Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3151 del 24 gennaio 2018 - Resoconto

OGGETTO N. 3151/XIV - Interpellanza: "Adozione di un nuovo modello di governance del settore turistico".

Farcoz (Président) - Point n° 14 de l'ordre du jour. Pour l'illustration, la parole à la Vice-Présidente Morelli.

Morelli (ALPE) - È un tema noto, riproposto ciclicamente in quest'aula e, ahimè, ciclicamente disatteso in sostanza, ma io non demordo. È sicuramente l'ultima volta che affronto questo tema in questa legislatura, spero che nella prossima questo tema avrà un successo maggiore e un'attenzione maggiore. Il tema è la promozione turistica e faccio alcune considerazioni, che credo siano unanimemente condivise da parte di tutto Consiglio regionale, che partono dal territorio della nostra regione, caratterizzata dalla presenza delle principali montagne europee, da ambienti naturali di grande bellezza, oltre che da un patrimonio culturale e monumentale comprendente siti che, a partire dall'area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans, coprono un arco storico che giunge fino ai giorni nostri, passando per il Medioevo con i castelli. Inoltre la nostra regione presenta tutta una serie di altri atout importanti, che sono stati valorizzati singolarmente negli anni; basti pensare all'enogastronomia, alla vitivinicoltura, all'artigianato, settori che hanno fatto registrare un incremento importante, sia qualitativo che quantitativo, ponendo la nostra regione nella condizione di attrarre un pubblico sempre crescente. La nostra è una piccola regione, facilmente riconoscibile, con un territorio ben delimitato e poco esteso, con distanze sostanzialmente molto contenute, basti pensare che da Courmayeur a Pont-Saint-Martin vi sono circa 85 chilometri, un territorio che ha una forte identità, ricco di tradizioni e che vanta anche un carattere ospitale da parte della popolazione, oltre a particolarità culturali e linguistiche che sono ancora molto da valorizzare. Negli anni l'Amministrazione regionale ha sicuramente fatto grandi investimenti in merito alla riqualificazione delle strutture ricettive, all'infrastrutturazione dei comprensori sciistici, della rete sentieristica, della fruibilità del patrimonio culturale e quindi, per tutte queste ragioni, il turismo può rappresentare un settore centrale nell'economia valdostana, ma non solo. Bisogna far crescere anche altri settori come l'agricoltura, settori che sono comunque in qualche modo legati al turismo: l'industria agroalimentare, il manifatturiero, tutti settori che beneficerebbero di una maggiore valorizzazione del settore turistico. Noi riteniamo - sono anni che lo ripetiamo, anche riscuotendo consensi da parte di tutto il Consiglio regionale - che sia indispensabile e improcrastinabile adottare un nuovo modello di governance del settore turistico attraverso la riorganizzazione delle strutture esistenti. Io ho qui davanti a me una mappa fatta con penna e carta, dove ho cercato di riportare tutte le strutture che si occupano di promozione, a partire dall'Assessorato del turismo e dall'Office du tourisme, ma anche l'Assessorato dell'agricoltura per quanto riguarda la promozione enogastronomica, l'Assessorato della cultura per quanto riguarda i beni culturali, l'Assessorato delle attività produttive per quanto riguarda l'artigianato e la Fiera di Sant'Orso e poi il Forte di Bard, la Film Commission, tutti quegli enti, quelle associazioni che si occupano di promozione come l'ADAVA, Confcommercio, gli Enti locali, la Società degli impianti a fune e le singole località di punta (Skyway, la Chambre, Fondation Grand Paradis, che si occupa di promozione naturalistica). Ognuno di questi attori agisce sostanzialmente per conto suo. Vi è un coordinamento, si cerca di portare avanti un coordinamento quanto meno tra gli Assessorati, ma in sostanza poi ad ogni Assessorato fa capo una promozione turistica particolare e in questa legislatura, nonostante le adesioni sul principio, nulla è cambiato. Prova ne è che ancora ultimamente vi sono delle delibere della Giunta regionale che testimoniano del fatto che ogni Assessorato si fa la sua politica promozionale. Ne ho viste di recente due nelle ultime riunioni della Giunta: una riferita all'Assessorato dell'agricoltura, dove si approvano manifestazioni del settore agricolo e un'altra riferita alla partecipazione dell'Assessorato dell'istruzione e cultura al Salone dell'archeologia e del turismo culturale. È tutto legittimo, per carità, anzi, mi sembra giusto che, non potendo fare altrimenti o non volendo fare altrimenti, quanto meno si faccia questo. Noi riteniamo, però, che una politica di marketing più efficace sia un nodo centrale su cui altre Regioni, e non mi stancherò mai di ripeterlo, sono state molto più efficaci di noi, da cui evidentemente, nonostante le visite, nonostante i confronti, continuiamo a non voler prendere esempio.

Dicevo, abbiamo presentato durante questa legislatura un numero considerevole di iniziative su questo tema, sempre registrando un interesse teorico, ma sempre registrando, ahimè, poi nella pratica pochi risultati. Il DEFR stesso nella versione 2017, quella approvata assieme al bilancio, fa un passaggio: "costituzione di una cabina di regia regionale per la valorizzazione e promozione dell'offerta turistica regionale", quindi si parla qui di una "cabina di regia regionale". Fatte tutte queste premesse, vorremmo capire, anche se ormai tardivamente e anche se alla fine di una legislatura, quali siano, o quali siano stati, o quali fossero gli intendimenti in merito, ma quelli reali, non quelli dichiarati, non quelli virtuali enunciati e a cosa ci si riferisca quando si parla di questa costituzione di una cabina di regia regionale. Se si immagina ancora di voler gettare le basi in questo breve lasso di tempo che rimane in questa legislatura... occorre quanto meno gettare le basi per anticipare un lavoro per la prossima legislatura. Vorremmo sapere se vi sono intenzioni in questo senso - e qui faccio un inciso: è ancora da capire fino a quando durerà l'alibi dei sei mesi del collega Restano, perché ogni volta il collega Marguerettaz evoca questo alibi: "c'è stato Restano per sei mesi", ci dica quando sarà in scadenza questo alibi -, se vi è da parte vostra ancora la volontà di gettare quanto meno le basi per una riforma, oppure se avete rinunciato completamente e sarà affaire de quelqu'un d'autre che speriamo sia più efficace.

Président - Pour la réponse, la parole à l'Assesseur Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Vede, collega Morelli, le cose che ha detto io le condivido fino in fondo, ma le condivido a tal punto che la necessità di avere una riorganizzazione sulla promozione e sul marketing - non vorrei deluderla - ma non è affaire di ALPE. Se lei va a vedere il programma dell'Union Valdôtaine del 2013, troverà che era uno degli obiettivi.

Detto questo, quindi, la convergenza che vi è stata in Consiglio regionale non è dovuta ad un'idea brillante, peraltro condivisibile, che ha avuto qualche politico illuminato, ma è patrimonio di tutti. C'era un cantante che Padovani particolarmente gradisce: De André, che diceva: "quando la gente non può dare il cattivo esempio, dà buoni consigli". Ecco che, da quel punto di vista, io le dico che nei sei-sette mesi che siete stati al Governo se c'era la volontà di fare delle attività brucianti e così illuminanti, c'era tutto il tempo di farle. A questo punto io cerco di porre il tema in modo molto garbato: la rivoluzione copernicana che lei sta citando è un'attività molto complessa, dove probabilmente sulla soluzione non ci sono delle convergenze. Io personalmente sono per una soluzione, da un certo punto di vista, molto draconiana: la costituzione di un ente che ha una sua autonomia, un'agenzia modello ARPA, modello Office, che deve gestire in modo distinto dalla Regione una serie di attività. Come avete avuto modo di vedere in quei sei-sette mesi, dove io non interloquivo più con lei, come al 90 percento di questa consiliatura, da Assessore e lei da esponente della minoranza, ma io da membro della commissione e lei Presidente della commissione - e non è un alibi - non mi pare che abbia calendarizzato tanti appuntamenti per fare l'approfondimento su questo tema nonostante le ingombranti sollecitazioni di Marguerettaz. Questo è un tema importante, ma non è che lei ha avuto l'onestà di dire che non si fa nulla in questo senso. Lei, per esempio, mi ha parlato della delibera dell'Assessorato della cultura, sulla partecipazione della Regione alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico a Paestum e al Salone Archeologia e Turismo denominato TourismA e, ovviamente nella delibera non c'è, ma a TourismA chi andrà a presidiare sarà del personale del Turismo. La delibera quindi è stata portata dall'Assessorato della cultura, ma l'attività che viene fatta di promozione è fatta d'intesa con l'Assessorato del turismo. Non vorrei quindi neanche che chi ci ascolta dicesse: "la mano destra non sa cosa fa la mano sinistra". Sempre rispetto a questo tema, presso la Presidenza della Regione c'è un tavolo, definito "Agenda unica", dove periodicamente i segretari personali e i responsabili delle strutture dei vari Assessorati si trovano per definire le attività, questo veniva fatto già precedentemente, però c'è un passo avanti in questa direzione. Credo che queste siano le attività pratiche.

Io non sono così netto nel dire che in questa legislatura non si proporrà nulla. Se devo essere molto realista, dico che i tempi sono molto stretti. Se vogliamo lasciare una testimonianza, vogliamo lasciare un'attività, possiamo sicuramente, nell'ambito della IV Commissione, andare a condividere quelli che erano dei canovacci, erano già delle proposte legislative che andiamo a condividere, in modo tale che portiamo un semilavorato, che non ha avuto in questo momento nessuna legittimazione politica, ma potrebbe essere una base di partenza interessante, cosa che peraltro le avevo chiesto quando ero in minoranza. Possiamo quindi fare questo passaggio e quindi, ancorché non possa essere possibile approvare una legge, lasciamo alla prossima legislatura, alla prossima commissione e al prossimo Consiglio un'attività che consentirà di non partire da zero.

Président - Pour la réplique, la parole à la Vice-Présidente Morelli.

Morelli (ALPE) - Devo tirare un sospiro piuttosto lungo, perché veramente se tutto quanto riusciamo a fare è lasciare testimonianza del nostro lavoro all'interno della IV Commissione, credo che siamo messi piuttosto male.

Ancora una volta lei non ha mancato di prendere a pretesto il fatto che in quei sei mesi... tra l'altro, la ringrazio dell'importanza che mi dà in quanto Presidente della IV Commissione, sicuramente l'ho convocata più spesso di quanto non viene fatto ultimamente, ma non voglio entrare in questa polemica, lungi da me. C'erano altri temi, lei lo sa bene: c'era il tema del Casinò, di cui si occupava la nostra commissione, che si riuniva anche due volte alla settimana. Mi aspettavo però che quanto meno, una volta ripreso posizione nel fabbricato laggiù in periferia, lei avrebbe tirato fuori dai cassetti quel disegno di legge che sosteneva di avere. Costituzione di un ente che gestisca in modo distinto? Ma perché no? Discutiamone, ma se non si fanno proposte, non si potrà mai discutere e fare nessun passo avanti! Sappiamo benissimo che è una questione complessa. Sappiamo benissimo che da parte politica, ma anche da parte dei funzionari e dei dirigenti ognuno custodisce gelosamente le sue prerogative, ma credo che, per ottimizzare la promozione turistica in Valle d'Aosta, si debba andare al di là, altri lo hanno fatto. Siamo andati dai colleghi in Trentino, in Alto Adige per poi lasciare testimonianza all'interno della IV Commissione? Francamente a me non interessa di lasciare testimonianza, io posso tranquillamente sparire politicamente senza alcun problema. Credo che ben altro si doveva fare e lei, Assessore Marguerettaz, si prenda tutte le sue responsabilità! Io potrei annoiarmi e annoiarvi nella lettura di quanto ci siamo detti in questa legislatura, a partire dal vostro programma elettorale, assolutamente. Ho qui un dossier su tutto quanto ci siamo detti e che però non avete fatto.

Lei è stato Assessore per due legislature al Turismo, ma non voglio nemmeno tornare su questa questione, perché il materiale sarebbe abbondante e interessante, ma mi limiterò a constatare che poco o nulla di quanto è stato enunciato è stato fatto. Nulla è stato fatto per andare verso una politica di marketing efficace, prova ne è che i singoli Assessorati continuano a lavorare. Abbiamo un'agenda? Ci fa piacere, è il minimo sindacale. L'agenda unica dove si trovano i segretari particolari per confrontare i programmi, ma, scusatemi, siamo la pro loco o siamo l'Amministrazione regionale della Valle d'Aosta, regione turistica? Veramente, a me cascano le braccia!

Prova ne è che il materiale promozionale - mi dispiace che non ci sia il collega Guichardaz - della Fiera di Sant'Orso, una delle nostre massime manifestazioni, è stato distribuito dieci giorni fa! Negli ultimi due anni io ricordo che il collega Donzel era riuscito a farlo distribuire l'8 dicembre, quando comincia la stagione sciistica, dove magari un po' di gente la si intercetta, dove magari un minimo interesse per questa manifestazione si riesce a suscitare. Doveva essere fatto ancora prima, dovrebbe essere fatto tutto l'anno, ma non divaghiamo, però le locandine e i depliant sono stati distribuiti il 10 gennaio, quando la fiera è il 31, ma dove viviamo?

Non siamo neanche all'anno zero, siamo all'improvvisazione più totale e tutti siete consapevoli dell'importanza che riveste il fatto di far convergere sotto un unico ente, sotto un unico marchio tutte le azioni finalizzate a far conoscere la Valle d'Aosta in tutte le sue sfaccettature, non solo turistiche ma anche agricole, anche industriali, anche artigianali. Il campanilismo e la gelosia del singolo ente vanno superati!

Non sono assolutamente soddisfatta, ma credo che nessuno di noi all'interno di quest'aula sia soddisfatto per la sua risposta, Assessore, neanche la sua maggioranza. Veramente, è una risposta non pervenuta.