Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3182 del 25 gennaio 2018 - Resoconto

OGGETTO N. 3182/XIV - Reiezione di mozione: "Impegno per la rimozione di incompatibilità riguardante il rappresentante della Regione in seno al Comitato di amministrazione dell'Istituto sperimentale zooprofilattico del Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta".

Farcoz (Presidente) - Punto n. 43 all'ordine del giorno. La parola al collega Restano per l'illustrazione.

Restano (AC-SA-PNV) - Prima di procedere all'illustrazione di questa mozione, ritengo doveroso fare una premessa. La mozione tratta di un ruolo ricoperto da persone. Ora, noi non abbiamo assolutamente intenzione di parlare della persona che ricopre questo ruolo perché la riteniamo un professionista di alto livello, ma di discutere di una questione di incompatibilità di vari ruoli. Questa è la doverosa premessa affinché non venga fatta confusione nella discussione.

Possiamo ricondurre inizialmente i fatti all'approvazione dell'ultima Finanziaria, dove si è discusso di una modifica da inserire all'interno della legge regionale n. 5/2000 - di cui abbiamo già discusso in precedenza - riguardante l'autorità competente per la sicurezza alimentare. La norma va ad indicare che le funzioni di autorità competente regionale per la sicurezza alimentare di cui al decreto n. 193/2007 - è una norma di attuazione di alcune direttive CEE - sono attribuite alla struttura regionale competente in materia di sanità pubblica. Ora, in Valle d'Aosta l'autorità regionale competente in materia di sanità pubblica è il dirigente di una struttura regionale di igiene e sanità pubblica e veterinaria.

Cosa fa l'autorità competente regionale in questa materia? Svolge attività di audit sull'Azienda sanitaria locale, che poi è l'autorità competente locale, per cui chi esegue i controlli sui prodotti alimentari e sulla sanità pubblica controlla se l'Unità sanitaria locale e il Dipartimento di prevenzione svolgono nella maniera corretta i loro compiti. La struttura igiene e sanità pubblica e veterinaria nell'ambito regionale svolge però anche un altro ruolo, quello che le è assegnato dalla normativa regionale. Questa struttura svolge il ruolo di controllo sui laboratori che effettuano le analisi sugli alimenti, su altri tipi di laboratori, di controllo anche sulle attività in diretto che producono alimenti, svolge attività di indirizzo e coordinamento sull'Azienda sanitaria locale, quindi dispone e coordina quanti controlli vanno fatti sulle matrici alimentari, di origine vegetale e animale. Indica poi quali sono i laboratori di riferimento: se ci si deve rivolgere all'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente, se ci si deve rivolgere all'Istituto zooprofilattico sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta o ad altri lavoratori. Rilascia anche gli accreditamenti e i riconoscimenti alle strutture che producono alimenti di origine animale, quindi esegue tutta una serie di controlli. Il dirigente di questa struttura nel 2015 è stato investito anche di un altro importante ruolo dalla Giunta regionale: rappresentare la nostra Regione in seno al Consiglio di amministrazione dell'Istituto zooprofilattico sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta. Nell'ambito di questo incarico è stata poi conferita la Vicepresidenza dell'Istituto sperimentale.

L'Istituto zooprofilattico quale tipo di attività svolge per la Valle d'Aosta? Abbiamo una sede in Valle d'Aosta che svolge competenze riguardo agli animali selvatici, agli ungulati, e poi, attraverso la sua sede in Piemonte, svolge un'attività di consulenza e di analisi; peraltro lo fa in piena sintonia con la normativa nazionale di riferimento, con la riforma sanitaria che all'articolo 7-sexies dice: "i servizi veterinari si avvalgono delle prestazioni e della collaborazione tecnico-scientifica degli Istituti zooprofilattici sperimentali".

Per riassumere, da una stessa figura professionale, uno stesso dirigente, vengono ricoperti tre ruoli: quello di dirigente della struttura di igiene che fa i piani di controllo, dà indirizzi, dice da chi andare a farsi fare l'analisi e controlla che tutte queste attività da parte dell'USL siano fatte bene, quello di Vicepresidente dell'Istituto zooprofilattico sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta, quindi nel suo ruolo deve promuovere le attività di questo importante istituto e, infine, quello di autorità competente, con il compito di controllare anche i laboratori che fanno le analisi per la nostra Regione. Sta di fatto che, proprio in queste tre funzioni specifiche, si incardina un'incompatibilità nella forma, ma soprattutto nei fatti: ci si chiede quando può indossare la giacca di Vicepresidente dell'Istituto, quando quella di autorità di controllo sull'Istituto stesso ma anche sugli altri laboratori, e quando svolge un ruolo di promozione dell'Istituto, se non va a ledere l'attività di altri laboratori anche regionali.

La Regione è proprietaria e gestisce il laboratorio dell'Institut Agricole; finanzia, fa lavorare ed investe sul laboratorio ARPA che ha anche delle competenze nell'analisi degli alimenti. La Regione poi, tramite l'Assessorato dell'agricoltura e foreste, gestisce un suo laboratorio che svolge importanti attività di ricerca. È proprio qua si evidenzia questa incompatibilità, incompatibilità che peraltro la norma che regolamenta l'attività dell'autorità competente mette in evidenza. Infatti il regolamento CEE n. 882 prevede esplicitamente che non vi siano elementi di incompatibilità per chi svolge il ruolo di autorità competente, dice molto chiaramente che chi svolge i controlli ufficiali deve essere libero da qualsiasi conflitto di interessi. Credo di averlo spiegato: il conflitto di interessi si palesa chiaramente nell'adempimento di ruoli che a volte possono essere in contrasto l'uno con l'altro.

Si chiede pertanto in maniera chiara di eliminare questi conflitti di interesse. Non è scritto e non è indicato da nessuna norma, in nessuna parte, che questi tre ruoli debbano essere ricoperti dallo stesso dirigente, possono essere divisi. Questa è la nostra richiesta. Ritengo non dover entrare ulteriormente nel dettaglio, perché è una normativa estremamente complessa, complicata e molto specifica. Credo di averla ben illustrata, per cui attendo la risposta dell'Assessore.

Dalle ore 12:09 assume la presidenza la Vicepresidente Morelli.

Morelli (Présidente) - J'ouvre la discussion générale. Est-ce qu'il a des collègues qui entendent prendre la parole? S'il n'y a personne qui veut intervenir dans la discussion générale, je vais clore la discussion générale. La discussion générale est fermée.

L'Assesseur Bertschy a demandé la parole.

Bertschy (UVP) - Collega Restano, la ringrazio per aver mantenuto il profilo sul ruolo e non sulla figura che lo rappresenta, in effetti stiamo parlando di questo.

Noi abbiamo fatto tutte le verifiche rispetto a quanto è stato già illustrato nel corpo della mozione e a noi non risultano motivi di incompatibilità, neanche di conflitto di interessi. D'altronde il ruolo e le funzioni sono note da tempo, anche da colleghi che all'opposizione hanno provveduto a sostenere questa nomina recente. Noi procediamo pertanto mantenendo l'attuale organizzazione, anche l'attuale rappresentanza, in un momento molto delicato tra l'altro per i ZS, dove i nostri rappresentanti stanno facendo un grande lavoro per implementare l'attività di servizio di ZS in Valle d'Aosta, per sviluppare gli investimenti che la facciano crescere e, soprattutto, per considerare un potenziamento dell'attuale pianta organica che ci serve per avere una sede non più periferica, ma una sede forte, in cui si possano trovare le risposte che il nostro territorio chiede e che può dare un istituto così importante.

Lo ribadisco: voteremo contro la mozione, perché non rileviamo motivi di incompatibilità e di conflitto di interessi.

Président - La parole au collègue Restano.

Restano (AC-SA-PNV) - Grazie per la chiarezza e per non essersi nascosto dietro le parole. Altrettanto chiaramente faccio una premessa: chiederò la votazione nominale, perché questo nostro intervento è preventivo, vuole evitare problemi futuri che potrebbero essere pesantissimi.

Sicuramente voi avete fatto le vostre valutazioni, ma anche noi ovviamente abbiamo fatto le nostre. Quando parliamo di incompatibilità nella forma e nei fatti è perché si è già andati un pochino oltre convocando riunioni e sponsorizzando un laboratorio piuttosto che un altro, cercando di portare l'attività ospedaliera verso l'attività dell'Istituto zooprofilattico, tant'è che in una di queste riunioni hanno detto: a noi le analisi le fanno gratis da un'altra parte, perché dobbiamo rivolgerci di qua e di là? Questa è l'incompatibilità a cui mi riferivo: è il tentativo di spostare l'orizzonte verso un laboratorio piuttosto che un altro.

Per cui viene da chiedersi: perché la Regione ha investito tanti fondi sullo IAR, sul laboratorio ex Satessa, sull'ARPA alla quale noi giriamo dei soldi? Perché è stata accorpata la PCR all'ARPA? Perché abbiamo formato dei biologi per far funzionare la PCR? Poi successivamente abbiamo fatto fare queste analisi a Torino perché il laboratorio non è qua ad Aosta. Buttiamo a mare le nostre professionalità per far lavorare gente che lavora a Torino? Io sono d'accordo con lei: dobbiamo dare le risposte che il territorio ci chiede, dobbiamo valorizzare l'Istituto zooprofilattico. Va bene, allora facciamo un passo indietro e un'attenta analisi: abbiamo tre laboratori in Valle d'Aosta, quattro con lo Zooprofilattico, cosa ne facciamo? Vogliamo valorizzare lo Zooprofilattico? Li portiamo tutti all'interno dello Zooprofilattico, diciamo quali sono le analisi che devono fare, ma non cerchiamo di svilire l'attività dei nostri ricercatori in favore di chi ad oggi lavora a Torino! Se vogliamo valorizzare l'attività fatta sugli ungulati ad Aosta lo possiamo fare, se vogliamo implementare questo istituto lo dobbiamo fare, creiamo delle sinergie, ma non portiamo via il lavoro e le professionalità, non roviniamo quanto di buono è stato fatto fino ad oggi!

Proprio questa attività che ho detto, nei fatti ha dimostrato un'incompatibilità, il conflitto di interessi, il cercare di andare a prendere dei lavori e forzare un pochino la mano sui nostri professionisti dicendo "oggi portate ad analizzare i campioni lì", e viene fatto da chi nella sua attività istituzionale decide quanti campioni fare, quanti prelievi di verdura, ma non solo di verdura, le matrici e i principi attivi da controllare. Dicendo: "lo mettiamo di qua, lo mandiamo di là" li reindirizziamo. Questa è l'incompatibilità, perché è umano indirizzare, ci mancherebbe! Non c'è la cattiva fede di nessuno, sia ben chiaro, ma noi dobbiamo evitare che si facciano tali discorsi, dobbiamo evitare che il discorso degeneri.

Dobbiamo fare un'attività di prevenzione, è proprio lì che dobbiamo esercitare la nostra funzione. Vogliamo guardare avanti, valorizzare e ottimizzare le risorse? Lo possiamo fare. Decidiamo: da tre, quattro laboratori ne costituiamo uno solo, che è la sintesi di tante professionalità, ma non prendiamo i nostri campioni per portarli a Torino, al di là di tutti i problemi che ci sono nei trasporti, che avviene una volta solo alla settimana, delle temperature da mantenere. Il campione, se sono analisi batteriologiche, si può alterare; se invece lo congeliamo, lo alteriamo nel senso opposto. Al di là delle non conformità nelle risposte, perché sono certificate e sono state mandate, chi è Vicepresidente dell'Istituto non può analizzare le non conformità, è sostanzialmente scorretto! Ci sono i fatti che parlano. Ci sono non conformità che sono lì, giacenti; "non conformità" non vuol dire nulla di grave, vuol dire che il lavoro non è stato fatto convenientemente e chi fa l'audit ed è Vicepresidente deve andare a vedere queste non conformità? Non va molto bene, Assessore! Il parere legale non può analizzare nel dettaglio tutte queste cose; finché non si dimostrano le incompatibilità tutti ci diranno: "sì, va bene", ma oramai sono dimostrate. L'ho detto e ne rispondo.

Presidente, se mi consente, adesso attendo la sua risposta, perché se poi vogliamo alzare i toni glieli alzo anch'io in cinque minuti. Lei che ne sa di questa faccenda? Faccia il politico, prenda delle decisioni! Sono interi Consigli che lei rinuncia e ci manda più in là, ma non si fa così! Quando ero Presidente di Commissione insieme ad un altro Assessore l'abbiamo affrontato il tema. Noi siamo qua per decidere. Io ho tenuto i toni bassi e ho cercato di spiegarle, e lei si trincera dietro un parere? Può benissimo farlo, ma ognuno risponde delle proprie azioni.

Dalle ore 12:17 riassume la presidenza il Presidente Farcoz.

Farcoz (Président) - La parole à l'Assesseur Bertschy.

Bertschy (UVP) - Sono veramente senza parole, perché le due cose che lei ha illustrato tra il primo e il secondo intervento sono diverse. Stiamo parlando di una figura e di un ruolo, non della persona che lo interpreta. Così ha detto nell'illustrazione.

Se lei sa cose che noi non sappiamo, forse anche per sua esperienza professionale, ci sono autorità competenti per fare tutto quello che deve fare, ma noi siamo qua a dire che quel ruolo è impiantato nella pianta organica dell'Amministrazione regionale. Ci sono colleghi che oggi sono all'opposizione che erano vicino a lei e sapevano. Dalle verifiche che abbiamo fatto non è incompatibile, e poi le verifiche hanno la loro validità con il suo ruolo di rappresentanza all'interno degli ZS. Non abbiamo detto di cosa si sta occupando e cosa sta facendo, anche perché non è nostra competenza, intendendo che non abbiamo la possibilità di andare a verificare. Se lei sa cose che non sappiamo le metta in chiaro a chi vuole e come vuole, ma non è quello. Noi stiamo parlando del ruolo e dell'incompatibilità e, per quello che ci riguarda, l'incompatibilità non esiste. Tra l'altro l'audit che viene verificato da parte del dirigente è nei confronti dell'azienda, il resto è un compito di rappresentanza e di programmazione. Detto questo, ripeto: noi ci stiamo esprimendo per quello che ci avete chiesto qui, non su altre questioni.

Presidente - Se nessun chiede di intervenire, procediamo con la votazione nominale.

Invito il collega Segretario a procedere all'appello dei Consiglieri per la votazione.

BACCEGA Mauro: contrario

BERTIN Alberto: favorevole

BERTSCHY Luigi: contrario

BIANCHI Luca: contrario

BORRELLO Stefano: favorevole

CERTAN Chantal: favorevole

CHATRIAN Albert: favorevole

COGNETTA Roberto: favorevole

CONTOZ Paolo: contrario

CRETIER Paolo: contrario

FABBRI Nello: contrario

FARCOZ Joël: contrario

FERRERO Stefano: favorevole

FOLLIEN David: contrario

FOSSON Antonio: favorevole

GERANDIN Elso: favorevole

GROSJEAN Vincenzo: contrario

GUICHARDAZ Jean-Pierre: contrario

ISABELLON Giuseppe: contrario

LANIÈCE André: contrario

MARGUERETTAZ Aurelio: contrario

MARQUIS Pierluigi: favorevole

MORELLI Patrizia: favorevole

NOGARA Alessandro: contrario

NORBIATO Carlo: favorevole

PADOVANI Andrea: favorevole

PÉAQUIN Marilena: contrario

PERRIN Davide: contrario

RESTANO Claudio: favorevole

RINI Emily: assente

ROLLANDIN Augusto: contrario

ROSCIO Fabrizio: favorevole

ROSSET Andrea: contrario

TESTOLIN Renzo: contrario

VIÉRIN Laurent: contrario

Comunico l'esito della votazione:

Presenti: 34

Votanti : 34

Favorevoli: 14

Contrari: 20

Il Consiglio non approva.