Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3055 del 5 dicembre 2017 - Resoconto

OGGETTO N. 3055/XIV - Interrogazione: "Notizie sull'eventuale registrazione di valori anomali di rutenio-106".

Farcoz (Président) - Point n° 12 à l'ordre du jour. Pour la réponse, la parole à l'assesseur Guichardaz.

Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Non è mia consuetudine leggere tal quali le note che ci inviano le strutture per aiutarci negli aspetti tecnici, ma stavolta preferisco proprio leggere la nota informativa elaborata dagli uffici del dipartimento Ambiente - che tra l'altro ringrazio - visti i tecnicismi che richiede la risposta. In ogni caso, se poi lo desidera, le posso far inviare la risposta scritta.

L'ordinamento operativo presso ISPRA della rete RESORAD del sistema nazionale per la protezione dell'ambiente ha segnalato il 2 ottobre la rilevazione della presenza di rutenio-106 nel particolato atmosferico, da parte del Centro regionale di radioprotezione ARPA Lombardia. I dati forniti dai servizi di radiometria ambientale di altre ARPA, nei giorni successivi, hanno riportato livelli di rutenio-106 da alcuni millibecquerel/metro cubo, fino a qualche decina di millibecquerel/metro cubo nelle regioni del Nordest. Questi valori di concentrazione non sono rilevanti dal punto di vista radiologico. La dose a essi connessa è dell'ordine di centomila volte inferiori a quella richiedente misure di protezione per la popolazione. La presenza, sia pure in tracce sul territorio italiano, di rutenio-106 segnala comunque l'occorrenza di un evento anomalo, localizzabile nell'Est europeo, considerata la distribuzione dei valori di concentrazione rilevati su scala continentale.

L'assenza di rilevazione anomala di altri radionuclidi artificiali, ha consentito di escludere come causa un incidente a impianti di potenza per la produzione di energia nucleare o l'esplosione di ordigni bellici. Il rutenio-105 si genera, infatti, in tali processi come prodotto di fissione dell'uranio-235 sempre insieme ad altri radionuclidi. Il rutenio-106 è peraltro utilizzato anche per usi radioterapici e in campo spaziale come pila nucleare su satelliti artificiali. Esistono pertanto impianti di produzione per tale radionuclide e sono in circolazione sorgenti specifiche. A questi livelli pare ragionevolmente riconducibile un evento incidentale, causa delle emissioni in atmosfera di solo rutenio-106.

In Valle d'Aosta ARPA VdA, nell'ambito della rete nazionale RESORAD effettua stabilmente il monitoraggio radiometrico del particolato atmosferico, con campionamento in continuo presso la propria sede di Saint-Christophe. Vengono prelevati settimanalmente due filtri: uno dopo tre e l'altro dopo quattro giorni consecutivi e continui di campionamento. I rilievi condotti dall'area operativa radioattività ambientale dell'ARPA, secondo il protocollo standard descritto, non hanno segnalato presenza rilevabile di rutenio-106. Le concentrazioni sono sempre risultate inferiori alla minima attività rilevabile dell'ordine del millibecquerel/metro cubo. L'analisi gamma spettrometrica del filtro, in grado di rilevare e identificare selettivamente la presenza di radionuclidi gamma-emettitori, viene condotta quattro ore dopo il prelievo del filtro, per permettere un primo significativo decadimento dei radionuclidi naturali a vita breve e accrescere in tal modo la sensibilità della rilevazione di eventuali radionuclidi artificiali. La misura dura quattro ore. Il rutenio-106 viene rilevato dall'emissione gamma del rodio-106 da esso generato e con esso in equilibrio. Viene anche misurata sui medesimi filtri l'attività alfa totale e beta totale. Il filtro viene posto in misura cinque giorni dopo il prelievo per la stessa ragione sopradescritta e il conteggio dura dieci ore. Queste misure riguardano la radioattività totale presente nel particolato raccolto sul filtro e non sono in grado di identificare e quantificare selettivamente la presenza di singoli radionuclidi.

A seguito della comunicazione pervenuta il 2 ottobre, si sono effettuati campionamenti su periodi abbreviati: ventiquattro ore (2, 3, 10) e quarantotto ore (3, 5, 10). Le analisi gamma spettrometriche successivamente effettuate non hanno evidenziato presenza di rutenio-106 al di sopra delle minime attività rilevabili con la procedura sopradescritta (qualche millibecquerel/metro cubo).

Per accrescere ulteriormente la sensibilità del rilievo, a distanza di due settimane dal prelievo (tempo necessario per permettere un quasi completo decadimento dei radionuclidi naturali a vita breve presenti sul particolato, i cosiddetti figli del radon e del thoron, si è proceduto a un secondo conteggio gamma spettrometrico protratto per ventiquattro ore su filtro campionato il 2 e 3 ottobre. In questo modo è stata possibile la determinazione positiva di tracce di rutenio-106 nella misura di un millibecquerel/metro cubo, dato in linea con tutti gli altri rilievi e pienamente confermante la non rilevanza locale dell'evento dal punto di vista radio protezionistico.

A livello nazionale, a partire dal 9 ottobre non si sono più riscontrate tracce di rutenio-106, essendo le misure ritornate al di sotto dei limiti di rilevabilità in tutti i siti di monitoraggio delle ARPA facenti parte della rete nazionale. A seguito della recente comunicazione da parte di organi ufficiali della Russia del rilevamento nell'aria tra fine settembre e inizio ottobre 2017 negli Urali meridionali al confine con il Kazakistan di concentrazione di rutenio-106 molto superiori rispetto al fondo naturale, senza peraltro specificarne l'origine, e del rilievo a esso dato da diversi organi di stampa nazionale, si è provveduto a effettuare una segnalazione sul sito dell'agenzia dei rilievi effettuati e dell'assenza di situazioni di rischio. Potrà ricavarlo lei personalmente, andando sul sito dell'ARPA. Il monitoraggio radiometrico sistematico condotto in stretto coordinamento dalle agenzie del sistema nazionale di protezione dell'ambiente sulle diverse matrici ambientali, permette l'accurata rilevazione e l'adeguata valutazione dei livelli di radioattività presenti nell'ambiente.

Président - Pour la réplique, la parole au collègue Padovani.

Padovani (GM) - Ringrazio l'Assessore per la risposta. Mi sarebbe molto utile ricevere via email il testo, anche perché il tema ovviamente non è semplicissimo. Però era notizia apparsa su tutti i maggiori organi di stampa nazionale e mi sembrava importante capire se anche nella nostra regione fossero state rilevate queste sostanze nell'aria. Registro che non sono state rilevate, però se mi può inviare via email la risposta, giusto per rileggerla e capirla un po' meglio, perché il tema è davvero non semplice.