Oggetto del Consiglio n. 3052 del 5 dicembre 2017 - Resoconto
OGGETTO N. 3052/XIV - Interrogazione: "Individuazione di modalità più snelle per l'accesso al Fascicolo sanitario elettronico".
Rosset (Presidente) - Punto n. 9 all'ordine del giorno. Per la risposta, ha chiesto la parola l'assessore Bertschy, ne ha facoltà.
Bertschy (UVP) - Il collega Cognetta pone l'accento su un tema che è particolarmente sentito dagli utilizzatori del fascicolo sanitario, che per fortuna sono tanti - abbiamo raggiunto più del 50 percento di adesioni al fascicolo - che però in certe situazioni si scontra con le difficoltà che il fascicolo pone per il suo utilizzo. Dividerei in due la risposta, condividendo in pieno la sollecitazione dell'interrogazione.
Le attuali regole di sicurezza alla base dell'utilizzo del fascicolo, sono legate a norme che, assunte insieme al Garante della privacy e con gli accordi interregionali, sono fino a ora quelli che guidano l'utilizzo di uno strumento, che è sì di servizio, ma è anche uno strumento che porta ad avere la conoscenza dei dati sensibili. Il codice che viene definito "a tre fattori" è quello che attualmente regola questa situazione, e passare al livello più basso a oggi non è possibile. Quello che è possibile invece cercare di fare - evito una lunga premessa per dire da dove si è partiti e dove si è oggi, perché è importante capire cosa possiamo fare da oggi in avanti - nell'ottica di andare nella direzione che dice lei e che sottopone al Governo, è di semplificare ulteriormente l'accesso ai servizi e di ottemperare agli obblighi di legge. Nella prossima primavera l'accesso al FSE e agli altri servizi sarà progressivamente esteso alle credenziali del sistema pubblico di identità digitale SPID, ovvero il nuovo sistema di login nazionale che permette ai servizi on line un'unica identità digitale e da molteplici dispositivi.
Soprattutto credo che interessi in particolar modo l'accessibilità al FSE da dispositivi mobili. È in corso da parte nostra un'attività di sviluppo di una App, prevista nella relazione di riprogrammazione, che abbiamo approvato con delibera il 7 agosto 2017: sviluppo di sistemi per la consultazione in mobilità. È attualmente in corso di realizzazione e la speranza è di giungere nel più breve tempo possibile a un suo primo utilizzo.
Credo siano importanti i servizi, oltre le chiavi di accesso. Tra l'altro prevediamo nel prossimo periodo di fare un nuovo piano di comunicazione per spiegare i limiti di questa attuale situazione, ma allo stesso tempo spiegare come si possono comunque utilizzare questi servizi. Attraverso l'App vogliamo rendere disponibili i seguenti servizi: l'autenticazione con SPID, la consultazione di documenti sanitari presenti nel FSE, che potrà essere di referti di laboratorio, referti di radiologia, referti di anatomia patologica, lettere di dimissioni, verbali di pronto soccorso. La consultazione dei documenti consegnati on line potrà avvenire per la consultazione di esenzioni, consultazione delle vaccinazioni, consultazione del profilo sanitario elettronico prodotto dal proprio medico di famiglia, consultazione ricette farmaceutiche specialistiche dematerializzate e promemoria, consultazione prestazioni erogate, accesso al sistema di prenotazioni on line per la registrazione, consultazione e aggiornamento delle proprie prenotazioni.
È un lavoro abbastanza ambizioso, sul quale abbiamo posto l'accento ancora negli scorsi giorni con alcune riunioni specifiche, totalmente finanziato e affidato a INVA che se ne sta occupando. È un lavoro che, una volta realizzato, dovrebbe porci in linea con chi già sta sperimentando questi servizi, con le regole di accesso che attualmente sono previste. Colgo anche l'occasione per dirle che in questi giorni è in attività il servizio Wi-Fi all'ospedale, che era stato sollecitato nei mesi scorsi in Consiglio regionale, quindi a breve verrà comunicato anche che è stato aggiunto questo servizio.
Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola il consigliere Cognetta, ne ha facoltà.
Cognetta (M5S) - Assessore, in effetti - come giustamente ha ammesso lei - c'è qualche problemino, perché è vero che ci sono tre livelli che devono essere rispettati, però è anche vero che c'è modo e modo. Il fatto di utilizzare la security card che dà luogo a due codici, che poi devono essere immessi nel PC e così via, rende tutto piuttosto macchinoso, soprattutto per chi magari è un po' più in là con l'età e non ha molta dimestichezza con certi protocolli.
L'esempio che le ho fatto io nell'interrogazione, di una App che già funziona in Toscana, come ha superato questo problema, pur mantenendo tutte le garanzie sulla privacy? Ci sono dei totem sparsi nelle loro diverse ASL, quindi da noi sarebbe nelle diverse sedi della USL, che emettono un QR Code, un codice che, letto attraverso la fotocamera del telefonino, essendo un codice univoco (viene espresso un codice diverso per ogni persona), attiva la App che si scarica nel telefono ed è fatta ad hoc per te. In sostanza, con una sola foto, quindi senza mettere assolutamente nulla, vieni praticamente introdotto all'interno del fascicolo sanitario elettronico, che contiene già tutta una serie di cose che si stanno sviluppando in INVA.
Da qui l'interrogazione. Se esiste già un sistema collaudato, perché sono centinaia di migliaia di persone che lo utilizzano, e che contiene già questo passaggio, io chiedo - non lo chiedo a lei, ma magari lei lo riferisce a chi sta sviluppando - di non trovare strade nuove, ma di prendere quelle vecchie e sistemarle a uso e consumo della Valle d'Aosta. Magari risparmiamo qualche soldo, ma soprattutto superiamo quella fase di test che c'è ogni volta che dobbiamo creare una soluzione nuova. Ogni volta che si crea una soluzione nuova, poi c'è tutta una fase di messa a punto, appunto perché è una soluzione nuova e quindi non si sa se si trova subito quella giusta. Invece, se si prende qualcosa di già fatto e lo si modifica, si riesce a implementare il tutto in maniera molto più semplice e veloce.
Io spero che presto supererete questo problema. Capisco che a livello nazionale c'è questo sistema che si chiama SPID - se ho capito bene - però ci sono sistemi anche molti più semplici, snelli e veloci, che in qualche modo mantengono le caratteristiche di riservatezza necessarie e obbligatorie per legge, ma al tempo stesso sono molto efficaci e semplici da sfruttare.
L'ultima annotazione. Io credo che gli sforzi che sta facendo la USL siano abbastanza positivi. Il problema è che siamo ancora troppo legati - questa è una critica non verso di lei, ma in generale verso il sistema - a una soluzione sempre univoca: scegliamo sempre lo stesso partner. Non sempre questa è la soluzione migliore, Assessore. Di questo se ne deve rendere conto anche lei. A volte si può mettere in gara lo stesso partner con altri e magari trovare soluzioni più efficaci, più veloci e soprattutto meno costose.
Presidente - Prima di proseguire con l'ordine del giorno, chiederei di consegnare all'aula le relazioni degli emendamenti depositati in merito ai disegni di legge n. 118, n. 120 e n. 122.