Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3191 del 6 febbraio 2018 - Resoconto

OGGETTO N. 3191/XIV - Interrogazione: "Verifica del rispetto del criterio di rotazione degli inviti e degli affidamenti di cui all'articolo 36 del Codice dei contratti pubblici".

Farcoz (Président) - Point n° 4 à l'ordre du jour. La parole à l'Assesseur Baccega pour la réponse.

Baccega (EPAV) - La questione è fortemente tecnica e quindi dovrò leggere una serie di dati che derivano dall'Osservatorio regionale dei contratti pubblici, dal quale è stato possibile estrarre i dati riferiti agli affidamenti di importo pari o inferiore ai 40 mila euro effettuati nel 2017, per un totale di 1.889 procedure e un importo complessivo di 8.303.723,52 euro.

La suddivisione per i diversi rami dell'Amministrazione è la seguente. Assessorato dell'agricoltura e risorse naturali: 137 affidamenti per un importo di 1.435.557,74 euro; Assessorato delle attività produttive, energia, politiche del lavoro e ambiente: 133 affidamenti per 421.595,90 euro; Assessorato del bilancio, finanze, patrimonio e società partecipate: 13 affidamenti per 12.966,35 euro; Assessorato dell'istruzione e cultura: 693 affidamenti per 2.831.829,83 euro; Assessorato delle opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale pubblica: 280 affidamenti per un importo di 2.103.863,56 euro; Assessorato della sanità, salute e politiche sociali: 6 affidamenti per 57.840,98 euro; Assessorato del turismo, sport, commercio e trasporti: 33 affidamenti per 208.987,48 euro; Presidenza della Regione: 394 affidamenti per 1.231.081,68 euro, per un totale di 1.889 affidamenti per gli 8,3 milioni. Rispetto a questi dati, occorre tenere presente che il principio di rotazione concerne solo gli affidamenti diretti e non quelli avvenuti con altre procedure. Nelle 1.889 procedure complessive gli affidamenti diretti sono stati 1.487 per un importo totale di 6.261.648,23 euro.

"Se sia stato verificato e con quali modalità il rispetto del criterio di rotazione degli inviti e degli affidamenti di cui all'articolo 36 del Codice dei contratti pubblici". Per quanto riguarda il principio di rotazione, si tratta da sempre di un tema importante e per prevenire dei fenomeni corruttivi risulta fondamentale nelle procedure sotto soglia comunitaria. Questo principio, già presente nel precedente Codice dei contratti, è stato ripreso anche nel nuovo Codice e, da ultimo, il decreto legislativo n. 56/2017 ha introdotto l'obbligo del rispetto del principio di rotazione non solo per gli inviti ma anche per gli affidamenti. L'applicazione del principio di rotazione nei nuovi termini è quindi complessa e difficile, non solo per le stazioni appaltanti, ma anche per gli stessi operatori economici che, manifestando interesse per una procedura, potrebbero vedersi preclusa la possibilità di essere invitati. Per questo l'ANAC ha definito nuove linee guida attualmente sottoposte al parere del Consiglio di Stato, sulla base delle quali l'Amministrazione regionale valuterà l'opportunità di adottare un regolamento apposito per semplificare e uniformare le modalità di applicazione del principio di rotazione.

Ad oggi il rispetto del principio di rotazione è attestato dal Responsabile unico del procedimento (RUP) che, nella parte motivazionale del provvedimento di affido, deve attestare il rispetto di tale principio e, nel caso di affidamento allo stesso operatore economico uscente, è tenuto a motivarlo con particolare attenzione avendo la situazione un carattere di eccezionalità. La informo che il principio della rotazione è regolato invece nella determina che prevede la selezione delle imprese per i lavori pubblici da applicarsi a cura della Stazione unica degli appalti, perché tutti gli altri servizi sono appannaggio della CUC.

Président - La parole au collègue Bertin pour la réplique.

Bertin (CC-MOUV) - Questa interrogazione nasceva da una richiesta di documentazione, un "116" presentato qualche tempo fa, il cui intento era quello di avere un quadro generale dell'evoluzione di questi affidamenti sotto soglia negli anni. Purtroppo in quell'occasione mi era stato risposto che i dati non erano a disposizione, pertanto poi si è limitato nel tempo - un anno, il 2017- la risposta sugli affidamenti.

Quasi 8,5 milioni di euro sono una cifra notevole, se si pensa che 6,5 milioni di euro sono per l'affidamento diretto; certamente è una parte da tenere sotto controllo, soprattutto riguardo al criterio di rotazione previsto dal Codice degli appalti. Non ho ben capito alla fine in quale modo si è verificato il rispetto di questo criterio, se non direttamente al momento dell'applicazione della chiamata fatta dal Responsabile del procedimento. Occorrerebbe magari trovare un parametro generale per una verifica generale sul rispetto del criterio di rotazione fatto a valle e da altri uffici, affinché possano garantire se questo è stato applicato in modo corretto. Forse è l'occasione per intervenire come Regione in questo settore, è il caso di farlo, e magari rapidamente, anche perché le cifre sono significative: 8 milioni di euro per affidamenti sotto soglia, di cui 6,5 milioni di euro per affidamento diretto in un solo anno (2017), sono cifre significative sulle quali bisogna mettere l'attenzione dovuta.