Oggetto del Consiglio n. 3215 del 6 febbraio 2018 - Resoconto
OGGETTO N. 3215/XIV - Interpellanza: "Presentazione del piano pluriennale di risanamento aziendale da parte della società Struttura Valle d'Aosta-Structure VdA".
Farcoz (Président) - Point n° 30 de l'ordre du jour. La parole au collègue Chatrian pour l'illustration.
Chatrian (ALPE) - Circa quattro mesi fa questo Consiglio approvò all'unanimità la razionalizzazione delle partecipazioni regionali, dirette e indirette, e facemmo il quadro di tutte le società, aggiornato, era già stato fatto prima nel 2001, poi nel 2006 e poi il 21 settembre 2017 questo Consiglio aveva approvato due delibere importanti: la prima che andava a dare corso a tre piccole società, dove il pubblico aveva un azionariato diffuso, limitato, e si è deciso di alienare. La seconda parte, quella più robusta, più cospicua era legata a due criticità, criticità che però avevamo mantenuto in essere, nel senso che avevamo mantenuto le quote azionarie in capo o a Finaosta in questo caso, o all'Amministrazione regionale e le tre società in questione erano NUV e COUP e il terzo volet era proprio dedicato a Valle d'Aosta-Structure. Dopo avere approvato quel piano, prossimamente nel prossimo Consiglio torneremo sulla situazione di NUV e COUP per chiedere agli Assessori competenti cos'è stato fatto in questi mesi, se c'è la volontà di accorpare, se c'è la volontà di riportare in essere all'Amministrazione regionale le due aziende che oggi comunque vengono gestite da un amministratore unico e da dipendenti, cioè comportano dei costi all'Ente pubblico e che magari, come più volte detto in questa legislatura, almeno una delle due si potrà riportare all'interno dell'Amministrazione regionale Ci si impegnò il 21 settembre dicendo questo: "Valle d'Aosta-Structure ha delle enormi criticità, negli ultimi anni questa società è stata caricata anche di altri immobili, immobili non facili da gestire, che hanno un percorso lungo, modifiche lunghe, cooperative che vogliono acquistare, un piano alienazioni che è stato in parte modificato e integrato". Lo stato dell'arte però è che il legislatore, cioè questo Consiglio, il 21 settembre ha approvato una delibera che dice: "entro tre mesi Vallée d'Aoste Structure deve produrre un piano di risanamento, un piano industriale, un piano di razionalizzazione per il contenimento dei costi, perché altrimenti questo Consiglio deve decidere un percorso alternativo: o alienare, o eventualmente ritornare sui suoi passi". È una legge comunque del 2004, quando si è deciso di conferire tutto il bene patrimoniale immobiliare di produzione, diretto e indiretto, e poi nel 2014-2015 conferire l'altro patrimonio più di natura agricola e vitivinicola.
Di questa nostra iniziativa, passati quattro mesi abbondanti, noi oggi non ne sappiamo nulla né come Consiglio regionale, né come singolo Consigliere, né come commissione competente e quindi volevamo capire cosa in questi mesi il Governo regionale ha fatto, cosa Finaosta ha avuto modo di fare, ma soprattutto cosa il Consiglio di amministrazione e i suoi dirigenti, uno staff bello ampio di Vallée d'Aoste Structure che, all'epoca, quando c'era trippa per i gatti, mi sembra che sia stato allargato in maniera anche abbastanza robusta, in modi sui quali potremmo anche aprire un dibattito con il collega Assessore Guichardaz. A noi interessa oggi sapere se il piano è già stato predisposto, confezionato o presentato a Finaosta; in caso affermativo, perché ad oggi in commissione noi non sappiamo nulla e "in caso negativo, se conosca i motivi del ritardo e se intenda sollecitare la presentazione di tale piano da parte della società in questione".
L'obiettivo, come avete potuto capire, è di sapere, soprattutto di far conoscere comunque alla comunità la situazione, cosa state facendo, cosa avete fatto e ad oggi perché non abbiamo ancora avuto modo di conoscere il percorso che intendete mettere in campo.
Président - La parole à l'Assesseur Guichardaz pour la réponse.
Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Grazie collega Chatrian per darmi l'opportunità di aggiornare rispetto a questo argomento. Il piano pluriennale cui fa riferimento l'interpellanza è stato presentato a Finaosta nei termini stabiliti dalla deliberazione del Consiglio regionale n. 2939 del 21 settembre 2017 e, come lei ha ricordato, avevamo votato anche noi, pur allora essendo all'opposizione, anzi è stato consegnato con circa tre settimane di anticipo, e precisamente il 30 novembre, rispetto al termine previsto del 21 dicembre, peraltro viene indicato proprio dalla DCR n. 2939 citata come tempo stimato, non come tempo perentorio, in ogni caso è stato presentato nei termini. Ovviamente da quella data, essendo la procedura una novità mai introdotta prima e vista la complessità degli interventi necessari a risolvere la situazione di perdita degli esercizi precedenti, dei cinque esercizi precedenti, perdite dovute, come indicato dalla delibera del Consiglio regionale, ai costi degli ammortamenti e ad alcuni costi fissi incomprimibili; perdite che, come più volte evidenziato rispondendo ad altre iniziative, possono essere contenute e risolte intanto mediante un piano unico o comunque un piano di dismissione, come peraltro indicato anche nei suggerimenti contenuti proprio nel capitolo specifico su VdA Structure attraverso anche una politica industriale sicuramente meno vincolata al solo obiettivo gestionale, ma di più ampia visione. Dicevo, vista la complessità della procedura di scrittura e di implementazione del piano di risanamento pluriennale, si è subito instaurato un fitto dialogo tra Finaosta e VdA Structure al fine di completare il quadro con dati e valutazioni da parte di entrambi. Nel periodo successivo alla presentazione della bozza del piano sono state richieste dagli uffici di Finaosta svariate integrazioni e modifiche di alcuni capitoli del piano, della bozza presentata da VdA-Structure per arrivare infine a un piano pluriennale di risanamento aziendale realistico, realizzabile e soprattutto sostenibile da approvare, come lei ha ricordato, nel Cda di VdA-Structure, nel Cda di Finaosta e, infine, in Consiglio regionale. Segnalo ad ogni buon conto che giusto oggi si sono incontrati per l'ennesima volta i tecnici e i vertici di Finaosta e di VdA-Structure al fine di analizzare l'ultima bozza del piano, rivista e implementata alla luce dell'integrazione delle modifiche richieste proprio da Finaosta e apportate da Structure. Crediamo quindi che a brevissimo la versione definitiva potrà essere licenziata con l'approvazione, si spera, in Consiglio regionale.
Président - La parole au collègue Chatrian pour la réplique.
Chatrian (ALPE) - Al di là dei tempi, penso che il collega abbia capito il nostro interesse che non era e non è perentorio, ma è quello di conoscere la proposta, poterci mettere le mani e poter capire qual è la strategia sia di Valle d'Aosta Structure, sia di Finaosta. Ne parlavamo questa mattina, facendo degli esempi concreti, noi abbiamo bisogno di un'azienda più efficiente, noi abbiamo bisogno di un'azienda più efficace, noi abbiamo bisogno di un'azienda che sia più rapida e che possa essere, io penso, il punto nevralgico, che non sia solo quello di pagare le utenze e di gestire eventualmente il marciapiede, se ha avuto qualche difficoltà. Mi sembra che sia un'azienda comunque strutturata, sono certo che non debba essere un doppione, ma debba essere invece un'appendice di Finaosta, piuttosto che dell'Assessorato, o dell'Assessorato delle finanze, ma o le diamo gli strumenti per poter operare al meglio, per dare delle risposte puntuali alle necessità, che facciano da volano nel nostro sistema valdostano, altrimenti diventa un peso.
Lei ci dice che tra qualche settimana avremo modo di confrontarci in commissione, le chiediamo se per le vie brevi, nel momento in cui il documento sarà approvato in Giunta, ce lo scaricate il prima possibile in modo da poter confrontarci - penso in II o in IV Commissione - con i tecnici che l'hanno predisposto, che l'hanno confezionato, in modo da poter valutare le strategie. Vicino al piano di risanamento, o di consolidamento, o di programmazione, chiamiamolo come vogliamo, ci deve essere anche quella strategia che questa mattina lei mi diceva... non si potrà magari fare in poche settimane... che diventi un po' il punto di riferimento, il pilastro per poter utilizzare al meglio questi beni pubblici, che oggi non sono utilizzati e soprattutto per poter essere forse più aggressivi e avere un po' di appeal rispetto al vicino Piemonte o alla vicina Lombardia. Dobbiamo mettere in campo, lo dicevamo qualche settimana fa in Consiglio, delle agevolazioni anche di natura fiscale per poter essere attrattivi affinché nuovi imprenditori, locali o esterni, possano fare la differenza e quindi investire nel nostro territorio.