approfondimenti per capire quali possono essere le valutazioni per migliorare l'attuale modello di servizi e anche per andare incontro alle difficoltà che oggi viviamo in merito alle liste di attesa - perché anche questa scelta ha condizionato - al fine di giungere poi ad una proposta di delibera che vada nella direzione da me segnalata e sottolineata, ovviamente dopo le analisi che concluderemo a breve.

Dalle ore 12:53 assume la presidenza il Presidente Farcoz.

Farcoz (Président) - La parole au collègue Ferrero pour la réplique.

Ferrero (M5S) - I dati sono abbastanza sconfortanti, perché mi sembra che la commissione cassi, abolisca tutte le aspettative o buona parte di esse (per quasi la metà dei cittadini), perché se la metà delle domande non vengono autorizzate c'è comunque uno scostamento notevole. Bisogna poi affrontare anche il problema delle liste di attesa su questi tipi di esami, sia diagnostici che sugli interventi, perché poi è un meccanismo a catena che va a dirottare - tra l'altro ce lo dice adesso l'Assessore - sugli accertamenti diagnostici (principalmente le risonanze) che costano più in Valle d'Aosta che fuori. È un bilancio che si poteva fare a distanza, per carità, però andiamo a spendere di più. Andiamo a creare un disservizio ai cittadini che sono sottoposti al giudizio (non appellabile) della commissione, e paghiamo anche di più queste strutture. Lei poi mi dice che sono strutture di eccellenza. Ora le assicuro - e non voglio fare torti ad alcun reparto dell'USL, perché non bisogna mai mescolare le cose - che noi abbiamo delle eccellenze, ma abbiamo anche delle mediocrità. Glielo posso dire non perché me l'ha raccontato l'amico, ma perché l'ho sperimentato io, non lo vado a dire così, a vanvera: riguardo a visite private da un primario fuori regione - non dico dove, così rimane tutto aleatorio, e non dico che tipo di esame mi era stato fatto in Valle d'Aosta - la busta è stata presa, mi è stata cortesemente restituita e mi è stata fatta la prescrizione per fare l'esame in quella regione. Attenzione quindi a parlare di eccellenza e a dire che i nostri servizi sono migliori, perché, a cantarsela e a suonarsela, alla fine non si risolvono i problemi.

Lei mi dice che c'è la volontà di intervenire su tale questione, e spero che nel giro di uno o due mesi come Giunta riusciate ad intervenire, perché di riffa o di raffa io tornerò su questa cosa. Adesso sono stato vago, ma con le richieste di accesso agli atti chiederò esattamente costi e benefici, in maniera che si dimostri, al di là di ogni ragionevole dubbio, che se qualcosa deve rimanere in piedi rimanga, ma se qualcosa deve essere ripensato o eliminato si possa anche eliminare. Non bisogna lasciare tutto, quindi per me non è un discorso chiuso.

Président - Collègues, la séance est levée. Le Conseil reprendra à quinze heures et trente minutes.

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La seduta termina alle ore 13:05.