Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3046 del 5 dicembre 2017 - Resoconto

OGGETTO N. 3046/XIV - Interrogazione a risposta immediata: "Notizie in merito alla presentazione di una istanza di accesso ai benefici di cui alla legge regionale 3/2013".

Rosset (Presidente) - Punto n. 3.01 all'ordine del giorno. Per l'illustrazione ha chiesto la parola il consigliere Roscio, ne ha facoltà.

Roscio (ALPE) - L'argomento di questa interrogazione riguarda i mutui e una misura che è stata ampiamente condivisa, perché volta a rilanciare il settore edilizio in crisi, come ormai è noto e arcinoto. La misura era già stata presentata a settembre e prevedeva un cambiamento tra le norme del passato e quelle del futuro. Non vi era un tetto di ISEE per accedere al beneficio, il principio era basato sull'imparzialità dell'azione dell'Amministrazione e l'intento era quello di rilanciare questo importante settore produttivo.

La nuova Giunta regionale a ottobre ha introdotto alcune modifiche, sulle quali la minoranza si era già espressa con forti perplessità già in sede di Commissione. Le misure introdotte erano quelle della retroattività, per cui si poteva accedere anche per immobili che in quel momento non avrebbero potuto avere il beneficio; vi era la richiesta di un tetto ISEE, importante ma che comunque esclude una parte della popolazione. In questi giorni ci è giunta la notizia che è stata presentata una domanda per ottenere un mutuo e ci risulta - tutto da confermare - si tratti di un immobile di proprietà dell'assessore Baccega. Guarda caso, dalle notizie che noi abbiamo, sembra che l'immobile risponda esattamente a tutte le caratteristiche introdotte con quest'ultima modifica. È vero che un indizio non fa una prova, ma quando gli indizi cominciano a essere molti, le nostre preoccupazioni crescono. Sembra quasi che si tratti di un caso di sartoria, di un abito cucito su misura: la proprietà, la retroattività, l'ISEE. Noi chiediamo conferma di questo, perché, se così fosse, di fatto ci sembrerebbe perlomeno imbarazzante.

Presidente - Per la risposta, ha chiesto la parola l'assessore Baccega, ne ha facoltà.

Baccega (EPAV) - Devo dire che mi fa sorridere, ma non mi stupisce questo particolare interesse da parte del gruppo di ALPE nei confronti miei e del mio nucleo familiare. Sorrido, ma dall'altra parte sono anche molto preoccupato, perché il fatto che informazioni coperte dalla privacy, che non sono ancora state pubblicate, che non sono state divulgate dagli uffici preposti e ancor prima che questa domanda presentata dalla mia compagna fosse valutata dagli uffici ed eventualmente ammessa ai benefici (quello è il momento unico in cui una parvenza di visibilità si può avere in un atto), rendano pubblica una richiesta di mutuo. Dite ai vostri informatori che sono quantomeno inopportuni e devono stare più attenti.

Ovviamente questa cosa sarà inevitabilmente verificata. Per quanto mi riguarda non è un problema, perché ovviamente quando sarebbe arrivato in Giunta il provvedimento, sarebbe diventato pubblico. Il problema è per gli altri: per tutti i cittadini, dirigenti e non, impiegati, operai, sindaci, ex assessori e consiglieri regionali che potranno avere accesso al mutuo regionale!

Comunque per soddisfare la vostra curiosità - ovviamente approfondiremo questo percorso in Assessorato - confermo che la mia compagna ha presentato una domanda di mutuo per un'unità immobiliare che abbiamo ristrutturato e che ho con lei in comproprietà al 50 percento. Dobbiamo mettere in piazza tutto quello che abbiamo, ma tanto pubblichiamo sul sito della Regione le nostre proprietà. Ora la pratica è in istruttoria, quindi valuteremo se sarà ammessa ai benefici. Ma credo che sia un diritto di tutti i valdostani, che siano sindaci, assessori, consiglieri regionali, dirigenti, impiegati, semplici operai, poter accedere, nell'ambito delle norme previste, al mutuo.

Lei palesa perplessità in Commissione. Ribadisco che la Commissione ha votato all'unanimità e che molti consiglieri della Commissione andavano proprio in quella direzione, anche consiglieri di opposizione. Il voto è stato all'unanimità!

Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola il consigliere Roscio, ne ha facoltà.

Roscio (ALPE) - Credo che un minuto per ribattere sia assolutamente insufficiente. Giusto due questioni. Noi siamo personaggi pubblici e, come tali, siamo sottoposti al giudizio degli elettori. Per carità, la norma era stata approvata all'unanimità con queste perplessità e apprendiamo che c'è la conferma di questo. È quanto meno inopportuno, nel senso che se fossero rimaste inalterate le norme, questa possibilità non ci sarebbe stata. Il sospetto che venga fatta la modifica di una norma proprio pro domo sua, diventa ormai abbastanza evidente.