Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3204 del 6 febbraio 2018 - Resoconto

OGGETTO N. 3204/XIV - Interpellanza: "Valutazione dei risultati ottenuti dalla riorganizzazione dei servizi di raccolta e trasporto dei rifiuti".

Morelli (Présidente) - Point n° 18 à l'ordre du jour. La parole au collègue Roscio pour l'illustration.

Roscio (ALPE) - Torniamo a parlare (da un po' di tempo a questa parte non si faceva) della gestione dei rifiuti nella nostra regione. È sicuramente un tema complesso, un po' per via dei molti livelli delle competenze, ma non solo, anche per il fatto che la normativa e la tecnologia sono in continua evoluzione. Però ad oggi lo stato dell'arte è abbastanza chiaro, le leggi esistono sia a livello europeo che italiano; anche a livello regionale le leggi sono chiare, così come sono chiare quelle che ne discendono (i cosiddetti "decreti attuativi", anche se non sempre sono veri e propri decreti). Però, nonostante l'esistenza delle norme, il "modello Valle d'Aosta" non decolla, è un modello che ad oggi vola a mezz'aria e non raggiunge certamente livelli di eccellenza gestionali. Vi sono alcuni territori che si comportano meglio e altri, invece, che hanno comportamenti decisamente al di sotto delle prescrizioni a livello nazionale, molto lontani dai livelli di qualità.

La gestione dei rifiuti è un sistema complesso che funziona bene se tutti gli ingranaggi operano in sinergia, se tutte le rotelle girano bene, a partire dai cittadini fino ad arrivare alle Unités, alle aziende appaltanti il servizio di raccolta e trasporto, alla Regione: se anche uno solo di questi meccanismi si inceppa, ne risente tutta la catena.

Per quanto riguarda la normativa regionale, la più recente è il nuovo Piano di gestione dei rifiuti del 2015, piano che, pur con tutti i suoi limiti, ha stabilito una nuova programmazione strategica per la regione: ha abbandonato i trattamenti a caldo introducendo quelli a freddo, recependo soprattutto quella gerarchia europea di rifiuti che prevede di agire sulla prevenzione e sul recupero di materia; in più, fissa gli obiettivi da raggiungere che, per la raccolta differenziata, arrivano all'80 percento nel 2020. Recentemente sono state anche approvate le linee guida a carico dei subATO (le Unités) per la raccolta e il trasporto. Tali linee prevedono di tendere all'uniformità progressiva dei sistemi di raccolta su tutto il territorio e anche delle modalità di gestione. Questo perché veniamo da una situazione estremamente variegata: eravamo a nove subATO, oggi sono cinque, e l'idea sarebbe quella di arrivare progressivamente ad un unico subATO, viste anche le dimensioni e la struttura della nostra regione. Altri punti cruciali delle linee guida sono: il riconoscimento dell'utenza, che ha come obiettivo di passare entro tempi ragionevoli alla tariffa puntuale, in base al secco non riciclabile conferito, e non ad altri parametri; una valutazione oggettiva sull'estensione dei sistemi di raccolta domiciliari, fermo restando però il raggiungimento degli obiettivi di prevenzione e di raccolta; una parte non secondaria è poi quella del potenziamento della raccolta dell'organico.

A seguito di questa normativa i subATO stanno organizzando la propria attività, stanno mettendo in campo i loro piani che non hanno caratteristiche uniformi su tutto il territorio. Ecco il motivo per cui abbiamo ritenuto opportuno fare questa iniziativa: vorremmo conoscere come si valutano questi piani in divenire, qual è il percorso seguito come supporto alla redazione dei piani e come si valutano le potenzialità che da questi piani dovrebbero derivare. Attendiamo la risposta.

Présidente - La parole à l'Assesseur Guichardaz pour la réponse.

Guichardaz (PD-SIN.VDA) - In merito alla prima domanda: "come valuta i risultati ottenuti e quelli potenziali delle riorganizzazioni sopra richiamate", al momento la riorganizzazione è attuata con riferimento ai flussi di raccolta, così come modificati a partire da giugno 2015, modificazione che, come è noto, ha introdotto la raccolta del multimateriale base plastica, la raccolta mono materiale del vetro e l'introduzione della raccolta della frazione organica di cucina e mensa. Per quanto concerne il raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata, i dati degli anni 2016 e 2017 attestano l'aumento significativo della percentuale conseguita, in linea con gli obiettivi fissati dal Piano regionale e con gli obiettivi previsti dalla normativa nazionale: il 58,24 percento nel 2016 contro il 62,78 del 2017. Si precisa che il dato non è ancora definitivo, in quanto sono in corso di acquisizione i dati relativi ai rifiuti differenziati non conferiti direttamente al centro di Brissogne, che incidono sulla percentuale di raccolta differenziata finale effettivamente conseguita. Si ricorda, a tale proposito, che le tempistiche per il raggiungimento dell'obiettivo di raccolta differenziata pari al 65 percento sono state rimodulate nella normativa nazionale, la quale stabilisce che tale obiettivo debba essere raggiunto entro il 2020.

Lei mi chiede come si valutano i risultati sino ad ora ottenuti e quelli potenziali. Per quanto mi riguarda e ci riguarda (credo di poter parlare anche a nome della struttura regionale e del Governo, stante comunque l'opinabilità delle valutazioni di ciascuno), li valuto in modo sostanzialmente positivo, considerata la situazione ex ante e il costante trend di crescita della raccolta differenziata. A breve tra l'altro sarà possibile anche valutare il miglioramento della percentuale di raccolta differenziata a seguito dell'estensione nel subATO Mont Émilius della raccolta della frazione organica anche delle utenze domestiche. Vale la pena peraltro sottolineare gli obiettivi raggiunti da alcuni subATO che hanno ormai superato in modo consolidato il 65 percento di raccolta differenziata. Nel 2017 la Grand Combin era al 76,23 percento di percentuale, Aosta al 69,06, la Mont Rose al 68,61 e la Walser al 72,19.

Naturalmente la piena attuazione della riorganizzazione dei subATO consentirà un ulteriore miglioramento della gestione nel suo complesso, che possiamo già apprezzare con i primi dati processati del 2018. Dal monitoraggio periodico eseguito sui conferimenti dei rifiuti presso il centro regionale di trattamento di Brissogne emerge un aumento di ulteriori due punti percentuali proprio nel mese di gennaio 2018 rispetto allo stesso periodo del 2017.

Riguardo alla seconda domanda: "se si è provveduto a monitorare e supportare i subATO nell'attuazione delle stesse e come si intende operare per il pieno rispetto delle norme di cui in premessa", la struttura regionale competente ha già concordato con il Celva l'effettuazione di incontri con i subATO finalizzati a fornire i necessari e richiesti chiarimenti rispetto all'applicazione delle linee guida. Ricordo che la DGR n. 1372/2017 ha approvato le linee guida per la predisposizione dei piani di subATO, la quale prevede che i piani di riorganizzazione dei servizi di gestione dei rifiuti all'interno dei subATO, così come rideterminati dal Piano regionale di gestione dei rifiuti, dovranno essere trasmessi alla struttura Attività estrattive, rifiuti e tutela delle acque entro il prossimo 30 aprile 2018. Tra i subATO e la nostra struttura regionale, come lei ben sa essendo stato Assessore per ben sette mesi (fino a tre mesi e mezzo fa), vi è un costante rapporto di collaborazione e anche di supporto. Il monitoraggio, come ho avuto modo di dire in risposta al precedente punto, procede regolarmente e i dati periodici sono facilmente reperibili consultando la nostra struttura preposta.

Dalle ore 12:33 riassume la presidenza il Presidente Farcoz.

Farcoz (Président) - La parole au collègue Roscio pour la réplique.

Roscio (ALPE) - Ringrazio le strutture per la risposta che hanno dato. Riprendo tuttavia alcuni passaggi.

Assessore, lei dice che certe affermazioni sono un po' opinabili, però qua non c'è nulla di opinabile, e non so se è ancora intenzione di questo Governo fare della nostra regione una regione di eccellenza per quanto riguarda la raccolta dei rifiuti. Mi sembra di capire di no, perché se è vero che a livello statale, viste le enormi difficoltà e le disparità che ci sono, si è procrastinato il raggiungimento degli obiettivi, il Piano regionale mi sembra invece che abbia un certo valore. Il Piano regionale valdostano non parla del 62 o 63 percento, ma dell'80 percento nel 2020.

Lei ha citato il subATO Mont Émilius e si ritiene soddisfatto di come stanno procedendo, ma è in pieno disaccordo con le linee guida e con il Piano regionale quel modo di procedere, perché si parla del 70 percento contro l'80 percento, e mi sembra siano due cose diverse. Si è introdotta una raccolta dell'organico a livello stradale, ma credo che sia sottoscrivibile qui il basso livello di qualità di quanto verrà raccolto. Non si è fatto nulla per cercare di passare alla tariffa, quindi mi sembra difficile riuscire a cogliere elementi di positività.

È vero che alcuni subATO hanno operato bene, che sono sulla strada giusta, ma è altrettanto vero che ci sono dei subATO molto al di sotto dei livelli minimi prescritti dalla legge. Per quanto ci concerne, questa risposta è veramente insoddisfacente. Noi vorremmo capire: si vuole proseguire "a spizzichi e bocconi" sperando nella buona sorte o c'è l'intenzione politica di fare della regione un territorio di eccellenza per quanto riguarda questi temi? A me sembra di capire che si lascia fare; bontà delle strutture che portano avanti le loro iniziative, ma a livello politico mi sembra che l'indicazione sia pressoché inesistente.