Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3241 del 20 febbraio 2018 - Resoconto

OGGETTO N. 3241/XIV - Interrogazione: "Notizie in merito all'iter per il restauro del monumento dell'Alpino posto in piazza Chanoux ad Aosta".

Farcoz (Président) - Point n° 9 à l'ordre du jour. La parole à l'Assesseur Rini pour la réponse.

Rini (UV) - Stiamo parlando di un'opera dello scultore di chiara fama: Pietro Canonica. Il monumento è stato realizzato nell'anno 1924 per essere una raccolta di fondi pubblici e ha subito parziali rifacimenti alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Nell'ambito delle attività rivolte alla progettazione del restauro al monumento, l'Amministrazione regionale ha svolto la parte di sua competenza legata alla tutela e finalizzata al rilascio di un'autorizzazione al restauro, ai sensi del Codice per i beni e le attività culturali, trattandosi di opera di proprietà del Comune di Aosta. A partire dal 2015 gli uffici competenti della Soprintendenza sono stati interpellati da professionisti esterni, chiamati dall'Associazione Nazionale Alpini, che si è fatta promotrice - e di questo la ringraziamo - anche attraverso una raccolta fondi del monumento. Di concerto con il progettista all'epoca individuato (l'architetto Andrea Donazzan) sono stati eseguiti numerosi incontri e sopralluoghi che hanno portato alla produzione di una prima relazione, più o meno da identificare nell'aprile 2015, consistente in un rilievo critico dello stato di conservazione corredato da numerose fotografie riproducenti le gravi condizioni di deterioramento in cui versavano le parti lapidee e il mosaico del monumento stesso. In quell'occasione ai progettisti venivano fornite dalla Soprintendenza tutte le indicazioni indispensabili all'elaborazione della proposta progettuale. Nel settembre dello stesso anno i professionisti consegnavano una serie di elaborati che prendevano in considerazione le problematiche delle parti lapidee, con esclusione delle componenti bronzee. Si trattava di analisi di carattere diagnostico e non ancora di elaborati progettuali. A partire dal maggio 2016 sono stati poi effettuati ulteriori incontri con la partecipazione del Comune, essendo nel frattempo stato sostituito il gruppo di progettazione individuato dall'ANA.

In accordo con il Comune, l'Assessorato dell'istruzione e cultura ha segnalato il monumento dell'Alpino di Aosta come monumento meritevole di finanziamento nell'ambito dei fondi messi a disposizione dallo Stato, per il tramite della Presidenza del Consiglio dei Ministri, per la commemorazione proprio del Centenario della Prima Guerra Mondiale. Al fine di poter procedere con tale richiesta è stato quindi acquisito dal Comune di Aosta un progetto preliminare prontamente spedito dagli uffici regionali al Ministero. Nel 2017 la richiesta è stata fortunatamente accolta. Ai fini della concessione dei fondi - che sono importanti, perché sono pari a circa 152.400 euro - il Ministero ha prescritto alla Soprintendenza di Aosta di assumere le funzioni di stazione appaltante, sulla base della normativa vigente, per procedere con l'affido dei lavori necessari alla predisposizione di un progetto esecutivo che dovrà essere preventivamente approvato dal Comune di Aosta e, successivamente, trasmesso alla Regione, supportata da apposita convenzione tra le parti inerenti gli obblighi reciproci. Il dettaglio di questo iter amministrativo è stato illustrato in occasione di un incontro con tutti gli interessati, quindi la Soprintendenza, il Comune e ANA, in data 11 novembre 2017. Su richiesta dei progettisti, in data 28 dicembre 2017 è avvenuto un ulteriore incontro con i funzionari regionali per stabilire le modalità tecniche degli interventi di esecuzione del restauro ai fini del completamento della progettazione esecutiva. Ad oggi però, ahimè, non sono ancora pervenuti agli uffici competenti gli elaborati esecutivi accompagnati dagli atti amministrativi concernenti la loro approvazione.

Président - La parole à la collègue Morelli pour la réplique.

Morelli (ALPE) - Parlavamo prima di beni monumentali importanti, anche per dimensione, come l'area megalitica. Qui parliamo invece di un piccolo monumento posto sulla piazza principale di Aosta, che però riveste comunque un carattere simbolico importante, perché rappresenta i caduti valdostani nella Prima Guerra Mondiale e, in genere, i caduti di tutte le guerre.

Ricordiamo che la Valle d'Aosta è stata la regione che in termini percentuali ha dato il più alto numero di vite nel primo conflitto mondiale. Sono state fatte diverse ricerche in questi ultimi anni, proprio in concomitanza con il Centenario della Prima Guerra Mondiale, e scopriamo numeri veramente impressionanti: su circa 81 mila abitanti che contava la Valle in quegli anni, i soldati valdostani erano più di 8.500, di cui 3.500 sono stati feriti o si sono ammalati a causa della guerra, 850 sono stati fatti prigionieri e 1.557 sono morti o sono stati dati per dispersi. Intere famiglie hanno dato come tributo alla guerra la vita dei loro figli; vi sono famiglie, documentate da recentissime ricerche, che hanno dato due o tre figli, quindi è un simbolo importante.

L'Associazione Nazionale Alpini valdostana si è fatta promotrice fin dal 2014 del recupero di questa statua e le lungaggini burocratiche, imputabili principalmente al Comune di Aosta e alla Regione in seconda battuta, stanno ritardando questo restauro. A quanto ci dice, difficilmente questo monumento potrà essere restaurato per l'evento importante previsto per il mese di ottobre che l'Associazione Nazionale Alpini sta predisponendo perché vuole ricordare il Centenario del Battaglione Aosta, l'unico ad essere stato decorato con la Medaglia d'Oro al valore militare. Ci sembra una mancanza di attenzione e di considerazione, ne siamo rammaricati.

Naturalmente contiamo sul fatto che la parte regionale faccia tutto quanto si possa fare, anche per sollecitare il ruolo degli altri attori che in questa vicenda sono coinvolti, perché sembra impossibile che il restauro di un monumento di quelle dimensioni sia cosa così lunga e quasi impossibile. Assessore, la ringrazio comunque per la risposta e per aver ripercorso l'iter in modo molto chiaro.

Dalle ore 12:02 assume la presidenza il Presidente Farcoz.