Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3060 del 5 dicembre 2017 - Resoconto

OGGETTO N. 3060/XIV - Interrogazione e Interpellanza: "Modalità di finanziamento degli interventi per la realizzazione della nuova telecabina Champoluc-Crest" e "Proposte di modifica del progetto di rifacimento della telecabina Champoluc-Crest".

Rosset (Presidente) - Possiamo proseguire con la trattazione congiunta del punto n. 18 abbinato con il punto n. 15 all'ordine del giorno. Ha chiesto la parola il consigliere Cognetta, ne ha facoltà.

Cognetta (M5S) - Con questa interpellanza cerco di fare il punto delle criticità che ho rilevato rispetto al progetto di fattibilità tecnica ed economica, relativa al rifacimento della telecabina Champoluc-Crest fatto dalla società Monterosa. Verso la fine di questa giornata, o nella prossima, discuteremo anche del finanziamento di quest'opera, che è di 16 milioni 100 mila euro, all'interno del disegno di legge n. 120 presentato dal Governo. Però prima di addentrarci nei dettagli tecnici più complessi rispetto alla legge, vorrei fare l'elenco di quelle che, secondo me e arrivate nei miei uffici, sono le questioni poco chiare che andrebbero in qualche modo sistemate.

Innanzitutto c'è da chiarire il fatto che quella funivia, che per motivi tecnici deve essere risistemata, funge anche da trasporto pubblico locale e nel momento in cui sarà chiusa - lo sarà per tutta la stagione estiva e per parte di quella invernale; così è nei programmi - bisognerà dare una risposta a chi usufruisce di questo trasporto pubblico e che probabilmente avrà dei problemi, sia come residente che come lavoratore, a raggiungere il proprio luogo di lavoro. Altra cosa rilevata è il fatto che, siccome ci saranno delle modifiche alle piste piuttosto che uno snow park, queste modifiche alle piste saranno fatte su prati in cui attualmente non c'è la possibilità di passaggio: sono prati, non sono adibiti a pista e quindi non c'è attualmente la possibilità da un punto di vista catastale, e devono essere fatti dei passaggi per ottenere i permessi da parte dei privati che hanno questi prati. Altro problema poi riguarda l'accesso con i mezzi. Attualmente c'è una pista sterrata che verso la fine verrà eliminata, perché una parte di questa diventerà uno snow park e, di conseguenza, si avrà una difficoltà maggiore a passare con i mezzi.

Un altro punto che sicuramente non è stato preso in considerazione dal progetto, è il fatto che attualmente a valle, a Champoluc, si creano d'inverno delle code piuttosto lunghe per gli sciatori che devono scendere dal pulmino, scaricare gli sci, salire alla funivia e così via, e questo fatto per diversi pulmini crea una lunga coda nel centro del paese. Lasciando la partenza lì dov'è, la questione non si risolve, tant'è che poi il Comune sta prevedendo una strada alternativa proprio per risolvere questo problema: non spostiamo da lì la partenza, ma facciamo un'altra strada. Invece, per quanto riguarda l'arrivo, anziché essere dismesso, verrà trasformato in un parcheggio: resta lì tutta la stazione d'arrivo, viene rifatta e viene trasformata in un parcheggio. Altra cosa abbastanza rilevante è che verrà fatto un ristorante da parte della società, pur essendocene già uno presente in loco e quindi la società si mette a fare concorrenza a talune attività dei privati. La cosa più triste di tutta questa questione è che sicuramente, visto il progetto, si danneggeranno delle attività che sono a monte, perché si sposta l'arrivo, ma sostanzialmente per gli spostamenti e per le modifiche che verranno fatte sul territorio, ci saranno delle attività che verranno di colpo oscurate al passaggio dei turisti.

Tutto questo mi fa dire che probabilmente bisognerebbe dire alla società Monterosa - ho avuto modo di avere in audizione anche il presidente qualche giorno fa e gli ho già preannunciato la stessa cosa, quindi la dico a lei, Assessore, ma sicuramente ha già ascoltato anche il presidente Munari questa cosa - di fare in modo che questo progetto venga modificato in maniera da avere la maggiore condivisione possibile. Io direi la condivisione totale, visti i numeri: parliamo di una ventina di persone, non di centinaia o di migliaia. Secondo me si può trovare un accordo, quindi vorrei conoscere le intenzioni del Governo.

Presidente - Per la risposta, ha chiesto la parola l'assessore Marguerettaz, ne ha facoltà.

Marguerettaz (UV) - Il collega Cognetta ha rappresentato nell'interpellanza una serie di questioni che immagino siano state rappresentate da qualcuno in loco. Non immagino che il collega Cognetta abbia una conoscenza così dettagliata delle questioni, quindi si sarà fatto tramite di esprimere in Consiglio regionale dei dubbi e dei punti di vista che sono specifici. E io, a mia volta, non avendo una conoscenza così dettagliata della questione, ovviamente le riporto le valutazioni fatte dalla Monterosa.

Prima di arrivare alla risposta del quesito, io credo che sia molto importante fare alcune valutazioni sulle premesse dell'interpellanza. Per quanto riguarda il trasporto alternativo estivo e autunnale, è in animo della società Monterosa di aprire la funicolare di Frachey, da cui diparte una strada sterrata che raggiunge comodamente il Crest. Circa i tempi di conclusione, il cronoprogramma è stato calcolato sui tempi massimi di risposta degli enti interessati. Una possibile probabile riduzione di queste tempistiche dovrebbe dare la possibilità di aprire per le festività di Natale. Circa le servitù di pista, la società sta lavorando per le acquisizioni bonarie. In caso contrario, si attiverà per la procedura espropriativa, ai sensi della legge regionale n. 9/92. L'accesso alla telecabina da parte dei gestori dei locali sarà possibile, durante l'apertura del comprensorio, fino a quindici metri dall'arrivo della telecabina. Durante la chiusura delle piste, si potrà giungere fino all'imbarco. L'ubicazione della partenza è stata esaminata nel dettaglio ed è stata scelta in funzione dei seguenti vincoli: costi contenuti, mantenimento della fruibilità della pista di rientro, arrivo nei pressi della linea Ostafa III, possibilità di trasporto merci, facilità di trasporto serale per TPL, vincoli del tessuto urbanistico attuale e del piano regolatore, eliminazione della scala metallica di accesso alle biglietterie, accesso facilitato all'impianto, presenza nei pressi dell'impianto dei principali servizi. Grazie a investimenti alberghieri in corso in Champoluc e alla sempre maggiore gestione delle seconde case come "letti caldi", si prevede nei prossimi tre, quattro anni un aumento dei primi ingressi da questo impianto di arroccamento del 10 percento. Ma l'aumento di portata dell'impianto (portata teorica da 1800 persone/ora a 2400 persone/ora, portata reale da circa 1300 a 2100 persone /ora) consentirà un afflusso senza più code. Infine si segnala che nella vecchia stazione di monte non si realizzerà un parcheggio, ma un magazzino che consentirà alla Monterosa il riordino di materiali ingombranti (tubi, pozzetti, reti, eccetera) attualmente a cielo aperto nella zona di Frachey. La spesa prevista per quest'opera è di 140 mila euro. Circa l'ubicazione dell'arrivo, verrà eliminato il trasferimento dell'utenza sci in spalla di centoventi metri, considerando trecentomila passaggi annui dell'impianto per la durata di quarant'anni, sarà risparmiato a dodici milioni di sciatori il fastidioso e faticoso trasferimento. Per concludere, in virtù di tutte queste premesse che mi sono state fornite dalla Monterosa, si segnala che la gara di appalto è già stata avviata sulla base di quelle scelte ponderate e finalizzate a ottimizzare la fruizione dell'area del Crest a vantaggio di tutta la comunità.

Sempre su questo argomento c'è l'interrogazione, come primo firmatario il collega Gerandin, dove la prima domanda è: "se è a conoscenza di tutti gli elaborati, soluzioni progettuali e relativi computi estimativi". Non sono indirizzati al sottoscritto, però il progetto di fattibilità contenente le soluzioni progettuali e i relativi computi metrici estimativi è stato depositato presso la Struttura valutazione ambientale e tutela qualità dell'aria, al fine della verifica di assoggettabilità a VIA, quindi tutti questi documenti sono disponibili presso quella struttura.

La domanda "se è a conoscenza che con finanziamenti pubblici regionali si finanziano interventi relativi a locali commerciali, in palese concorrenza con privati che hanno investito capitale privato nelle loro attività". Credo che il collega Gerandin, proprio parlando dell'audizione che c'è stata e a cui faceva riferimento Cognetta, abbia avuto modo di porre domande direttamente al presidente Munari, però ovviamente ai fini della risposta le ripropongo probabilmente delle informazioni che lei sa già. Nel disegno di legge, nel rispetto delle norme applicabili alle società partecipate, in primis il decreto legislativo n. 175 del 2016, l'aumento di capitale attraverso Finaosta finalizzato alla realizzazione di una nuova telecabina, da computo metrico - a cui facevamo riferimento prima - ha un valore d'asta di 19 milioni di euro e ricomprende diverse attività di riqualificazione dell'area del Crest, tra le quali vi è anche la realizzazione di un volume da destinare a locale commerciale. Non vi sfuggirà che l'aumento di capitale proposto è invece limitato a 16,1 milioni di euro e ricomprende in via prioritaria le attività correlate alla pratica dello sci, realizzazione della telecabina, delle piste e innevamento necessari e delle altre opere complementari quali gli accessi, il cui costo stimato è pari a 16,1 milioni di euro. Quindi tale cifra deriva dallo stralcio dei costi relativi al fabbricato uffici di Champoluc, al fabbricato tavola calda e al fabbricato dell'attuale autorimessa da destinare a locali commerciali. Le risorse che risulteranno mancanti all'aggiudicazione, rispetto a quelle ipotizzate nell'aumento di capitale necessario per il completamento delle altre opere, restano a carico della Monterosa. Quindi il finanziamento di cui parleremo non andrà a sostenere quelle attività di cui stiamo parlando adesso.

Si segnala, infine, che l'affitto degli spazi destinati alla ristorazione sarà oggetto di gara di appalto, che permetterà alla Monterosa di rientrare di parte delle spese necessarie per la realizzazione delle opere. Quindi quel tipo di argomento non troverà una definizione in questo bando, per cui la Monterosa, da quello che ci viene rappresentato, non costruirà e non completerà un locale commerciale, ma saranno dei passaggi che verranno fatti successivamente.

Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola il consigliere Cognetta, ne ha facoltà.

Cognetta (M5S) - Assessore, dalla sua risposta posso già trovare alcune questioni che stridono. Se devo fare degli espropri, non è detto che si facciano in tempi brevi. Quindi è difficile che poi, dovesse accadere, riusciamo a stare in settembre o nell'autunno e quindi poi, se viene a nevicare, chi deve arrivare lì, non ci arriva. Primo problema.

Secondo problema. La gara è già avviata, ma non è ancora conclusa, di conseguenza la Monterosa si può fermare, fare tutte le modifiche del caso e poi proseguire l'iter della gara facendo gli opportuni passaggi di tempo necessari. Quindi mi permetta di dire al presidente, il quale ci ascolta o ci ascolterà in differita, che potrebbe tranquillamente fermarsi.

Per quanto riguarda poi il fatto che diventi un magazzino con quello che ne consegue, potrebbe essere una necessità, ma può essere tranquillamente fatto da un'altra parte e non a ostruire delle attività che sono attualmente presenti.

Infine non vorrei rubare la risposta al collega, ma sicuramente faceva parte di una considerazione che avrei fatto anch'io: probabilmente nel finanziamento quella voce specifica non c'è, ma difendersi dietro il fatto che verrà fatta una gara d'appalto per gestire un ristorante, è comunque un ristorante fatto con soldi pubblici, perché la società Monterosa è pubblica, fatta a tutti gli effetti con capitale pubblico e a cui diamo un sacco di soldi. Fra parentesi, le attività che ci sono lì hanno dei mutui fatti dalla Finaosta che stanno pagando. Quindi la Finaosta dà dei soldi a una società, per fare concorrenza ad altre attività che ha finanziato Finaosta: è meravigliosa questa cosa, Assessore. Io credo che il presidente di quella società debba fare un breve ragionamento su quello che sta facendo, e sono sicuro che, se avesse toccato qualcuna delle sue attività un'operazione del genere - mi sto riferendo in questo caso al Sindaco - sicuramente non sarebbe stato così pacifico. Ex sindaco, chiedo scusa, ma attuale imprenditore comunque: è sempre un imprenditore. Come lei ha ricordato, io non ho esperienze personali, perché non ho alberghi o ristoranti nella zona, come non li ha lei. Però dicevo, all'ex sindaco se fosse successo qualcosa a qualche sua attività di questo tipo, probabilmente avrebbe alzato le barricate all'ingresso del paese prima di far arrivare i mezzi per far sistemare le cose. Invece lo fa tranquillamente in nome - è questa la cosa più divertente - di ciò che deve essere riportato agli azionisti, perché poi è questa la cosa più divertente: tutto il lavoro viene fatto, perché bisogna riportare un risultato agli azionisti, cioè a noi. Per quanto mi riguarda, per il mio piccolo trentacinquesimo della società, non è quello il risultato che vorrei ottenere io. Tutt'altro: io vorrei che le cose venissero fatte in maniera corretta.

Infine un ultimo appunto rispetto ai centoventi metri che ci sono di distanza. Ci sono altri mezzi (mi hanno parlato di un tapis roulant, per esempio) che potevano essere messi senza stravolgere tutto quanto, semplicemente rifacendo la stazione di partenza e di arrivo e lasciando tutto così com'era, ma non si è voluto prendere neanche questa opportunità in considerazione.

Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola il consigliere Gerandin, ne ha facoltà.

Gerandin (GM) - Grazie Assessore. Faccio una piccola premessa. L'intervento sulla cabinovia da Champoluc al Crest è fondamentale, per cui è assolutamente necessario e nel merito avremo modo anche di intervenire, quando ci sarà il disegno di legge che finanzierà. Per cui sono assolutamente d'accordo sull'utilità di questo intervento. È un intervento che però, dal punto di vista finanziario, è indubbiamente impegnativo. Oltre 16 milioni di euro finanziati dal pubblico per un intervento a base d'asta di 19 milioni, è un intervento molto importante. E a volte - mi associo a quello che diceva prima il collega Cognetta - probabilmente basterebbe interloquire un po' di più sia con l'amministrazione comunale, sia anche con i privati, perché sentirle dire che comunque, al di là di tutto, se non ci saranno delle cessioni bonarie, si procederà mediante espropri, lei sa che la situazione legata ai proprietari dei terreni su, non è idilliaca. La materia in merito al riconoscimento degli stagionali o quant'altro è stato, ed è ancora, oggetto di percorsi nelle aule di tribunale. Io dico che con un approccio diverso a volte si ottiene lo stesso risultato, ma evitando dei passaggi nelle aule dei tribunali.

Detto questo, ho ascoltato attentamente quello che ha detto, ma c'è un passaggio che mi è sfuggito. Penso glielo abbia scritto la Monterosa e lei ci ha detto che la gara è già avviata, ma io non riesco a capire come si possa avviare una gara, quando siamo ancora in fase di valutazione di assoggettabilità a VIA o meno. L'assoggettabilità a VIA o meno, può stravolgere un progetto. Non so quale sarà l'interpretazione, ma sono di nuovo degli aspetti che magari con la volontà di fare in fretta, a volte si dà l'idea che probabilmente si faccia il passo più lungo della gamba, nel senso che dire pubblicamente che ho già messo in piedi una gara, quando sono ancora alla valutazione del VIA, mi sembra quantomeno prematuro. Poi - per carità! - si risolverà tutto nel minor tempo possibile e nel miglior modo possibile.

Per quello che riguarda il discorso del finanziamento, la domanda era chiaramente mirata, perché io mi sono scaricato quel suo passaggio per cui ci sarebbe questo computo metrico e si dice: fabbricato tavola calda e attuale arrivo delle telecabine Champoluc-Crest, 851 mila euro. A fronte di una domanda precisa fatta al presidente Munari, lui mi ha detto che faranno dei muri grezzi che poi metteranno a gara, e chi poi vorrà potrà partecipare; addirittura mi è stato detto che c'è l'interesse della scuola di sci, che potrebbe essere molto interessante e non in concorrenza con nessuno. Però è chiaro che se nel computo estimativo io ci metto già quasi 1 milione di euro per la costruzione di fabbricato tavola calda e annessi, qualche dubbio viene.

Io vorrei partire da questo caso, Assessore, siccome lei è già stato nella stanza dei bottoni, quando è stata fatta la scelta a Saint-Vincent per la Casinò, quando si è deciso di costruire comunque questo mega complesso, mentre lei era comunque una parte importante del Governo. Io vorrei che potessimo condividere un percorso, di dire che da adesso in avanti, a partire da questo, non si finanzi più con soldi pubblici, che siano soldi diretti o che siano soldi di partecipate dove la presenza del pubblico è importantissima, delle strutture, degli edifici e delle attività che siano in palese concorrenza con quelle esistenti. Si può provare a far partire questo principio? Io lo dico in tutta sincerità, perché è difficile spiegare a queste persone, che magari hanno un mutuo in essere da pagare per ristrutturare albergo e ristorante, che noi finanziamo, direttamente o indirettamente, opere in palese concorrenza con soldi pubblici. Magari un aigrement di questo genere, nel senso di porsi questo obiettivo comune: non finanziamo più interventi con soldi pubblici, dove andiamo a fare concorrenza con gli investimenti privati, che hanno difficoltà a volte ad arrivare a fine mese e a pagare le rate del mutuo.

Presidente - Vista l'ora, credo che possiamo concludere i lavori mattutini. I lavori riprenderanno alle ore 15:30. Ricordo ai componenti dell'Ufficio di Presidenza la riunione alle 14:30.

La seduta termina alle ore 12:50.