Oggetto del Consiglio n. 3243 del 20 febbraio 2018 - Resoconto
OGGETTO N. 3243/XIV - Interrogazione: "Perfezionamento delle procedure tecniche per l'effettuazione dello scrutinio centralizzato dei voti per l'elezione del Consiglio regionale".
Farcoz (Président) - Point n° 11 à l'ordre du jour. La parole au Président de la Région pour la réponse.
Viérin (UVP) - Anche qui cercherò di separare i ruoli di indirizzo da quelli tecnici. Qui spesso noi ci vogliamo sostituire ai tecnici, facciamo i dirigenti, facciamo i funzionari, ma ci sono questioni nelle procedure dell'Amministrazione regionale che sono in capo ai tecnici su indicazione di questo Consiglio e altre questioni che, invece, rilevano puramente dal lavoro dei tecnici. Ogni atto votato da questo Consiglio implica poi delle conseguenze e, quando l'Amministrazione mette in campo le parti tecniche, spesso queste sono anche difficoltose rispetto alle previsioni di indirizzo, e spesso, quando ci sono leggi elettorali frutto di tante sintesi e di bei principi che si vogliono mettere in campo, ci si deve poi destreggiare per applicarle.
Il collega Chatrian chiede se sono state perfezionate tutte le procedure per la piena applicazione della nuova modalità: la risposta è sì, sono state fatte tante riunioni, è stata una delle prime incombenze di cui ci siamo preoccupati. Invece, riguardo alla richiesta se vi sono stati incontri tra la parte amministrativa e la parte tecnica, la risposta è stata no. Quando noi abbiamo approvato questa legge elettorale i tecnici hanno avuto i loro ruoli e la parte amministrativa non si è premurata di chiedere ai tecnici "come va a finire questa cosa?". Meno male che sono stati fatti degli incontri, perché ci sono questioni, anche di indirizzo, che andavano seguite molto attentamente. Non sono così automatiche certe procedure, in un cambio di sistema che non vede più le urne all'interno di ogni singolo seggio ma vengono trasferite per zona, in zone centralizzate. Ci siamo pertanto preoccupati e premurati di seguire attentamente tutto ciò che avveniva e di essere da raccordo con gli Enti locali, con la parte della Questura e del Tribunale (queste ultime sono più tecniche). Necessiteremo ancora di un incontro approfondito, anche con gli Enti locali, perché bisogna che tutti i pezzi di questo spoglio centralizzato funzionino affinché siano garantiti tutti i crismi.
Parliamo spesso delle Commissioni, e c'era stato un incontro in Commissione con i tecnici, prima dell'approvazione della legge, per verificare se questa cosa era fattibile, dopodiché, dopo l'approvazione della legge, non c'è più stato raccordo. Abbiamo fatto parecchi incontri (l'ultimo è di ieri), ma direi di fare nelle prossime settimane un punto della situazione affinché tutti siano ben consapevoli di come si svolgerà questo procedimento. Lo dovremo fare anche al di là degli Enti locali, perché c'è tutta una parte di Presidenti di seggio, tutta la parte di Polizia municipale che abbiamo coinvolto e che in un primo momento non lo era, parti tecniche per garantire che i vari step di questa procedura assicurino dei passaggi tutelanti - al di là di voler mettere in campo un sistema con spoglio diverso - la tranquillità per tutti, compresa la parte comunale e dei rappresentanti di lista, a cui spetta tutta una parte di controllo.
Per capire come si sta incanalando - e poi potremmo vederlo anche in Commissione in modo più approfondito - il sistema rimane come lo ha previsto il Consiglio regionale, perché queste sono le sue battaglie e oggi si devono portare avanti anche tecnicamente: ci sarà lo spostamento in tre zone centralizzate dei singoli seggi (sono 151). Nel momento in cui si chiudono i seggi la più grande preoccupazione è: trasportare immediatamente le schede nella sede centralizzata, assicurare il trasporto delle stesse in buste che ne garantiscano la sicurezza e che siano trasportate non su mezzi propri ma su mezzi della Polizia municipale, scortate dalle Forze dell'ordine, e che ci sia una corrispondenza nella chiusura dei seggi, nei report tra schede e votanti. La stessa cosa deve avvenire il mattino successivo: deve esserci una corrispondenza fra quello che si è fatto il giorno prima e quello che si è fatto il giorno dopo, ovviamente il tutto deve svolgersi secondo i crismi della legge, e si deve anche garantire la non riconoscibilità dei seggi. Tutto questo si sta evolvendo molto positivamente. Chiaramente ci saranno tempi molto più lunghi di spoglio, perché vengono previste per legge delle mazzette di schede. Ci saranno poi dei Presidenti di seggio che verranno utilizzati il giorno seguente, presi dai seggi del giorno prima, per fare lo spoglio per lista e per preferenza e ci sarà la trasmissione dei risultati all'Ufficio elettorale comunale per zona di riferimento, quindi sono aggregati e non riconoscibili. Ho cercato di riassumere l'iter, ma vi assicuro che i colleghi si sono occupati della questione, perché non solo abbiamo coinvolto e tanto gli uffici, bensì ci siamo premurati anche di verificare pezzo per pezzo dell'Amministrazione, gli adempimenti, compresa tutta la parte informatica. Credo che nelle prossime settimane sarà interessante, in Commissione o in una Commissione allargata, che tutti sappiano effettivamente come si svolgono queste cose. Come Amministrazione abbiamo iniziato il percorso di condivisione anche a livello comunale, abbiamo fatto fare all'ufficio una ricognizione per capire quanti mezzi comunali c'erano e se erano sufficienti a coprire ogni seggio, perché dovranno trasportare il Presidente di seggio; in un primo momento si era pensato che il Presidente di seggio si recasse con mezzo proprio, ma noi abbiamo detto assolutamente di no. Per tale questione saremo comunque più puntuali in Commissione.
Lo rilevo dall'interrogazione, ma lo dico proprio anch'io: c'è stata la premura che ci fosse un raccordo tra noi che abbiamo fatto la legge e i tecnici che la devono applicare, perché era quello che mancava. Se non c'era raccordo tra la parte amministrativa e la parte tecnica, secondo noi si sarebbe andati in una direzione che non avrebbe avuto gli esiti da tutti sperati. Visto che questo modello peraltro è sperimentale, dobbiamo déployer tutte le nostre energie perché esso funzioni. Ci sarà maggiore attenzione e dovremo sollecitare anche tutti i rappresentanti di seggio e tutti gli scrutatori per aver effettivamente un'attenzione ancora più vigile su tutte le procedure. Credo che nelle prossime settimane sarà interessante poterci confrontare, affinché tutti siano edotti su questo sistema.
Président - La parole au collègue Chatrian pour la réplique.
Chatrian (ALPE) - Non so se avete avuto modo di leggere l'iniziativa che abbiamo presentato: è nata semplicemente per conoscere lo stato dell'arte affinché tutto funzioni e ci sia concretezza rispetto alle discussioni, alle battaglie avute in aula nel mese di giugno laddove noi, come gruppo ALPE, abbiamo sostenuto questa modifica. Tutto qui. Non abbiamo accusato nessuno, non vi è alcun spirito polemico. Non so se devo rileggere l'iniziativa che abbiamo scritto. A noi non interessa la polemica, il nostro unico obiettivo era avere il punto di caduta affinché tutto funzioni al meglio, come ci ha gentilmente adesso illustrato il Presidente della Regione: è tutto pronto. È stato complicato, non semplice. Il nostro intento - e penso che l'abbiamo messo in evidenza nelle premesse - è garantire la tutela della libertà e della segretezza del voto dei cittadini valdostani. La risposta che ci ha dato pertanto ci soddisfa perché è tutto pronto, soprattutto i valdostani sanno perfettamente che si è data attuazione alla legge che abbiamo votato nel mese di giugno, quindi ci sarà la libertà di voto, un voto libero, segreto. Penso che questo sia molto bello per la nostra comunità.
Faccio solo una piccola considerazione. Il Presidente ci diceva che nessuno si è preoccupato. Ora, nel momento in cui abbiamo approvato la variazione di bilancio - mi sembra il 4 agosto - abbiamo inserito risorse in più proprio per il discorso informatico, perché ne mancavano alcune. I tecnici della Presidenza della Regione che si occupano di legge elettorale - non era il mio Assessorato che si occupava di quello - ci hanno richiesto a metà luglio di mettere in campo ulteriori risorse per poter applicare quanto approvato dal legislatore nel mese di giugno. Questo era solo un passaggio in più che volevo fare. Il nostro obiettivo era pertanto di accertare che tutto funzioni e, da quello che abbiamo potuto capire, a maggio, quando ci saranno le elezioni regionali, ci sarà questa nuova era della libertà e della segretezza del voto per i valdostani.