Oggetto del Consiglio n. 3203 del 6 febbraio 2018 - Resoconto
OGGETTO N. 3203/XIV - Interpellanza: "Risultanze della collaborazione con l'Università della Valle d'Aosta per la realizzazione del cosiddetto "fattore famiglia"".
Farcoz (Président) - Point n° 17 à l'ordre du jour. La parole au collègue Padovani pour l'illustration.
Padovani (CC-MOUV) - Con questa interpellanza riporto in Consiglio una questione ampiamente dibattuta e che è diventata anche un po' un cavallo di battaglia dell'Assessore attuale, questione che ho seguito anche in parte da vicino, perché, allora come membro della V Commissione, ho partecipato anche ad una riunione del tavolo che doveva occuparsi di studiare e di approntare un progetto rispetto al "fattore famiglia". Di questa proposta di provvedimento se ne è un po' persa traccia. L'Assessore ogni tanto lo ritira fuori in qualche intervista, ma di fatti ancora non se ne sono visti.
Io sono quindi a chiedere quali siano le intenzioni su questa misura, perché siamo in campagna elettorale e i cavalli di battaglia vengono portati avanti; però, se poi dalle parole non si passa ai fatti, le famiglie valdostane si renderanno conto che questo fattore famiglia in realtà non c'è. L'altra domanda riguarda una questione uscita da questo tavolo tecnico, ovvero la disponibilità dell'Università della Valle d'Aosta a partecipare ad un monitoraggio di questo provvedimento, alla stesura di una proposta con anche la disponibilità ad affrontare uno studio di fattibilità e di quali conseguenze avrebbe portato fare tale atto. Infine chiedo se è intenzione dell'Assessore portare una bozza di provvedimento entro la fine della legislatura, che ormai è agli sgoccioli, almeno per cominciare a discuterne in Commissione, perché la crisi continua a mordere e le famiglie valdostane ne hanno necessità. Un'altra curiosità: sarebbe interessante capire quali tipi di famiglie sarebbero beneficiarie eventualmente di questo virtuale "fattore famiglia".
Dalle ore 12:12 assume la presidenza la Vicepresidente Morelli.
Morelli (Présidente) - La parole à l'Assesseur Bertschy pour la réponse.
Bertschy (UVP) - Collega Padovani, la parte di lavoro che lei ha potuto seguire da vicino come componente di una Commissione, che poi non ha potuto portare avanti la sua attività per la difficoltà di mettere insieme competenze e rappresentanze diverse rispetto ad un problema così specifico e tecnico, non ci hanno fatto assolutamente abbandonare il progetto. Come ci siamo detti nelle ultime riunioni avute con il gruppo, l'intenzione è non solo di portare avanti l'applicazione di un correttivo all'ISEE, che nei territori dove è stato applicato dovrebbe migliorare l'attenzione verso i costi sostenuti dalla famiglia, soprattutto per i minori - quindi non è assolutamente abbandonato - ma di ritarare il percorso per arrivare alla sua applicazione, perché l'idea di costituire un gruppo e di arrivare a produrre un testo è fallita, era stata approvata in Finanziaria, ma non c'erano le possibilità. Lei era presente e quindi l'ha potuto percepire durante i lavori. Si era pertanto detto di assegnare alla dottoressa Scaglia il compito di riorganizzare un percorso che ci metta politicamente nelle condizioni di arrivare alla valutazione di questo importante provvedimento.
Rispetto al tema della campagna elettorale e della famiglia, se fosse per quello cercherei di accelerare al massimo i tempi e di portare un qualcosa dicendo che l'ho fatto. Non è il modo di lavorare che mi appartiene, né appartiene al Governo. In questo momento stiamo cercando di fare cose sostenibili ma anche comprensibili, non tanto per fare qualcosa, bensì per dire che qualcosa si può fare, altrimenti non ha nessun significato. Mi piace ricordare che è partito definitivamente un provvedimento che, rispetto all'utilizzo del FSE, permetterà alle famiglie nel prossimo triennio di risparmiare sui costi di asilo nido: le domande presentate e incaricate sono state 770. Questo provvedimento darà quindi una prima bella risposta alle famiglie ed è anche un modo per cominciare a dire che si tolgono dei costi e che non si aumentano. Il "fattore famiglia", come detto, permetterà e deve permettere una maggiore equità nella distribuzione delle risorse per i programmi di welfare e un'individuazione degli stati di effettivo bisogno che, attraverso l'ISEE, rispetto soprattutto ai figli minori, non è così facile da andare a rappresentare.
Siamo assolutamente intenzionati ad andare avanti e la collaborazione con UNIVDA si sta concretizzando, perché - se si ricorda - durante questi incontri una delle cose che ci avevano chiesto i rappresentanti di UNIVDA era di avere alcuni settori specifici di grossa produzione di servizio, numericamente importanti, per fare una valutazione scientifica del beneficio che ne deriverebbe dall'applicazione del "fattore famiglia" rispetto ad un servizio piuttosto che ad un altro. Sono stati individuati alcuni servizi e, tra questi, abbiamo aggiunto anche quello del voucher a favore delle famiglie. In particolare si vorrebbe fare una valutazione sul prestito sociale d'onore, sui contributi erogati dall'Assessorato dell'istruzione per le spese scolastiche, sui contributi per i collegi e i convitti; tutto questo per valutare, rispetto ad una diversificazione dei servizi, l'effettivo impatto che questi hanno sulle famiglie, anche rispetto alla tipologia di età che i servizi poi presentano. Stringeremo a breve un accordo che si farà anche sul bon de chauffage, ma la cosa più importante è che abbiamo preso degli accordi e dei contatti per dopo la metà di febbraio con l'Università di Verona per valutare (cosa suggeritaci dalle associazioni delle famiglie con le quali stiamo collaborando) il progetto da loro applicato, in modo da evitare tutto un percorso di studio che può anche essere già preso in carico e riportato alla nostra situazione. In quella zona l'hanno applicato ventisette Comuni e credo che, con questa fase di studio e di definitiva collaborazione tra università, potremmo avere nei tempi opportuni - ribadisco che è importante avere un documento da applicare, ma anche da valutare nella sua effettiva importanza - una prima linea guida per capire quale beneficio può derivare dall'applicazione del "fattore famiglia".
Il lavoro si sta realizzando, ma con tempi che non erano quelli pensati l'anno scorso quando in maggioranza abbiamo costituito quel gruppo di lavoro. Ripeto: abbiamo visto insieme che così non si sarebbe riusciti a produrre, pertanto stiamo facendo un altro percorso e speriamo che questo ci porti a breve delle prime valutazioni, che sono disponibilissimo ad esporre in V Commissione con i dirigenti competenti.
Présidente - La parole au collègue Padovani pour la réplique.
Padovani (CC-MOUV) - Apprendo oggi che il "fattore famiglia", così come si intende normalmente, è fallito.
Assessore, io capisco che mettere insieme le idee di tanti soggetti sia difficile, però in un provvedimento complesso come quello riguardante il "fattore famiglia", che dovrebbe tenere conto della composizione delle famiglie valdostane, della situazione economica dei vari nuclei familiari comunque composti e delle varie spese che si sostengono riguardo al mantenimento dei figli di qualsiasi età, la politica dovrebbe essere quella che fa da mediatore. Ricordo che nell'unica riunione a cui ho partecipato c'erano varie idee, e io penso che il nostro ruolo sia proprio quello di fare da mediatori su queste idee, metterle insieme e riuscire ad elaborare un provvedimento utile alle famiglie valdostane, comunque siano composte.
Lei mi ha citato il voucher per gli asili, ma dura un anno, non è un provvedimento che risolve strutturalmente la questione degli asili alle famiglie che hanno bambini in età di asilo, è un provvedimento spot; probabilmente è stato influenzato dalla presenza del Partito Democratico in coalizione il quale, in fatto di bonus, nel Governo nazionale ce ne ha fatti vedere di tutti i colori, ma non risolvono la situazione di grave crisi economica che le persone stanno affrontando.
Io non ero e non sono ancora totalmente convinto che il "fattore famiglia" potesse essere davvero risolutivo, però penso che, mettendo insieme tutte le sensibilità e tutte le idee presenti a quel tavolo, probabilmente si sarebbe potuto giungere ad un provvedimento in modo da risolvere davvero i problemi economici delle famiglie aventi figli a carico. Ora mi sembra che l'idea sia virata più su un provvedimento riguardante le famiglie che hanno dei bambini in età scolastica; penso addirittura che alla fine si arriverà ad un provvedimento per famiglie aventi bambini in età precedenti a quella delle elementari. Le famiglie valdostane però si aspettano altro, e quindi non mi posso ritenere soddisfatto di questa risposta.