Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3201 del 6 febbraio 2018 - Resoconto

OGGETTO N. 3201/XIV - Interpellanza: "Adozione di misure di sicurezza a tutela degli utilizzatori della Biblioteca regionale".

Farcoz (Président) - Point n° 15 à l'ordre du jour. La parole au collègue Restano pour l'illustration.

Restano (AC-SA-PNV) - Con questa interpellanza intendiamo chiedere informazioni all'Assessore ed evidenziare una situazione particolare che riguarda un importante centro culturale: la Biblioteca regionale. È stata aperta nel 1996 e, da subito, si è rivelata essere una delle eccellenze della Valle d'Aosta per la bellezza della struttura, per la sua completezza, soprattutto per l'alto livello dei servizi offerti alla popolazione. La popolazione che frequenta la biblioteca è molto diversa: viene frequentata da bambini accompagnati dai genitori, da ragazzi, da adolescenti e anche da adulti, perché è un polo culturale utile anche per raccogliere informazioni sulla vita quotidiana dei valdostani o di qualunque altro tipo. Si stima che questa biblioteca venga frequentata da oltre mille persone al giorno, quindi questo è un forte segnale di apprezzamento per un servizio che la nostra comunità riceve da parte dell'amministrazione pubblica.

Da alcuni anni a questa parte, e anche più, all'interno della biblioteca si verificano episodi che pongono un pochino in allarme i genitori, quelli che accompagnano i loro figli e che, proprio visto il luogo della biblioteca, permettono ai propri ragazzi di frequentarla liberamente, lasciandoli in questo luogo per potersi formare convenientemente. Mi riferisco ad episodi riguardanti comportamenti non consoni all'ambiente tipico di una biblioteca, come per esempio all'utilizzo improprio dei servizi igienici, alla frequenza di persone in un evidente stato di alterazione che si adagiano sui divani della biblioteca, senza poi consultare alcun tipo di libro o richiedere informazioni. Un fatto più eclatante degli altri avvenne nel 2015, quando la Guardia di Finanza arrestò una persona per spaccio di droghe leggere, ma tali episodi non terminarono nel 2015, bensì sono proseguiti fino ai giorni nostri.

Con l'interpellanza noi chiediamo all'Assessore se è a conoscenza di questi fatti, quante volte siano intervenute le Forze dell'ordine su richiesta degli addetti alla biblioteca, se si siano rivelati furti di materiali o di libri, se la struttura sia stata oggetto di atti vandalici in questi ultimi anni in seguito ai fatti da me descritti e, in particolare, se sono state poste in essere misure di sicurezza per controllare l'accesso delle persone alla biblioteca. Pertanto chiediamo quali siano le intenzioni dell'Amministrazione regionale in proposito.

Président - La parole à l'Assesseur Rini pour la réponse.

Rini (UV) - Collega Restano, ha effettivamente ricostruito bene una situazione da una parte virtuosa di un polo aggregativo con funzione non solo educativa e culturale, ma anche sociale e, dall'altra, la criticità dei fatti che ha ricordato.

Vengo al merito della risposta. È difficile quantificare un numero preciso, comunque il numero di interventi delle Forze dell'ordine, su richiesta proprio degli addetti alla biblioteca, nel biennio 2016/2017 è stato relativamente basso, sulla decina. A queste vanno aggiunte le visite periodiche a sorpresa effettuate occasionalmente dai Vigili urbani, dai Carabinieri, dalla Polizia in divisa, come da accordi con la direzione della biblioteca (questo anche a scopo preventivo). Purtroppo tali visite sono effettuate compatibilmente con il lavoro corrente e tutti gli altri gravosi impegni delle Forze dell'ordine, pertanto non sono così frequenti all'interno del sito.

Per quanto riguarda la seconda domanda, dalle sezioni della biblioteca si rileva una perdita fisiologica di documenti tra mancate restituzioni, libri fuori posto ritenuti smarriti e furti invece veri e propri. Teniamo presente che nella biblioteca entrano mediamente - come ricordava - 1.200 persone al giorno con punte anche di 1.700. Tali perdite si attestano su valori medi delle biblioteche di pubblica lettura; pertanto, per quanto riguarda gli episodi di furto, non si rilevano situazioni preoccupanti sul furto del materiale. I documenti più perduti, come è anche ipotizzabile, sono i DVD, le VHS e i CD, ai quali evidentemente è più facile asportare il tag di sicurezza rispetto invece ai libri. Il sistema RFID che fa suonare i varchi in caso di passaggio di documento non regolarmente registrato in prestito funziona bene, è corretto, però effettivamente con quelle dotazioni è più semplice rimuoverlo; questo è un po' quello che accade anche nei negozi per la merce normale. Si fa inoltre presente che l'ingresso all'unica sezione che si occupa di conservazione della biblioteca al Fondo valdostano è invece sottoposta alla presentazione della tessera di iscrizione o di un documento valido e alla registrazione dei nomi degli utenti che vi accedono, quindi garantisce una sicurezza diversa (questo per quanto riguarda il Fondo). Presso questa sezione vengono portati direttamente dai magazzinieri tutti i libri antichi, preziosi e rari sulla Valle d'Aosta, sul Piemonte, sul Vallese e sulla Savoia per la loro conservazione. Ovviamente, per queste ragioni, i libri di questa sezione non sono soggetti al prestito a domicilio.

Per quanto riguarda la terza domanda, nel biennio 2016/2017 gli atti vandalici si sono sostanziati nella rottura di led negli ascensori, in scritte a pennarello sulla porta dei bagni o sui fianchi degli scaffali, e in imbrattature dei bagni, come lei ricordava. Su suggerimento delle stesse Forze dell'ordine è stato rafforzato l'impianto di videosorveglianza con nuove telecamere (telecamere digitali) aventi un maggiore dettaglio delle immagini. Attualmente vi sono ventidue telecamere di videosorveglianza ed è già stato effettuato il cablaggio di altre due telecamere che a breve dovrebbero essere messe in funzione. Si è in attesa di ulteriori tre telecamere destinate alle aree esterne e questo diventa importante per un circuito di sicurezza della parte esterna. In totale, quindi, le telecamere a regime sono ventisette.

Quanto al controllo degli accessi, poiché la Biblioteca regionale di Aosta è stata concepita fin dall'origine come biblioteca di pubblica lettura, è stata progettata con la massima apertura e disponibilità nei confronti del pubblico, quindi all'epoca non furono previsti né tornelli, né controlli visibili all'ingresso. I lavoratori, soprattutto quelli delle sezioni più frequentate (gli adulti, i periodici e la videoteca), percepiscono l'ambiente di lavoro come tranquillo e piacevole, con limitati episodi di conflitto e illecito, ma in quel caso il personale chiede l'intervento delle Forze dell'ordine.

Per quanto riguarda la quarta e ultima domanda, in questo momento un team di lavoro sta lavorando ad un progetto all'interno della struttura del sistema bibliotecario e ha il compito di definire le linee guida per una più efficace politica di gestione degli utenti cosiddetti "difficili". Gli utenti difficili sono nella maggior parte dei casi sociali, che non trovano sufficiente assistenza presso strutture deputate a questo servizio, spesso in cattive condizioni igieniche, talvolta anche in stato di ebbrezza. Utenti difficili sono però anche alcuni migranti che, anche loro, suppliscono con la biblioteca alla carenza di altri tipi di assistenza, ne utilizzano i bagni per lavarsi e, talvolta, le sale di lettura per dormire. Le azioni che verranno messe in campo in attuazione delle predette linee guida per una più efficace politica di gestione di questi utenti difficili prevedono un attento monitoraggio degli utilizzi impropri e indicazioni precise al personale per gli interventi da assumere a seconda della tipologia e della gravità degli abusi.

Collega, lei ha sollevato una criticità importante. Noi non vogliamo assolutamente sottovalutare questo problema, perché lei ha ricordato molto bene, come me all'inizio del mio intervento, quale sia la funzione della biblioteca, perché non ha solo una funzione culturale, ma anche sociale di incontro di tanti ragazzini che vanno giustamente - e fortunatamente aggiungerei - a studiare proprio in biblioteca. Abbiamo quindi il dovere di mettere in campo tutte le nostre energie e le azioni mirate per garantire a questi giovani - ovviamente non solo a loro, ma la nostra preoccupazione deve essere in primis alla fascia dei giovanissimi che la frequentano - la massima sicurezza, un ambiente sicuro e confortevole. Questo per i giovani, ma ovviamente per quei lavoratori che quotidianamente si trovano ad affrontare situazioni di emergenza.

Président - La parole au collègue Restano pour la réplique.

Restano (AC-SA-PNV) - La ringrazio per la completezza della risposta. Da un lato lei ci ha tranquillizzati dicendo che l'ambiente viene percepito come tranquillo e sicuro da parte dei dipendenti, ma poi, nel prosieguo della risposta, giustamente lei ha fatto un elenco delle possibili criticità riportando quindi un pochino di allarme e riscontrando quanto da noi illustrato. Mi fa molto piacere l'aumento delle telecamere, soprattutto l'aumento della qualità delle immagini, che è poi quello che ci permette di individuare le persone o gli atti vandalici non opportuni in una sede come quella della biblioteca.

Ha spiegato il perché non ci sono i tornelli: perché viene intesa come una biblioteca pubblica. Mi permetta però di evidenziare quello che potrebbe essere un suggerimento, peraltro da lei accennato: la formazione del personale, per addivenire ad un maggiore controllo e ad una maggiore selezione delle persone frequentanti questo luogo. Mi viene in mente, quando si parla di qualità in altri settori, che ci potrebbe essere una sorta di procedura di qualità per selezionare le persone, ovviamente con la dovuta discrezione, per arrivare ad un monitoraggio attento di chi frequenta tale luogo così importante per la nostra comunità. Allo stato attuale non mi risulta che le persone che si accingono a prestare la propria opera professionale all'interno della biblioteca siano fornite di procedura per questo tipo di attività. Oltre a quanto da lei giustamente elencato, il personale sarebbe più tranquillo e sicuro nel proprio operato se si addivenisse anche ad una corretta formazione, e ciò permetterebbe di arrivare all'obiettivo finale da lei rimarcato, quindi di far frequentare ai nostri ragazzi e a tutti i fruitori della biblioteca un luogo sicuro e tranquillo.