Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3058 del 5 dicembre 2017 - Resoconto

OGGETTO N. 3058/XIV - Interrogazione: "Risultanze della riunione del gruppo di lavoro sui trasporti svoltasi a Trento nell'ambito del progetto EUSALP".

Farcoz (Président) - Le point n° 15 sera discuté avec le point n° 18. Point n° 16 à l'ordre du jour. Pour la réponse la parole à l'assesseur Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Siccome ci sono tutta una serie di interrogazioni e di interpellanze che mi vedono confrontarmi con il collega Restano, e non volendo rendere il Consiglio regionale un avanspettacolo, io la invito, collega Restano, a fare un confronto all'americana, questa volta non con Rollandin ma con me, e ci mettiamo a parlare di tutte le cose che ha fatto o non ha fatto: vediamo un po' se le bugie hanno le gambe lunghe o corte! Io credo che alla fine sarà raso terra. Per non ricordarle quando è andato a inaugurare i bimodali o quando ha fatto tutta una serie di cose, se ha riconosciuto il lavoro degli altri. Fosson un giorno ha detto che l'opposizione mi ha fatto bene: ha fatto bene anche a lei, ha un eloquio straordinario! Oppure sono le cure di Fosson.

Andiamo nel concreto dell'interpellanza con la quale gli interpellanti chiedono di sapere quali siano stati gli esiti della riunione di novembre 2017 e, di conseguenza, quale sia il ruolo della Regione nell'ambito di tale progetto. Immaginando che non tutti conoscano il progetto EUSALP, a cui la Regione ha aderito, o meglio, ha chiesto di avere una rappresentanza nel Gruppo 4, con una sua lettera del 19 giugno - quindi non c'è una delibera, c'è una sua lettera - dico che EUSALP è una strategia europea per la macroregione alpina. Si tratta di un quadro integrato approvato dal Consiglio europeo, che può essere sostenuto tra l'altro da fondi strutturali e investimenti europei, per affrontare le sfide comuni di un'area geografica definita che riguarda sette Paesi, di cui cinque Stati membri (Austria, Francia, Germania, Italia e Slovenia) e due Paesi non UE (Liechtenstein e Svizzera) e quarantotto regioni. L'area alpina è composta dai territori con tendenze demografiche, sociali ed economiche contrastanti e una grande diversità culturale e linguistica. Questa diversità va di pari passo con una grande varietà di sistemi e tradizioni di governance. Entrambe le specificità comuni dell'area alpina e la sua varietà e diversità richiedono una forte cooperazione.

La regione alpina rappresenta uno spazio di vita e di lavoro per la popolazione residente e una destinazione turistica attraente per milioni di ospiti ogni anno. Questa regione sta tuttavia affrontando sfide importanti, come ad esempio la globalizzazione economica, che richiede al territorio di distinguersi come competitivo e innovativo, sviluppando una conoscenza della società dell'informazione, le tendenze demografiche, caratterizzate in particolare dagli effetti combinati dell'invecchiamento e dello spopolamento delle zone montane; il cambiamento climatico e i suoi effetti sull'ambiente, sulla biodiversità, sulle condizioni di vita dei suoi abitanti; la sfida energetica a livello europeo e mondiale che consiste nel gestire e soddisfare le domande in modo sostenibile, sicuro e conveniente; la sua specifica posizione geografica in Europa come regione di transito, ma anche come area con caratteristiche geografiche e naturali uniche. Una strategia interregionale alpina offrirebbe l'opportunità di migliorare la cooperazione transfrontaliera tra gli Stati alpini e identificare obiettivi comuni e attuarli in modo più efficace attraverso la collaborazione transnazionale. È quindi necessaria una migliore cooperazione tra le regioni e gli Stati per affrontare tali sfide.

Per meglio focalizzare le attività, sono stati creati nove AG, Gruppi di azione, e il numero quattro, di cui la Valle d'Aosta fa parte, si occupa della mobilità delle persone e delle merci, perseguendo questi obiettivi: promuovere l'intermobilità e l'interoperabilità del trasporto di passeggeri e merci, sostenere il trasferimento modale dalla strada alla ferrovia, sviluppare la cooperazione e una maggiore integrazione tra gli organismi e le strutture esistenti nel settore dei trasporti. Nel dettaglio, i temi trattati rispetto a questi punti sono diversi: a) iniziative trasversali principali; a.1) sviluppo di una stima aggiornata dei costi esterni nelle aree di montagna; a.2) sviluppo di un sistema comune di obiettivi; a.3) accettazione da parte della popolazione della diversione modale; b) implementazione politiche di diversione modale con un focus sul sistema delle tariffe; b.1) proposta del sistema tariffario plus agli altri membri del Gruppo 4; b.2) dal sistema tariffario plus a un sistema di incentivi integrato per la diversione modale; b.3) collegamenti tra i sistemi tariffari e l'uso delle nuove tecnologie; c) infrastrutture per un trasporto sostenibile; c.1) infrastrutture per trasporto passeggeri, collegamenti ferroviari supplementari; c.2) infrastrutture per trasporto combinato, terminal; d) interconnessione tra i sistemi di trasporto pubblico; d.1) operazioni di interconnessione tra trasporti pubblici; d.2) interconnessione tra sistemi di informazione e bigliettazione dei trasporti pubblici.

Con riferimento alla domanda che fa del mese di novembre - ma probabilmente è solo un refuso - l'incontro del Gruppo 4 è stato fatto il 24 ottobre 2017 (non a novembre) e sono stati affrontati i seguenti argomenti: presentazione e successivo dibattito sullo studio di governance del Gruppo 4 condotto dal Centro per la ricerca europea di Innsbruck nell'ambito del progetto Interreg Alpine Space Alp Gov; è stato inoltre fornito un contributo alla discussione sulla governance, presentando una tesi di dottorato sull'interazione macro regionale con l'area prioritaria 1A dell'EUSBR, strategie della regione del Danubio sulle infrastrutture per vie navigabili interne e idroviarie. Altro punto trattato: sono stati presentati i risultati dello studio sui costi esterni. Con questo studio, il Gruppo 4 fornisce una base scientifica aggiornata per il calcolo dei costi esterni della regione alpina, il cosiddetto "fattore montagna". Si è quindi svolta una discussione in piccoli gruppi sulle potenzialità dei sistemi di trazione nel trasporto combinato. Il workshop contribuisce all'attività a.3 - che, ricordo, è l'accettazione da parte della popolazione della diversità modale - sull'accettazione pubblica. Il feedback dei membri del Gruppo 4 sui conflitti nelle loro regioni, sarà presentato sotto forma di una mappa interattiva dei conflitti. Quindi sono state affrontate le attività c.1, c.2 e d.1, ovvero infrastrutture per trasporto passeggeri, collegamenti ferroviari supplementari, infrastrutture per trasporto combinato e operazioni di connessione per trasporti pubblici, metodologia per una valutazione sistematica dei singoli progetti. La presentazione della Regione Veneto e del Action Group Leader, hanno fornito input per ulteriori discussioni sullo sviluppo del programma di valutazione congiunta del progetto.

Quindi con la partecipazione a questo gruppo, la Regione intende contribuire alla definizione di strategie utili anche per il proprio territorio, in modo che i futuri programmi di cooperazione destinino adeguate risorse a settori che interessano maggiormente la Valle d'Aosta, come ad esempio quando si affronteranno le attività più direttamente legate agli interventi infrastrutturali e ai sistemi di bigliettazione.

Président - Pour la réplique la parole au collègue Restano.

Restano (AC-SA-PNV) - Grazie per la risposta. Nel giugno di quest'anno è stata fatta la richiesta per partecipare al Gruppo 4, perché sollecitato da un conoscente che appartiene e lavora all'interno di questo gruppo, il quale aveva significato come a questo gruppo di lavoro mancava tutta la parte occidentale dell'Italia. La riunione è stata effettivamente il 24 ottobre, ma lei non ci ha risposto se la Valle d'Aosta era presente o meno a questa riunione. Sembrerebbe che la Valle d'Aosta non fosse presente, e questa, a mio modo di vedere, è un'assenza pesante, perché ci si confronta e ci si è confrontati sulle strategie future. Ha avuto modo, Assessore, di dire in una recente intervista che il 2021 è dietro l'angolo e infatti è così: le strategie riguardano il periodo che andrà dal 2021 al 2027. Il Veneto c'era, come ha detto lei, e c'erano anche altre Regioni. Il Veneto - lo sappiamo - è interessato alla mobilità, è interessato a un'autostrada che porta all'estero: ha tenuto conto di questo suo interesse e ha pensato bene di essere presente e portare avanti le proprie istanze. La Valle d'Aosta non essendoci ed essendole stato offerto nella precedente riunione di organizzare un gruppo di lavoro, un incontro in Regione, quindi di assumere un ruolo da protagonista per il marzo scorso, sembra gli sia stato rifiutato.

Io vedo che nell'agricoltura si organizzano degli incontri, dei comitati delle Regioni, degli Assessori in Valle d'Aosta per essere più aggressivi. Qua forse manchiamo di volontà, manchiamo di aggressività. Certo, è noto che lei non sia particolarmente attaccato ai fondi europei e, rispetto alla politica portata avanti dal presidente Viérin, mi sembra che ci si allontani un pochino. Tutti diciamo che i fondi europei sono importantissimi per il futuro, tutti diciamo che i soldi li dobbiamo pescare in Europa, EUSALP con questo gruppo sembrerebbe mettere a disposizione 70 miliardi di euro dal 2021 al 2027, e noi non ci siamo! Noi non abbiamo la volontà di organizzare un incontro in Valle d'Aosta. Per me questo è un comportamento irresponsabile, un comportamento abbastanza grave. Si parla di mobilità alternativa ed è uscito oggi un articolo che parla della Aosta - Pré-Saint-Didier: se non è mobilità alternativa quella! Si parla di mobilità regionale: ci sono dei fondi sulla mobilità regionale e attualmente ci sono 1 miliardo e 300 milioni di euro in ballo, c'è la possibilità del collegamento con la rete ferroviaria veloce, ma noi non partecipiamo alle riunioni. Se non ne abbiamo voglia, diamo la delega al Presidente, che è molto motivato.