Oggetto del Consiglio n. 3090 del 6 dicembre 2017 - Resoconto
OGGETTO N. 3090/XIV - Reiezione di mozione: "Impegno per la presentazione di un disegno di legge in materia di mobilità sostenibile".
Rosset (Presidente) - Punto n. 45 all'ordine del giorno. Per l'illustrazione ha chiesto la parola il Consigliere Roscio; ne ha facoltà.
Roscio (ALPE) - Torniamo a parlare di mobilità sostenibile dopo alcune settimane, più per una questione tecnica che per altro. Già allora, qualche Consiglio fa, avevamo presentato un'iniziativa annunciando la presentazione di una risoluzione; la discussione era andata poi in altre direzioni, quindi non abbiamo potuto presentare la risoluzione. Allora, in risposta alla nostra iniziativa, l'Assessore ci aveva però detto che sulla questione, siccome era già stato presentato un disegno di legge dalla Giunta Marquis, sembrava ci fosse un certo interesse, e si era detto che c'era la problematica del reperimento di risorse regionali per fare in modo che l'iniziativa non fosse una tantum ma durevole negli anni. Tanto per essere chiari, la cifra di cui stiamo parlando per agevolare la mobilità sostenibile è dell'ordine di 1 milione di euro all'anno, quindi in un bilancio da 1.200 milioni la cifra di cui stiamo parlando rappresenta meno di un millesimo del bilancio regionale.
Questo è il momento migliore per parlare di tali questioni, perché tra poco affronteremo la discussione del bilancio ed è il momento in cui si sceglie dove allocare le risorse. Oltretutto nel programma d'urgenza presentato da questa maggioranza era proprio prevista la mobilità elettrica.
Vorrei solo aggiungere un paio di elementi utili per la discussione. Sappiamo tutti che la nostra rete per la ricarica dei veicoli elettrici è densa, ha una densità di punti di ricarica che è di prim'ordine in Europa, e questo è stato già realizzato. C'è però da rilevare una questione: secondo i dati forniti dalla Motorizzazione, i veicoli ad oggi immatricolati in Valle d'Aosta a propulsione elettrica (dotati di motore non termico) sono meno di cento, per cui abbiamo il rapporto di un veicolo elettrico per ogni punto di ricarica: ci sono quasi più colonnine che veicoli. Ovviamente l'infrastruttura senza i veicoli che la utilizzano è un po' sottoutilizzata ed inutile. Crediamo che la questione se sia opportuno o meno favorire la transizione verso la mobilità sostenibile o, meglio, anche elettrica, a scapito di quella basata su motori termici, come è oggi in vigore, ormai non dovrebbe neanche essere più motivo di discussione, perché dovrebbe essere superata proprio per il fatto che la Regione in passato ha già fatto degli investimenti, ma servono passi ulteriori per implementare la bontà di questi investimenti.
Molti Paesi europei hanno già dichiarato che i veicoli a trazione termica con motore tradizionale a fonti fossili saranno messi al bando da qui a dieci, vent'anni, quindi sembra quasi una strada segnata per un percorso alternativo. È vero che rimangono degli aspetti ancora critici per la diffusione dei veicoli elettrici. Sono legati essenzialmente alla questione degli accumulatori, che ancora oggi hanno problemi di performance, soprattutto in termini di autonomia, e in termini di velocità di ricarica. Però si stanno facendo passi velocissimi in questo senso e già oggi i dati dicono che la transizione è possibile, soprattutto per quanto riguarda la mobilità giornaliera, perché gli spostamenti da casa per il lavoro (e viceversa) sono limitati a poche decine di chilometri al giorno, quindi compatibili con la tecnologia attuale. Questi sono dati presentati poco tempo fa proprio da esperti qui, ad Aosta, dove si vedeva che il fatto di avere percorrenze quotidiane per la gran parte dei cittadini limitati a poche decine di chilometri giornalieri consentiva già con le tecnologie attuali di poter rendere fattibile questa transizione.
Una criticità che però ancora oggi è presente è l'importante differenza di costo tra i veicoli a motore termico ed elettrico. I veicoli elettrici costano di più ed è poco diffusa ancora l'infrastrutturazione privata, perché comunque in questi costi non c'è solo la parte del veicolo, ma proprio tutta la parte legata agli accumulatori, che ancora sono costosi. In più, c'è tutta una serie di costi collaterali che rendono poco appetibili queste auto: il parcheggio, l'assicurazione, in parte il bollo, anche se il bollo (anche a livello nazionale) è già fortemente agevolato, perché tali veicoli oggi godono di particolari agevolazioni sotto questo punto di vista.
Il disegno di legge presentato era proprio un tentativo di rispondere a queste mancanze: fare in modo che i cittadini trovino appetibile l'acquisto di auto elettriche, o comunque che prevedono un motore elettrico, indipendentemente poi dal sistema di alimentazione. Prevedeva un sistema di incentivazione per l'acquisto, per cui si davano contributi per acquistare, per ridurre il gap tra veicoli elettrici e veicoli termici e per la realizzazione di punti di ricarica privati, il cosiddetto "walbox". Se il cittadino compie l'infrastrutturazione in tal senso è difficile che poi si torni indietro verso il motore termico, per cui agevolare l'infrastrutturazione privata sembrava un'idea vincente. Oltre a questo, erano già previste in legge tutta una serie di agevolazioni demandate alla Giunta, come per esempio intervenire sui costi per i parcheggi, per le autostrade; si era pensato qualcosa addirittura sui trafori e sulle autostrade.
Noi oggi crediamo che un po' di tempo per la riflessione sia trascorso, quindi i tempi per poter fare riflessioni tecniche (anche migliorative) rispetto a quel disegno di legge è trascorso, quindi chiederemmo un impegno ben preciso. Vorremmo che ci fosse un'azione concreta da parte del Governo, che presentasse una proposta concreta da discutere per incentivare la mobilità sostenibile; peraltro era preannunciato anche nel programma di urgenza. Una proposta era sul tavolo, era già stata fatta, quindi si potrebbe partire da quella proposta ed eventualmente migliorarla, perché non c'è mai limite, si può sempre migliorare, ma manca l'ultima parte per rendere reale quella proposta. Allora eravamo lontani dal bilancio, quindi non si potevano ancora avere le risorse, ma oggi il bilancio è stato predisposto e fra poco lo discuteremo.
Noi non abbiamo ancora avuto modo di andare a vedere se concretamente nel bilancio vi sono queste risorse, ma è sicuramente il momento propizio se si vuole dare seguito a questa iniziativa per andare a cercare risorse regionali, per andare a finanziare tale proposta che, dal nostro punto di vista, è una risposta molto importante, perché guarda molto al futuro della Valle in un'ottica di sviluppo sostenibile, di economia davvero verde e, soprattutto, in un'ottica di andare ad eliminare in gran parte tutte quelle emissioni che derivano dal traffico urbano, concentrate intorno alle aree più densamente urbanizzate. Dal nostro punto di vista, questa è una scelta non solo opportuna, ma anche strategica per il futuro e su questo noi chiederemmo un impegno.
Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Restano; ne ha facoltà.
Restano (AC-SA-PNV) - Colgo l'occasione della presentazione di questa mozione per sottolineare che nella mobilità sostenibile è ricompreso anche l'utilizzo della bicicletta, soprattutto per percorrere quel tratto che va da casa al lavoro. A maggior ragione, io credo che in questo periodo, con l'avvento delle biciclette a pedalata assistita, questa sia una politica da perseguire in questa regione, guardando un pochino cosa fanno altrove, soprattutto negli Stati del Nord: in Francia, in Belgio e oggi anche in numerose città italiane questo avviene già. L'amministrazione pubblica sostiene, attraverso un contributo molto limitato al chilometro, ma anche come cifra totale mensile, questo comportamento virtuoso.
Ora credo che la norma richiamata dal collega Roscio non contenga questa proposta, però forse è l'occasione per reinserirla, magari attraverso l'attività sperimentale che riguarda solo la città di Aosta; forse si valuterà per tutta la regione, però ritengo sia il momento buono per portare avanti un'iniziativa di questo genere.
Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Bertin; ne ha facoltà.
Bertin (GM) - Ho poco da aggiungere a quanto già illustrato dai colleghi. Ci troviamo in un'era di transizione energetica. Molti Stati occidentali hanno intrapreso questa via, e questa iniziativa si inserisce anche in tale contesto, nel seguire attentamente e nell'anticipare i tempi di una transizione energetica ormai obbligatoria. L'utilizzo della mobilità elettrica, in generale di una mobilità alternativa al petrolio, è da sostenere e, nel caso della Valle d'Aosta, visto che già una parte dell'infrastruttura è presente, bisogna in qualche modo cercare di sfruttarla il più possibile per agevolare la direzione nella quale obbligatoriamente ci si deve orientare il più rapidamente possibile.
Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Padovani; ne ha facoltà.
Padovani (GM) - Mi sembra un'iniziativa importante per quanto riguarda due questioni, che secondo me sono fondamentali: una è la questione della mobilità e l'altra è la questione ambientale. Perché sono fondamentali? Perché queste due questioni risolvono in parte la crisi ambientale che sta vivendo il nostro pianeta, in particolare in questo caso la nostra regione, perché potrebbe diminuire le emissioni nell'aria e dall'altro potrebbe (e dovrebbe, secondo me) far tornare a discutere noi (il Consiglio) sul piano della viabilità nella nostra regione, che credo debba vedere una revisione totale per quanto riguarda il trasporto pubblico e la mobilità in generale. Mi sembra un'iniziativa importante e io la sosterrò votando a favore.
Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore Guichardaz; ne ha facoltà.
Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Ho già trattato questo tema parzialmente, se ben ricordo, rispondendo ad un'interpellanza del collega Roscio (o una mozione) sulla qualità dell'aria, che presentò credo il primo Consiglio in cui ci siamo insediati. In quell'occasione ricordavo che era già stata predisposta una proposta di disegno di legge regionale proprio per l'incentivazione e lo sviluppo della mobilità sostenibile sul territorio, che scaturiva dall'elaborazione di uno specifico obiettivo dirigenziale, approvato con apposita deliberazione della Giunta regionale in data 27 gennaio 2017 (obiettivi assegnati ai propri dirigenti dai singoli Assessori, previa naturalmente discussione e condivisione con gli interessati).
Questo specifico disegno di legge fu assegnato al Dirigente Sorsoloni dall'ex Assessore alle attività produttive ed energia, Raimondo Donzel, il quale ha promosso la seconda fase successiva all'istallazione delle colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici, che, per la cronaca - così come giustamente ricordava il collega Roscio - in termini di densità delle apparecchiature rispetto alla superficie interessata risulta essere ad oggi la principale infrastruttura di ricarica a livello sia nazionale che europeo. Infatti la diffusione dei veicoli elettrici potrà decollare concretamente solo se si interviene, oltre che attraverso la rete di ricarica - il collega Roscio ha ricordato che abbiamo credo una quarantina di colonnine collocate nella tratta centrale e in alcuni luoghi di particolare afflusso - anche e soprattutto incentivando l'acquisto dei veicoli che al momento hanno dei costi non proprio competitivi rispetto a quelli delle auto convenzionali.
Il disegno di legge già esiste in bozza, in conseguenza di una decisione politica assunta a gennaio, ma riconfermata proprio dalla precedente Giunta. Ricordo che l'obiettivo dirigenziale del Dirigente Sorsoloni fu sottoposto all'esame della Giunta precedente il 9 ottobre scorso (quattro giorni prima del cambio di maggioranza) come argomento in discussione. Per chi ci ascolta, questi argomenti si dicono in discussione perché previsti proprio da una delibera di Giunta regionale, in questo caso la citata n. 77 del gennaio 2017, essendo privi proprio delle necessarie risorse finanziarie ai fini dell'avvio dell'iter procedimentale di discussione della proposta in Consiglio regionale. Questo giusto per spiegare la genesi e l'iter del testo di disegno di legge in questione.
È interessante segnalare che questo dispositivo è, a suo modo, un precursore di un analogo (quantomeno nei propositi per il momento) provvedimento di incentivazione e finanziamento della mobilità sostenibile, che è previsto nel Piano nazionale delle infrastrutture di ricarica elettrica (PNIRE), per il quale ad oggi non sono stati avviati strumenti di finanziamento statale. Il disegno di legge regionale, quando si tramuterà in provvedimento legislativo definitivo, diventerà un'iniziativa quasi unica a livello nazionale, in quanto solamente le Province autonome di Bolzano e di Trento si sono dotate ad oggi di una legge simile, comunque con importi e agevolazioni economiche inferiori rispetto a quelle che intendiamo proporre con il nostro provvedimento legislativo.
Rispetto all'iter procedimentale, vorrei solo brevemente spiegare cosa abbiamo fatto in questo mese e mezzo riguardo al tema oggi portato all'attenzione dell'aula, giusto per dire che su questo argomento non abbiamo aspettato, anzi, siamo assolutamente in linea con lo spirito alla base di questo progetto che voi avete poi accolto ad ottobre, in Giunta. Dopo aver presentato come argomento in discussione l'articolato, il 9 ottobre scorso, e dopo averlo consegnato alla precedente Giunta, si è provveduto a richiedere alla Struttura Programmazione e bilancio uno specifico stanziamento per il triennio 2018/2020 da prevedere proprio nella legge regionale di approvazione del corrispondente bilancio di previsione (legge finanziaria regionale), determinato in complessivi 3,6 milioni di euro ripartiti su tre anni. Queste risorse non dovrebbero andare solo per l'acquisto e per l'installazione di stazioni di ricarica domestica, ma anche per il leasing di veicoli elettrici, ibridi, plugin e a celle di combustibile. Poi credo che, durante la discussione del progetto del disegno di legge, si potrà discutere eventualmente di proposte che ciascuno potrà fare.
Voglio tranquillizzare i colleghi firmatari, perché nel complessivo ragionamento sulle priorità da perseguire che abbiamo fatto nel primo mese e mezzo di governo il tema della mobilità sostenibile è stato trattato come una delle priorità, quindi i relativi finanziamenti sono stati individuati nel bilancio del nostro Assessorato, previo opportuno confronto con i colleghi della Giunta. In data 29 novembre, infatti, sempre la Struttura Programmazione e bilancio ha comunicato l'avvenuta istituzione di due nuovi capitoli nel bilancio di previsione 2018/2020 con gli stanziamenti richiesti, che però potranno essere utilizzati solo successivamente all'entrata in vigore della legge regionale di approvazione del prossimo bilancio. Va da sé che la presentazione del disegno di legge, che nel frattempo è oggetto anche di alcuni ragionamenti migliorativi e che vorremmo presentare in Commissione per l'iter consueto, è pertanto subordinato all'approvazione della legge finanziaria regionale, nonché all'operatività della stessa prevista per l'inizio del 2018.
In definitiva, quindi, quanto indicato nella mozione è già previsto mediante l'attivazione delle ordinarie procedure di contabilità, ma l'impegno di trenta giorni non può essere rispettato, perché soltanto dopo l'approvazione della legge regionale finanziaria potranno essere chiesti i prescritti pareri del Dipartimento legislativo e legale del Dipartimento bilancio, finanze e patrimonio e società partecipate, del Dipartimento politiche strutturali e affari europei. Pertanto chiederemo ai colleghi firmatari della mozione di ritirarla, perché sostanzialmente è superflua ai fini del risultato, con la rassicurazione che il disegno di legge sarà depositato non appena possibile per il consueto iter consiliare.
Dalle ore 17:20 assume la presidenza il Vicepresidente Farcoz.
Farcoz (Président) - La parole au collègue Roscio.
Roscio (ALPE) - Solo una breve osservazione. Non ripercorro tutto l'iter del disegno di legge, sennò staremmo qua fino a dopodomani, ma mi sembra di capire che l'intento sia quello di andare avanti, di trovare le risorse, e dal 1 gennaio 2018 si potrà concretamente accedere a queste misure.
Noi vorremmo però mantenere la nostra mozione sostituendo, se serve, la dicitura "entro trenta giorni" con "al più presto"; pertanto si lascerebbero i tempi tecnici confidando che al più tardi nel mese di gennaio ci sia la possibilità di accedere a questi benefici.
Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Restano; ne ha facoltà.
Restano (AC-SA-PNV) - Forse io ho inteso male, ma non ha risposto alla mia sollecitazione: se era disponibile eventualmente ad inserire in legge anche quella parte.
Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore Guichardaz; ne ha facoltà.
Guichardaz (PD-SIN.VDA) - L'iter è oramai attivato, i tempi sono quelli tecnici. Quindi, al di là dei tempi indicati, noi abbiamo garantito prevedendo gli appositi capitoli di bilancio.
Per noi è superflua questa mozione, quindi ci asterremo, ma continuo a dire che vi è da parte nostra la garanzia e la rassicurazione che stiamo procedendo verso l'approvazione di questo testo di legge con il contributo dei colleghi che vorranno puntualizzare o portare i loro suggerimenti. È pronto e sarà depositato nell'apposita Commissione consiliare non appena ci saranno i finanziamenti e poi in Commissione si potranno discutere eventualmente altri emendamenti. La norma sulla mobilità finanziaria allo stato attuale parla e tratta mezzi di locomozione elettrica, plugin e ibridi, e non contempla direttamente la mobilità con biciclette elettriche di altro modo. Possiamo fare un'analisi sui finanziamenti o su altro, ma da parte mia non ci sono al momento preclusioni.
Presidente - Se non ci sono altri interventi, pongo in votazione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Esito della votazione:
Presenti: 33
Votanti : 13
Favorevoli: 13
Astenuti: 20 (Baccega, Bertschy, Bianchi, Contoz, Cretier, Fabbri, Farcoz, Follien, Grosjean, Guichardaz, Isabellon, Lanièce, Marguerettaz, Nogara, Péaquin, Perron, Rini, Rollandin, Testolin, Viérin)
Il Consiglio approva.