Oggetto del Consiglio n. 3214 del 6 febbraio 2018 - Resoconto
OGGETTO N. 3214/XIV - Interpellanza: "Intendimenti in merito alla proposta di quotazione in Borsa della società Compagnia Valdostana delle Acque e ad un eventuale pronunciamento della popolazione".
Farcoz (Président) - Point n° 29 de l'ordre du jour. La parole au collègue Bertin pour l'illustration.
Bertin (CC-MOUV) - Sarò piuttosto breve nell'illustrare questa interpellanza. L'obiettivo principale è fare il punto riguardo a queste procedure relative alla quotazione di CVA in Borsa, quotazione che avviene in base ad una legge: la legge di stabilità del 2016. Ricordiamo che all'epoca vi era un obbligo di legge nel senso che o la società veniva ceduta, oppure doveva essere quotata, non c'erano alternative, mentre successivamente in questo particolare settore della produzione idroelettrica è stata ricavata un'eccezione rispetto alla "legge Madia", pertanto quest'obbligo non esiste più e la quotazione può essere fatta o non fatta a seconda della volontà della proprietà. Volevo fare il punto della situazione successivamente all'approvazione nel giugno scorso... di una mozione... riguardo alle attività che andavano svolte dalla CVA, nel senso di fermare alcune attività che si era evidenziato suscitare perplessità e soprattutto dare un'indicazione rispetto all'informazione alla cittadinanza, eccetera. Teniamo anche presente che, proprio in relazione all'iter particolare di questa quotazione, che prima era "obbligatoria", e successivamente non lo è stata più, anche la possibilità di un eventuale referendum consultivo richiesto da parte dei cittadini al Consiglio regionale pare non abbia potuto attivarsi proprio in ragione di questo meccanismo che accennavo in precedenza. Bisogna però ricordare che è in corso una raccolta firme per richiedere un pronunciamento della popolazione valdostana sulla quotazione CVA. Non sto qui a ripetere la mia posizione rispetto a questa quotazione, piuttosto nota rispetto sia alla quotazione che al pronunciamento dei valdostani. Volevo però da una parte sapere qual era il punto della situazione rispetto alla quotazione in generale delle procedure e gli intendimenti in merito alla quotazione e a un eventuale pronunciamento della popolazione valdostana relativo appunto alla quotazione della CVA in Borsa.
Président - La parole au Président de la Région pour la réponse.
Viérin (UVP) - Ringrazio il collega Bertin perché possiamo tornare sull'argomento, lo dico anche per i colleghi Gerandin e Padovani principalmente, perché era stato oggetto durante il bilancio. A seguito dell'impegno richiesto sulla questione referendaria, avevamo assunto un impegno in quest'aula, cioè di non fare niente per questa legislatura e soprattutto di sottoporre all'attenzione del Consiglio regionale e della comunità una decisione così importante. Oggi quindi ribadiamo, rispondendo puntualmente alle domande del collega Bertin, in modo molto chiaro che cos'è stato fatto. A seguito della risoluzione citata, che è una risoluzione del 21 giugno 2017, che cos'è stato fatto? In ottemperanza a quella risoluzione, l'unica cosa che è stata fatta è che CVA ha proceduto, di concerto con Finaosta, secondo la procedura del cosiddetto "prospetto tripartito". Che cos'è il prospetto tripartito? È quello in cui la prima fase non prevede nessun obbligo alla prosecuzione dell'iter di quotazione, che quindi oggi è fermo, è quella dell'ammissibilità... ne abbiamo parlato durante il bilancio, c'è una richiesta di ammissibilità, nel momento in cui dovesse arrivare il giudizio di ammissibilità, ci sono 12 mesi per decidere qui in Consiglio. Credo sia arrivato da diverse istanze che la politica in generale, l'Amministrazione dovrà confrontarsi con la comunità. Dovremo in qualche sorta trovare il modo per aprire un dibattito affinché una decisione così importante sia assunta in condivisione. Ad oggi quindi - lo ripetiamo - nessuna decisione è stata assunta, se non quella relativa all'ammissibilità, che non preclude il fatto che si dica un domani: "non si fa nessuna quotazione", o che si possa decidere di fare in un altro modo. Ripetiamo questo affinché non vi siano strumentalizzazioni perché in questo periodo soprattutto... l'abbiamo vissuto anche sulla questione della raccolta firme, l'abbiamo ribadito al bilancio, nel momento in cui la discussione di pianificazione si sviluppa... non abbiamo nessuna intenzione oggi - e lo diciamo chiaramente - di assumere delle decisioni così importanti. Al di là della legislatura in scadenza, crediamo che potrà essere un tema di campagna elettorale, le forze politiche potranno inserirlo all'interno dei loro programmi e, sulla base del consenso degli elettori, ritrovarsi e dire: "noi abbiamo messo chiaramente nel nostro programma che siamo contrari", "noi abbiamo messo chiaramente nel nostro programma che siamo favorevoli", o magari tutti hanno la stessa opinione, questo si vedrà. Sulla base di questa "cosa", l'impegno è di non procedere. È chiaro che la questione del giudizio di ammissibilità è una questione che ci dà, quando e se arriverà, 12 mesi, quindi c'è tutta la possibilità sia per la politica, sia per il dibattito nella nostra comunità per assumere le decisioni del caso. In questo senso credo e spero che sia ciò che fa parte della volontà di tutti di portare avanti.
Président - La parole au collègue Gerandin pour la réplique.
Gerandin (CC-MOUV) - Penso che oggi ci si sia espressi in maniera molto chiara, per cui io personalmente la ringrazio, penso di parlare anche a nome dei miei colleghi, nel senso che mai era stata fatta chiarezza che questo iter, almeno per quello che riguarda questa legislatura, non andrà avanti, anche perché eravamo rimasti a quella risoluzione in cui, se ricordo bene, il tutto era subordinato a una sorta di informazione laica, come l'abbiamo chiamata sul territorio. Quello che lei ha detto è un qualcosa di più: ci ha detto che le bocce rimarranno ferme fino a dopo l'esito delle prossime elezioni e penso che questo, dal punto di vista anche di chi ha delle perplessità in merito, oppure di chi ha a cuore che ci sia una consultazione referendaria, sia soprattutto un passo avanti molto chiaro. Lei si è preso l'impegno, come Presidente di questo Governo, di tenere le bocce ferme in attesa di questo giudizio di ammissibilità, che lei ha chiamato "prospetto tripartito". Penso pertanto che, per quello che riguarda questa legislatura, ci sia un punto fermo di cui non possiamo che essere contenti dal punto di vista della chiarezza che si è resa in questo contesto che per noi è un passaggio fondamentale.