Oggetto del Consiglio n. 3242 del 20 febbraio 2018 - Resoconto
OGGETTO N. 3242/XIV - Interrogazione: "Valutazione della congruità economica dell'offerta per la gestione del sistema informativo regionale per l'anno 2018".
Farcoz (Président) - Point n° 10 à l'ordre du jour. La parole au Président de la Région pour la réponse.
Viérin (UVP) - Il collega Gerandin, che ringrazio per l'iniziativa, aveva avanzato durante l'ultimo Consiglio qualche perplessità sulla delibera del POA approvata in Giunta. Cercherò di fare un po' di chiarezza, perché mi pare che, da come è stata formulata, ci sia una non correttezza di ciò che viene rappresentato.
Il collega chiede se è stata fatta preventivamente una valutazione sulla congruità economica e da chi è stata fatta questa valutazione. Collega Gerandin, io distinguerei il piano del Consiglio regionale, peraltro previsto dalla legge regionale n. 16/1996 - che è un piano pluriennale, quindi il Consiglio regionale approva le linee di indirizzo triennali in materia di programmazione, organizzazione e gestione del sistema informativo regionale - dal piano di indirizzo approvato con delibera di Giunta regionale, chiaramente con cifre che vengono inserite e che escono da una valutazione tecnica degli uffici. Aggiungo che nella riorganizzazione dell'Amministrazione di questi ultimi mesi abbiamo ricostituito il Dipartimento innovazione proprio per avere una maggiore regia sul settore dell'informatica e dell'innovazione.
Al di là della ricostruzione fatta e delle domande, il Consiglio approva gli atti di indirizzo (il piano pluriennale), la delibera di Giunta è un piano di indirizzo annuale, e altra cosa sono invece gli impegni finanziari, che non sono fatti e deliberati con la delibera, perché è una delibera di indirizzo nel suo insieme. Sono due atti di programmazione questi che io le ho citato (il piano pluriennale e il piano annuale): il primo è pluriennale, il secondo - come precisato peraltro nella deliberazione n. 86/2018 - riguarda gli interventi da realizzare nell'annualità con l'indicazione del riferimento alle priorità strategiche del piano pluriennale, dei soggetti coinvolti, della programmazione temporale dei risultati attesi e della stima economica formulata dai competenti uffici. Quindi, per capirci, sono chiaramente valutazioni tecniche. Il piano poi individua in qualche modo gli interventi per i quali si ritiene di coinvolgere INVA, quindi si fa un piano generale e, sempre su proposta e su indicazione del Dipartimento, sono individuati nel piano quelli per cui si ritiene di coinvolgere INVA, in quanto la società è in grado di soddisfare gli obiettivi alla base del ricorso all'in house, ai sensi della normativa vigente. Chiaramente come ogni atto hanno pareri di legittimità, altrimenti non si porterebbero all'attenzione della Giunta e, ai sensi della normativa, si rileva che i benefici per la collettività, proprio riguardo all'in house, hanno come obiettivo l'efficienza e l'economicità anche sulla razionalizzazione dell'impiego di risorse pubbliche.
Collega Gerandin, il programma operativo annuale non costituisce affido a nessuno e non costituisce affido alla società INVA. Gli affidi si realizzano in un altro momento, vengono fatti dal Dipartimento per ogni singola azione con valutazione non solo di congruità economica, ma anche di concorrenza, come lei evidenzia all'interno della sua interrogazione. Pertanto non è un affido, ma è una programmazione. Gli affidi si realizzeranno per ogni intervento previsto nel piano con successivi atti del dirigente che, nel caso di servizi disponibili sul mercato in regime di concorrenza, riporteranno l'esito della comparazione, della valutazione sulla congruità economica dell'offerta effettuata preventivamente rispetto all'affido stesso.
Président - La parole au collègue Gerandin pour la réplique.
Gerandin (CC-MOUV) - Presidente, è ovvio che gli affidi verranno assegnati con provvedimenti singoli, però alla base di tutto questo c'è una delibera di Giunta in cui voi approvate il piano operativo annuale (POA) e nella parte finale si dice: "di adottare - ai sensi della legge regionale da lei citata - la programmazione e l'organizzazione del sistema informativo regionale che, allegato alla presente deliberazione, ne costituisce parte integrante per una spesa complessiva di 19,221 milioni", dei quali 9,2 milioni già impegnati e prenotati. Il POA è un piano operativo che definisce nei dettagli gli interventi richiesti ad INVA. Queste risorse vengono affidate direttamente a INVA che, sulla base di questo Piano operativo annuale, specificando ogni tipo di intervento, già quantifica quali saranno gli interventi che verranno messi in campo e quanto si spenderà per gli stessi. Presidente, è abbastanza curiosa la sua risposta, perché se nella delibera leggiamo il piano operativo, c'è scritto: "nel corso del 2018 risulta altresì fondamentale procedere in modo strutturato con la revisione dei rapporti con la società in house INVA S.p.A., anche alla luce del nuovo contesto normativo introdotto con il nuovo Codice dei contratti pubblici prevedendo, in particolare..." e c'è scritto quello che c'è da fare.
Le ho posto questa domanda, perché l'analisi andava fatta preventivamente all'affido ad INVA, alla quale vengono affidati importi per circa 19 milioni sull'annualità 2018, e soprattutto sulla base di un progetto, un Piano operativo annuale in cui è specificato quello che si fa e le risorse che si mettono in campo. Glielo chiedo perché la legge Madia (decreto legislativo n. 175) all'articolo 16 prevede per le società in house (è il caso di INVA) di applicare l'articolo 192 del decreto legislativo n. 50/2016 (Codice dei contratti). Lei sa che il Codice dei contratti, quello che voi avete citato nella delibera, prevede che "ai fini dell'affidamento in house di un contratto avente ad oggetto servizi disponibili sul mercato a regime di concorrenza, le stazioni appaltanti effettuano preventivamente la valutazione sulla congruità economica dell'offerta dei soggetti in house avendo riguardo all'oggetto e al valore della prestazione, dando conto della motivazione del provvedimento di affidamento, delle ragioni del mancato ricorso al mercato, nonché dei benefici per la collettività della forma e della gestione prescelta, anche con riferimento agli obiettivi di universalità e socialità, di efficienza, di economicità e di qualità del servizio, nonché di ottimale impiego delle risorse pubbliche". Questo decreto legislativo è del 2016 ed è difficile capire come mai voi dite che solo nel corso del 2018, dopo aver affidato 20 milioni direttamente ad una società in house... avete affidato risorse per 19,2 milioni sulla base di un POA (che è un progetto) in cui vengono definiti gli importi finanziari...
(interruzione del Presidente Viérin)
... lei poi mi dirà quello che pensa, io non l'ho interrotta.
Penso di aver ragione ad essere preoccupato, perché io le chiedo come mai non avete rispettato una norma prevista nel Codice dei contratti e come mai cercate di sbolognare ad altri responsabilità che sono solo politiche. Il fatto di rispettare il Codice dei contratti e quello che prevede il decreto Madia sulle società in house non è facoltà vostra, è un obbligo. Pertanto, se voi ritenete di essere a posto... io mi sono semplicemente permesso di sollevare delle perplessità in merito all'iter. Siete tranquilli? Benissimo! Però non accetto che si cerchi di travisare oppure di dire che non è così, perché avete fatto una delibera in cui avete affidato a INVA 19,2 milioni sulla base di un progetto che ne delimita gli interventi e gli interventi vengono quantificati.