Oggetto del Consiglio n. 3239 del 20 febbraio 2018 - Resoconto
OGGETTO N. 3239/XIV - Interrogazione: "Iniziative poste in essere per consentire a tutti i produttori agricoli di accedere a misure di protezione contro le calamità naturali".
Grosjean (Président) - Point n° 7 à l'ordre du jour. La parole à l'Assesseur Nogara pour la réponse.
Nogara (UVP) - Per quanto attiene al primo quesito: "quali iniziative siano state avviate per favorire gli investimenti strutturali a protezione dalle avversità naturali per le aziende agricole", si precisa che, con l'approvazione della legge regionale 3 agosto 2016, n. 17 (Nuova disciplina degli aiuti regionali in materia di agricoltura e di sviluppo rurale) è stata prevista la possibilità per l'Amministrazione regionale di concedere, per il tramite di Finaosta, mutui a tasso agevolato per il finanziamento di investimenti nel settore della produzione primaria, al fine di conseguire una serie di obiettivi, tra i quali troviamo - si veda l'articolo 5, comma 1, lettera e) della suddetta legge - il ripristino del potenziale produttivo danneggiato da calamità naturali, avversità atmosferiche assimilabili a calamità naturali, epizoozie e organismi nocivi ai vegetali, nonché la prevenzione dei danni da essi arrecati. Si ricorda inoltre che con la legge di modifica 23 giugno 2017, n. 8, sono state apportate due significative integrazioni alla legge regionale n. 17/2016: è stato modificato il sopracitato articolo 5 prevedendo la possibilità, limitatamente al ripristino del potenziale produttivo danneggiato, di concedere anche aiuti a fondo perduto fino ad un massimo del 100 percento delle spese ammissibili ed è stato poi introdotto l'articolo 10-bis, che prevede la possibilità di concedere aiuti fino ad un massimo del 90 percento per il risarcimento dei danni causati da avversità atmosferiche assimilabili a calamità naturali.
Sul fronte del programma di sviluppo rurale, nell'ambito della misura 4.1.1 relativa agli investimenti nelle aziende agricole, sono invece ammissibili tutti gli interventi che contribuiscono al miglioramento delle prestazioni e della sostenibilità dell'azienda, ivi compresi gli investimenti strutturali a protezione delle avversità naturali. L'intensità dell'aiuto è pari al 50 percento a fondo perduto ed è prevista una maggiorazione nel caso di interventi collettivi proposti da almeno tre aziende agricole. Rispetto ai giovani agricoltori di cui al PSR 2007/2013, i giovani agricoltori del PSR 2014/2020 possono invece proporre tali interventi nell'ambito del piano aziendale e beneficiare delle provvidenze della misura 4.1.2 con intensità di aiuto sempre pari al 60 percento.
Sul secondo quesito, per quanto riguarda le "opportune verifiche per consentire l'accesso a misure di protezione contro le calamità naturali a tutti i produttori", si ricorda che a partire dalla primavera scorsa è stata attivata un'ampia campagna (proseguita nell'autunno) di informazione circa le opportunità previste dalla normativa regionale di riferimento. Oltre ai comunicati stampa e all'informativa pubblicata sulle principali testate, sono stati infatti organizzati in varie località della regione diversi specifici incontri rivolti a tutti gli agricoltori. Gli agricoltori hanno partecipato con interesse presentando domande e suggerimenti, soprattutto coloro le cui aziende sono state fortemente colpite dalle gelate dello scorso aprile. Si precisa inoltre che le disposizioni applicative dell'articolo 10-bis che disciplina gli aiuti per il risarcimento dei danni causati dalle avversità atmosferiche assimilabili a calamità naturali sono state oggetto di ampia condivisione, nel rispetto dei limiti imposti dalla normativa europea di riferimento sugli aiuti di Stato, con le principali associazioni di produttori e soggetti rappresentanti il mondo vitivinicolo e frutticolo.
Vorrei segnalare inoltre che il 4 febbraio è stato approvato il provvedimento dirigenziale - che rimarrà aperto fino al 31 maggio - riguardante il risarcimento per la perdita alla produzione primaria di frutta, vite e api.
Président - La parole au collègue Roscio pour la réplique.
Roscio (ALPE) - Assessore, la ringrazio per le puntualizzazioni. Vorrei ripercorrere un attimo le motivazioni per cui, con il collega Chatrian, abbiamo pensato di fare questa interrogazione.
Tutto deriva da una nota che Vival ha fatto pervenire prima all'Assessorato e poi anche in Commissione consiliare. A tutti i commissari della Commissione sono state fatte presenti alcune difficoltà in cui versava in particolare il settore vitivinicolo. Oggi lei ci dice che avete fatto la legge, la quale prevede tutta una serie di riconoscimenti, benissimo. C'è una questione che però non è stata affrontata: la legge prevede anche una copertura finanziaria. Appena una settimana dopo il bilancio regionale di dicembre è stata fatta una delibera di Giunta che azzerava queste risorse. Quello che ad oggi non è chiaro è se questa legge è finanziata. Avremmo voluto capire questo, perché ci risulta che ci fosse 1 milione e mezzo e oggi è zero. Ora, con una legge senza copertura, non sappiamo cosa succede. Assessore, non è la prima volta che succede, quindi faccio questa precisazione.
Un altro problema - posto sempre dalla stessa associazione - non era tanto il fatto di non poter accedere alle informazioni, quanto la difficoltà burocratica da parte dei piccoli produttori di potervi accedere, per cui il quesito portato in Commissione era questo: non si riesce a modificare la normativa per fare in modo che le assicurazioni - che poi vanno coprire i danni - possano essere stipulate dall'associazione e non dai singoli associati? In questo modo si avrebbe più potere contrattuale e si sarebbe anche in grado di rispondere ai piccoli produttori. Adesso ci risulta non sia così, ma magari avete fatto delle modifiche in corso d'opera.
Un'altra questione su cui avremmo voluto ascoltare qualcosa - dopodiché lascio due minuti al collega - è quella degli sms; ne avevamo già parlato prima nelle comunicazioni e non ci è stata data risposta. Assessore, lei ride, ma a noi sembra abbastanza grave! Basta semplicemente che ci dica che questo non deriva dall'Assessorato, che qualcun altro gli ha mandati in giro; basta una smentita semplicissima, una parola: "no", e va benissimo. Altrimenti siamo di fronte davvero a dei sistemi poco chiari che rasentano veramente il borderline l'illegalità. Lascio un minuto al collega Chatrian.
Président - La parole au collègue Chatrian.
Chatrian (ALPE) - Solo per aggiungere un elemento alla replica del mio collega Roscio.
Da parte dell'associazione sono state messe in evidenza le difficoltà dell'80 percento degli associati per quanto riguarda il discorso assicurazione, e oggi il Presidente ci dice che in base alla legge come associazione non possiamo assicurare per i prossimi anni e per i prossimi decenni. Tranne i tre o quattro più strutturati che fanno ottanta/centomila bottiglie, gli altri non possono avere questa copertura eventualmente messa in campo dall'associazione, perché ad oggi non si può. Questo era l'intento della nostra iniziativa, Assessore: dare una mano, per mettere sul tavolo che si può aiutare l'associazione modificando le regole del gioco. Ora, qual è l'obiettivo politico e pubblico? Calmierare, ridurre i costi per i potenziali piccoli produttori dei cinquemila, diecimila, quindicimila bottiglie. Magari chi è più strutturato non ha quel problema. Lei annuisce come se stessi dicendo cose non corrette, ma io le dico quello che è stato detto in Commissione una settimana fa: modificate le regole del gioco (la legge) e poi noi avremo modo eventualmente di assicurare tutti i nostri associati, pagando di meno e dando loro certezze, perché poi è questo l'obiettivo nostro, del pubblico e di questo Consiglio.
Torneremo su questo dossier, perché penso che avremo un omnibus che probabilmente verrà affrontato nel prossimo Consiglio. Come gruppo cercheremo di prepararci, studiare e mettere in campo una proposta; se poi dal vostro punto di vista non c'è questa necessità, quantomeno il pubblico parla per atti e non solo per pochi.