Oggetto del Consiglio n. 3244 del 20 febbraio 2018 - Resoconto
OGGETTO N. 3244/XIV - Interrogazione: "Situazione dell'iter di revisione del Piano regionale di tutela delle acque".
Farcoz (Président) - Point n° 12 à l'ordre du jour. La parole à l'Assesseur Baccega pour la réponse.
Baccega (EPAV) - Avevamo già affrontato questo argomento nel mese di dicembre con un'interpellanza dei colleghi Bertin, Gerandin e Padovani. Rispetto a quanto già detto in quel periodo, abbiamo dovuto modificare dei passaggi, perché nel frattempo l'approvazione di alcuni atti importanti a livello di Autorità di Distretto del Po, previsti da decreti statali e relativi al deflusso ecologico e alla valutazione dell'impatto delle derivazioni, ha portato alcune novità che devono essere recepite nei documenti in corso di preparazione. Tutto questo comporta che le bozze dei documenti del PTA saranno rese pubbliche sul sito del PTA stesso entro la fine del mese per definire poi la concertazione sui diversi tavoli tecnici. Ci sarà uno slittamento di circa venti/venticinque giorni, ma in parallelo si intende acquisire la presa d'atto della Giunta regionale, quindi nello stesso periodo riusciremo a valutare con la presa d'atto della Giunta. Terminata questa fase, si avvia la procedura di valutazione ambientale strategica - che dovrebbe indicativamente terminare entro cinque o sei mesi - e quindi si integreranno i documenti con quanto eventualmente emerso dal processo di VAS, per cui si arriverà finalmente ad adottare il piano con le eventuali misure di salvaguardia in attesa che il Consiglio approvi il nuovo piano. Sarà pertanto il prossimo Consiglio regionale ad approvare il nuovo PTA.
A dicembre dissi che si era in attesa di poter illustrare quanto elaborato dalla III Commissione, che potrà fornire le indicazioni basandosi sul documento consegnato allora, ovvero la relazione di sintesi. Avevamo però poi deciso di andare nella direzione della presa d'atto da parte della Giunta. Siamo ovviamente in dirittura di arrivo e, ora che si è concluso l'esame dei documenti sui tavoli tecnici, siamo quasi pronti alla presa d'atto della Giunta e ad avviare la procedura di VAS. È un percorso lungo che ha visto il coinvolgimento di tutti gli attori e che ha raccolto notevoli input da parte di tutti gli operatori e gli interessati. Credo si sia fatto finora un buon lavoro e nei prossimi quindici/venti giorni avremo modo di valutare, con la presa d'atto, il documento in Giunta.
Président - La parole à la Vice-Présidente Morelli pour la réplique.
Morelli (ALPE) - Mi permetta la battuta, collega Baccega: in merito all'avanzamento di questo dossier, mi sembrava molto più partecipata ed energica la sua richiesta in III Commissione quando sedeva in opposizione, rispetto alla "quasi rassegnazione" del suo tono allorché dice che se ne occuperà il prossimo Consiglio regionale. Anche a noi dispiace che non possa occuparsene questo Consiglio regionale, perché il Piano di tutela delle acque è un atto molto importante. L'acqua è un bene comune di vitale importanza sotto tutti i punti di vista. Noi avevamo riconosciuto - e la stessa cosa aveva fatto anche il collega Borrello, con molta onestà - come fosse stato avviato per tempo questo processo, questo iter, e con quale metodologia innovativa fosse stato avviato, con una concertazione che aveva coinvolto tutti gli attori del mondo idroelettrico, ambientalista e agricolo, tutti quei soggetti che, a vario titolo, tengono in modo particolare all'utilizzo equilibrato e corretto della risorsa "acqua".
La nostra piccola parte in Commissione si era svolta prima dell'estate e poi nuovamente nel mese di settembre ci eravamo detti che avremmo ripreso l'analisi della documentazione, ma dall'avvento della nuova Giunta non è più approdata notizia in III Commissione. Ci fanno presente che questo atto ha sollevato grande attenzione, soprattutto ha suscitato grande attesa in tanti soggetti, in primo luogo quelli appartenenti al mondo agricolo (i consorzi, gli agricoltori), perché probabilmente loro, più di altri, hanno toccato con mano durante la passata stagione il problema della mancanza di acqua e della siccità legata al cambiamento climatico e, più di altri, sollecitano un Piano di tutela delle acque che vada a garantire un utilizzo equilibrato delle acque, il quale non sottovaluti la funzione irrigua (questa è la loro preoccupazione) a vantaggio di altre funzioni, magari economicamente nell'immediato più redditizie, ma che nel lungo periodo potrebbero determinare invece grandi cambiamenti nel territorio e nella campagna, addirittura di portata irreversibile.
È urgente e necessario definire nuovi iter di concessione che includano, come previsto dal piano, la partecipazione territoriale dei singoli, ma anche dei consorzi. Abbiamo avuto modo in III Commissione di assistere ad audizioni che abbiamo trovato particolarmente preoccupanti, non in fase di esame del Piano di tutela delle acque, ma in merito all'utilizzo e ai conflitti che ci sono sull'utilizzo delle acque tra il mondo idroelettrico e il mondo agricolo. Voglio ricordare la vicenda del consorzio del Ru Grenze. Vorremmo pertanto che al più presto fosse messa a punto la normativa per evitare che situazioni di quel tipo possano verificarsi. Il PTA è sicuramente uno strumento lungimirante, Assessore, quindi non lo si lasci cadere e si cerchi di accelerarne l'iter.