Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3068 del 5 dicembre 2017 - Resoconto

OGGETTO N. 3068/XIV - Interpellanza: "Interventi per il finanziamento delle attività di restauro e recupero dei beni monumentali".

Morelli (Président) - Point n° 26 à l'ordre du jour. Pour l'illustration a demandé la parole la collègue Certan.

Certan (ALPE) - La legge n. 27/93 prevede la concessione di contributi per il restauro del patrimonio edilizio, artistico, storico, ambientale per privati, per Comuni e anche per tutti i beni ecclesiastici. Ho riassunto proprio il cuore di questa legge, che è molto semplice però, a nostro avviso, è una legge molto importante per la comunità valdostana e per il recupero di tutti i beni, le case monumentali, monumenti o documenti. Dal 2011 si era scelto di non finanziare più la legge, soprattutto per la parte dei privati e per la parte dei Comuni, mentre per i beni ecclesiastici si era deciso di continuare a finanziare. Ora noi crediamo che sia una legge molto importante, perché questi beni, se non vengono recuperati, una volta che si degradano, comunque sia, sono persi e perdono tutto il loro valore, soprattutto storico e culturale. Non è possibile poi recuperarli nella loro vera essenza.

Quindi secondo noi è importante che delle risorse vengano sempre destinate per questi beni. Con la variazione di bilancio di agosto, come Giunta regionale (con una DGR e poi una delibera di Giunta mi pare di fine settembre/ottobre), avevamo deciso di rifinanziare ed eravamo riusciti a dare risposta mi pare a quindici, venti richieste (un po' più di metà della graduatoria rimasta in qualche modo non rifinanziata dal 2011) e gli uffici stavano valutando, con le risorse disponibili, se era possibile riuscire a dare risposta a tutte le persone che dal 2011 fino al 2017 hanno presentato domanda.

Con questa iniziativa, oltre a continuare a mettere in evidenza quanto a nostro avviso sia importante sostenere questa legge, le chiediamo, Assessore, se come Giunta regionale avete fatto delle valutazioni e se intendete in qualche modo finanziare le opere ancora in graduatoria, quelle rimanenti. So che gli uffici stavano comunque facendo i conteggi, quindi probabilmente è possibile con qualche risorsa poter anche dare risposta a quelle domande prive di copertura finanziaria fino ad ora. Chiediamo inoltre se nel prosieguo è intenzione predisporre delle risorse sul bilancio regionale -che abbiamo ricevuto oggi, non abbiamo avuto ancora modo di esaminarlo - per i nuovi interventi, che comunque dal 2018 ci sono. Nella delibera noi avevamo anche previsto dei criteri per assegnare tali contributi, quindi se avete già in qualche modo fatto delle valutazioni, aspettiamo la sua risposta.

Président - Pour la réponse la parole à l'assesseur Rini.

Rini (UV) - A seguito dell'assestamento di bilancio, in esecuzione dei criteri approvati dalla Giunta regionale con la deliberazione n. 1317 del 2 ottobre per la concessione dei contributi, proprio ai sensi della legge regionale n. 27/93, di cui alle domande giacenti per il restauro dei beni appartenenti alle amministrazioni locali e a privati, di cui alle domande giacenti alla data della DGR stessa, si fa presente che tutti i fondi assegnati sono stati impegnati per l'erogazione dei finanziamenti e che le domande giacenti si sono ridotte da trentaquattro a quattordici (tredici di privati e una di un Comune). Per questo, a seguito di una ricognizione fatta dagli uffici, la situazione risulta la seguente: per le restanti sei richiedenti, hanno comunicato l'ultimazione dei lavori, per tre domande i lavori sono ancora in corso di ultimazione, per cinque domande (quattro privati e il Comune di Pont-Saint-Martin che ha comunicato che invece farà i lavori nel 2019/20) gli interventi non sono ancora stati iniziati e non vi è una previsione nemmeno del loro avvio in tempi brevi. In base ai criteri di cui alla DGR sopracitata (n. 1317) e in attesa di una più precisa e documentata rendicontazione degli interventi eseguiti, gli uffici hanno pertanto stimato la necessità finanziaria a copertura delle richieste, operando una previsione quindi sul triennio 2018/20, con quelli che sono i dati che abbiamo ad oggi, che è stata accolta nella predisposizione del bilancio in corso. Quindi ovviamente abbiamo ritenuto una buona azione quella che avevate previsto e abbiamo, quindi, deciso di portarla avanti anche per il triennio.

Si è rinviato, invece, anche al fine di evitare inutili residui passivi (ma questa è proprio una questione più contabile) all'assestamento di bilancio l'eventuale integrazione determinata dalla realizzazione degli interventi attualmente non ancora iniziati o in fase di ultimazione, perché avremmo perso quella parte di finanziamento. Lo stesso dicasi per eventuali nuove domande che dovessero essere presentate. Quindi la cifra sul bilancio triennale c'è, e c'è tutta la volontà da parte di questa Amministrazione di continuare con questa previsione.

È un'ottima idea, lo riconosco con molta tranquillità. Le cose buone vanno portate avanti e se in passato non era stata prevista, è anche perché - bisogna ammetterlo - i bilanci degli ultimi anni erano bilanci di restrizione, dove talvolta si faceva fatica anche a trovare le risorse per i beni di competenza diretta regionale. Adesso finalmente c'è di nuovo una boccata di ossigeno e sicuramente questi interventi, per le motivazioni che lei ha ben ricordato: se su un bene non si interviene subito, poi è troppo tardi e il bene stesso va perso. Quindi crediamo che sia un buon progetto da portare avanti.

Président - Pour la réplique la parole à la collègue Certan.

Certan (ALPE) - Non possiamo che essere soddisfatti del fatto che siano state previste delle risorse anche per i prossimi tre anni. È chiaro che bisognerà vedere quante siano queste risorse. Noi adesso non lo sappiamo, lei non ha fornito i dati.

Due precisazioni. Quando noi in variazione di bilancio abbiamo deciso di fare questa azione, non è che avessimo tante risorse a disposizione ma, facendo una valutazione un po' approfondita con gli uffici, ci siamo resi conto che anche con poche risorse si riusciva a dare risposta, ricordo: 350 mila euro per i privati, su trentaquattro richieste mi pare ne siano state soddisfatte diciassette e 50 mila euro per i Comuni: erano cinque i Comuni che avevano già ultimato i lavori.

A mio avviso, in qualche modo questo è anche un volano comunque per tutte quelle attività piccole, magari di piccole imprese di restauro, che comunque svolgono un'azione storica e culturale non indifferente nel nostro territorio.

Mi permetto anche di dire che, a mio avviso, questa è una legge che dovrebbe essere sempre finanziata e soprattutto non dovrebbe essere fatta una scelta; io adesso non sono andata a rivedere nel 2011- sicuramente la crisi economica aveva inciso - però comunque si era scelto (anche a ragione) di sostenere tutti i beni ecclesiastici, che a mio avviso non sono patrimonio solo della Chiesa, ma pure della comunità valdostana, proprio per il ruolo storico e culturale che rivestono, però, a mio avviso, nello stesso modo vanno mantenute le risorse anche per la parte legata ai privati e ai Comuni.

Ricordo che molti Comuni hanno dei beni documento/monumento e in questi anni non hanno potuto neanche ristrutturare queste strutture, che sono andate in deperimento. Penso ad esempio a Donnas, dove c'erano 'Istituto musicale e la SFOM: una bellissima struttura, che però negli anni ha perso la sua funzionalità. Dispiace, perché adesso ci ricordiamo la decisione di questa estate di abbandonare questa struttura e di dover trovare dei locali più idonei per una scuola, però adesso crediamo anche che il Comune di Donnas sia in difficoltà anche per non aver potuto negli anni fare una programmazione di questa struttura.

Ho fatto questo esempio, ma ce ne potrebbero essere molti altri per molti altri Comuni, e anche per i privati. Quindi bene che siano state previste, ci auguriamo che siano dei fondi che possano dare risposta a tutti quelli che vorranno restaurare e intervenire sui loro beni storici.