Oggetto del Consiglio n. 3223 del 6 febbraio 2018 - Resoconto
OGGETTO N. 3223/XIV - Approvazione di mozione: "Divieto di concessione di suolo pubblico, spazi e sale di proprietà regionale ad associazioni che professano comportamenti e idee fasciste".
Farcoz (Président) - Point n° 35 de l'ordre du jour. La parole au collègue Padovani pour l'illustration.
Padovani (CC-MOUV) - Questa mozione non è nient'altro che la trasposizione della risoluzione che avevo presentato lo scorso Consiglio, che era stata sottoscritta da tutti i gruppi consiliari, tranne - bisogna dirlo - i colleghi del Movimento Cinque Stelle. Si tratta di una mozione che viene presentata in un momento in cui si stanno moltiplicando nel nostro Paese, sotto varie sigle, organizzazioni neofasciste e neonaziste, presenti ormai sempre in modo crescente nella realtà sociale e sul web, organizzazioni che diffondono il virus della violenza, della discriminazione, dell'odio verso chi bollano come diverso, del razzismo e della xenofobia. Si tratta di organizzazioni che anche nella nostra regione stanno moltiplicando le loro iniziative, iniziative che, come ci raccontano le cronache, neanche troppo lontane, non sono sempre del tutto pacifiche, e ricordiamo alcuni avvenimenti ad una veillà [traduzione letterale dal patois: veglia], non ricordo se dell'anno scorso o di due anni fa. Sono iniziative che a volte in modo provocatorio vengono effettuate in giorni cari a chi, come tutti noi presenti in questo Consiglio, si rifà ai valori dell'antifascismo e dell'antinazismo, valori che noi che siamo presenti in questo Consiglio riconosciamo; tra l'altro, in un momento in cui nella sala qui sotto si sta svolgendo una bellissima mostra, che ho visitato all'inaugurazione: "Il viaggio della Costituzione", in occasione dell'anniversario della promulgazione della Costituzione nella saletta... dello Statuto. Per finire, tra le varie cose che sono successe, registriamo un atto, permettetemi di definirlo di terrorismo di matrice fascista: a Macerata un ragazzo, un fascista si è avvolto nel tricolore e ha sparato ad alcuni miei coetanei, per fortuna, soltanto ferendoli e non uccidendone neanche uno. Questa persona era stata candidata in un movimento abbastanza conosciuto al quale però non voglio fare pubblicità e del quale non farò il nome, tanto lo sappiamo tutti e l'abbiamo letto tutti nelle cronache recenti. Si tratta di un atto che non è frutto della follia di quest'uomo, non è frutto di un raptus improvviso, ma è il frutto di anni di propaganda razzista e fascista, xenofoba di queste organizzazioni variamente denominate, organizzazioni alle quali, purtroppo, è stato anche ampio spazio sugli organi di informazione.
Con questa mozione che cosa chiediamo? Non chiediamo nient'altro che quello che chiedono alcune organizzazioni come l'ANPI nella quale penso ci riconosciamo bene o male tutti, l'ARCI e altre organizzazioni, sia politiche, sia sociali, sia culturali, che chiedono: "mai più fascismi", che chiedono alle istituzioni democratiche, nate dalla lotta antifascista, di prendere una posizione chiara contro queste organizzazioni per limitarne perlomeno l'attività. Con questa mozione si chiede una delle cose che noi possiamo fare, ovvero - e leggo gli impegni -: "a non concedere spazio o suolo pubblico a coloro i quali non garantiscano di rispettare i valori sanciti dalla Costituzione, professando e/o praticando comportamenti e idee fasciste; a dare mandato di adeguare i regolamenti a quanto espresso dall'atto di indirizzo, subordinando la concessione di suolo pubblico o spazi e sale di proprietà regionale ad associazioni, persone, movimenti e partiti previa dichiarazione esplicita di rispetto dei valori antifascisti sanciti dall'ordinamento repubblicano e, infine, a inviare tale risoluzione ai Comuni della Valle d'Aosta, invitandoli ad adeguare i loro regolamenti in tal senso".
Président - La parole au collègue Cognetta.
Cognetta (M5S) - Ringrazio i colleghi del MOUV, a cominciare dal collega Padovani, per dare l'occasione di parlare di una cosa veramente importante: del fatto che non bisogna in alcun modo agevolare il fascismo. Io non è che non sono d'accordo, di più. Sa cosa non mi va bene? Il fatto che ci concentriamo solo sul fascismo, perché non mettiamo: "idee dittatoriali"? Che ne dice? La modifichiamo in "idee dittatoriali"? Perché a me, per esempio, il fatto che i cinesi abbiano occupato il Tibet, che tengono da 50 anni in ostaggio, non mi fa piacere! Capisce? Neanche mi fa piacere il fatto che la Corea del Sud sia combinata in quel modo lì! Allora limitarci al fascismo, per quanto non mi piaccia il fascismo, lo trovo molto limitato come ragionamento, per me non va bene alcun tipo di dittatura. Se poi volessimo entrare nel merito di cosa voglia dire "dittatura", la dittatura è anche quando la maggioranza in un Paese democratico si esprime a colpi di maggioranza, senza discussione, quindi diventa una cosa enorme. È chiaro? E qui ne abbiamo degli esempi lungimiranti su come funziona la dittatura della maggioranza, ma fermandoci ai semplici dittatori, di cui è pieno il mondo, vorrei che condannassimo tutte le dittature, tutte quante e allora firmerei volentieri la mozione e gliela voterei pure.
Président - La parole au collègue Padovani.
Padovani (CC-MOUV) - Per replicare alla richiesta di emendamento. Vede, collega Cognetta, il suo intervento è nel solco dell'ambiguità che il suo movimento ha verso il fascismo perché chiedere di modificare "idee fasciste" in "idee dittatoriali" non è nient'altro che inquinare un dibattito che oggi vede nel pericolo delle organizzazioni fasciste il pericolo che c'è in Italia. Io capisco la Cina e la Corea del Nord, però, vede, il pericolo, che abbiamo oggi in Italia è il ritorno del fascismo, è il ritorno delle idee di quel ventennio nel quale anche noi italiani abbiamo contribuito ad uccidere 6 milioni di ebrei e milioni di omosessuali, di handicappati, di comunisti. Io lo so che voi avete un'idea e un'ambiguità verso quelle idee che ormai è riconosciuta da tutti. La vicinanza ad alcune idee, soprattutto sulla questione dei migranti con queste organizzazioni è ormai palese, io la capisco, quindi devo dire che sinceramente non mi stupisce ma accettare quell'emendamento sarebbe snaturare il senso di questa mozione, quindi è inaccettabile.
Président - La parole au collègue Cognetta.
Cognetta (M5S) - Collega Padovani, le vorrei soltanto fare notare che, checché lei cerchi in qualche modo di buttarla in politica, la questione è molto più tecnica. Io capisco che lei sia un po' giovane di questo Consiglio e non abbia una grande esperienza rispetto alle mozioni che vengono votate. Le vengo incontro, le voto la mozione, poi però ne presenterò un'altra io, dove lei mi dovrà votare il testo con le parole: "contro le dittature" perché sennò mi sembra che sia solo contro il fascismo. Io la presento, lei si impegna a votare la mozione?
(interruzione del Consigliere Padovani, fuori microfono)
... glielo rispiego: io le voto questa mozione, ma ne presenterò un'altra del tutto uguale in cui dirò che votiamo contro ogni dittatura, lei ha intenzione di votarla?
(nuova interruzione del Consigliere Padovani, fuori microfono)
... glielo spiego ancora meglio: gliela rifaccio uguale, ma con le parole "contro le dittature", lei me la voterà?
(nuova interruzione del Consigliere Padovani, fuori microfono)
... sì, allora voto questa mozione.
Président - La parole au Président de la Région.
Viérin (UVP) - Non vogliamo entrare nelle discussioni nazionali, che sono troppo alte per noi, tra il Movimento Cinque Stelle e una parte di sinistra radicale, ma crediamo che riuscire a portare in aula una mozione che denuncia e mette in guardia, soprattutto in giorni in cui alcuni episodi hanno sottolineato questo tema, sia un argomento di notevole importanza. Non possiamo non rilevare che questo documento era stato condiviso tra le varie forze politiche. Avremmo auspicato che perlomeno ci fosse stato un raccordo tra i gruppi, al di là di chi l'ha presentata, però si vede che sono stati fatti altri ragionamenti.
Pensiamo anche che alcune considerazioni del collega Cognetta non siano comunque così da banalizzare, sicuramente siamo per condannare le manifestazioni e le organizzazioni neofasciste, come siamo per condannare tutte le associazioni che si rifanno ai totalitarismi e sicuramente alla degenerazione delle regole democratiche, quindi siamo a favore di questa mozione, crediamo che sia importante lanciare certi messaggi. Saremo a disposizione e disponibili anche a sottoscrivere qualsiasi tipo di atto che vada a denunciare i totalitarismi nel loro insieme, perché giustamente, soprattutto in merito alle minoranze linguistiche e ai popoli oppressi, crediamo che nel mondo non ci sia colore per denunciare la degenerazione del totalitarismo e soprattutto non ci sia colore per denunciare l'oppressione dei popoli e soprattutto delle minoranze nel loro insieme.
Nous savons qu'il ne s'agit que d'une goutte dans l'océan, mais le fait de réaffirmer, surtout dans un moment électoral... Il n'est pas banal que les institutions s'expriment d'une façon ferme contre ces tendances néofascistes. Vous avez bien fait, collègue Padovani, de rappeler "Le voyage de la Constitution" et les 70 ans du Statut d'autonomie. En effet, nos ancêtres et nos grands-parents ont lutté pour la libération de la Vallée d'Aoste et ont lutté surtout contre le fascisme e nous croyons qu'en Vallée d'Aoste le fait qu'il puisse y avoir des manifestations de ce genre est d'autant plus grave, surtout dans une communauté qui a dû lutter pour la liberté.
Président - La parole au collègue Padovani.
Padovani (CC-MOUV) - Io ho precisato nell'esposizione che il testo era stato condiviso in aula nello scorso Consiglio da tutti i gruppi. Siccome non era stato iscritta come risoluzione nello scorso Consiglio, l'abbiamo ripresentata come mozione. Non voleva essere uno sgarbo averla firmata soltanto noi tre, non voleva essere uno sminuire il lavoro che avevamo fatto tutti insieme in aula, però come risoluzione non era stata iscritta, abbiamo deciso di presentarla come mozione. L'abbiamo firmata noi come gruppo, ma non vuol essere uno sgarbo a nessuno.
Président - S'il n'y a pas d'autres interventions, je mets en votation. La votation est ouverte. La votation est close.
Présents: 30
Votants: 30
Favorables: 30
Le Conseil approuve à l'unanimité.
La parole au collègue Chatrian.
Chatrian (ALPE) - Chiedo una riunione della Conferenza dei Capigruppo per fare il punto della situazione.
Presidente - Capigruppo concessa... c'è l'unanimità da parte di tutto il Consiglio a fermarci qui. Il Consiglio è convocato domani alle 9:00. Buona serata.
La seduta è tolta.
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La seduta termina alle ore 19:44.