Oggetto del Consiglio n. 3240 del 20 febbraio 2018 - Resoconto
OGGETTO N. 3240/XIV - Interrogazione: "Procedura di smaltimento dell'umido e modalità di calcolo di bioplastiche biodegradabili".
Grosjean (Président) - Point n° 8 à l'ordre du jour. La parole à l'Assesseur Guichardaz pour la réponse.
Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Con riferimento all'interrogazione sottoscritta dai colleghi Padovani, Gerandin e Bertin fornisco a premessa una serie di dati, che credo possano essere utili per meglio inquadrare l'iniziativa.
Il servizio di raccolta della frazione organica dei rifiuti urbani è stato avviato dalla Regione a partire dal mese di giugno 2015 ed è stato attivato all'interno di ciascun subATO in modo progressivo fino alla fine del 2017. A seguito dell'avvio di tale servizio, non essendoci in Valle d'Aosta un impianto idoneo al trattamento di tale frazione di rifiuto (la frazione organica dei rifiuti urbani), la struttura regionale competente, in esecuzione del contratto in essere con la società affidataria del servizio di gestione della fase di trattamento finale per l'avvio al recupero e smaltimento delle diverse tipologie di rifiuti conferiti presso il centro di trattamento di Brissogne, ha affidato alla stessa l'incarico di esperire una gara ad evidenza pubblica per l'individuazione di un impianto di trattamento della frazione organica ai fini della successiva produzione del compost di qualità, la cui raccolta all'interno dei subATO ad oggi è assicurata dalle imprese che eseguono la raccolta e il trasporto dei rifiuti urbani.
È stata quindi esperita una gara aperta ad evidenza pubblica ponendo a base di gara le seguenti condizioni: la prima è che il servizio di trasporto dovrà essere effettuato dai centri di conferimento individuati sul territorio regionale sino all'impianto o agli impianti autorizzati per il trattamento della frazione organica dei rifiuti indicati dall'appaltatore in sede di offerta, adottando un preciso programma di ritiro. I centri di conferimento individuati relativamente ai vari comprensori territoriali e regionali di raccolta, i subATO, sono: il centro regionale di trattamento dei rifiuti urbani assimilati di Brissogne per le subATO Valdigne-Mont Blanc, Grand Paradis e Aosta, Grand Combin, Mont Emilius e poi la discarica regionale per i rifiuti speciali di Pontey per il subATO del Monte Cervino, Evançon, Mont Rose e Walser. La seconda condizione è che l'appaltatore, in relazione ai calendari di raccolta sul territorio e ai quantitativi in gioco su ciascun comprensorio a cui fa capo il centro di conferimento e agli spazi disponibili, sarà tenuto ad organizzare le operazioni di prelievo della frazione organica dai centri di riferimento di Brissogne e di Pontey, tenendo conto dell'obbligo del pieno rispetto del vincolo normativo imposto dal decreto del Ministero dell'ambiente, della tutela del territorio e del mare dell'8 aprile 2008, che prescrive una durata massima del deposito della frazione organica umida nel centro di conferimento non superiore a settantadue ore. Vi sono poi nel bando una serie di prescrizioni economiche che non sto qui a dire, perché non sono oggetto della richiesta, ma che variano poi a seconda della qualità della frazione organica. Per doverosa informazione, il bando è stato pubblicato il 10 marzo 2015 e ha avuto un periodo di pubblicazione fino al 23 aprile 2015. Allo stesso è stata data ampia diffusione: è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea, sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, sul quotidiano La Stampa, sul quotidiano Aste di Appalti pubblici, il Giornale e l'Avvenire. Entro i termini di scadenza è pervenuta una sola offerta presentata dal raggruppamento composto dalla ditta Maserati S.r.l. (mandataria) e dalla ditta Nettatutto S.r.l. (mandante). L'offerta tecnica indicava come destinazione finale del rifiuto organico l'impianto di trattamento e di compostaggio dell'impresa Maserati ubicata in provincia di Piacenza, nel Comune di Sarmato.
Non sto qui poi a fornire i dati sull'offerta economica, quindi sulle tariffe offerte, perché anche questi non sono oggetto di interrogazione ma, se lei lo ritiene può tranquillamente richiedere ogni informazione utile alla struttura regionale competente. Posso comunque dirle che le tariffe variano considerevolmente, a seconda che la frazione organica derivante dalla raccolta differenziata dei rifiuti urbani abbia una percentuale di materiale non compostabile minore o maggiore del 10 percento in peso: è il discrimine che porta alla variazione di tariffa.
Premesso quanto sopra, con riferimento ai quesiti posti, si precisa quanto segue. Riguardo alla prima domanda: "quale sia il percorso che l'umido raccolto effettua per arrivare negli stabilimenti di Piacenza", l'itinerario del viaggio dei trasporti della frazione organica tiene conto naturalmente del percorso più veloce, quindi anche del meno impattante dal punto di vista delle emissioni. In bassa stagione viene attivato un autotreno per giorno lavorativo, in alta stagione due autotreni per ogni giorno feriale (sabato compreso). Se ritiene le lascio poi anche il dettaglio dei trasporti da e per Maserati, con esattamente le modalità anche di cambio dei cassoni di recupero.
Poi mi chiede "su cosa è calcolata la percentuale massima di mater-bi conferibile per evitare l'aumento del costo". L'applicazione della tariffa più gravosa avviene quando dalle analisi merceologiche eseguite su tutti i carichi di rifiuti conferiti presso l'impianto di Piacenza emerge una presenza di frazione estranea non compostabile complessivamente superiore al 10 percento di peso. Tra le tipologie di rifiuti che possono concorrere al raggiungimento di tale percentuale vi è anche il mater-bi. Gli oggetti realizzati con il mater-bi risultano infatti tra le frazioni estranee, in quanto comportano tempi di degradazione e di compostaggio diversi e più lunghi rispetto al rifiuto organico ammesso successivamente alla fase di stabilizzazione biologica per il compostaggio di qualità (non che non sia compostabile, ma riguardo a questa tipologia). Il mater-bi da solo - è stato verificato con le analisi merceologiche eseguite sia alla partenza che all'impianto di destinazione - incide attualmente mediamente per l'1 percento rispetto alla frazione indesiderata. Pertanto se la presenza in percentuale di tale rifiuto rimane nei valori riscontrati fino ad ora, lo stesso non costituisce assolutamente elemento estraneo tale da far aumentare la tariffa di trattamento.
Spero di essere stato esaustivo.
Président - Pour la réplique, la parole au collègue Padovani.
Padovani (CC-MOUV) - Le chiedo subito se è possibile avere in forma telematica o cartacea quello che lei ha letto ora, così da leggere meglio i dati; siccome è una cosa molto lunga e molto tecnica, averli davanti agli occhi aiuta a capire meglio la risposta.
Devo dire che sono soddisfatto a metà. Per quello che riguarda il percorso è stato chiaro, ma sinceramente non ho capito bene su che cosa è calcolato quel 5 percento di mater-bi, e probabilmente leggendo la risposta cartacea mi sarà più comprensibile.
Ci tengo a precisare che quanto lei ha detto nella risposta, ovvero che in Valle d'Aosta non esiste ancora una struttura in grado di trattare l'umido ma probabilmente esisterà - si spera - più avanti, è una spia, il segnale che il risultato di quel referendum del 2013 non è ancora stato pienamente rispettato dalla Giunta regionale, perché tra le altre cose c'era anche questa dell'umido, è uno dei trattamenti che vanno fatti sui rifiuti. Pertanto da una parte segnalo una mancanza nel pieno raggiungimento del risultato di quel referendum e, dall'altra, sono soddisfatto a metà della risposta, ma mi riservo di leggerla per via cartacea o telematica, magari anche per poter predisporre altre iniziative un po' più precise.