Oggetto del Consiglio n. 3165 del 24 gennaio 2018 - Resoconto
OGGETTO N. 3165/XIV - Interpellanza: "Interventi di ampliamento dell'impianto di innevamento programmato a Champorcher".
Grosjean (Président) - Point n° 27 de l'ordre du jour. La parole au collègue Restano pour l'illustration.
Restano (AC-SA-PNV) - Continuiamo a parlare degli impianti sciistici di Champorcher. Penso che per oggi sia l'ultima volta. Come penso sia noto all'Assessore, la stazione di Champorcher è una stazione che possiede circa 20 chilometri di piste, di queste 7 chilometri sono innevate con innevamento programmato, l'innevamento è stato realizzato nel corso degli anni Novanta, nel 1992. Poi successivamente è stato oggetto di alcune migliorie per arrivare al 2008, quando si è cercato di ampliare considerevolmente questo innevamento per arrivare fino alla località Cimetta Rossa che si trova a 2500 metri, per poter fornire ai valdostani, ma anche ai turisti, un servizio completo, perché se si utilizza solo la prima parte di innevamento compresa tra i 1800 metri e i 2100 metri, non si può fruire della seggiovia a tre posti, che è il punto di forza della stazione turistica. Il nuovo impianto di innevamento sarebbe stato molto utile, anche perché, partendo dai 2500 metri con l'innevamento programmato, si poteva anche supplire alla chiusura degli impianti, quando si è in periodo di vento, perché sappiamo tutti che la neve più compatta artificiale permette di utilizzare la stazione e le piste anche dopo nottate di forte vento, sennonché questi lavori sono iniziati nel 2008, ma non sono mai stati ultimati. I lavori sono consistiti nel posizionamento delle tubature, nel posizionamento dei pozzetti prefabbricati, nel posizionamento dei cavidotti per l'elettricità e dovevano poi proseguire con la realizzazione di una nuova stazione di pompaggio e di una nuova vasca per l'accumulo dell'acqua, si sono fermati nel 2008 e non sono più, ahimè, proseguiti. Come già ho avuto modo di dire nei precedenti miei interventi, la località necessita urgentemente del completamento di questi lavori e anche di sostituire qualche parte di tubatura e di impianto già realizzato nel 1992. Sappiamo tutti che di questi tempi una delle necessità più importanti per una stazione che utilizza gli impianti di innevamento programmato è quella di poter innevare nel più breve tempo possibile la stazione. Ora, con una vasca che ha una portata di soli 200 metri cubi di acqua diventa pressoché impossibile e con una stazione di pompaggio poco potente è altrettanto impossibile. La richiesta da parte del gruppo che rappresento e della minoranza va nel senso di interpellare la Giunta per sapere se è a conoscenza della situazione e se intende fornire degli indirizzi, degli inviti alla società per investire in tal senso.
Président - La parole à l'Assesseur Marguerettaz pour la réponse.
Marguerettaz (UV) - Direi che i comprensori della Monterosa sono presidiati in modo puntuale. Abbiamo il collega Gerandin che presidia tutta la Val d'Ayas e lei già dal Consiglio scorso sta seguendo con attenzione, ma è giusto porre attenzione anche a queste stazioni che sono di vitale importanza per la comunità.
Lei ha parlato dell'intervento del 2008, qua abbiamo una serie di interventi: 2004, intervento poi terminato nel 2006, dove sono state acquistate tre aste Gemini più una pompa presso il pompaggio ubicato alla partenza della sciovia La Magdeleine, collegamenti elettrici con la stazione Laris per una spesa di circa 90 mila euro, nel 2006 un intervento terminato nel 2009, c'è stato un raddoppio delle pompe: uno alla stazione La Magdeleine e due alla stazione Laris, quattro pozzetti, sette aste, questo è un intervento di 878 mila euro. Nel 2009 ci sono state delle maggiori spese, concluse poi lo stesso anno, per altri 83 mila euro, nel 2009 è stata presentata insieme una richiesta tramite una relazione che descriveva a grandi linee un intervento di completamento per circa 2 milioni di euro, che prevedeva un bacino di 15.000 metri cubi, nuove stazioni di pompaggio, tubi, pozzetti e 15 aste, però non sono state presentate da allora richieste di contributo in tal senso, questo è. Nel 2015 è stata messa in sicurezza la stazione di pompaggio di Laris per 16 mila euro. In buona sostanza quindi la situazione attuale dell'innevamento ha 6 chilometri di tubi, 49 pozzetti, 20 aste, un cannone mobile e 400 kilowatt di potenza installata. Certamente questa dotazione non permette, in mancanza di apporto di neve naturale, l'apertura certa di tutto il comprensorio. La società nel proprio piano aziendale 2018-2023 ha già ipotizzato, a partire dalla stagione 2019-2020, di potenziare l'innevamento per 2,3 milioni di euro con un bacino da 35.000 metri cubi, ovviamente tutto questo è condizionato alla disponibilità finanziaria della legge n. 8. Il piano aziendale della Monterosa quindi prevede quegli interventi di cui lei parlava. Chiaramente questo piano aziendale è un piano aziendale di medio periodo 2018-2023, dovrà essere sottoposto all'analisi degli uffici e dovrà trovare riscontro nelle dotazioni finanziarie dell'Amministrazione regionale, per cui prossimamente ci saranno tutte le possibilità per valutare queste iniziative.
Dalle ore 16:42 riassume la presidenza il Presidente Farcoz.
Farcoz (Président) - La parole au collègue Restano pour la réplique.
Restano (AC-SA-PNV) - Apprendo con piacere quanto lei mi ha detto, perché, dalle notizie in mio possesso, non risulta questo, nella famosa riunione del febbraio 2017 il Presidente della società affermò che non era possibile procedere all'ampliamento. È ovvio e scontato che, quando si ha un impianto che è in funzione dal 1992 con le tubazioni ancora in ghisa, si debba annualmente intervenire per delle importanti manutenzioni o per sostituzioni di aste, quindi l'investimento diventa ancora maggiormente prioritario in una situazione di questo tipo, com'è prioritario intervenire sull'ampliamento totale dell'innevamento della stazione. In effetti mi viene da dire che i continui tagli cui è sottoposta la società non porteranno di sicuro sviluppo: portano ad un'immediata riduzione della spesa, magari con un riequilibrio del bilancio in un breve periodo, ma poi a lungo andare il risultato è quello di arrivare alla chiusura delle piccole stazioni, che è il rischio che intravedono tutti, non solo la stazione di Champorcher, ma anche le altre piccole stazioni sotto la Monterosa Ski ed è forse una delle affermazioni che circolano per la maggiore nei comprensori e che poi dà luogo a quei commenti a cui si riferiva prima il collega Gerandin, con le conseguenti prese di posizione da parte della società. Credo che i commenti e la presa di posizione non arrivino per caso. Ricordo che il Presidente della Monterosa è Presidente anche degli impianti di Champorcher, Brusson, Ayas e Gressoney.
Rammento, quando sedevo al suo posto e, magari in una situazione un po' infuocata, ebbe a descrivermi come inadeguato, inopportuno, non lo so, io non utilizzo questi termini, però una piccola riflessione sulle persone che conducono certe partecipate e sulla mancanza di conoscenza di ciò che avviene in queste società credo sia opportuno farla e ritengo che sia opportuno riprendere in mano la situazione e procedere con i giusti atti di indirizzo verso queste società che gestiscono dei comuni dove gli impianti sono strategicamente importantissimi. Ora, sempre per sdrammatizzare, lei in passato mi ha attribuito la capacità di aggiungere dei Comuni in Valle d'Aosta, ma lei Champorcher se l'è proprio dimenticata, oppure non l'ha mai conosciuta!
Dalle ore 16:42 riassume la presidenza il Presidente Farcoz.