Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3071 del 5 dicembre 2017 - Resoconto

OGGETTO N. 3071/XIV - Interpellanza: "Iniziative assunte per sollecitare la pubblicazione del decreto legislativo in materia di coordinamento e di raccordo tra la finanza statale e regionale".

Morelli (Président) - Le point n° 29 est renvoyé à plus tard pour une absence justifiée de l'Assesseur. Point n. 30 à l'ordre du jour, pour l'illustration a demandé la parole le conseiller Marquis.

Marquis (AC-SA-PNV) - Abbiamo avuto modo già nello scorso Consiglio, attraverso la mozione, di trattare l'argomento che abbiamo riproposto all'attenzione del Consiglio attraverso l'interpellanza oggetto di questa discussione: si tratta della norma di attuazione che dovrebbe consentire la manovrabilità fiscale.

Nel corso dell'ultimo Consiglio abbiamo appreso che la norma non era ancora stata pubblicata e che l'iter aveva ancora tutta una serie di passaggi da fare alla Presidenza della Repubblica e per la pubblicazione; il giorno dopo abbiamo cercato di verificare, per quanto si è potuto con i nostri mezzi, e parrebbe che la norma sia stata bollinata dalla Ragioneria dello Stato e sia stata firmata anche dalla Presidenza della Repubblica e trasmessa all'ufficio competente per le pubblicazioni.

Era per avere conferma di questo, per poter fare il punto della situazione, anche in approccio alla discussione del bilancio che si terrà nei prossimi giorni.

Presidént - Pour la réponse a demandé la parole le Président du gouvernement.

Viérin (UVP) - Ringrazio il collega Marquis per questa iniziativa che, a dire il vero, non si limita a richiedere a che punto sia il decreto legislativo, se alla firma o alla pubblicazione, ma si spinge oltre, perché nelle premesse afferma che il fatto che il decreto legislativo parrebbe già essere firmato potrebbe (così nelle premesse viene scritto) dare la possibilità d'inserire misure all'interno della legge di bilancio.

Vorrei dire che questo tema sta a cuore a diverse sensibilità all'interno di quest'aula. Credo sia un tema trasversale. E se fosse stato possibile già fare qualcosa, le cose sarebbero già state fatte. Anche se - e lo trovate nel DEFR che è stato presentato e approvato in Giunta - sulla manovrabilità fiscale noi crediamo che sia importante avere una condivisione e le future eventuali modulazioni dei tributi - che peraltro devono vedere allocate delle risorse per compensare questa possibilità - dovrebbero vedere operare un gruppo di lavoro, al di là dei tecnici e chiaramente degli amministratori, per evitare che ci siano delle scelte calate dall'alto, al di là di ciò che si può fare. Crediamo che sia un tema d'interesse generale, da condividere anche con le categorie e soprattutto con gli operatori economici.

Detto questo, noi spesso ci ricordiamo che è importante una distinzione fra i ruoli tecnici e politici. Quindi il nostro ruolo politico-amministrativo è stato quello di approvare in questo Consiglio la norma di attuazione. Dopo di che c'è un iter tecnico, che non può prevedere ingerenze, nel rispetto dei ruoli e delle funzioni di chi deve poi fare i passaggi.

Quindi, contrariamente a quanto viene affermato nell'interpellanza, la condizione essenziale perché una norma di legge sia efficace, è la sua pubblicazione. Quindi voi nelle premesse dite che manca solo la pubblicazione, essendo già esperiti tutti i passaggi amministrativi necessari e che quindi il decreto legislativo è uno strumento utile, per cui si possono già applicare una serie di misure. Voi dite "considerato che i tempi di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale hanno dunque carattere esclusivamente tecnico e sono imminenti"; "che il decreto legislativo offre straordinari margini di autonomia finanziaria, che creano un utile strumento per rilanciare l'economia e l'occupazione", noi crediamo che si debba agire (e si vuole agire) ma si deve agire quando c'è questa parte che manca, in quanto è la pubblicazione che stabilisce anche i termini dell'entrata in vigore del decreto. Questo ce lo dicono i tecnici. Ecco perché noi diamo la massima disponibilità, ma non ci possiamo sostituire ai tecnici, interpretare le leggi e dire che basta la firma del Presidente della Repubblica per applicarla, perché non è così. Quando poi gli uffici ci dicono che non è così, anche come amministratori non è che possiamo rivendicare delle cose che non sono corrette.

In assenza di pubblicazione del decreto legislativo recante la norma di attuazione in materia di coordinamento e di raccordo tra finanza statale e regionale - in aggiunta a quelle che già abbiamo previsto, perché abbiamo per esempio previsto tutta una serie di norme sulle tasse automobilistiche, sull'IRAP - noi non abbiamo potuto inserire nella legge di stabilità regionale ulteriori norme fondate su quanto in esso previsto, per il semplice fatto che gli uffici competenti non avrebbero potuto proporre e validare queste norme. C'è la volontà, ed è il secondo Consiglio in cui parliamo di questo, ed è il secondo Consiglio in cui diciamo che, appena sarà possibile, lo faremo, ma lo faremo in condivisione, tutti insieme, per capire quale manovrabilità vogliamo mettere in campo.

Sappiamo anche che il decreto legislativo è già stato firmato dal Presidente della Repubblica e ci auguriamo anche noi che la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale sia imminente, in modo che il Governo, anche nel corso del 2018, possa iniziare (in condivisione con il Consiglio) a impostare interventi normativi per il rilancio dell'economia valdostana, compatibilmente con le risorse che decideremo di allocare, individuando in che modo reperirle, agendo sulla nostra autonomia finanziaria e sulle nuove competenze che ci sono attribuite, attraverso questa norma, su manovrabilità delle aliquote dei tributi locali.

Questo per dire, ripetiamo, come abbiamo avuto modo di dire nell'ultimo Consiglio, che c'è la volontà, anzi, siamo stati i proponenti, collega Marquis, di questa manovrabilità fiscale ai tempi in cui abbiamo rilanciato una zona franca moderna compatibile con l'attualità: è stato fatto un lavoro che è durato diversi anni, è stata preparata una norma di attuazione e l'ultimo pezzo è arrivato in questi ultimi mesi. Mancano i passaggi formali. Non appena i passaggi formali saranno concretizzati, credo che sarà importante, come l'abbiamo scritto nel DEFR, fare un gruppo tecnico-amministrativo per decidere tutti assieme le azioni da mettere in campo.

(Alle ore 18:00 riassume la presidenza il Presidente Rosset)

Rosset (Presidente) - Per la replica, ha chiesto la parola il consigliere Marquis. Ne ha facoltà.

Marquis (AC-SA-PNV) - Ho ascoltato con attenzione le parole del Presidente del Governo, non posso dirmi soddisfatto perché questa è una norma dalle straordinarie potenzialità; è una norma approvata dalla Regione, dal Consiglio dei Ministri, dalla Ragioneria dello Stato e dal Presidente della Repubblica e l'aspetto tariffario dovrebbe entrare in vigore dal 1 gennaio del 2018.

Ora io mi chiedo se la pubblicazione formale, che è solo un atto che deve fare un ufficio nei prossimi giorni, possa impedire le ragionevoli certezze di disciplinare gli aspetti tariffari. Io credo che se ci siamo azzardati, senza titolo giuridico, a iscrivere i 144 milioni sul bilancio della Regione (ma di questo discuteremo in sede di bilancio), non ci si debba spaventare di scrivere gli effetti di questa norma, perché sicuramente il titolo giuridico qui c'è, è chiaro e non può più essere messo in discussione da nessuno.

Purtroppo qui si evidenzia una visione completamente diversa della gestione dell'economia, dello sviluppo della regione. Ci sono due modi diversi di vedere le cose. L'abbiamo visto dalla presentazione della Finanziaria: si predispone un bilancio per distribuire delle risorse, per fare della spesa, ma questa è tutta spesa che non crea sviluppo.

Bisogna tenere conto di quello che fanno gli altri, perché qui non c'è niente da inventare. Guardiamo quello che fanno le altre Regioni. Io vi faccio solo un esempio: il Trentino, che ha un bilancio di 4,7 miliardi, ha 364 milioni di sgravi fiscali. Applicato alle proporzioni del nostro bilancio, vorrebbe dire che dovremmo avere 93 milioni di sgravi fiscali, se fossimo in linea con quello che stanno facendo gli altri. Noi abbiamo zero sgravi fiscali e questa è la ragione per cui la nostra economia è ferma, non c'è sviluppo, non c'è possibilità di creare dei posti di lavoro!

Io credo che occorra un senso di responsabilità nel definirlo il prima possibile e noi nel bilancio sicuramente faremo già delle proposte in questa direzione, perché non ci si può arrendere sostenendo che i passaggi ancora da fare sono dei tecnicismi e che non ci sono ingerenze della politica. Io credo che al posto di fare delle letterine (magari in altri ambiti), che lasciano il tempo che trovano, qui ci stava una lettera allo Stato per sollecitare questa pubblicazione.

Ma purtroppo sono sicuro che non è stata fatta, e questo dimostra la mancanza di volontà di perseguire questo obiettivo da parte del Governo. Questo mi dispiace molto, ma da Valdostano prima che da politico, perché non c'è la possibilità di creare le condizioni per dare sviluppo alla nostra economia. E su questo noi ci confronteremo nel prossimo bilancio in aula, faremo delle proposte e speriamo che ci possano essere le condizioni per essere applicate, riteniamo che, al momento della discussione, ci possa essere la pubblicazione della norma sulla Gazzetta Ufficiale.