Oggetto del Consiglio n. 3136 del 11 gennaio 2018 - Resoconto
OGGETTO N. 3136/XIV - Approvazione di risoluzione: "Impegno a presentare le opportune istanze presso il Ministero dell'istruzione per la soluzione delle problematiche del sistema scolastico di istruzione primaria valdostano anche a seguito della sentenza dell'adunanza plenaria del Consiglio di Stato".
Farcoz (Président) - Point n° 40.03 de l'ordre du jour. Pour l'illustration, la parole à l'Assesseur Rini.
Rini (UV) - Intervengo molto brevemente per illustrare questo documento che porta all'attenzione di quest'aula una problematica importante. Questa mattina abbiamo parlato di scuola, riparliamo di scuola e parliamo di una criticità. Ho apprezzato nel titolo "anche a seguito della sentenza", perché in realtà questo è un problema che c'era già prima della sentenza. Una questione che non è stata regolata, una serie di circostanze che hanno portato una serie di insegnanti a trovarsi in una situazione paradossale, una situazione per cui ai tempi della loro scelta non hanno avuto scelte diverse se non quelle del percorso di formazione che hanno portato avanti e ora si trovano in una situazione paradossale, a maggior ragione a seguito della sentenza di fine anno, che veramente ha sovvertito la linea di principio generale.
Tutti ben sapete che lo stato giuridico degli insegnanti valdostani fa capo allo stato giuridico nazionale, non abbiamo competenza diretta regionale sullo stato giuridico degli insegnanti, quindi dobbiamo attenerci alle indicazioni statali. Con questo documento chiediamo ovviamente il massimo impegno e da parte nostra, mio in primis, del Presidente della Regione, dei nostri Parlamentari a sollecitare nel più breve tempo possibile, con tutte le forme e forze possibili, il Governo nazionale affinché trovi una soluzione per questi insegnanti, perché le ripercussioni di questa sentenza sarebbero davvero devastanti. Mi sembra ridondante e forse anche superfluo andare a ricordare cosa significherebbe per gli insegnanti coinvolti, ma anche per i nostri ragazzi, per i nostri bambini. Noi abbiamo investito tanto, crediamo nella continuità didattica, addirittura qui andremmo a trovarci nella situazione paradossale per cui si verrebbe a creare una situazione in corso d'anno di cambiamenti così impattanti. Noi quindi chiediamo a gran voce al Governo nazionale... ma crediamo che di fronte allo sciopero di lunedì 8 e a tutte le voci che si stanno facendo sentire, il Governo nazionale possa far finta di niente, davanti ad una situazione che - lo ripeto e lo ripeto a gran voce - noi definiamo paradossale, perché non c'era scelta diversa per questi insegnanti. Non si trovano in questa circostanza perché non hanno voluto portare avanti un percorso diverso, ma era l'unica scelta che avevano. Non si tratta qua di dividere il corpo docente tra quelli che hanno un diploma di laurea e quelli che invece hanno l'abilitazione magistrale, anche perché tanti di questi peraltro in tempi diversi hanno fatto anche strade e percorsi diversi, ma si tratta di difendere il corpo docente valdostano, la sua peculiarità e soprattutto un occhio di riguardo per la continuità didattica, ma anche la continuità di servizio di questi docenti. Non stiamo parlando di docenti che non hanno esperienza o continuità di servizio, ma dobbiamo riuscire davvero ad arrivare a valorizzarla. Questo quindi è un impegno, noi abbiamo incontrato una delegazione di insegnanti insieme al Presidente della Regione e su questo la nostra attenzione sarà massima con tutti quelli che saranno gli strumenti - ovviamente limitati, perché lo stato giuridico fa capo allo Stato - che saranno in nostro possesso.
Président - La parole au collègue Cognetta.
Cognetta (M5S) - Avendo presente la situazione di questi insegnanti e leggendo l'impegno di questa risoluzione, mi rendo conto dei limiti che abbiamo nella nostra autonomia. Di fatto, a questo punto noi dobbiamo... al 100 percento a quello che, bontà sua, ci elargirà lo Stato su questo argomento, quindi abbiamo una posizione del tutto inadeguata, questo l'ha sancito anche lei. D'altro canto, questo è un impegno del tutto superfluo e inutile. È normale, non credo debba essere scritto in una risoluzione il fatto che voi andrete a chiedere, attraverso i Parlamentari o direttamente, che si facciano delle cose un pochino più furbe di quelle che lo Stato ha fatto finora su questo settore. Per quanto mi riguarda, quindi non voterò questa risoluzione, mi asterrò, ma soprattutto tengo a precisare una cosa: se noi non cominciamo a cambiare la modalità di approccio con lo Stato... a questo proposito vorrei ricordare a tutti che i contenziosi che fanno in Trentino sono di gran lunga superiori ai nostri e quindi danno dei messaggi sicuramente molto più forti su quanto difendono l'autonomia. Non voglio poi insegnare niente a nessuno, non cominciamo il discorso sull'autonomia, sennò qua non finiamo più. Voglio però dire che noi dovremmo alzare il livello di scontro, che vuol dire in tutte le maniere e in tutti i modi cominciare a non votare più la fiducia al Governo, non continuare ad abbassare la testa e a fare accordi sottobanco con il Governo che c'è in quel momento a Roma. Vorrei che fosse chiaro che dovremmo in qualche modo noi distinguerci, cosa che non abbiamo fatto fino adesso e che forse dovremmo cominciare a fare una volta per tutte, anziché accettare supinamente quello che viene fatto; di conseguenza, per quanto mi riguarda, come ho detto, il mio sarà un voto di astensione.
Président - La parole à la collègue Certan.
Certan (ALPE) - Sicuramente, come ha detto l'Assessore nella presentazione di questa risoluzione, ci ritroviamo anche per i tempi - ma sappiamo che purtroppo non li dettiamo noi - in un momento dell'anno molto particolare ed è una situazione paradossale per due motivazioni: una delle due è perché chiaramente degli insegnanti che, bontà loro, sono nati in un certo periodo, hanno ottenuto un diploma magistrale che li abilitava all'insegnamento entro il 2001, poi sono finiti in un altro tipo di graduatoria e di percorso... non essendo ancora a tempo indeterminato, si trovano adesso in questa situazione. È vero che il tribunale si era espresso e questi insegnanti in questo momento sono inseriti in graduatorie ad esaurimento, le famose GAE, che sono le prime graduatorie, dove si pesca il personale per le supplenze annuali ed eventualmente anche per il passaggio a tempo indeterminato, poiché è stato previsto che si pesca per il passaggio al ruolo il 50 percento dal concorso e 50 dalle graduatorie. Si trovano quindi in questo momento con questa sentenza che dice: "non possono più essere inserite" e quindi a metà anno, sapendo anche che le sentenze non si discutono ma si applicano. Come ha ricordato, ma avrebbe delle ricadute anche molto più impattanti, si ritrovano a non sapere più dove sono posizionati e a rischiare, se il Governo non prenderà posizioni, anche di non portare a termine l'anno con ricadute sull'insegnamento didattico gravissime. La risoluzione che voi presentate quindi noi la riteniamo parzialmente ricevibile, nel senso che tutte le premesse e la situazione dello stato di fatto... però ci sono un paio di passaggi che non condividiamo, il nostro voto sarà di astensione.
Le diciamo anche che in questa situazione vorremmo incontrare il comitato, come gruppi di minoranza, ma anche gli insegnanti delle graduatorie ad esaurimento, ma per altre motivazioni, perché - ripeto - siamo in un momento dell'anno particolare e le decisioni sull'organico si prendono adesso e quindi quella risoluzione che avevamo preparato noi vorremmo integrarla ancora di più e probabilmente la presenteremo per il prossimo Consiglio.
Il passaggio in Conferenza Stato-Regioni è sicuramente un passaggio importante, perché è forse l'unico organo politico che può in questo caso decidere o fare un percorso diverso. In questo momento il Governo nazionale credo sia nell'ordinaria amministrazione ormai, avendo le elezioni il 4 marzo, quindi credo che sarà soprattutto il passaggio in Conferenza Stato-Regioni che potrà decidere in effetti qualcosa. Su questo noi non siamo contrari; sul resto, faremo anche altre valutazioni, perché le graduatorie ad esaurimento, come lei sa, hanno creato, e creano, anche altri tipi di problematiche.
Président - La parole à l'Assesseur Rini.
Rini (UV) - Ad integrazione di quanto già detto prima, sicuramente sono tante le problematiche delle GAE e di tante altre cose, non era questo l'oggetto. Oggi la nostra volontà... infatti io ho condiviso subito con voi anche il testo... la volontà oggi senza fare demagogia e senza fare campagna elettorale... perché io capisco che ormai le cose si vanno un po' a sovrapporre, qua dobbiamo pensare al bene di queste persone senza prenderle in giro. Cosa possiamo realmente fare, perché, Cognetta, le chiedo: benissimo il suo intervento, e quindi, e poi? Cosa facciamo? Lei mi deve dire che cosa si può fare e lo facciamo insieme e se io devo farmi anche da portavoce delle sue istanze, lo faccio volentieri ma mi deve dire cosa possiamo fare. Lei parla giustamente dell'Alto Adige, grazie, hanno la regionalizzazione del corpo docente! Quanto se n'è parlato, quanti tavoli sono stati aperti con le organizzazioni sindacali? Che non sono d'accordo. È inutile che ce lo neghiamo. Oggi se volete, cosa c'è di più bello che "andiamo lì", facciamo tutto facile: "vado giù, lo risolviamo", non si può fare. Bisogna essere seri, non si possono prendere in giro i lavoratori! Si può dire cosa si può fare e metterci tutto l'impegno, ma non raccontare delle storie su questo. Il massimo che possiamo fare... io oggi, insieme al Presidente, insieme al Governo e ai colleghi, abbiamo pensato di presentarvi questo testo, perché se noi andiamo a Roma, come giustamente lei mi dice, quanto contiamo? Non lo so quanto contiamo. Certo che se arriviamo con un documento approvato all'unanimità dal Consiglio regionale, ha un peso diverso. L'ho detto stamattina su un altro tema, non facciamo delle battaglie politiche, elettoralistiche su temi come questi, non possiamo permettercelo.
Io poi vi chiedo qual è il problema nel votare un impegno di questo tipo, di dare una forza ad un atto politico, una forza diversa? Questo era il nostro intento. In questa risoluzione che vi abbiamo presentato ci sono dei passi fattibili che possono portare dei risultati, anche perché c'è un altro passaggio: dopo questa sentenza del Consiglio di Stato stanno aspettando l'interpretazione dell'Avvocatura. Capite che se tutti insieme - e a livello nazionale lo stanno già facendo - si producono dei passaggi e dei documenti diversi, dove si va ad evidenziare quali effetti terribili, drammatici avrebbe questa sentenza sul nostro territorio, e sul nostro territorio, che è una piccola regione di montagna con dei piccoli plessi scolastici, l'effetto sarebbe ancora più devastante... questa era l'unica volontà, nient'altro, non c'è la volontà di fare altro. Per questo abbiamo pensato subito di condividerlo con l'intera aula, solo per fare qualcosa di serio, poi le nostre battaglie politiche facciamole su altri temi, non su questo.
Presidente - La parola al Consigliere Cognetta.
Cognetta (M5S) - Potreste, per esempio, prendere la delibera n. 136 del 7 febbraio 2017 fatta dalla Provincia autonoma di Bolzano...
(interruzione dell'Assessore Rini, fuori microfono)
... e copiarla. Poi ce la impugnano? Non c'è problema, gli facciamo un contenzioso che non finisce più.
Se in tutti questi anni non siete riusciti voi a risolvere il problema della competenza degli insegnanti, non riguarda me, uno. Due, altra cosa molto importante: se io mi astengo su questa cosa anziché votare contro è perché le apro un segnale politico di un certo tipo, perché potrei anche votare contro, ma non credo che il fatto di portare giù a Roma una mozione nella quale io mi sono astenuto, ho votato contro o ho votato a favore cambi l'atteggiamento dello Stato. Siete talmente tanti voi rispetto a me! Qualcuno mi sta dicendo: "forse anche il nostro voto". Questo vedetevelo voi. Io parlo del mio di voto, il mio voto non credo che infici questa roba qui. Io credo che se si fanno delle proposte, bisogna farle serie fino in fondo, complete.
Come ha annunciato la collega Certan, penso che fatta una discussione con chi è ovviamente oggetto di questa questione (parlo con gli insegnanti), capite quali sono le problematiche, valutate fino in fondo quali sono le possibilità - ed è quello che faremo a breve, noi come gruppi di opposizione -, presenteremo una risoluzione che cerchi di dare una risposta effettiva e reale. Se poi ci sono dei problemi relativi al fatto che non abbiamo le competenze, allora negli anni queste competenze si cerca di averle! Noi invece siamo immobili e passivi rispetto a quello che fa lo Stato. Questa non è campagna elettorale, perché ve la sto dicendo da anni questa storia. Se volessi parlare della campagna elettorale, potrei parlare di "enne" altri temi molto più divertenti e molto più attinenti al mio ruolo.
Président - La parole au Président Viérin.
Viérin (UVP) - Ci dispiace che sia un po' stato snaturato anche in questi interventi lo spirito di questa iniziativa che non aveva niente di partitico, né tanto meno di politico se non nell'indirizzo di portare qui il pensiero di parecchi insegnanti che si trovano in un momento di difficoltà.
Quante mozioni abbiamo provato qui sulla Catalogna, sulle donne prigioniere, sul Tibet, non contavano niente? O si affermava in quest'aula un principio? Abbiamo incontrato gli insegnanti, sollecitati da alcune organizzazioni sindacali, è stato fatto girare un testo che noi abbiamo semplicemente cercato di vedere di portare in quest'aula - come ci eravamo impegnati con gli insegnanti - per sottoporlo a tutte le forze politiche, ma nessuno pretende che tutte le forze politiche aderiscano. Diciamo solo che maggiore è il consenso su questo atto, che è tecnico e di indirizzo politico, più forte è il pensiero che si porta fuori dai nostri confini. E poi arriverò anche sulla regionalizzazione, stia tranquillo collega Cognetta, perché la regionalizzazione nei nostri programmi l'abbiamo messa. Noi non abbiamo mai detto... poi vedremo anche i programmi che presenterete, al di là di farvi scegliere i candidati fuori Valle invece che sceglierli voi qui, non so se questo è tanto autonomia e ci dispiace, e si potrebbe parlare di politica, ma qui non si fa politica, qui abbiamo preso un testo condiviso che era stato fatto girare, e può essere un testo migliorabile, era migliorabile nella misura in cui l'abbiamo fatto girare. Ognuno poteva portare le modifiche, collega Certan; se c'erano delle questioni che non andavano, potevate modificarlo e, una volta modificato, si condivideva.
Qualcuno lo vuole votare, altri non lo vogliono votare? Noi faremo la battaglia lo stesso, perché le battaglie si fanno se si crede in certi principi e noi crediamo che questa ingiustizia sia un'ingiustizia che da anni esiste, oggi purtroppo c'è un po' di fretta, perché è stata sancita da una sentenza e noi speriamo che anche il messaggio del Consiglio regionale possa essere portatore, nell'insieme di un dibattito nazionale... e voi avete anche tantissimi Parlamentari a Roma, potreste anche darci una mano in questo senso, noi ne abbiamo uno alla Camera e uno al Senato, contiamo pochissimo purtroppo, però la battaglia la facciamo lo stesso.
Per quanto riguarda la questione della delibera, lei dice cose non vere, perché non bisogna venire qui a dire: "fate la delibera", perché noi abbiamo il DPR del 1975 che sancisce il fatto che noi finanziamo interamente, sosteniamo tutta la nostra scuola, ma che purtroppo c'è un contratto nazionale. È stato mai dibattuto? Ne parlava già Corrado Gex della regionalizzazione della scuola, non ci sono mai state le condizioni di condivisione con tutto il mondo sindacale: i lavoratori cioè gli insegnanti, perché queste scelte le potremmo anche fare d'imperio, ma credo che vadano fatte di concerto con chi lavora nella scuola, non noi qui che pontifichiamo e poi magari non ci facciamo neanche un giorno nella scuola, se non sui banchi di scuola magari con risultati così e così.
Quello che voglio dire io è che qui si fa una battaglia di principio. Nessuno ha voluto mettere il cappello, sennò l'Assessore avrebbe presentato la sua risoluzione ed era la risoluzione dell'Assessore. Siamo venuti qui, abbiamo detto: ci facciamo portavoce di una sensibilità e di una problematica che tutti conoscono, ci sono i comunicati della CGIL, ci sono state le prese di posizione del SAVT, ci sono i sindacati... ci sono delle sfumature, ma tanti hanno sostenuto questa causa. Abbiamo detto portiamo in aula la risoluzione, la facciamo prima vedere a tutti e non tutti l'hanno condivisa, perché qui bisogna decidere se il quadro lo facciamo bianco, sfumato, rosa o verde e poi alla fine non si fa il quadro: questo è il problema. Non veniamo quindi almeno a dire che non è campagna elettorale!
Président - La parole à la collègue Certan.
Certan (ALPE) - Presidente Viérin, non abbiamo detto che siamo contrari a quanto è stato scritto. Bisognerebbe però, a mio avviso... perché ci sono diverse modalità di rappresentare le predette istanze che qui non sono specificate, perché ci sono varianti diverse, a seconda delle quali e a seconda di che cosa si propone, si vanno a toccare... nelle GAE non ci sono gli stessi insegnanti, quindi, a mio avviso, il discorso che - mi rendo conto - è veramente imminente, nel senso che è a seguito di una sentenza che bisogna... purtroppo però non è tecnico, Presidente Viérin, è proprio il contrario, è solo politico. Purtroppo di tecnico qui non c'è più niente, perché era tecnico prima, tant'è che noi avevamo chiesto un incontro per tutto l'organico, ma non lo abbiamo fatto con il Ministero... ma non è per niente tecnico, è politico, perché se si riuscirà... tant'è che l'unica istituzione che potrà prendere in mano la cosa è la Conferenza Stato-Regioni...
(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)
... con il Ministero, certo, ma anche con la Conferenza Stato-Regioni perché a livello solo di Ministro non si può più intervenire in questo momento... non è tecnico, è essenzialmente e solo politico e a seconda di come verranno rappresentate le predette istanze... Noi ci asteniamo, come lei prima, Assessore... Presidente, avete detto di non essere contrari di andare a rivedere la legge, ma ci asteniamo. Noi non è che impediamo, anzi siamo sicuri che su questo si farà il possibile, ma purtroppo ci sono dei passaggi molto più precisi che andrebbero dettagliati e, a nostro avviso, non sono stati fatti.
Condivido poi anche quanto detto dal collega Cognetta che questa battaglia sullo stato giuridico purtroppo si deve fare adesso per magari il prossimo anno. Noi dobbiamo farlo. Ripeto: qualcuno dice non è vero, invece nella scuola è anche una questione di organico, è quasi sempre anche una questione di organico.
Sul resto, Presidente Viérin, non faccia passare l'informazione che noi non vogliamo sostenere gli insegnanti, anzi nella graduatoria le problematiche delle GAE sono purtroppo problematiche che ci tiriamo dietro per una questione di leggi nazionali ben prima, da quando comunque il Governo Renzi ha iniziato con graduatorie, concorso, eccetera, e non tengono conto assolutamente né della continuità didattica... dell'anzianità in parte ma non completamente. Benissimo quindi, noi non ci opponiamo a questa risoluzione, però faremo le considerazioni in modo più preciso. Non siamo contrari, ma non può essere, a mio avviso, votato così.
Per precisare ancora di più, non volevo tediare troppo, ma ad esempio per quanto riguarda il secondo punto: "chiedere al Ministero dell'istruzione l'adozione di un provvedimento legislativo..." dove si parla di un concorso ad hoc per i precari storici abilitati e iscritti nelle graduatorie, credo che non sia neanche possibile... comunque ci asteniamo.
Président - S'il n'y a pas d'autres interventions, je soumets au vote la résolution. La votation est ouverte. La votation est close.
Présents: 32
Votants: 19
Pour: 19
Abstentions: 13 (Bertin, Borrello, Certan, Chatrian, Cognetta, Fosson, Gerandin, Marquis, Morelli, Norbiato, Padovani, Restano, Roscio)
Le Conseil approuve.
Considéré qu'il était le dernier point à l'ordre du jour, le Conseil est terminé. Bon après-midi.
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La réunion se termine à 13 heures et 42 minutes.