Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3206 del 6 febbraio 2018 - Resoconto

OGGETTO N. 3206/XIV - Interpellanza: "Mancati incassi per il periodo di chiusura del Traforo del Gran San Bernardo".

Farcoz (Président) - À la présence de 27 Conseillers je déclare ouverte la séance. Point n° 20 de l'ordre du jour. La parole au collègue Ferrero pour l'illustration.

Ferrero (M5S) - Un nuage de poussière grise est tombé sur l'affaire de l'accident Sitrasb dans le Tunnel du Grand Saint-Bernard. À propos des responsabilités, aucune réponse; à propos de l'assurance qui devrait couvrir tous les frais, je n'ai pas exactement compris si tous les frais sont couverts ou bien il y a des frais qui ne sont pas couverts; à propos de l'attitude de nos cousins valaisans sur la réparation des dommages, on ne sait rien et tout le monde dort tranquillement. Alors, on voudrait une éclaircie dans ce grand nuage pour mieux comprendre; c'est sûr, les travaux ont été effectués, le Tunnel est ouvert maintenant, mais on ne peut pas laisser passer un accident tel que celui du Tunnel.

Abbiamo sentito poi alternarsi in questo periodo le dichiarazioni dell'ex Presidente del Tunnel, Omar Vittone: "per 15 anni non hanno fatto manutenzione"; abbiamo sentito le dichiarazioni del Presidente che c'era prima, il quale ha detto: "noi abbiamo sempre monitorato la situazione". Si vede che aveva un cannocchiale o qualcosa, loro hanno fatto il monitoraggio, il buon Voyat ha fatto il monitoraggio e, se ha fatto il monitoraggio, dobbiamo dargliene conto. Il buon Voyat in questa intervista dice altresì: "abbiamo fatto il monitoraggio e abbiamo visto che c'era qualcosa che non andava, ma dato che si faceva il tunnel di sicurezza, ci hanno consigliato di non intervenire subito, ma di intervenire dopo". Tant'è vero che una putrella da 300 chili è venuta giù e ha sfiorato la tragedia perché una macchina stava quasi per passare, se fosse caduta sulla macchina, ci sarebbero stati anche ovviamente dei morti. Peccato vedere la Sitrasb che passa in quella categoria che un mio amico di La Salle chiama "le partecipate a perdere" perché, tutto sommato, andava bene e invece ecco che anche nella Sitrasb abbiamo questo tipo di problema.

L'assicurazione. Io ho letto anche precedenti risposte a interpellanze, interrogazioni di colleghi, sembra che l'assicurazione copra tutto, ma anche qui l'ex Presidente Voyat fa una specie di dichiarazione un po' sibillina e dice: "accidenti, quando c'ero io, facevamo l'appalto con l'assicurazione. Da quando è arrivato Vittone non ha fatto l'appalto, ha fatto la trattativa privata ed è costato 300 mila euro in meno", poi non dice altro. Allora ti viene il dubbio perché, se ha fatto la trattativa privata e ha risparmiato 300 mila euro, per carità, diamo atto che comunque ha fatto una cosa che è nell'interesse della società. Io però vorrei vedere anche le condizioni di polizza perché, se io vado a fare una polizza di assicurazione, a seconda delle garanzie che chiedo, mi possono dire: "costa 500 euro o, se ci metti tutta una serie di garanzie in più o dei massimali più alti perché una macchina può investire il commercialista, può investire il libero professionista che ti costa 2, 3, 4 milioni di euro, allora lì vuoi avere la copertura, o magari risparmi qualcosa e hai i massimali più bassi".

Ci sono notizie che la società svizzera del Tunnel avrebbe intenzione - com'è giusto che sia, penso che l'avremmo fatto anche noi - di chiedere dei danni ovviamente alla società italiana, andate a vedere su "Le Matin" gli articoli, ci sono ingegneri svizzeri che hanno detto: "indipendentemente dalle responsabilità, chiaramente si tratta di un'omessa manutenzione, quindi, se voi italiani non fate la manutenzione e vi crolla in testa una parte della volta del Tunnel, vi vengono in testa le putrelle, è chiaro che non è colpa nostra". Io, da quel punto di vista, li capisco, perché? Perché il Tunnel è diviso in due: una parte svizzera e una parte italiana, per la parte svizzera peraltro, pare dalle dichiarazioni sempre dei tecnici, che si sia usata una tecnica di costruzione diversa rispetto a quella italiana, quindi c'è stata tutta una serie di scelte, che sono scelte diverse e che però hanno garantito finora la normale funzionalità della parte svizzera, cosa che non è successa in Italia.

Anche il susseguirsi delle dichiarazioni sull'apertura: "apriamo tra una settimana", "apriamo tra due settimane", " apriamo tra tre settimane", " apriamo tra quattro settimane", " apriamo tra cinque settimane" non è stato un bel teatrino da vedere perché alla fine ha creato ancora più sconcerto. Gli svizzeri dicevano: "guardate, ci sono alcuni mesi... bisogna metterlo in conto", qui eravate tutti più ottimisti, per carità, l'ottimismo non costa nulla, però poi alla fine ha dimostrato che non era poi realistico.

C'è poi una grossa questione, che ovviamente i nostri amici svizzeri valuteranno, non sarò certo io che andrò a dargli l'imbeccata, ma sono voci che mi sono arrivate, oltre al danno dei mancati pedaggi, c'è un danno di immagine da recuperare da parte del Traforo e questo danno di immagine è stato causato dal crollo che è avvenuto nella parte italiana e quindi è imputabile solo alla società italiana, che si deve quindi eventualmente accollare il tutto.

Venendo all'interpellanza, senza tirarla per le lunghe, guardiamo poi le cifre. Si chiede: "a quanto ammontano i mancati incassi per i pedaggi nel periodo in cui il Tunnel è stato chiuso", facciamo un raffronto con l'anno precedente, non possiamo sapere se c'è stato un aumento o una diminuzione. Nel 2016 ci sono stati tot pedaggi, nello stesso periodo quanto dovevano essere nel 2017? Interesserebbe sapere:" a quanto ammontano i mancati incassi per il periodo in cui è stato concesso l'accesso gratuito al Tunnel..." e interesserebbe anche sapere, dato che questo non si sa, a titolo semplicemente informativo se i mancati incassi ce li siamo accollati tutti noi con la Sitrasb S.p.A., Società italiana di gestione del Tunnel, o se i mancati incassi sono stati suddivisi con la società svizzera, della serie: "per questo periodo passano 10 mila veicoli, facciamo finta di niente e poi dopo ripartiamo da zero". Non sappiamo se la società svizzera ha già presentato una richiesta di risarcimento dei danni, sempre dalle voci di corridoio - purtroppo bisogna anche ricorrere a quelle perché ogni tanto non è così facile avere la documentazione -, sembrerebbe che gli svizzeri non abbiano così tanta fretta, ma stiano già preparando la richiesta di risarcimento dei danni. Infine, si chiede la cosa più importante: come Governo regionale, acquisite le informazioni e le documentazioni dalla Sitrasb, che a me non avete ancora dato, se avete la certezza matematica che la Regione non dovrà cacciare fuori neanche un euro per l'incidente che si è verificato e, soprattutto, se avete intenzione di individuare le responsabilità da parte del consiglio di amministrazione, dei tecnici all'interno della società, perché non si è ancora capito chi doveva fare i controlli, chi ha fatto i controlli, chi non li ha fatti, se qualcuno li ha fatti, non si è ancora capito se i professionisti esterni incaricati dei controlli hanno detto che andava tutto bene, quindi un accertamento delle responsabilità in maniera tale che si possa poi successivamente pensare a una comunicazione, un esposto alla Corte dei conti per danno erariale.

Président - La parole au Président de la Région pour la réponse.

Viérin (UVP) - On remercie le collègue Ferrero pour son initiative. Nous avons pendant ces mois longuement débattu du Tunnel et heureusement les nuages ne sont plus sur la réouverture ou non du Tunnel. Aujourd'hui la discussion est une autre et il est intéressant de parler même de contenus qui ont un sens par rapport aux contenus qu'on a eu, malheureusement, la nécessité d'affronter dans cette salle en disant: "quand est-ce que le Tunnel va rouvrir?", parce que celle-ci était la première question. Au contraire de ce que cela pourrait sembler depuis l'extérieur et surtout au-delà du débat, le Tunnel a risqué de rester fermé pendant au moins deux années et ici il n'y avait pas d'optimisme, parce que nous nous sommes toujours, en quelque sorte, rapportés avec les communications que les techniciens faisaient avancer et qu'ils essayaient de véhiculer, ce n'était pas de l'optimisme; c'était de rapporter des communications. On dit cela car les nuages qui étaient présents sur la fermeture du Tunnel... qui a été une fermeture très pénalisante pour notre communauté, on verra aussi les numéros... aujourd'hui, au moins pour ce qui est de la réouverture, sont quelque chose qui est passée et qui a été résolue.

Arriverò alle risposte puntuali. Mi preme sottolineare che, per quanto riguarda l'accesso agli atti, assolutamente non c'è alcuna problematica per averli. Il collega Cognetta che si occupa, come lei, magari con un filone leggermente diverso, con delle sfumature spesso antitetiche, ne è buon testimone e adesso lei ci ha presentato dei "116", sono già stati trasmessi alla società e noi in questi mesi, ben prima dei 20 giorni, abbiamo trasmesso, e questo vale per tutti i Consiglieri, il prima possibile, tutta la documentazione che era possibile trasmettere. L'accesso agli atti quindi è sicuramente possibile. Come lei sa, l'accesso agli atti deriva dal fatto che, essendo una società, sì, con nomine regionali ma con tecnici, con organismi di vigilanza, con collegi sindacali, ci sono tutta una serie di responsabilità e di assunzioni di responsabilità che sono in capo effettivamente non solo a chi ricopre dei ruoli ma anche a chi ha il dovere di controllare queste cose. Lo dico in premessa perché, al di là delle domande, l'ottimismo credo che non ci sia stato in nessuno degli eletti in quest'aula, anzi siamo stati molto preoccupati durante la chiusura del Tunnel e abbiamo cercato di lavorare per la riapertura e chiaramente preoccupati anche dal danno che questa chiusura ha generato, e arriverò ai dati.

La sinergia che abbiamo messo in campo anche con la parte svizzera... poi ognuno potrà anche dare delle responsabilità, ma c'erano delle visioni tecniche diverse su ambo i lati che poi hanno trovato una sintesi e hanno permesso, essendoci anche il Ministero di mezzo... non tanto i due versanti dei "cugini", come li ha chiamati lei, ma essendoci una parte ministeriale che aveva giustamente degli indirizzi che si sovrapponevano ancora a quello che le società dicevano... Alla fine riaprire il Tunnel è stato qualcosa che, in effetti, una volta ritornati alla riapertura, deve fare riflettere anche e soprattutto sulle questioni delle programmazioni di manutenzioni ordinarie, di manutenzioni straordinarie e di quello che è da mettere in campo. Vi assicuro che il tecnico che abbiamo nominato a capo della società ha tutte le competenze - e lo sta facendo - per andare a fare qualsiasi tipo di verifica e soprattutto di programmazione per il futuro del Tunnel. In questo senso si sta già lavorando e arriverà a breve, credo, con l'approvazione del bilancio, anche il famoso piano che dovrà appunto andare nell'ottica di cui avevamo parlato in quest'aula.

Per venire alle risposte alle sue domande: "a quanto ammontano i mancati incassi...". Come dice lei, abbiamo semplicemente preso il periodo di riferimento 2016, 21 settembre-23 dicembre, quindi gli incassi sono stati di 4.367.512 euro, bisogna ripartirli in 2.511.319 per la Sitrasb, quindi 2,5 milioni e 1.856.192 per la società svizzera, che è la Tunnel & SA, quindi - come lei ha detto - essendo che il Tunnel è diviso a metà, c'è una parte di competenza Sitrasb e l'altra di Tunnel & SA, quindi 2,5 milioni per la Sitrasb. Se vogliamo quantificare, prendendo il periodo, i mancati incassi sono questi.

La seconda domanda è: "a quanto ammontano i mancati incassi per il periodo in cui è stato concesso l'accesso gratuito...". Sono stati nove giorni di gratuità, che fanno parte anche di una strategia per riabituare e per dédommager l'utenza per la chiusura. Sono stati 16.838 euro complessivamente che, moltiplicato per il biglietto di andata semplice, nelle varie classi di transito, corrisponderebbe ad un totale di 289.257, ripartibili in 166.000 per Sitrasb e 122.900 e qualcosa per Tunnel & SA. La società ci fa comunque notare che il calcolo è anche un po' aleatorio perché non sappiamo quanti passaggi ci sarebbero stati se il Tunnel fosse stato a pagamento, essendo gratis. La gratuità concessa ha sicuramente invogliato le persone a prendere il Tunnel. Inoltre è da sottolineare che gli utenti che avrebbero utilizzato il traforo a pagamento avrebbero acquistato non solo corse semplici, ma l'andata e ritorno o l'abbonamento. La società ci fa anche notare che, in base al cronoprogramma, la riapertura era prevista il 1° gennaio, al cambio di presidenza e, quando è stato possibile prevedere una riapertura anticipata, si è deciso di concedere la gratuità dal 24 dicembre al 1° gennaio con il duplice intento di "risarcire" gli utenti per l'indubbio disagio arrecato con la chiusura, ma soprattutto per rifidelizzare l'utenza.

La terza domanda è quella di cui lei parlava, ma ad oggi non c'è alcuna richiesta danni da parte della Tunnel Grand Saint-Bernard SA.

Nella quarta domanda ci viene chiesto che strumenti vengono utilizzati in questo momento effettivamente per andare a compensare quel danno che c'è stato. In questo caso chiaramente, visto che ci chiede come il Governo si sta muovendo, abbiamo richiesto e la società ci ha comunicato che è in corso la procedura per attivare l'indennizzo da copertura assicurativa. Una volta concluso l'iter, quindi potremo vedere quello che dice lei, cioè l'assicurazione come si rapporta nei confronti del danno e i dettagli che effettivamente fanno parte, come ogni volta che c'è un danno con l'assicurazione, per verificare tutta una serie di questioni: da dove si è verificato il danno, i motivi e quindi, una volta conclusa questa cosa, è chiaro che ci auspichiamo che ci sia il più possibile l'avvicinarsi della copertura rispetto al danno. Sarà nostra premura quindi andare a verificare. È chiaro che dipende molto, come diceva lei, da che contratto si ha, da come si è sviluppato, al di là del sinistro, quindi c'è una trattativa in corso tra le società, credo principalmente la nostra società, e le polizze.

Per il resto, collega Ferrero, come abbiamo detto più volte, siamo a disposizione perché credo che l'obiettivo di tutti gli amministratori, indipendentemente dal ruolo che si ricopre, non sia sicuramente quello di fare andare male le società, anzi, questo è stato un problema che purtroppo è successo, oggi si tratta effettivamente di fare tutto ciò che è possibile affinché non solo su questo Tunnel, ma sui trasporti in generale... sapete che sono partiti adesso i lavori di manutenzione programmati anche al Tunnel del Monte Bianco... si tratta di fare questo piano e di vedere i contenuti di questo piano affinché per il futuro ci sia questo ulteriore impegno in modo che tutte le manutenzioni controllate, preordinate e codificate abbiano tutti i crismi per continuare a garantire il passaggio, ma soprattutto il passaggio in sicurezza.

Président - La parole au collègue Ferrero pour la réplique.

Ferrero (M5S) - Se non altro abbiamo quantificato i mancati incassi e abbiamo chiarito anche che la questione dell'assicurazione ha un grande punto interrogativo. Diversamente non è stato ben chiarito perché si chiedeva anche se le spese inerenti il crollo rappresentino un danno erariale, inviando un esposto alla sezione della Corte dei Conti, questo non lo vuole valutare la Giunta regionale, ma capisco anche, essendoci Ugo Voyat come Presidente precedente e Omar Vittone come Presidente successivo, sappiamo che erano persone di fiducia entrambe, uno un ex politico, un ex Assessore, quando si sente parlare di Corte dei conti... bisogna applicarla solo a quelli che sono i più lontani possibili... Peccato perché alla fine di tutti questi danni emerge sempre una cosa costante nelle partecipate: ti cade il soffitto in testa, cosa facciamo? Andiamo dall'assicurazione. Qualcuno di voi ha un'attività, se il vostro autista in preda ai fumi dell'alcol o della droga va a schiantarsi e vi rovina l'automezzo, cosa fate? Andate all'assicurazione e lo rimettete a guidare il camion? Perché l'autista potrebbe essere ancora dentro la Sitrasb, in questo caso "l'autista" tra virgolette. Potrebbe essere ancora uno dei consulenti che ha sbagliato le consulenze quando sono state richieste le cose; perché manca questa volontà di individuare le responsabilità? Questa mancanza di volontà l'abbiamo riscontrata e su questo c'è unanime accordo, al di là delle battute con il collega Cognetta, su tutte le società partecipate perché c'è sempre un ex politico "paraculato", un ex amico, un ex parente...

Presidente - Collega, la prego di mantenere un linguaggio adeguato all'aula.

Ferrero (M5S) - ... ha ragione, chiedo scusa. Certo, non dovevo dire "amico", giustamente. C'è sempre quindi un qualcuno che deve essere completamente protetto fino alla fine, fino a prova contraria. Forse sperando nei tempi della prescrizione, forse sperando nei tempi, che le cose si allungano e poi la gente dimentica, ma qui c'è poco da dimenticare, qui si è sfiorata una tragedia: una putrella di 300 chili è venuta giù. Sappiamo che all'interno del Tunnel, a causa dei gas di scarico, c'è una corrosione che è 10, 20, 100, 1000 volte superiore a quella che c'è all'esterno, ma i controlli non sono stati fatti o chi ha fatto i controlli non era in grado di farli. Quando noi parliamo di competenza, quando noi parliamo di titoli di studio, quando noi parliamo di esperienza professionale nella nomina di chi deve condurre le nostre società partecipate, parliamo di questo! Perché due anni fa, quando c'è stata la nomina di Vittone, che poi forse non ha tutte le responsabilità, non può avere tutte le responsabilità di questa cosa, io ho chiesto semplicemente - ma non è che ce l'avessi con Vittone piuttosto che con un'altra persona -: ma che titolo di studio ha?, ma che preparazione professionale ha?, ha fatto il diritto di esercizio di un'autostrada, di un altro Tunnel, di qualcosa?. Poi avevo fatto la battuta: porterà la Sitrasb al fallimento, , era una battuta, ma, accidenti, ci siamo andati vicino con la sua gestione! Poi non sarà sua la responsabilità, ma bisogna accertare di chi è la responsabilità, perché comunque le persone, che si sono avvicendate nel ruolo di amministratore della Sitrasb in questi anni si sono sempre beccate sempre dai 70 ai 100 mila euro - penso 100 mila euro il costo aziendale della carica -, quindi non sono neanche persone che sono state lì per niente o che sono andate lì così a giocare perché non sapevano che cosa fare. Manca anche questa volta, purtroppo, nuovo Presidente della Regione, la volontà di individuare le responsabilità precise e di fare una semplice cosa che si chiama giustizia.