Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3062 del 5 dicembre 2017 - Resoconto

OGGETTO N. 3062/XIV - Interpellanza: "Realizzazione di nuove iniziative contro lo spreco alimentare a seguito dell'entrata in vigore della legge 166/2016".

Rosset (Presidente) - Possiamo procedere con il punto n. 20 all'ordine del giorno. Il n. 19 è abbinato al n. 31. Per l'illustrazione, ha chiesto la parola il consigliere Fosson. Ne ha facoltà.

Fosson (AC-SA-PNV) - Due parole, riferendomi alle premesse dell'interpellanza, che da una parte presentano dei dati preoccupanti sulla povertà in Italia (povertà alimentare), ma che dall'altra parte sottolineano il paradosso per cui di fronte a una povertà alimentare c'è un notevole spreco di alimenti. I dati ISTAT del 2015 riferiscono che in Italia ci sono quasi cinque milioni di persone in situazione di povertà alimentare, che non hanno da mangiare. Dall'altra parte, sempre lo stesso Istituto dice che sono 5,1 i milioni di tonnellate di cibo e di eccedenze che non vengono utilizzate, ma distrutte, per un valore commerciale di 12 miliardi di euro (210 euro a persona).

In Valle, nel tempo c'è stata da parte di tutti una grande attenzione a contrastare questo paradosso di una povertà alimentare da una parte e di uno spreco di alimenti dall'altra. Sottolineo l'esistenza del Banco alimentare, attivo dal 1990 in Valle d'Aosta, che negli ultimi anni ha anche ricevuto un sostegno dall'Amministrazione regionale.

A fine legislatura precedente, nel 2013, quest'aula ha promosso una mozione in cui invitava il Governo a muoversi per ridurre questo paradosso. C'è stata nel mese di dicembre 2015 l'approvazione di un bando di progettazione per la gestione sperimentale di un emporio solidale per il biennio 2016/17, emporio realizzato e attivato nel 2016. C'è stata nel maggio 2015 un'interpellanza del gruppo di ALPE che andava proprio in questa direzione, che sottolineava come il recuperare le eccedenze alimentari volesse anche dire diminuire le quantità di rifiuti da eliminare. C'è stata inoltre l'approvazione, in data 27 settembre 2013, della costituzione di un gruppo interistituzionale per la ridistribuzione delle eccedenze alimentari - che si è riunito più volte dal 2013 al 2015 - in cui era presente anche l'Assessorato all'ambiente con l'Assessore Bianchi.

Assessore, tutti i tentativi di recuperare le eccedenze e di riutilizzarle per chi aveva bisogno di mangiare si sono sempre trovati di fronte delle difficoltà oggettive: come riutilizzare dei cibi, non buttarli via, come trasportarli e come convincere chi li eliminava, perché costa di meno eliminarli piuttosto che organizzare una donazione; c'era un vuoto legislativo, si legge in una nostra conferenza.

La legge Gadda del 16 settembre 2016 porta novità estremamente importanti. Qui c'è stata una riunione in cui la piacevole onorevole Gadda si è presentata a relazionare su questa novità legislativa importante (la prima in Europa) e volevamo chiedere quale cambiamento può comportare questa legge entrata in vigore e se questo paradosso che ho illustrato possa trovare delle soluzioni differenti in Valle d'Aosta.

Presidente - Per la risposta, ha chiesto la parola l'assessore Bertschy. Ne ha facoltà.

Bertschy (UVP) - Grazie Presidente. Grazie collega Fosson per la dettagliata e anche precisa illustrazione. Nel precedente incarico credo - nonostante fosse l'Assessore all'ambiente il delegato nel gruppo - che abbia seguito, per incarico sulle Politiche sociali, il lavoro realizzato. In questi giorni, alla luce dell'approvazione di questa importante legge, ci siamo confrontati con l'Assessore Guichardaz proprio per rimettere e riorganizzare gli strumenti necessari a riorganizzare anche il nostro "sistema Valle d'Aosta".

La legge - non sto a ripercorrere tutto il trascorso di quello che già è stato fatto - permette a livello nazionale un'implementazione attraverso l'applicazione del sostegno per l'inclusione attiva, ossia del reddito di inclusione REI, e, attraverso la revisione delle azioni regionali, permette una riorganizzazione dei sostegni e anche delle politiche che stanno intorno alle persone in questa particolare azione per la lotta alla povertà e per il sostegno ad ogni famiglia. Tutto questo in un'unica norma. È per quello che, oltre a concentrarci sulle buone prassi attive che si portano avanti da anni, è necessario, a nostro avviso, affrontare una progettazione che, sul piano gestionale, sia ancora più coordinata rispetto alla fase precedente. Anche perché - come giustamente è stato sottolineato - ci sono dei paradossi: da un lato una povertà crescente e dall'altro l'impossibilità d'intercettare pienamente l'importante produzione di spreco alimentare che si fa ancora.

La legge ha ben decifrato e dettagliato cosa si intende per spreco alimentare, e si è superata anche quella fase che rendeva poco rispettoso della dignità delle famiglie l'intervento che bisogna offrire.

Da parte nostra, ci apriamo a una revisione complessiva di questo modello di sostegno, che abbracci un po' tutte le possibili energie, creando delle giuste sinergie sul territorio per verificare dove le eccedenze alimentari possano essere intercettate e messe a disposizione del territorio. È stata una grande operazione quella dell'apertura dell'emporio qui ad Aosta. È chiaro che nel capoluogo si concentra la maggior parte della popolazione, ma il nostro territorio è ancora più ampio e, grazie al lavoro di tante associazioni che raggiungono anche i paesi più distanti, è opportuno - sulla base delle sperimentazioni dell'emporio - valutare come arrivare con organizzazioni, istituzioni e associazioni, anche a questi territori.

A livello nazionale, l'applicazione del REI porta ad approvare un piano triennale per la lotta alla povertà. Con questo piano si intendono sviluppare le azioni.

Oltre a questo lavoro, a livello nazionale si aggiunge la rete della protezione dell'inclusione sociale - all'articolo 21 - e, in più, una proposta di accordo Stato-Regioni e linee d'indirizzo rivolte agli enti gestori di mense scolastiche, aziendali, ospedalieri, sociali e di comunità, al fine di prevenire e ridurre lo spreco connesso alla somministrazione di alimenti.

Tenendo conto di questo quadro normativo e di queste azioni, dovremmo dirigere la nostra progettazione del futuro, ribadisco: tenendo conto di quello che già è stato fatto e soprattutto riorganizzando e riapprovando un gruppo che, a livello interdisciplinare e interistituzionale, riprenda questa azione. Un'azione che ha l'obiettivo di contrastare la povertà ma che deve essere attenta all'impatto che questo modo di vivere ha ancora sull'ambiente. In questo senso, il raccordo con il piano nazionale - cercando anche noi di programmare un piano triennale regionale - può essere la strada giusta per fare un percorso parallelo.

Nel prossimo periodo, quindi, l'obiettivo è reistituire un'organizzazione, passando da una fase di sperimentazione a una fase più definitiva. Allo stesso modo di come, nel corso della giornata che si è tenuta qui, l'intervento dell'onorevole Gadda è stato molto puntuale e capace d'interessare l'attenzione dei giovani in sala, è importante cercare di promuovere delle azioni che vadano oltre l'importante lavoro che stanno già facendo le associazioni e arrivino sempre di più ai giovani e alle istituzioni scolastiche. In questo senso, un'attenzione su future azioni, anche di sostegno a progetti di tipo sociale, attraverso le politiche giovanili, è quello che intendiamo svolgere.

Quindi l'obiettivo da qui a breve è ricostituire questo gruppo, dare forza a una progettazione ancora più ampia e mettere in campo, se possibile, una sinergia ancora più importante ed efficace con quegli attori che fino ad ora non si sono fatti coinvolgere dal lavoro realizzato. Tutto questo, chiaramente, ringraziando chi fino ad oggi si è adoperato attraverso il Banco alimentare e in altre attività a tenere vivo questo argomento e a promuovere le attenzioni che vanno date alle persone che si trovano in questa situazione. Quindi il lavoro che a breve ci troveremo, insieme all'Assessorato all'ambiente, a realizzare, è quello che vi abbiamo presentato.

L'intenzione è anche di organizzare alcune serate di informazione sul territorio per spiegare, anche attraverso la collaborazione con il CSV, le novità che ha introdotto la legge che ha proposto l'onorevole Gadda nel suo intervento qui in Valle d'Aosta.

(Alle ore 16:05 assume la presidenza il Vicepresidente Farcoz)

Farcoz (Président) - La parole au collègue Fosson.

Fosson (AC-SA-PNV) - Grazie Assessore. Mi permetta solo di sottolineare come questa sia una normativa molto importante che, approvata nel settembre dell'anno scorso, può dare veramente consistenza a tutto quello che diceva lei. Il nostro territorio è molto sensibile a questo riguardo: ricordo che il Banco alimentare distribuisce in Valle d'Aosta trentotto/quaranta tonnellate di cibo ai poveri e che l'emporio solidale, che è in fase sperimentale, dovrà adesso, entro dicembre 2017, presentare una relazione sull'attività svolta; esso è sicuramente uno strumento importante, per cui questa è una normativa finalmente risolutiva.

La pregherei d'indirizzare le sue forze e soprattutto di coordinare il volontariato che già si occupava di questo in questa nuova prospettiva che si aspettava da tempo, perché la legge Gadda definisce i compiti e i ruoli, definisce i tempi in cui un cibo debba essere distrutto o sia possibile una commercializzazione ulteriore, ma soprattutto introduce la possibilità di una defiscalizzazione: i Comuni che utilizzano e applicano questa normativa possono ridurre la tariffa della tassa dei rifiuti. Quindi mi sembra che sia un'occasione importante per partire in modo più concreto in questa direzione, una direzione per la quale adesso da questa normativa è stato colmato il precedente vuoto amministrativo. Direi che è un'occasione riunire in breve tempo il tavolo interistituzionale costituito con l'Ambiente e con la Sanità, anche perché a questo tavolo sono presenti tutti i rappresentanti delle istituzioni che si occupano di questo.

Se mi permette, consiglierei (e il tempo lo ha dimostrato) che, oltre all'Assessorato alla sanità e politiche sociali e all'ambiente in un tavolo di questo tipo, per il recupero degli sprechi alimentari, non possa non esserci l'Assessorato all'agricoltura.

Questa mia interpellanza voleva sostenere e comunque spingere a utilizzare il più possibile una normativa che interviene veramente in questo paradosso, riducendolo. La Valle d'Aosta ha sicuramente sia la sensibilità che le forze per introdurre e sperimentare queste norme già in breve tempo.