Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3031 del 23 novembre 2017 - Resoconto

OGGETTO N. 3031/XIV - Reiezione della proposta di legge: "Disposizioni in materia di trasparenza degli assegni vitalizi dei Consiglieri regionali". (Approvazione di un ordine del giorno)

Rosset (Presidente) - Con 33 Consiglieri presenti possiamo riprendere i lavori. Siamo giunti al punto n. 14 dell'ordine del giorno. Per l'illustrazione, ha chiesto la parola il collega Cognetta, ne ha facoltà.

Cognetta (M5S) - Con questa proposta di legge vorrei cercare di fare un piccolo passo avanti rispetto alla trasparenza della gestione dei fondi pubblici, perché di questo stiamo parlando in fondo, quindi uniformarci anche a quello che accade già nelle altre Regioni (a cominciare dal Piemonte) rispetto alla pubblicazione dei vitalizi sul sito istituzionale del Consiglio. In questi anni sono già uscite diverse situazioni incresciose, nelle quali sono stati pubblicati questi dati che il Garante della privacy tiene in qualche modo riservati. Sostanzialmente la legge dice che questi dati possono essere pubblicati solo se interviene un provvedimento legislativo che spiega come pubblicarli sul sito stesso.

A questo punto, vista la mancanza di questo provvedimento per la Regione Valle d'Aosta, ho pensato fosse necessario presentare una proposta, ovviamente da discutere, così com'è successo in commissione, che permettesse la pubblicazione. È una proposta piuttosto semplice, è composta semplicemente da due articoli: il secondo è solo la dichiarazione d'urgenza, quindi non è nulla. Nel primo, invece, si disciplina la pubblicazione, si dice che cosa verrà pubblicato. Sostanzialmente si pubblicano i nominativi di chi ha percepito l'assegno mensile, di chi ha ritirato la parte dei contributi, di chi invece ha ritirato tutto quanto, la parte dei contributi e la parte capitale, ma anche di chi eventualmente rinuncia all'assegno stesso. Ovviamente è una proposta che viene fatta in quest'aula in qualche modo per cercare di rendere più trasparente l'Amministrazione e, al tempo stesso, di veicolare l'informazione, perché, quando l'informazione non è veicolata, diventa sempre un'informazione che può essere fraintesa, modificata e anche strumentalizzata. Se viene fatto un lavoro di trasparenza corretto, se viene codificato in maniera precisa e puntuale ciò che viene assegnato, ciò che è stato assegnato agli ex Consiglieri, credo sia una cosa positiva per loro, per noi e per tutti quelli che faranno ancora questo lavoro.

Chiaramente in commissione questo provvedimento non ha avuto un parere positivo, anche se devo aggiungere che gli uffici hanno specificato in maniera chiara e netta che questo provvedimento non ha problemi da un punto di vista legislativo. Un provvedimento quindi che, da un punto di vista legislativo, sta in piedi, non ha alcun difetto, a questo punto è soltanto una questione politica, per la quale si apre questa discussione che penso sia utile fare a questo punto, in maniera da capire qual è la volontà dei diversi gruppi, dei diversi Consiglieri rispetto ad un problema che di per sé non è un problema molto grande, di sicuro questa pubblicazione permetterebbe di fare chiarezza e di cercare di recuperare un pochino di lustro a questa istituzione.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Chatrian, ne ha facoltà.

Chatrian (ALPE) - Noi, come gruppo ALPE, voteremo a favore di questo provvedimento: un provvedimento semplice, chiaro, che crea quelle condizioni di poter pubblicare quello che è stato, che è e che sarà il sistema di chi per una parte della propria vita dedica alla politica, quindi alla comunità, il suo impegno, le sue competenze, le sue risorse, il suo tempo. Riteniamo quindi di sostenere questa proposta di legge, questi due articoli molto semplici, che, come dicevo poc'anzi, danno quella possibilità per quello che è stato, quello che è e di quello che sarà di chi, come me, come noi, come gruppo ALPE, ha dedicato e dedica una parte della propria vita a legiferare, a creare le condizioni per una società diversa, con pari opportunità, con sfide per il futuro. Daremo quindi il nostro voto favorevole a questi due articoli, a questa proposta di legge.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Fabbri, ne ha facoltà.

Fabbri (UVP) - Noi, come gruppo consiliare UVP (Union Valdôtaine Progressiste), esprimiamo in aula, come abbiamo espresso già in I Commissione, un parere sfavorevole a questo progetto di legge regionale n. 117. Non siamo contrari a rendere pubblico, attraverso il sito del Consiglio, l'ammontare di quanto percepito dai Consiglieri precedenti, si tratta di un atto di trasparenza sull'uso di risorse pubbliche, un uso lecito e regolare. Non è per ipocrisia però che, come gruppo e come movimento, dopo esserci confrontati, coscienti dell'importanza dell'argomento ed esprimendo anche opinioni contrastanti, abbiamo ritenuto più opportuno inglobare tale pubblicità in una nuova legge che modifichi l'attuale legge regionale, che regola il sistema previdenziale dei Consiglieri. Volutamente ho specificato "sistema previdenziale" perché di ciò si tratta in realtà. È stato detto più volte che forse non è passato questo concetto, che non è stata data una giusta informazione su questa cosa, ne approfitto adesso per parlarne. Dal 2003 quello che impropriamente viene chiamato "vitalizio" è stato trasformato in un sistema contributivo, come tutti coloro che hanno un contratto di lavoro. Un sistema però che, a nostro avviso, ha bisogno di un ripensamento, che giustamente lo renda più adatto ai tempi attuali. Sarà un processo non facile, perché sull'argomento vi sono più sensibilità, sensibilità che tutte ugualmente sono lecite e degne di considerazione. Ci auguriamo e ci impegniamo però - e chiedo anche a quest'aula e a tutti i colleghi di impegnarsi veramente e volutamente - affinché questi passaggi siano rapidi e qui chiediamo la collaborazione di tutti i colleghi, in modo da poter dare una risposta attuale e definitiva a questo argomento così sempre attenzionato. È un argomento che ha già visto negli anni numerose proposte e ci impegniamo a trovare una sintesi che soddisfi il senso di equità, che risolva, una volta per tutte, un argomento spinoso, spesso mal posto e che troppe volte viene usato e affrontato con un intento punitivo dai tanti Robespierre moderni.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Bertin, ne ha facoltà.

Bertin (GM) - Per confermare il voto favorevole a questo provvedimento, come già espresso in commissione. È un provvedimento che va nella direzione di dare maggiore trasparenza all'attività dell'Amministrazione per rendere conoscibile e pubblico a tutti quello che si fa nel Consiglio regionale, nel caso specifico i vitalizi dei Consiglieri regionali, presenti, passati e futuri. È un atto, secondo me, dovuto, che renderà più chiaro, con meno manipolazioni, le informazioni che al momento escono in modo incontrollato e che, a mio avviso, è bene invece che escano e siano pubblicate sul sito della Regione in modo chiaro. A mio avviso, è un provvedimento al quale non si può votare contro chiedendo di rinviarlo per affrontare la questione in modo più ampio, siamo già in ritardo, la trasparenza non può essere fermata adesso, almeno questo si faccia subito, senza rinviare.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Norbiato, ne ha facoltà.

Norbiato (AC-SA-PNV) - Sono basito in merito al risultato della votazione del 9 corrente mese attraverso il quale i Consiglieri di maggioranza nella I Commissione, Follien, Bianchi, Fabbri e Cretier, che erano in rappresentanza dello schieramento di maggioranza UV, UVP e PD, hanno bellamente respinto al mittente l'ottima proposta di legge presentata dal collega Cognetta riguardante disposizioni in materia di trasparenza degli assegni vitalizi dei Consiglieri regionali, perché basito? Basito e incredulo riguardo alle posizioni di totale chiusura da parte delle forze di maggioranza rispetto ormai alla non rinviabile necessità di rendere assolutamente trasparente ogni occasione di spesa del denaro pubblico. Al riguardo molti colleghi hanno personalmente dovuto subire le conseguenze, per alcuni si è arrivati addirittura all'estromissione forzata dal Consiglio regionale, causata dalle opacità di certe spese avvenute nel recente passato. Pertanto, non me ne vogliano i colleghi succitati, ai quali non posso non aggiungere anche il Presidente del Consiglio, che all'insegna del famoso principio tout changer pour ne rien changer, si trincerano dietro affermazioni quali: "anziché soffermarsi sull'aspetto della trasparenza - che era l'oggetto del disegno di legge - sarebbe più opportuno operare una seria e attenta valutazione sul contesto generale dell'assegno vitalizio", dichiarazioni del Presidente Rosset oggi in commissione. Il Presidente Follien ha dichiarato: "abbiamo espresso voto contrario, in quanto si ritiene che l'argomento del vitalizio non debba essere soltanto considerato sotto il profilo della trasparenza e della pubblicità dei dati, ma che sia necessaria una riflessione più approfondita a 360 gradi sul tema, tenendo conto di quanto fatto sul dossier dal 2003 ad oggi". Anche qui siamo nella sede di menare il can per l'aia, con la classica scusa degli approfondimenti, delle riflessioni, si nega la possibilità di rendere pubblicamente conto del denaro pubblico speso, forse perché talvolta proviamo della vergogna? Così facendo non ci accorgiamo che i cittadini sono sempre più distanti dalla politica e i nostri comportamenti di totale chiusura e di non trasparenza fanno sì che la nostra credibilità faccia passi da gigante verso lo zero.

Per le ragioni su esposte, anticipo e confermo convintamente il mio voto favorevole anche a nome del gruppo che rappresento, unito al ringraziamento rivolto al collega Cognetta per l'ottima iniziativa.

Presidente - Ha chiesto la parola la collega Certan, ne ha facoltà.

Certan (ALPE) - Il nostro Capogruppo Chatrian ha già anticipato il voto favorevole di ALPE e crediamo che questa proposta di legge sia molto semplice, molto chiara e anche abbastanza dovuta. Facciamo in quest'aula spesso discorsi di trasparenza, di chiarezza, credo che questa sia proprio la più semplice trasparenza possibile. È vero che è possibile e il Governo, la maggioranza potrà già domani mattina presentare una legge in cui specificare che il sistema contributivo rimarrà quello a tutti gli effetti nel prosieguo per tutti i Consiglieri regionali, ma nulla vieta in questo momento di votare questo atto che, di fatto, chiede di pubblicare e quindi rendere trasparente quanto viene percepito da chi si occupa di legiferare, ma anche di investire i soldi pubblici. Credo che noi tutti presentiamo il nostro modello unico: il 730, quindi non c'è nulla da nascondere.

È vero che prima del 2003 c'era un sistema retributivo di calcolo - come comunque c'era per tutti gli altri sistemi pensionistici - e poi è stato cambiato. Penso che sia chiaro, lo sappiamo noi e lo sanno tutti i valdostani che prima del 2005 i Consiglieri prendevano un'indennità molto più alta, più o meno fino al 2005 c'è stato un aumento. Mi pare di ricordare - avevamo fatto un calcolo - che fino al 2005 l'indennità in Consiglio regionale è sempre aumentata, dal 2005-2006 in poi è calata. Molte azioni sono state fatte in questi anni, dove comunque era diminuita l'indennità e, come ho detto prima, si sa che dal 2003 il sistema è passato da quello retributivo a quello contributivo. Non vedo quindi il perché non si possano pubblicare anche tutti gli atti e tutti i documenti precedenti.

Mi lascia un po' perplessa quanto detto dal collega Fabbri. È un'altra occasione persa per l'Union Valdôtaine Progressiste, che sembrava lanciata verso grandi cambiamenti; di fatto, in questo momento è uno dei movimenti più conservatori che c'è in questo Consiglio, in quest'aula. Il fatto che il gruppo dell'Union Valdôtaine forse non sia così d'accordo fa parte del percorso, lo hanno detto, ma da parte dell'UVP, che ha sempre rivendicato grande propensione al cambiamento e all'apertura questo è invece un segno di chiusura. Ripeto: domani mattina il Governo regionale potrebbe presentare un disegno di legge che vada nella massima trasparenza, lo voteremmo naturalmente. Questo atto non comporta alcun problema ad un eventuale disegno di legge migliorativo. Credo però che con questa proposta di legge il collega Cognetta abbia di fatto presentato, in modo molto pacato e tranquillo, il fatto che se gli atti devono essere pubblici, gli atti devono essere pubblici e non perché vanno a ledere chissà quale privacy; sono soldi pubblici che noi percepiamo. È chiaro che sicuramente i redditi dei Consiglieri precedenti al 2005 saranno diversi, ma si sa che era così, non c'è nulla di strano, credo che lo sappiano tutti, anche loro. Mi lascia veramente perplessa questa volontà di non andare avanti. Questo era, credo, un primo passo verso un disegno di legge sicuramente molto più performante, perché sappiamo che sicuramente questa maggioranza farà faville da adesso a maggio. Poteva essere un primo passo. Vedremo il disegno di legge che verrà presentato.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Contoz, ne ha facoltà.

Contoz (UV) - Io voglio comunicare che sono favorevole a questa proposta di legge, perché la gente vuole sapere ed è giusto saperlo, anche perché chi ha percepito o deve ancora percepire quello che gli era dovuto era una cosa dovuta, quindi era giusto percepirlo. Quando sono entrato in questo Consiglio regionale, mi sono informato se c'erano ancora i vitalizi, perché io ero contrario a questa cosa e mi hanno detto che i vitalizi dal 2003 sono stati aboliti con un sistema previdenziale. Sono molto contento comunque che all'interno della maggioranza attuale si stia lavorando ad una proposta di legge che chiarisca meglio questa situazione. È per questo motivo - non mi dilungo oltre - che io mi asterrò dalla votazione, in attesa di questa nuova legge che sono convinto che verrà effettuata entro la fine della legislatura.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Gerandin, ne ha facoltà.

Gerandin (GM) - Prima di tutto per ringraziare il collega Cognetta per aver presentato questa proposta di legge. Ho già avuto modo in commissione di ringraziarlo, perché, senza parlarci, stavamo lavorando sullo stesso testo, anche a seguito - come giustamente ha ricordato il collega - dell'approvazione da parte della Regione Piemonte di un testo di legge molto simile, che - ci tengo a sottolineare - è relativo alla pubblicazione degli assegni vitalizi dei Consiglieri regionali. Ci tengo a sottolineare che nulla ha a che fare con la legge comunemente riferita al vitalizio e che giustamente - io dico - il collega Fabbri ha detto che va chiarito, perché dal 2003 in avanti il sistema è contributivo e viene impropriamente chiamata ancora legge sui vitalizi. Attenzione, la trasparenza nulla ha a che fare con il sistema che, da quanto si apprende in quest'aula e si è già appreso in commissione, c'è la volontà di rivedere. Ci mancherebbe che non c'è la volontà e il contributo, almeno per quel che riguarda Mouv' di impegnarci in quest'aula affinché il sistema previdenziale, come l'ha chiamato penso anche giustamente il collega Fabbri... per spiegare quello che deve essere un sistema previdenziale e non un assegno vitalizio, com'è conosciuto fino ad oggi, ma nulla ha a che fare con il discorso della trasparenza, che dovrebbe essere insita nella possibilità che hanno i cittadini di verificare ciò che ognuno di noi... in questo momento - lo ha ricordato la collega Certan prima - noi pubblichiamo tutti i nostri 730, pubblichiamo le quote societarie, dobbiamo addirittura pubblicare se cambiamo automobile. Non vedo pertanto perché ci sia questo essere restii a pubblicare dei dati e, a mio parere - e lo dico, perché l'ho detto anche in commissione -, una trasparenza come questa permetterebbe anche di mettere un po' di chiarezza nella lettura dei dati. In commissione ho proposto: perché non pubblichiamo questi dati magari con delle righe dove parliamo del versato da parte dell'eletto, dove pubblichiamo il versato da parte della Regione, pubblichiamo il lordo, pubblichiamo il netto, in modo che la gente lo capisca, perché adesso si leggono cifre di milionate; sono milionate al lordo, non al netto, ma fare chiarezza non significa che si debba rimandare a chissà quando delle decisioni!

Torno a dire che sono due disegni di legge che possono avere benissimo il loro iter. Quello della trasparenza, a mio parere, è e deve essere un percorso che, a prescindere, deve essere sempre un punto focale di chi fa politica, per cui non vedo questa difficoltà ad approvare questo disegno di legge. Posso garantire e anticipare che la maggioranza sta lavorando su un progetto di legge più complessivo, ci sarà tutto il nostro apporto affinché si riveda il sistema nella sua complessità. Attenzione però che, a forza di parlare di riflessione complessiva, come si è sentito in quest'aula, io non vorrei che l'operato di questo Consiglio fosse solo riferito ad un pensatoio. Questo Consiglio non può essere solo un pensatoio, un momento di riflessione. È un momento in cui si devono mettere dei paletti fermi. Per quanto riguarda la trasparenza, mi sembra strano che non ci sia unanimità nel pubblicare dei dati che i cittadini hanno il dovere di poter leggere e commentare come vogliono. Nello stesso tempo io penso che sia anche dovere di quest'aula - e sono assolutamente in linea con il collega Fabbri - di rivedere nel suo insieme quello che lui ha chiamato sistema previdenziale, vale a dire il sistema contributivo e non più vitalizio.

Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore Bertschy, ne ha facoltà.

Bertschy (UVP) - Su questa cosa ormai è un po' di tempo che a posizioni alterne si assumono posizioni, sapendo che poi in certe situazioni si può votare tranquilli, perché poi il provvedimento, se la maggioranza non è d'accordo, non passa e così bene fa il collega Cognetta a portare avanti la sua idea, che è un'idea convinta; meno altri gruppi, a seguirla convintamente, nascosti dietro al voto che non passa dalla maggioranza, però tutto fa gioco per il Movimento Cinque Stelle. Visto che l'UVP vuole fare la sua politica ed è abituata a confrontarsi in maggioranza, in tutte le maggioranze, in questo momento la maggioranza non ha una proposta organica, la stiamo cercando. Se non ci sarà, l'UVP farà la sua proposta, di modo che anche l'UVP vedrà chi si nasconderà dietro un voto piuttosto che no, perché poi un impegno l'abbiamo preso con il nostro movimento. La nostra proposta andrà al di là della trasparenza e vedremo poi se tutti saremo convinti - sto parlando di UVP se mi permettete - anche su questa proposta. Vi posso rassicurare che sulla trasparenza in maggioranza c'è stato ampio dibattito e c'è la massima disponibilità di garantirla, però con qualche cosa che sia definitivo e sostenibile e che magari parli anche del cumulo di chi ha più cariche da portare rispetto alla trasparenza. A breve l'UVP quindi completerà il suo ragionamento in maggioranza; se ci sarà una proposta organica, bene, altrimenti è chiaro che su temi come questi, che non fanno parte di programmi condivisi, ognuno prenderà la sua posizione. Attenzione però, perché poi, quando ci sarà da votare proposte un po' più concrete, non vorremmo vedere persone basite, perché basirsi quando si sa di non arrivare a 18 è molto più semplice, collega Norbiato; vedremo quando la proposta sarà completa, chi si basirà di più e chi si basirà di meno. State tranquilli che l'UVP la proposta la porta e la porta in tempi brevi.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Marquis, ne ha facoltà.

Marquis (AC-SA-PNV) - Ho ascoltato con piacere l'intervento del collega Bertschy, che ci ha fatto presente che su questa iniziativa non c'è una visione organica all'interno della maggioranza, ci sono delle visioni diverse sull'approccio alla trasparenza. Credo che questa sia un'iniziativa che non possa che essere condivisa a livello trasversale, a prescindere dal ruolo che si occupa, se maggioranza o minoranza, perché è un tema che deve accomunare un po' tutte le forze politiche, un po' tutti i Consiglieri che condividono questa esperienza. È una proposta semplice, che non ha nulla di che progettuale; è una proposta che prevede solo la pubblicazione di quanto è percepito, di quanto è stato percepito a livello di assegni vitalizi da parte di chi ha esercitato questo incarico e che lo esercita ancora. Sono delle provvidenze, dei riconoscimenti legittimi, attribuiti in funzione di legge e pertanto non credo che ci si debba vergognare di pubblicare le relative spettanze. Credo che il cambiamento lo si affronti anche attraverso questi piccoli passi e ritengo anche che sia inutile resistere a queste piccole iniziative che portano un po' di chiarezza, soddisfano anche il piacere della comunità, di una piccola comunità come la nostra di conoscere anche i trattamenti di chi hanno delegato per svolgere delle funzioni pubbliche.

Pertanto, alla luce di quanto detto, come gruppo, condividiamo l'iniziativa e auspichiamo che ci possa essere in questo momento, senza demandare a momenti futuri, un ripensamento all'interno dall'aula delle varie forze politiche su questo progetto di legge: un progetto di legge che farebbe comunque fare un piccolo passo avanti in attesa di una trattazione più complessa della questione del sistema previdenziale, ma mi sembra un po' l'approccio per fare una metafora come di quello che non vuole fare le pulizie in casa, perché il prossimo anno pensa poi di venderla. Credo che qui non ci sia niente di complesso, basta dire "sì" o "no" e il progetto di legge viene approvato. Collega Fabbri, quindi nascondersi dietro questi ragionamenti mi sembra che sia un po' negare l'evidenza e dire che demandiamo poi a progetti futuri e alla prossima legislatura un'attenzione alla definizione di questo tema.

Io mi rivolgo alla sensibilità del Presidente del Consiglio, perché questo è un tema che coinvolge tutta l'aula, per riuscire a sensibilizzare ancora le forze politiche per andare nella giusta direzione. Presidente, sappiamo anche da quello che leggiamo sui giornali che il suo incarico è a termine; pensavamo quindi che potesse essere questo anche un obiettivo da portare a conclusione prima di lasciare il passo a chi le subentrerà. Se oggi non riusciremo ad ottenere l'approvazione da parte del Consiglio di questo progetto di legge, non ci resterà che sperare in una maggiore sensibilità e trasparenza da chi sarà chiamato a subentrarla.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Guichardaz, ne ha facoltà.

Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Io sono entrato in Consiglio regionale in questa legislatura nel 2013. Il nostro regime previdenziale allora era ed è attualmente un regime previdenziale totalmente uguale a quello dei dipendenti pubblici. Noi maturiamo la nostra pensione con le stesse percentuali di versamento proprie di qualunque dipendente che opera nella pubblica Amministrazione, anzi noi abbiamo addirittura un regime di TFR, che - probabilmente in un momento anche di furore ideologico - è stato modificato, tanto che i Consiglieri si versano praticamente tutto il corrispondente per il regime del TFR, quando invece per i dipendenti una parte considerevole è versata dal datore di lavoro e una parte è versata dal lavoratore. Questa premessa è solo per dire che io, Jean-Pierre Guichardaz, Consigliere di prima nomina, non ho alcun motivo di non venire incontro a delle richieste di trasparenza e non ho alcun motivo di ostacolare la conoscenza da parte dei cittadini di ciò che avviene nel nostro caso. Non vorrei quindi che si pensasse che noi di prima nomina, o comunque le persone che sono entrate in quest'ultima legislatura abbiano un qualche interesse a nascondere il proprio regime previdenziale.

Io peraltro voglio far notare che fino al 2012 il regime previdenziale era anche diverso, tant'è vero che i colleghi della precedente legislatura versavano di più in termini di percentuale, ma contestualmente il Consiglio raddoppiava quel versato, portando praticamente ad un raddoppio dei contributi che oggi noi versiamo a carico del Consiglio regionale, trasformando i pacchettini previdenziali dei Consiglieri dal 2012 in poi in pacchetti previdenziali che - com'è già stato pubblicato su vari giornali - comunque si attestavano su cifre che non sono quelle attuali. Lo dico perché noi oggi parliamo di vitalizi, quindi parliamo di una situazione relativa a fatti avvenuti nel passato, di gente che, in base alle leggi all'epoca vigenti, ha maturato il cosiddetto "vitalizio", ha maturato il regime pensionistico, che all'epoca si chiamava vitalizio e che in alcuni casi era alternativo al versamento, per esempio, dei contributi nell'attività lavorativa ordinaria, che poteva essere un'attività pubblica così come un'attività privata.

Oggi noi parliamo, da quello che ho capito leggendo il testo del collega Cognetta, proprio di pubblicare quindi semplicemente dei dati bruti relativi ad un regime pregresso, passato che io personalmente, quando faccio dei ragionamenti su quel regime, posso da cittadino, o comunque da neoeletto, in qualche modo contestare, ma che - come sempre capita con i diritti acquisiti - è un diritto che è sopravvenuto e che sopravviene fintanto che non lo si cambia, non lo si modifica con provvedimenti legislativi che non possano essere impugnati. È un po' come il regime dei miei genitori, che è un regime retributivo; io andrò in pensione con il regime contributivo, o ancora prima in regime, per esempio, dei 18 anni, sei mesi e un giorno, io posso contestarlo, ma di fatto è un diritto acquisito, e questo avviene. Lo dico perché oggi noi assistiamo ad una proposta di legge che dà in pasto all'opinione pubblica una serie di dati, che peraltro, collega Cognetta, lei lo sa benissimo, sono i segreti di Pulcinella perché li ha già pubblicati La Stampa, Aosta News e Aosta Sera. Si trovano ovunque, sono dati che sono dettagliati, Consigliere per Consigliere, e non noi, perché noi arriviamo da un altro regime. Sono dati scomposti, sui quali poi si possono fare tutti i ragionamenti possibili e immaginabili. La gente su quei dati può dire: "ma guarda questo, si è preso 500 mila, questo ne ha presi 400, l'altro ne ha presi 600 e sono stati riscattati" e via dicendo, e se questo discorso non è ricondotto in un ragionamento organico, si dà la sensazione che ci siano delle situazioni che sono subentrate ultimamente, delle situazioni magari di privilegio, ma che facevano riferimento a leggi di quel periodo.

Noi non siamo contrari alla pubblicazione, collega Cognetta, glielo dico proprio, però una pubblicazione buttata così, in termini di legislatura, messa con un obiettivo che è anche, se vogliamo, di tipo elettoralistico, a mio parere, ha poco senso. Dall'altra parte, però io invito i colleghi, per esempio, tutti i colleghi che oggi invocano la trasparenza... abbiamo alcuni colleghi che oggi voteranno a favore: penso al collega Fosson, per esempio, che credo percepisca diverse pensioni, o che comunque è all'interno di un regime pensionistico di un certo tipo, fa questo lavoro da diversi anni... lo invito ad essere conseguente, per esempio, con il voto che darà. Allora, perché non pubblicare, per esempio, la sua situazione patrimoniale interamente, dire quante pensioni percepisce, con quali contributi. Io credo che non ci voglia una legge per dire, per esempio, che i colleghi della precedente legislatura, che hanno maturato un pacchetto previdenziale con un raddoppio rispetto al nostro di contributi, perché versavano - mi sembra di ricordare - il 24 percento di contributi, a fronte di un 42 percento di contributi versati dal Consiglio regionale, per un maturato, per la legislatura precedente, che superava i 300 mila euro, collega Cognetta... le persone che oggi sono qui e che invocano la trasparenza, ma sapendo perfettamente che poi tanto sono parate dal voto minoritario, hanno benissimo la possibilità di fare un'autodichiarazione - e forse questo sarebbe il primo passo verso la trasparenza - in cui dire: "io percepisco la mia pensione da medico ospedaliero, percepisco quella da Senatore, percepisco lo stipendio dal Consigliere regionale...", eccetera e si comincia a mettere in trasparenza questo, così come i colleghi dell'altra legislatura possono benissimo fare un'azione di trasparenza che sia credibile. Dopodiché, fatta quest'azione, noi ci impegniamo - e l'abbiamo detto - a fare un disegno organico che sia pubblicabile, io spero prima della fine della legislatura, che ricomprenda tutto, ma che ricomprenda anche queste situazioni di maturato economico, perché io non mi vergogno di dire e di mettere sul sito quanto noi di ultima legislatura stiamo maturando, per esempio, di previdenza: è tutto pubblico, versiamo tal quale i dipendenti pubblici; cosa diversa avveniva, per esempio, nel passato.

Cominciamo a dare un segno di trasparenza, cominciamo a mettere le mani avanti, dopodiché possiamo parlare della trasparenza vera e mettiamo però non in pasto solo i vecchi vitalizi, magari le vedove che prendevano le reversibilità. Va bene, anche quello può essere un motivo di trasparenza, di onestà e possono essere pubblicati anche quei dati, ma facciamo un ragionamento onnicomprensivo.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Fosson, ne ha facoltà.

Fosson (AC-SA-PNV) - Per fatto personale, per un'inesattezza, probabilmente l'Assessore Guichardaz si sbaglia, o si riferisce ad altri Senatori. Per quello che mi riguarda, io percepisco una pensione come medico ospedaliero dopo aver pagato i contributi figurativi sempre e di mia mano. Non percepisco assolutamente nessuna pensione dal Senato della Repubblica, in quanto c'è un'incompatibilità, nel senso che se uno ha un altro incarico, non percepisce pensione. Ultima cosa: non ho nessun problema a dichiarare le mie rendite, che vengono comunque pubblicate tutti gli anni negli atti che il Consiglio ci chiede.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Padovani, ne ha facoltà. Colleghi, per cortesia, silenzio.

Padovani (GM) - Questo momento politico è particolare. Le persone fuori ci chiedono maggiore trasparenza e maggiori informazioni, soprattutto per coloro che riguarda i cosiddetti "costi della politica". Io penso che questa proposta del collega Cognetta vada in questo senso e francamente non capisco tutti i colleghi che sono intervenuti dicendo: "sì, condividiamo, siamo anche noi per la trasparenza, però non è questa la proposta, ne faremo un'altra, magari passerà la prossima legislatura se ci saremo, chi ci sarà, vedremo".

Prima il collega Bertschy diceva che in maggioranza non c'è una visione unanime su questa proposta e sulle proposte che riguardano la trasparenza dei vitalizi. Io speravo e pensavo tra me che i colleghi con i quali nel 2013 mi sono candidato, parlando anche di trasparenza, fossero tra quelli che si sarebbero distinti...

(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)

... io l'ho ascoltata in silenzio, se può farlo anche lei... grazie. Pensavo che fossero tra quelli che si sarebbero distinti nel voto rispetto al voto della maggioranza, invece ho scoperto che la visione differente ce l'ha il collega Contoz... un po' timido, collega Contoz, però è un segnale, io lo reputo importante. Pensavo lo dessero altri, invece devo darle atto che almeno un segnale minimo lei lo dà di indipendenza e di pensiero suo. Io quindi annuncio fin da subito il mio voto favorevole, perché davvero il momento ci impone maggiore trasparenza. Penso che nel pubblicare questi dati non ci sia nulla di male e quindi davvero non capisco questo essere restii della maggior parte della maggioranza a voler approvare questo provvedimento.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Cognetta, ne ha facoltà.

Cognetta (M5S) - Ho ascoltato con attenzione gli interventi dei vari colleghi, chi è favorevole, chi è contrario, chi si astiene. Vorrei fare però un ragionamento di tipo generale per farvi capire il perché si è arrivati a questa proposta, perché altrimenti sembra sempre che uno voglia fare le cose per motivi esclusivamente strumentali o elettoralistici, allora ci può anche stare ad un certo punto della legislatura, però ci può anche stare magari qualche altro ragionamento. Da dove parte questo ragionamento ve lo spiego in poche parole. Nella finanziaria del 2016 è stata approvata dalla maggioranza di questo Consiglio una norma che prevedeva il ritiro dei contributi versati dagli ex Consiglieri con una defezione, con una tassa dell'11 percento, in un periodo di tempo che andava dal 1° gennaio 2017 a fine marzo 2017, quindi in tre mesi sostanzialmente dovevano decidere se continuare ad avere l'assegno o se ritirare tutto. Io ero molto contrario a questa norma, lo sapete. Ho presentato anche un emendamento apposta all'Assessore Perron di allora, modificando il termine in un giorno. Voleva dire che sostanzialmente non era possibile farlo, però non passò. C'è stato da parte degli ex Consiglieri il ritiro di tutta una serie di "posizioni" per una somma - vado a memoria - di un po' più di 23 milioni, ma sto andando a memoria... 22 milioni, mi corregge il Presidente, comunque, 22 o 23 sono ben più di 20. Al che mi sono detto tra me e me: tutto giusto, tutto legittimo, tutto corretto, però perlomeno farlo sapere! Sono quindi dati ulteriori rispetto a quelli già usciti, collega Guichardaz. E io non sono un fautore del regime del terrore e della rivoluzione francese. Non è che quello mi andava bene, assolutamente, perché se volessimo entrare in un discorso puramente personale, sono più garantisca di tutti quanti qui dentro, perché ritengo che anche una persona - e sto parlando a livello personale - che magari ha avuto dei problemi è comunque una persona corretta e integerrima a prescindere, perché di problemi li possiamo avere tutti qua.

Detto questo, qui stiamo parlando esclusivamente della pubblicazione. Io ho già presentato una proposta di legge per fare una modifica - e l'ha annunciato in questo Consiglio il Presidente - della gestione dei vitalizi, che so benissimo non essere vitalizi, ma so anche che l'ufficio si chiama "Ufficio dell'assegno vitalizio", il nome è quello. Avevo anche chiesto informazioni rispetto al cambio del nome e non si può cambiare per questioni tecniche e questo non dipende da me. Avrei già cambiato il nome in "Ufficio del sistema pensionistico previdenziale dei Consiglieri". Allora uno dice: non è vitalizio, parliamo di sistema pensionistico previdenziale. Non voglio entrare in quel discorso, però una cosa fatemela dire su questo sistema attuale. Questo sistema attuale permette a chi ha già un lavoro e si paga i contributi figurativi del lavoro che ha di aggiungere la pensione con i contributi dello stipendio del Consigliere, quindi alla fine, se uno vuole, si sommano due pensioni. Mi spiego meglio. Se io sono dipendente della Regione e mi pago i contributi figurativi per questi cinque anni e me li pago di mia sponte, comunque avrò poi un'altra pensione ai 65 anni da parte del Consiglio per i 5 anni che faccio, o per i 10, o per i 15 che faccio qui dentro. È questa la situazione attuale. È chiaro? Ed è per questo che io e il mio collega ci abbiamo rinunciato. È chiaro anche questo? Siamo quindi in una posizione leggermente migliore, se permettete, posso dirlo, ho solo detto: leggermente, per carità, di un qualunque dipendente pubblico o privato che sia.

Non voglio parlare della proposta, perché, quando arriverà in aula, vi spiegherò perché l'ho fatta e quali sono i principi che arrivano a discutere di quella proposta. Restiamo sulla pubblicazione. Sulla pubblicazione lei stesso, collega Guichardaz, ma anche altri hanno fatto presente che l'informazione incontrollata è un'informazione che non funziona. È vero che parliamo del passato, ma parliamo di soldi pubblici e poi il passato si riferisce in questo caso al periodo che va da gennaio a marzo di quest'anno. Alla faccia del passato! Pertanto, rinnovo l'invito: così come facciamo per i Consiglieri attuali in carica, che gli chiediamo praticamente di tutto, per piacere, vogliamo fare un piccolo sforzo e uniformarci alle altre Regioni? Perché non stiamo dicendo una cosa che gli altri non fanno, ci sono altre cinque Regioni che lo fanno. Non so come dire, non è che siamo i primi che arriviamo e finalmente facciamo una cosa meravigliosa, ci adeguiamo alle altre Regioni. Qui non c'entrano - permettetemi se ve lo dico - le posizioni dei singoli: questa non è una questione relativa alle posizioni dei singoli, questa è una questione che dovrebbe essere relativa a tutti quanti noi. Dovremmo fare, come Consiglio regionale, un piccolo sforzo, superare le posizioni politiche di steccato e fare un ragionamento più lineare, senza attaccarci l'uno con l'altro rispetto a certe posizioni personali... non ha senso. È chiaro che poi la gente fuori si chiede come mai certe cose le dice soltanto Cognetta. Perché magari ad un certo punto si stanca e arriva alla conclusione che la soluzione è quella di fare un articolo di legge e dire: "pubblicate", tutto qui. Non è una questione per avere voti, non so se è chiaro. Mi ha stancato questa storia! Perché ogni volta o si fa questa operazione, oppure quella sul personale: io ti svilisco sul personale in maniera tale che, quando sul personale ti dico che hai certi problemi, allora quello che dici automaticamente non vale nulla. Non funziona, Signori, questa storia, non funziona più! Le cose dette in quest'aula sono cose personali che vanno al di là della posizione personale di ciascuno. Lo volete capire o no? Mi sembra anche normale ad un certo punto arrivarci, o vogliamo solo parlare come al bar? Se, per favore, ci mettiamo a discutere su una parte tecnica: troppi dati, pochi dati, dati incomprensibili, dati che non vanno bene, okay, possiamo fare tutti gli emendamenti che vogliamo, siamo ancora in discussione generale, ci possiamo fermare e modificare tutto quello che vogliamo. Poi abbiamo posizioni del tipo: "faremo una legge"; allora, se dite che farete una legge, bisogna aggiungere in fondo che prima della fine di questa legislatura va portata in aula. Ricordo a tutti che l'ultimo Consiglio, se non sbaglio, è a marzo, quindi sarei molto contento se arrivasse per marzo.

Aggiungo ancora una cosa. Tutte le proposte di legge hanno tutte lo stesso livello e la stessa importanza. In passato sono state portate molte proposte di legge che non ho votato perché all'interno nascondevano delle cose che non mi andavano bene. Io quindi non vi dico a priori che voterò la vostra proposta di legge, perché se contiene delle cose che non mi vanno bene, non ve la voterò, anche se in qualche passaggio può andare bene, perché se quando portate una legge, certe cose vanno bene e certe cose non vanno, io poi decido se mi sta più bene quello che mi va bene o quello che non mi va bene, perché a volte si fanno delle leggi dove in alcuni punti possono essere positive, ma in altri molto negative e quindi non le voto lo stesso. Se vogliamo fare un ragionamento serio e completo, okay, sennò ve la voterete, com'è successo per tante altre leggi, una su tutte la legge elettorale. La legge elettorale non mi andava bene e non ve l'ho votata per fare un esempio, ma perché, secondo me, non risolve il problema, poi potreste dire che è la legge migliore della Terra, ma a me non è piaciuta.

Per concludere vi pregherei di restare sull'argomento e se vogliamo aprire una discussione seria, la facciamo, altrimenti non la votiamo. Mi fa piacere che il collega Contoz ha sollevato una questione all'interno del suo gruppo. Sa benissimo che all'interno di tutti i gruppi ci sono posizioni diverse su questa legge e l'obiettivo era quello di arrivare ad una trasparenza e a dare una risposta ai cittadini che, come fermano me per strada, fermano voi e dicono: "ma questi soldi chi se li è presi? Ma sono così tanti? Ma sono pochi? Ma perché pigliano così tanto?", e così via. Glielo spieghiamo e...

(brusìo in aula)

Presidente - Colleghi, per favore! Prego.

Cognetta (M5S) - ... così com'è successo per i nostri stipendi, o per altre nostre posizioni che, una volta pubblicate, lo sanno pure i muri ormai e quindi basta vedere sul Consiglio, succederebbe lo stesso per questa cosa e finiremmo qui tutte le discussioni, Dovrebbero pensarci anche gli ex Consiglieri, che magari non sono d'accordo, poi magari ce ne sono anche di quelli d'accordo, perché non è che tutti gli ex Consiglieri non sono d'accordo alla pubblicazione.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Cretier, ne ha facoltà.

Cretier (PD-SIN.VDA) - Vorrei ribadire gli argomenti che ho già trattato stamattina, con una televisione che mi ha incrociato per strada, che probabilmente mi voleva mettere in difficoltà, ma vorrei chiarirlo brevemente, loro fanno il loro lavoro, ma io svolgo un'altra attività, li ringrazio comunque per la visibilità. Noi - come ho già detto stamattina e come ho già detto in commissione - non siamo assolutamente contrari a priori a questo chiarimento di questa proposta di legge. Sicuramente il collega Cognetta ha posto una questione di rilevanza anche nazionale visto che se ne discute anche a Roma e la cosa non è ancora chiusa. Sinceramente però, come già annunciato, c'è questa proposta di legge, poi ce n'è una successiva, quindi ci sembra non organica e pertanto abbiamo preso un impegno di lavorare su questo, di produrre qualcosa di veramente definitivo.

Vorrei ricordare al collega Padovani che abbiamo fatto campagna elettorale insieme nel 2013, poi, per visioni diverse, abbiamo scelto altre strade, però ricordo le firme che abbiamo messo sugli impegni al momento di accettare la candidatura. Questo, collega Padovani, è già da un po' che mi scaldava un po' l'animo e quindi mi sembrava giusto sottolinearlo nei dovuti modi. È già stato detto che alcune notizie sono già state pubblicate su diversi social, su diverse testate, siamo andati in televisione, siamo stati ridicolizzati di fronte all'opinione pubblica nazionale e questo non aiuta sicuramente il lavoro del politico, anche se penso che bisognerebbe arrivare alla conclusione di questa iniziativa, ma in modo organico. Noi non abbiamo vitalizi, l'avete già detto e credo sia necessario procedere ma in modo organico, lo ribadisco per la terza volta. Dal 2013 è cambiato molto, in questo momento siamo tutti alla gogna mediatica; siamo quindi disponibili con degli impegni presi, però vorremmo la condivisione di queste cose.

Collega Marquis, avete avuto sei mesi di tempo, quindi questa proposta di legge poteva essere fatta o presentata precedentemente; è chiaro che era necessaria, ma sicuramente poteva essere presentata nel semestre precedente, si poteva farla come adesso. Visto che lei lavora onestamente per le proprie iniziative, poteva farlo sicuramente anche prima, anche se non era in maggioranza. Dichiaro quindi il voto contrario del gruppo, ma comunque prendo un impegno di gruppo e personale per una norma più condivisa all'interno del Consiglio regionale.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Marquis per il secondo intervento, ne ha facoltà.

Marquis (AC-SA-PNV) - Solo una piccola risposta perché sono stato chiamato in ballo dal collega Cretier, che ha chiesto come mai non abbiamo presentato noi questa iniziativa legislativa. Credo che noi non abbiamo tra le nostre aspettative quella di poterci occupare di tutto. Abbiamo lavorato sicuramente in questi sette mesi, ma abbiamo accolto la presentazione di questa proposta che è stata fatta da un collega dell'opposizione, che è stata portata avanti nelle commissioni e credo che non ci sottraiamo al confronto, così come, se lei predisponesse un'iniziativa, noi ci stiamo in commissione a confrontarci, a discutere, a valutarla e poi arrivare al voto.

Mi pare poco comprensibile invece il comportamento del PD. Io ricordo il collega Guichardaz quando agitava le folle nel corso di questa legislatura, agitava i fogli in tutti gli interventi su tutti i temi che si ispiravano alla pulizia morale, alla trasparenza, alla condivisione, alla partecipazione. Mi stupisce che oggi si sia addormentato sui banchi della Giunta e assuma dei comportamenti poco coerenti con quelli che ha tenuto finora e quindi credo sia una perdita per la democrazia, per la discussione all'interno dell'aula questo suo passaggio al governo, a un nuovo ruolo di responsabilità, perché abbiamo perso il contributo di una persona che è sempre stata molto attiva e sensibile a questi temi e ci auspichiamo che presto possa tornare ad esserlo.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Padovani per il secondo intervento, ne ha facoltà.

Padovani (GM) - Non volevo fare il secondo intervento, ma il rumore delle unghie sui vetri mi ha risvegliato: il rumore delle unghie sui vetri è ovviamente quello dei colleghi del PD, che ci hanno fatto dieci minuti, un quarto d'ora in due di intervento nel quale ci hanno spiegato quanto è buona la proposta del collega Cognetta, quanto sono d'accordo sulla trasparenza, sulla pubblicazione dei dati e poi hanno dichiarato di votare contro. Francamente credo che questo sia incomprensibile a me, come a quelli che ci ascoltano e a tutti i colleghi presumo.

Collega Cretier, mi permetta poi di dire che lo hanno scritto i giornali chi ha disatteso gli impegni che abbiamo firmato in campagna elettorale: gli impegni politici e gli impegni anche di altro tipo. Credo quindi che per i colleghi del PD sarebbe meglio non tornare su queste vicende, perché le valdostane e i valdostani sanno, per averlo letto sui giornali, chi ha disatteso questi impegni, quindi francamente non capisco l'intervento del collega.

Presidente - Ha chiesto la parola la collega Morelli, ne ha facoltà.

Morelli (ALPE) - Adesso qualcuno ci accuserà sicuramente di voler dividere il Consiglio in buoni e in cattivi. Ritengo che l'illustrazione del collega Cognetta sia stata assolutamente moderata e che egli abbia misurato le parole, quindi non penso che l'intento di questa proposta di legge fosse quello, l'intento è molto chiaro: i fondi pubblici devono essere gestiti in maniera trasparente, la questione costituisce un impegno nei confronti dei cittadini. La ratio credo sia questa: parliamo di fondi che sono stati impegnati in modo assolutamente lecito, non sono soldi che sono stati rubati o percepiti in modo illecito, c'erano altre leggi che corrispondevano ad altri tempi, ad altre situazioni economico-finanziarie della nostra Regione. Si è sviluppato un dibattito in quest'aula, sollecitato dall'opinione pubblica, ma anche - io credo - dalla nostra coscienza, che ha portato a delle modifiche nel tempo. Quello che si chiede oggi è semplicemente di rendere pubblici dei dati che attengono a persone che hanno ricoperto cariche pubbliche, esattamente come avviene per noi che le ricopriamo in questo momento.

Qualcuno parlava di "dare in pasto". Certo, se i dati escono sui social, sui siti, quello è dare in pasto. Quello che faremmo noi in questo caso sarebbe semplicemente rendere pubblica e trasparente una situazione che - ripeto - si fonda su basi lecite. Credo sia questo l'unico modo per non essere ridicolizzati: assumersi la responsabilità delle decisioni che sono state prese nel tempo, che poi, a seguito di un dibattito, hanno portato a fare delle modifiche, e io penso che porteranno ancora a fare delle modifiche, perché è giusto, perché l'azione e le decisioni vanno contestualizzate al momento in cui le decisioni vengono prese. Francamente quindi io sono un po' stupita dall'atteggiamento di chiusura di certe forze politiche, indipendentemente dal fatto che siano di maggioranza o di opposizione. Facciamoci una riflessione tranquilla e serena.

Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Lanièce, ne ha facoltà.

Lanièce (EPAV) - Non è mai facile parlare di alcuni temi come quello oggi in argomento, anche perché è storia: ogni volta che in questo Consiglio si è votato un provvedimento che andasse in qualche modo a ridurre o a dare trasparenza ai costi della politica, immancabilmente c'era sempre qualcuno che diceva che non bastava ciò che si faceva. Eppure di proposte ne sono state fatte! Basti pensare che la nostra Regione è stata una delle prime a riformare la questione dei vitalizi, introducendo, tra le prime in Italia, il passaggio al sistema contributivo - tanto declamato da tutti oggi, ma noi lo abbiamo già introdotto diversi anni fa -; nonostante ciò, si continua a parlare come se ciò non fosse mai stato fatto. Anche in questa legislatura, come maggioranza, abbiamo approvato con la legge n. 19/2015, portata avanti dal Presidente Rosset, una forte riduzione per il periodo 2016-2027 degli assegni del sistema previdenziale, cosa che la Regione Emilia-Romagna ha fatto solo quest'anno, nel maggio 2017, tanto per citare una Regione che comunque "si è data da fare", come ha detto il collega Cognetta. Così come nella passata legislatura, con la legge n. 35/2012, proposta dall'allora Presidente del Consiglio, Emily Rini, avevamo proposto una serie di modifiche che avevano portato ad un risparmio superiore al milione di euro nell'ambito dei costi della politica e del sistema previdenziale. Mi sembra quindi che in questo Consiglio ci sia sempre stata la disponibilità a discutere, a dibattere e a poi votare provvedimenti riguardanti i costi della politica e i cosiddetti vitalizi.

Negli interventi dei colleghi di minoranza abbiamo sentito un po' di ironia in merito all'intervento del collega Fabbri, dato che si è affermato che questa è una maggioranza che riflette e non fa nulla. Mi sembra di aver dimostrato che invece la maggioranza - anche se ci sono state diverse maggioranze in questi anni -, di fronte ad un tema così delicato, ha ascoltato le voci provenienti dalla minoranza e quelle provenienti dalla maggioranza e ha poi presentato delle proposte che hanno portato effettivamente a delle riduzioni e a delle modifiche molto importanti, stranamente poco considerate dai mass media, ma si vede che fare le scelte giuste non è mai importante...non fa notizia...

Premesso che non intendo mettere in discussione la buona fede del collega Cognetta, che tra l'altro non ha mai fatto parte di maggioranze, ma agli altri colleghi mi permetto di dire, anche con un po' di ironia visto che hanno detto che il collega Fabbri ha fatto una riflessione che magari non porterà a nulla: se veramente ci tenevate a questa trasparenza, a queste iniziative, avete avuto sette mesi di tempo per presentare una proposta e per approvarla. Voglio solo sottolineare che tutti e voi 18 eravate determinanti, ognuno quindi poteva condizionare il proprio voto a questa maggioranza dicendo: "io sostengo questa maggioranza a condizione che sui costi della politica si faccia qualcosa", ma non abbiamo visto nulla. Avete governato per sette mesi e non avete fatto nulla in merito; da qui ad aprile sicuramente noi dell'EPAV siamo disponibili a lavorare con le altre forze di maggioranza per predisporre un provvedimento che, com'è stato detto all'interno della I Commissione, analizzi l'argomento del sistema previdenziale nel suo complesso e preveda, all'interno di questa proposta, la pubblicazione dei dati dei vitalizi, com'è stato approvato in alcune Regioni italiane. La nostra volontà di lavorare e di presentare una proposta al cui interno ci sia la pubblicazione di questi dati c'è. Su questa proposta, per correttezza, cercheremo di coinvolgere anche le forze di minoranza, come abbiamo fatto allora nel 2012 con la proposta presentata dall'allora Presidente del Consiglio Rini.

Per questi motivi, noi oggi non voteremo questo provvedimento, ma ci impegneremo a lavorare concretamente in questi mesi, che mancano alla fine della legislatura, per predisporre - come ha sempre fatto questo Consiglio - delle proposte che vadano nella direzione di diminuire i costi della politica.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Perron, ne ha facoltà.

Perron (UV) - Se c'è un gruppo che in questa legislatura su questa materia non ha mai nascosto la propria opinione, credo sia il gruppo dell'Union Valdôtaine, nel senso che anche quando si è trattato di discutere di proposte che nel corso di questa legislatura andavano nella direzione di ridurre le indennità, il nostro gruppo ha sempre espresso in maniera molto chiara le sue posizioni, peraltro, lo ha sempre fatto in accordo all'epoca con il gruppo di Stella Alpina. È un po' singolare oggi che i richiami al cambiamento di opinione giungano dal collega Marquis, non era riferito a noi, era riferito al PD, quando, nel corso - adesso non è in aula - di questa legislatura con noi ha sempre sostenuto tutte le posizioni che erano in antitesi rispetto a quelle sostenute ora, quindi noi non abbiamo mai nascosto le nostre posizioni. La mia è semplicemente una dichiarazione di voto che non fa che ribadire quello che è stato il comportamento dei nostri Consiglieri all'interno della I Commissione. Il nostro gruppo oggi, collega Cognetta, colleghi, non voterà questa proposta, il nostro sarà un voto contrario perché non la condividiamo.

È stata annunciata in aula la necessità, la volontà di tornare su questa materia. Se verrà avanzata una proposta che discute in modo organico di questo argomento, tenendo conto di ciò che succede nelle altre Regioni, tenendo conto dell'evoluzione anche a livello normativo, c'è una proposta in itinere in Parlamento (lo sentivo ieri) e c'è l'impegno a portarla in approvazione a gennaio... se si vorrà, nel corso di un ragionamento in un dibattito, tenere conto anche dell'evoluzione a livello italiano su questa normativa, noi non ci sottrarremo al confronto. Il nostro gruppo quindi, se ci sarà la necessità di discutere in maniera organica altre proposte, le valuterà, le discuterà e avanzerà le proprie.

Collega Cognetta, per chiarezza, noi oggi non siamo nella convinzione di votare questa proposta. Lei, peraltro, ha già fatto un'altra proposta di legge su questa materia, l'ha annunciata, quindi noi non siamo per discutere - mi passi il termine - a spizzichi e bocconi, a seconda dei momenti, su questa materia. Se c'è la necessità di tornare su questa materia in maniera organica, noi non ci sottrarremo al dibattito, ma nel merito su questa proposta, senza dilungarmi troppo oltre, noi oggi non la condividiamo, quindi ribadiamo il nostro voto contrario espresso dai nostri colleghi ed è un voto che manterremo anche in quest'aula.

Presidente - Ha chiesto la parola la collega Certan, ne ha facoltà.

Certan (ALPE) - Per raccogliere alcune sollecitazioni e credo anche degli interessanti sviluppi che questo dibattito ha portato. È stato interessante intanto vedere che probabilmente all'interno anche dell'Union Valdôtaine si stanno profilando diverse posizioni. È corretto - collega Perron - quanto ha detto, voi avete mantenuto sempre una stessa posizione, ma credo che all'interno ci siano delle evoluzioni interessanti e staremo a vedere. Collega Lanièce, lei è sicuramente memoria storica in questo Consiglio, perlomeno sicuramente molto più di me che sono alla prima legislatura, non capisco invece perché dice che questo dibattito è difficile, sempre difficile su questo tema delicato. Lei ha detto prima che è sempre difficile parlare di questi argomenti, io li trovo invece di una linearità e di una correttezza... delle persone diventano rappresentanti dei cittadini per un periodo della loro vita, almeno quello lo intendo io, perché non dovrebbe diventare una carriera, e sappiamo che qua dentro ci sono sfumature diverse: c'è chi è alla settima, c'è chi è alla prima legislatura, ci sono quindi sfumature sicuramente diverse. Io intendo dei cittadini che diventano rappresentanti degli altri cittadini per un periodo della loro vita e pubblicano, dichiarano quello che per questo servizio percepiscono, non vedo davvero nulla di ostativo a questo.

Abbiamo visto poi chi si è arrampicato sui vetri per motivare che è convinto ed è d'accordo su questa proposta di pubblicazione, ma il voto sarà favorevole solo quando ci sarà una proposta organica, chissà che cosa vuol dire. Questo non l'abbiamo capito: organica in che senso? Non sappiamo se è intesa in evoluzione o chi lo sa. È una parola che dice tutto, è fine e non impegno.

Credo che la proposta di legge fatta nel periodo elettorale o preelettorale sia ancora più populista di questa proposta che fa oggi il collega Cognetta e che noi sosterremo. Ritengo che farla un giorno prima della campagna elettorale sia davvero anche in cattiva fede, perché non cambierebbe niente e il disegno di legge può essere presentato già da domani mattina, ma nulla vieta che possano essere pubblicati i dati che, come hanno ricordato i colleghi Morelli e Chatrian, sono dati leciti; non è che questo è stato percepito, non credo... ci sono degli uffici, degli enti competenti che hanno controllato. Perché non ci può essere la pubblicazione? Mi lascia perplessa la posizione del PD, soprattutto dal collega Guichardaz, che praticamente da quando è diventato Assessore, ha anche degli sdoppiamenti: fa un intervento, anche condivisibile sui dati - lui da buon sindacalista giustamente ha tutti i dati percentuali: sistema retributivo, contributivo -, poi però non è d'accordo alla pubblicazione. Non capiamo queste distinzioni, sarebbe molto più semplice invece dire: "questo è quanto percepiamo", punto, è tutto lì, davvero!

Sicuramente è giusto che venga fuori anche tutto il discorso dei cumuli. Se ci sono persone che hanno diversi tipi di indennità, o di retribuzioni, o di pensioni che hanno maturato nel tempo, avranno pagato, chi con il retributivo, chi con il contributivo, ed è giusto che i cittadini lo sappiano. Non capiamo perché questo discorso da facilissimo diventa difficilissimo in quest'aula. Se si è trasparenti, non capisco il perché ci sia difficoltà a farlo sapere ai cittadini. Il nostro voto sarà chiaramente favorevole e valuteremo le proposte che arriveranno dalla maggioranza in questo disegno di legge che è stato annunciato oggi.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Fabbri, ne ha facoltà.

Fabbri (UVP) - Rubo pochi istanti per ribadire quello che ho detto all'inizio della discussione sulla volontà di presentare questa legge, ma non si tratta, come mi è sembrato di sentire da alcuni interventi, di un escamotage tanto per dilazionare. Come gruppo UVP, ci prendiamo un impegno preciso di presentare entro la fine dell'anno questa legge e sosterremo questa nostra intenzione con la presentazione di un ordine del giorno per dare ufficialità, sostegno e forza a questo tipo di impegno.

Presidente - Siamo quindi in attesa che venga depositato quest'ordine del giorno annunciato. Ha chiesto la parola il collega Restano, ne ha facoltà.

Restano (AC-SA-PNV) - Intervengo innanzitutto per ringraziare il collega Perron per la chiarezza e per aver detto che da sempre il movimento a cui appartiene ha sostenuto una certa idea e che oggi continua in quella linea. Io c'ero, c'ero alla discussione, ero nella maggioranza, come c'era il collega Marquis, con una veste di un altro partito. Sicuramente quando sei in una situazione di 18 a 17, come ha detto il collega Lanièce, è facile far valere il proprio voto, ma dall'altra parte, anche se si fa un gioco di squadra, è molto difficile imporlo, perché si ha anche un senso di responsabilità, un senso di appartenenza ad un gruppo. È notoria la mia posizione all'epoca, non l'ho mai nascosta, era un pochino diversa dal resto del gruppo, ma ho sempre appoggiato la decisione della squadra. Proprio per questo motivo, ieri ho richiamato il coraggio di dire, il coraggio di parlare, come ha fatto oggi il collega Contoz che si è discostato dal suo gruppo. Ha avuto un bel coraggio, mi dispiace che in questo momento non sia in aula, però spero che rientri per poter dimostrare quanto ha affermato: che lui c'è e che ha la forza di portare avanti le proprie convinzioni e le proprie idee.

La difesa d'ufficio rispetto a quello che si è fatto in passato è doverosa, ci sta, è corretto. Il Consiglio si è impegnato, ha fatto delle riduzioni. Parlare di quello che si potrebbe fare o di quello che si farà è altrettanto importante, ma c'è il presente, quello che possiamo fare oggi, quello che ci chiede la gente. Il collega Cognetta è stato - credo - sufficientemente chiaro, oggi è necessario, per certi aspetti, dare trasparenza. Uno dei termini più abusati in questi Consigli è la parola "trasparenza", mi sembra la parola "chiarezza", ma soprattutto la parola "cambiamento". Un piccolo segnale di cambiamento oggi noi lo possiamo dare, senza rinnegare il passato, senza fare del populismo. Io convengo con quanto ha detto il collega Nello Fabbri: che vi è la necessità di una riforma più strutturale della norma. Approviamo oggi questa iniziativa che va incontro a quanto ci chiede la popolazione, che va incontro alle esigenze, cominciamo a far vedere che c'è un cambiamento, siamo trasparenti. Oggi quindi possiamo approvare questa iniziativa, da domani mattina ci metteremo di buona lena tutti insieme, non togliamo la paternità alla legge dell'UVP, siamo disponibili a lavorarci sopra, ma, colleghi, per arrivare a 18, è determinante il vostro voto. Siete tutti d'accordo, ma non la votate. Fateci vedere che avete coraggio.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Roscio, ne ha facoltà.

Roscio (ALPE) - Io chiedo scusa ai colleghi, ma devo dire sinceramente che è un dibattito veramente poco interessante, perché, purtroppo, l'aspetto formale supera quello sostanziale, perché i dati di cui stiamo parlando, che il collega Cognetta - mi sembra - dice semplicemente di rendere pubblici, in realtà sono già pubblici, perché già sono pubblicati. Sarebbe pertanto semplicemente un ratificare qualcosa che nella realtà già esiste e non essere anche un po' anacronistici, la collega Morelli diceva: "si dà in pasto", in realtà sono già in pasto, renderli pubblici vorrebbe dire accettare che queste cose esistono già e forse togliere anche quell'attenzione che spesso poi diventa morbosa per certi aspetti. D'altronde, non è neanche la prima volta che si affronta questo tema; forse il collega Cretier non c'era ancora, ma in passato si è già tentato di dare una sistemazione organica a questa questione. Era stato anche incaricato l'Ufficio di Presidenza, però non si era trovata allora una maggioranza che portasse avanti una proposta fino in fondo. Allora si era molto lontani dalle elezioni, quindi i tempi erano tutt'altro che sospetti, non si era voluto. D'altronde, oggi la proposta del collega Cognetta è decisamente semplice, si dice: rendiamo trasparente quello che nella realtà già esiste, ma spesso, come spesso succede, quando non si ha intenzione di fare una cosa, si comincia a dire: "è troppo poco organica"; se il collega Cognetta avesse portato una proposta organica, si sarebbe detto che era troppo organica, per cui alla fine il modo di dire è: "non siamo contrari, però votiamo contro".

La cosa interessante è che la proposta del collega era del 16 ottobre, per cui, volendo, se ci fosse stata l'intenzione di portare avanti una qualche proposta, o di emendare, c'era tutto il tempo e il modo non per fare in futuro, ma per fare prima. Anche perché se viene tacciata di populismo questa proposta, che è ancora un po' lontana dalle elezioni e se voi ne portate una a ridosso delle elezioni, voi superate di gran lunga i populisti. Oltretutto fa strano, ma una maggioranza che si pone come la maggioranza del futuro, quella che avrà le proposte su una proposta dove si dice che non era neanche nel programma di Governo, quindi una proposta minore come importanza... le posizioni sono tutte frastagliate e nessuno ha intenzione di raccogliere il tutto. Non vorremmo che, legato a questo, non ci fosse un vero interesse, ma piuttosto più che altro ci fosse solo la volontà di non essere superati da proposte a livello nazionale, perché altrimenti, oltre ad essere un po' anacronistici in questo momento, un po' retrogradi, si rischia anche di essere un po' ipocriti.

Presidente - Ci sono altri iscritti a parlare? Sospendo i lavori per una Conferenza dei Capigruppo.

La seduta è sospesa dalle ore 10:37 alle ore 10:51.

Rosset (Presidente) - Possiamo riprendere i lavori. Se non erro, il collega Restano aveva chiesto la parola, che non gli avevo dato per via della sospensione, ne ha facoltà.

Restano (AC-SA-PNV) - Non è più il caso, era per chiedere il numero legale, poi ho visto che, a mio modesto modo di vedere, in maniera alquanto impropria, lei ha chiesto una riunione della Conferenza dei Capigruppo... va bene, tutto chiuso.

Presidente - La "sospensione impropria" è avvenuta in quanto c'era una richiesta di presentare un ordine del giorno, che viene consegnato, facciamo distribuire. Rinnovo all'aula l'attenzione, possiamo riprendere? Siamo in discussione generale. Ci sono ancora dei colleghi che intendono prendere la parola? Ha chiesto la parola il collega Gerandin per il secondo intervento, ne ha facoltà.

Gerandin (GM) - Avrei voluto solo leggere l'ordine del giorno un attimo, però non è importante, tanto non era mia intenzione intervenire una seconda volta, anche perché l'ho ribadito nel primo intervento e lo ribadisco nel secondo: io sono fermamente convinto che non possa esistere una trasparenza di maggioranza e una di minoranza, quando si parla di trasparenza, penso sia un dovere di chi è seduto in questo Consesso. Il motivo per cui intervengo è relativo al fatto che mi è parso di capire - e io lo ritengo assolutamente grave - che in alcuni interventi sia trapelato quello che può essere un dubbio legato al fatto che chi è seduto in questo contesto - parlo dell'attuale Consiglio regionale -, chi siede tra i banchi attualmente non rispetta le regole in merito agli obblighi che la legge ci impone, per cui non è che siamo i più bravi, è che la legge ci impone di fare trasparenza sui redditi, sulle entrate percepite, sulle partecipazioni azionarie, eventualmente se uno percepisce pensioni o che. Se in quest'aula c'è qualcuno a conoscenza che qualcuno tra di noi non rispetta le regole e non pubblica tutti i dati, non lanci supposizioni, lo dica perché quello che è emerso in quest'aula è gravissimo! Io chiedo a chi è intervenuto manifestando questi dubbi e perplessità di dire se ha qualche dubbio e soprattutto di fare i nomi nelle sedi dovute di chi eventualmente non rispetta le regole. Parlare di trasparenza e spostare la questione sul discorso sul nuovo sistema previdenziale, per carità, è tutto lecito, io dico solo che ci sono regole che vanno rispettate, se qualcuno non le rispetta, lo si dica. Si vogliono cambiare le regole? Bene. Quest'aula non è, come ho detto prima, un pensatoio, bensì un contesto in cui bisogna legiferare. Cambiamo le regole? Se ci sono i numeri e si vogliono cambiare le regole, si cambino, ma che nessuno si permetta di lanciare eventuali dubbi sul fatto che qualcuno possa non aver rispettato le regole. Se qualcuno non l'ha fatto, nomi e cognomi e andate nelle sedi opportune!

Presidente - Ricordo che siamo ancora in discussione generale. Ha chiesto la parola l'Assessore Guichardaz, ne ha facoltà.

Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Credo che il collega Gerandin si riferisca a me. Magari mi sono espresso male, io non ho detto che non sono pubblicati i dati, probabilmente ha travisato, ma può darsi che nella concitazione io abbia dato l'idea di aver detto, o di aver accusato qualcuno che non pubblica i dati, ci mancherebbe! I dati sono pubblicati con un'attestazione di responsabilità, quindi credo che nessuno si prenda la responsabilità di non pubblicare addirittura il proprio motorino o la propria auto, perché noi Consiglieri, com'è noto, dobbiamo mettere sul sito qualunque dato, a differenza, tra l'altro, di tantissimi altri cittadini, che magari ci contestano poi comportamenti di qualunque genere, di cui non si conosce e non si può conoscere, per esempio, la situazione reddituale. La mia è pubblicata nero su bianco sulla pagina della Regione, addirittura io e qualcun altro abbiamo messo anche i redditi delle mogli negli anni passati, quindi credo che non si possa dire che noi non siamo trasparenti.

Io dicevo un'altra cosa: dicevo semplicemente che, nell'ottica di una trasparenza complessiva, non si può solo ed esclusivamente limitare - ma questa è una mia opinione, collega Gerandin - il tiro su chi percepisce i vitalizi e sulle vedove. Tra l'altro, persone che non hanno diritto di tribuna e quindi non hanno neppure la possibilità in quest'aula né di difendersi, né di dire la propria. Io dico che se vogliamo fare un ragionamento complessivo, noi abbiamo dei maturati previdenziali che non vengono pubblicati, collega Gerandin. Il mio maturato previdenziale, che è ricavato come il suo, lei è alla prima legislatura, attraverso il meccanismo proprio contributivo dei dipendenti pubblici, adesso non ricordo i dati, ma mi pare l'8 percento (8,24) a carico del lavoratore e mi sembra il 24 a carico del datore di lavoro, che è il sistema pensionistico di tutti i dipendenti pubblici, è diverso, per esempio, dal regime maturato dai nostri colleghi nelle scorse legislature - lo dicevo prima -, i quali versavano il 24 percento e mi sembra che il Consiglio gli versasse il 42 percento. Se vogliamo la trasparenza, la trasparenza la facciamo anche sui nostri maturati previdenziali. Quello potrebbe essere un dato interessante, per cui emergerebbero, per esempio, delle situazioni legate al fatto che colleghi delle scorse legislature hanno dei maturati economici previdenziali che noi non abbiamo. Vogliamo fare un ragionamento su tutti, o andiamo sempre in questo caso ad intercettare i cosiddetti "vitalizi"? Noi non percepiamo vitalizi, io non ho nessun problema a pubblicare o a far pubblicare, per esempio, il mio maturato economico previdenziale, però mi piacerebbe che a questo punto si facessero delle differenze. In questo caso noi individuiamo e colpiamo chi percepisce il vecchio regime previdenziale, che francamente a me fa un po' girare le scatole, lo vogliamo dire? Perché un è regime previdenziale in alcuni casi di grosso privilegio, abbiamo visto che c'è gente che ha riscattato milioni di euro. Ma pensate che sia una cosa che mi rallegra? Noi però adesso andiamo a toccare quel cosiddetto "diritto acquisito" e pubblichiamo quei dati di gente che in questo caso non è in grado di venire qua a dire per esempio: "quello era un diritto acquisito, era un maturato con le vecchie regole ed era questo". Bene, pubblichiamo anche quelli, ma facciamo un lavoro organico, come diceva il collega. Pubblichiamo ciò che percepiranno a 60 anni i colleghi delle vecchie legislature: i 300 mila euro maturati, per esempio, per cinque anni di legislatura nella precedente legislatura dai colleghi. È quello che io voglio dire, perché altrimenti si limitano sempre le informazioni ad alcuni pezzi, per dare poi dei bersagli che in questo caso, a mio parere, non sono i bersagli che la gente vuole avere, solo e semplicemente quello, io non voglio dire null'altro.

Noi abbiamo detto che faremo una riforma organica di questo, ci impegniamo a presentare, ma che sia presente la situazione complessiva, dopodiché - ripeto - ognuno ha le sue idee, ognuno può pensare quello che vuole, ma, quando si dà un'informazione, questa non può essere settoriale, deve essere onnicomprensiva. Io penso che, tra l'altro, noi politici - e lo ribadisco - abbiamo il dovere della trasparenza, collega Gerandin, lei lo ha detto prima, tutto è pubblicato, la gente può andare a vedere vita, morte e miracoli dei politici, noi siamo sotto la perenne lente di ingrandimento, al contrario di tanti altri. Oggi siamo noi i nemici del popolo, siamo quelli che però alla fine vengono sempre filtrati attraverso la lente di ingrandimento, dobbiamo mettere i dati, dobbiamo fare tutto. Se passa l'informazione che noi siamo i primi a voler nascondere le situazioni, io dico che non è così. Per quanto ci riguarda, non è così, ma non che si vada verso una situazione dove si svelano dei dati - che peraltro sono già svelati, perché lo sappiamo benissimo che sono già stati pubblicati - e non se ne svelano degli altri; solo questo, il mio impegno sarà anche in quella direzione, collega Gerandin.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Bertin, ne ha facoltà.

Bertin (GM) - Sono già intervenuto brevemente questa mattina su questa proposta di legge, anche interpretando un intento di cui avevamo discusso in commissione con il collega Cognetta. Questa proposta di legge è semplice: va a modificare un impedimento per rendere dei dati pubblici, tra l'altro, dei dati che in buona parte sono già pubblici. Si tratta di un semplice intervento, ma poi si è cominciato a fare una discussione sviando dal merito del provvedimento, che è semplice e va a permettere la pubblicazione di dati, peraltro già circolanti, che altrimenti non potrebbero essere pubblicati. In questo caso, come in altri casi, la trasparenza dovrebbe essere compito dell'amministrazione pubblica e, secondo me, non si può essere contrari adducendo un intervento più generale, nulla toglie poi di fare un intervento migliorativo, ma questa era l'occasione per farlo subito. Se si voleva ulteriormente intervenire su altri aspetti, credo che il collega Cognetta non si sarebbe offeso. Visto che è emerso questo impedimento da parte dell'Autorità della privacy, l'importante è intervenire per permettere la pubblicazione: questa era la proposta di legge. Adesso arriva anche un ordine del giorno che sostanzialmente parla d'altro, avremo l'occasione di parlare d'altro, ma si tratta di un'altra discussione; sono due ore ormai che parliamo e mi sembra che si discuta d'altro. Credo che francamente questo provvedimento vada votato così com'è. Tra l'altro, con questi pretesti di fare degli interventi globali che si possono fare anche successivamente, nessuno lo impedisce. In tante occasioni abbiamo visto che non si fa niente, tanto per dire: vogliono una legge sulla trasparenza generale, nell'altra legislatura l'avevo presentata ed è stata bocciata. Cominciamo a votare un pezzo alla volta, che mi sembra già un fatto positivo. Se si vuole intervenire globalmente, lo si faccia anche in tempi brevi. Adesso c'è da votare questo provvedimento, cominciamo con un passo alla volta, perché qui mi sembra che si voglia rimanere fermi.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Chatrian, ne ha facoltà.

Chatrian (ALPE) - Chiederei, a nome dei gruppi di opposizione, una sospensione per confrontarci sull'ordine del giorno che ci è stato inoltrato.

Presidente - La sospensione è concessa.

La seduta è sospesa dalle ore 11:05 alle ore 12:04.

Rosset (Presidente) - Possiamo riprendere. Siamo ancora in discussione generale. Ha chiesto la parola l'Assessore Bertschy, ne ha facoltà.

Bertschy (UVP) - Abbiamo presentato quest'ordine del giorno per evitare che ci fosse, da un lato, confusione e, dall'altro, poca certezza sui tempi della volontà di esprimere comunque una valutazione politica definitiva su una discussione che va avanti ormai da tutta la legislatura. La nostra intenzione è molto chiara, esplicitata attraverso quest'ordine del giorno e va ben oltre un certo modo di vedere la pubblicazione dei dati: la nostra intenzione è di coinvolgere anche gli altri gruppi in Consiglio, di allargare quest'ordine del giorno a chi avrà voglia di sostenerlo. Se ci sono ancora degli emendamenti, quindi è possibile presentarli perché siamo in discussione generale, però vogliamo che su questo istituto, perché ce lo chiede soprattutto il nostro movimento, si faccia una volta per tutte chiarezza, soprattutto rispetto al futuro. Rappresentiamo il nostro movimento, la nostra base (i cittadini valdostani) come tutti i movimenti, questo è un momento di discussione che portiamo in aula come eletti in rappresentanza di un'idea che è già maturata da tempo rispetto anche alle discussioni che sono state fatte e che si esprime in questo momento. Nella nostra idea c'è l'abolizione dell'attuale istituto previdenziale e una legge organica che preveda come pubblicare i dati. Rispetto a questo, il Capogruppo ha già espresso nell'intervento precedente che cosa intendiamo fare. È un ordine del giorno che crede fortemente e dà la possibilità anche a questa legislatura di esprimere una sua valutazione finale non più a pezzi, non più in maniera disarticolata. Si fa un ragionamento che coinvolge tutto il Consiglio con i rispettivi gruppi e che ci porta la possibilità nel giro di poco tempo di portare il provvedimento in aula con l'accordo di tutti e di fare un voto finale e di chiudere definitivamente l'argomento. Saremo forse la prima Regione in Italia a dare un segnale di questo tipo, anche di ripartenza rispetto ai cittadini, un segnale dal quale si potrebbe anche costruire un percorso nuovo di vicinanza con la comunità e i problemi che sta vivendo.

La nostra idea quindi è molto chiara e chiediamo anche agli altri gruppi di rappresentarla e di farlo con la sicurezza questa volta che non ci siano discussioni tra chi può votare e chi può non può votare. Tutti possono votare, tutti possono esprimere la loro valutazione e non ci sarà più il gioco di maggioranza e minoranza: ci sarà una discussione aperta ai 35 Consiglieri e, una volta presa la decisione, sarà una decisione del Consiglio regionale.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Cognetta, ne ha facoltà.

Cognetta (M5S) - Non per un intervento, Presidente, ma per mozione d'ordine. Non ho capito se ci saranno delle variazioni su quest'ordine del giorno, nel senso degli emendamenti, o se invece si voterà esattamente questo. Volevo solo capire questo prima di intervenire.

Presidente - Viene presentato adesso il nuovo testo. Rispetto al testo precedente, si prevede che, oltre all'Ufficio di Presidenza, siano impegnati anche i Capigruppo. Inoltre si specifica attraverso l'aggiunta dell'aggettivo "attuale" che il primo impegno (punto a)) riguarda l'abolizione dell'attuale sistema previdenziale dei Consiglieri; per il resto rimarrebbe uguale, il nuovo testo dell'ordine del giorno è firmato dai Capigruppo di maggioranza. Chiederei di distribuire il testo.

Ha chiesto la parola il collega Borrello, ne ha facoltà.

Borrello (AC-SA-PNV) - Intanto abbiamo avuto modo di prendere atto dell'ordine del giorno. La tematica più volte è stata trattata all'interno del Consiglio e adesso abbiamo preso atto che c'è un emendamento e in più abbiamo preso atto della disponibilità dei proponenti di poter fare delle valutazioni per proporre ulteriori emendamenti, è così? Ho capito bene? Chiedo, perché ho sentito l'intervento del collega Bertschy.

Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore Bertschy per chiarimenti, ne ha facoltà.

Bertschy (UVP) - Siamo in discussione generale, quindi è chiaro che gli emendamenti sono sempre possibili. La proposta di emendamento uscita dalla riunione di maggioranza è quella illustrata dal Presidente del Consiglio, che allarga ai Capigruppo e che prevede al punto a) che si tratta dell'abolizione del sistema previdenziale "attuale" dei Consiglieri. Evidentemente in discussione generale intanto bisogna capire chi si esprime a favore...

(interruzione della Consigliera Certan, fuori microfono)

... quello che c'è scritto. Cosa vuol dire "attuale" in italiano, collega Certan? Attuale.

(interruzione di alcuni Consiglieri, fuori microfono)

Presidente - Se volete spiegazioni, per cortesia, chiedete la parola e ve la darò.

Bertschy (UVP) - In discussione generale, come tutti gli ordini del giorno, può essere discusso...

Presidente - Prima di dare la parola al collega Cognetta, preciso che è una questione di forma, quindi non è che debba aggiungere altro: l'aggiunta dell'aggettivo "attuale" è per una questione di forma. Ha chiesto la parola il collega Cognetta, ne ha facoltà.

Cognetta (M5S) - Mi sembra di aver capito quindi che ci sono due variazioni: la prima, oltre all'Ufficio di Presidenza, sono impegnati anche i Capigruppo; la seconda riguardante il punto a), che diventa: "l'abolizione del sistema previdenziale attuale dei Consiglieri", giusto? O "attuale" è prima di "previdenziale", ma comunque è la stessa cosa. Per poter votare in maniera più compiuta, volevo capire, per quanto riguarda questo nuovo punto a), se si fa riferimento alle norme di legge contenute all'articolo 1, comma 1, punto a) della legge che stiamo discutendo. Mi spiego meglio: se fa riferimento alla legge regionale del 21 agosto 1995, n. 33, a quella dell'8 settembre 1999, n. 28 e poi a quella del 21 agosto, con le modificazioni che sono succedute negli anni. Volevo capire se con "attuale" si intende questo, se si intende questo, è un discorso; se non si intende questo, allora vorrei capire a che fa riferimento.

Presidente - A quella in vigore, ovviamente. Ci sono altre richieste di intervento? Ha chiesto la parola il Consigliere Borrello, ne ha facoltà.

Borrello (AC-SA-PNV) - Ritengo importante il tema che è "codificato" con due punti: il punto a) e il punto b). Secondo me, ha bisogno di un approfondimento in questa fase ed è per questo che chiederemo una sospensione per poterci confrontare, magari capire anche con i proponenti che potrebbero dettagliare in maniera più esaustiva, perché benissimo è manifestato all'interno del sito del Consiglio regionale, c'è una diversificazione del sistema previdenziale per quanto riguarda la quattordicesima legislatura, la tredicesima legislatura, la dodicesima legislatura, quindi vorremmo capire un pochettino più nel dettaglio che cosa si intende per "abolizione dell'attuale sistema previdenziale". Sono i nuovi, coloro che hanno già "maturato" nella dodicesima, nella tredicesima legislatura la capitalizzazione? Ci sono tutta una serie di problematiche, che probabilmente voi andate un po' troppo a semplificare, è per questo che chiediamo al Presidente una sospensione per meglio capire.

Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore Bertschy, ne ha facoltà.

Bertschy (UVP) - Collega Borrello, su quest'ordine del giorno si pone molta attenzione, diciamo che non su tutti gli ordini del giorno siamo così precisi. È semplice, noi parliamo di quello che possiamo modificare. È un impegno politico, non è una legge, stiamo sereni: ci prendiamo l'impegno di modificare la legge vigente, la legge in vigore, il sistema attuale, chiamatelo come volete. Non possiamo prenderci impegni... siamo dei legislatori non in quel senso lì, e lo vogliamo fare maniera organica. È un impegno politico, non è una legge con l'articolato e il comma. Chiamiamolo come vogliamo, ma stiamo parlando di abolire i vecchi vitalizi, l'attuale sistema previdenziale...

(interruzione di alcuni Consiglieri, fuori microfono)

... posso parlare? Collega Borrello, mi ascolta? Ho fatto una battuta, stiamo parlando di abolire il sistema previdenziale attuale... pardon, così non scherziamo, mi sembrava di rilassare un po' la sala. Stiamo parlando di rilassare la sala e di abolire il sistema previdenziale attuale, la legge in vigore. Chiamatela come volete, ma quello è l'impegno politico che ci prendiamo.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Restano, ne ha facoltà.

Restano (AC-SA-PNV) - Proprio per mantenere la serenità - non la nostra, ma quella di chi sta fuori -, bisogna essere chiari, perché tempo addietro proprio il Presidente del Consiglio, credo, fece circolare una proposta di norma che, se approvata, per le feste natalizie magari non abbiamo la riapertura del tunnel, ma nei banchi della Giunta qualcuno si sarebbe trovato il regalo di 2 milioni di euro. Piuttosto che essere quindi una proposta virtuosa per l'Amministrazione regionale potrebbe diventare una proposta virtuosa per poche persone che riguarda anche qualcuno giù. Io adesso ho fatto un esempio per i banchi della Giunta, ma riguarda anche colleghi di maggioranza e di minoranza seduti qua. Se i colleghi della minoranza attuale sono disponibili a fare una rinuncia su questo aspetto, vorrei che lo fossero anche quelli della maggioranza. È questa la chiarezza, è questo il coraggio! Non nascondersi dietro la "legge attuale", la "legge vigente"! Siamo chiari, riguarda l'abolizione dei vitalizi di chi già li percepisce da "n" anni; riguarda la possibilità per chi ha fatto due legislature di prendere 400 mila euro, per chi ne ha fatte tre di prendere 750 mila euro e di incassare prima dei 60 anni, cioè incassare fra quattro giorni? È questa la chiarezza, perché se giriamo attorno alle parole, qua nessuno capisce niente! Il primo a non capire sono io, perché è una materia che non ho mai seguito. Mi sono fatto un po' spiegare, ho preso la parola a nome di tutti, ma, collega Bertschy, girare attorno al problema con i sorrisi... non facciamo i furbetti, siamo chiari!

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Fabbri, ne ha facoltà.

Fabbri (UVP) - Quest'ultimo intervento mi lascia un po' perplesso, perché lezioni, per cortesia, non ne voglio! Mi lascia un po' perplesso, perché qui è un impegno di presentare una legge; qui, dalle parole che ho sentito adesso, c'è già la legge, ma non è assolutamente vero! C'è una legge da fare, da fare insieme ai Capigruppo, da fare insieme a tutti noi e basta. Se c'è una bozza di legge di qualche tempo fa che circola, non è quello che si prevede con quest'ordine del giorno, anzi ci sarà nel momento della discussione il modo di confrontarsi. Siccome coinvolge tutto il Consiglio, ci sarà modo di confrontarci finalmente nel modo giusto e nel modo serio per affrontare questo problema, senza privilegi, senza favorire qualche enfant prodige o roba del genere. È quindi un discorso di serietà che mi sento di fare in questo Consiglio, un discorso che prevederà una legge, e cercheremo di far sì che essa soddisfi tutto il Consiglio.

Presidente - Io credo che, quando si pone un ordine del giorno che prevede l'Ufficio di Presidenza e la Conferenza dei Capigruppo per valutare, ovviamente ci sono tutti i margini per poter fare la discussione. La bozza che c'era alla presentazione della variazione di bilancio è una bozza che è stata superata con la non approvazione. Oggi viene affrontata una nuova proposta di legge che prevede Capigruppo e Ufficio di Presidenza per la valutazione. Questo è il discorso chiaro che volevo fare al collega Restano: non c'è nulla di quella bozza.

Ha chiesto la parola la collega Certan per il terzo intervento, ne ha facoltà.

Certan (ALPE) - Chiederei una riunione di minoranza. Mi pare che già il collega Borrello l'avesse chiesta.

Presidente - È concessa.

La seduta è sospesa dalle ore 12:22 alle ore 12:37.

Rosset (Presidente) - Ricordo che siamo in discussione generale, ci sono richieste di intervento? Possiamo chiudere la discussione generale? Ha chiesto la parola la collega Certan, ne ha facoltà.

Certan (ALPE) - Volevo chiedere se è possibile emendare quest'ordine del giorno abolendo e togliendo la lettera b), perché, di fatto, è coincidente con la proposta di legge del collega Cognetta; votiamo quindi la proposta di legge, poi l'ordine del giorno senza la lettera b).

Crediamo che aver aggiunto "attuale" di fatto non voglia dire grandi cose. L'Assessore Bertschy è stato chiaro, tanto è un impegno politico, non è la legge, si discuterà tutto dopo, quindi tutto viene rinviato al momento della legge. Certo è che la gran confusione dell'Assessore Bertschy dà abbastanza l'idea di quanta confusione ci sia stata intorno a questo. Bastava votare la proposta di legge del collega Cognetta e poi dopo tutto poteva essere fatto comunque entro il 31 dicembre 2017. Noi, certo, votiamo la proposta di legge presentata dal collega Cognetta e non abbiamo nessun problema a votare quest'ordine del giorno senza il punto b).

Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore Bertschy, ne ha facoltà.

Bertschy (UVP) - Se c'è una persona confusa a volte nell'espressione delle cose, non sono io. L'impegno è talmente chiaro: entro il 31 dicembre, con due punti chiari. Noi non siamo d'accordo sul modo nel quale viene richiesta la pubblicazione, siamo per una legge organica che prevede la pubblicazione, stop. Se l'ordine del giorno può essere approvato così, viene votato così; se non viene votato così, non è un problema, ci si ritroverà in aula a discutere della legge. Non vedo per quale motivo si debba togliere il punto b), che è un impegno che riviene ai proponenti per fare una legge che preveda anche questo. Il collega Nello Fabbri questa mattina lo ha detto in tutte le maniere, noi riteniamo che, entro il 31 dicembre, questa legge possa essere in aula con il contributo di chi riterrà di sostenerla. Questa è la proposta e la proposta di emendamento, come gruppo UVP, non la accettiamo.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Cognetta, ne ha facoltà.

Cognetta (M5S) - Vorrei dire due parole su quest'ordine del giorno. Innanzitutto vorrei sapere se si possono votare i due punti in modo disgiunto: fare due votazioni, una per punto. Non è possibile ovviamente, vero? Allora mi sembra l'ennesima vigliaccata da parte di questa maggioranza, e vi spiego perché...

Presidente - Chiedo scusa, collega Cognetta, lei chiede di votare disgiunti i due punti a) e b)? Sì, da Regolamento è fattibile.

Cognetta (M5S) - ... allora chiederei questo, se possibile, per piacere: la votazione disgiunta dei due punti, perché sono favorevole su un punto e contrario sull'altro. È possibile?

Presidente - Questa è una richiesta lecita, ci mancherebbe! Ha chiesto la parola il collega Gerandin, ne ha facoltà.

Gerandin (GM) - Era solo per chiedere esattamente quello che ha chiesto prima il collega Cognetta. Considerato che l'Assessore Bertschy ci ha detto che non ha intenzione di rivedere la posizione in merito al punto n. 2, per quanto mi riguarda, sono contento che sia possibile votare separatamente i due punti, così come Presidente ha già risposto essere fattibile.

Mi dispiace, perché lei nel suo intervento, Assessore Bertschy, ha detto che comunque questo rimane un impegno politico. Siccome in quest'aula noi abbiamo già sentito dire che un ordine del giorno non si nega a nessuno, io vorrei che fosse qualcosa di più di un impegno politico: un impegno non solo politico, ma un impegno probabilmente tra persone che, guardandosi in faccia, vogliono rispettare quello che in questo caso è un impegno politico, ma che va oltre l'impegno politico. Io chiedo un impegno personale, dove ognuno personalmente si prenda questo impegno. Tenuto conto che - come ho detto già - nel pregresso ci siamo sentiti dire che un ordine del giorno non si nega a nessuno, non vorrei che rimanesse solo un impegno politico, ma un impegno personale per portare a conclusione nel più breve tempo possibile questo. Chiaramente per noi è impossibile votare il punto b), perché è in palese contrasto con la proposta di legge n. 117. Capirete che non possiamo votare un ordine del giorno in palese contrasto con il testo di legge che abbiamo sostenuto.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Chatrian, ne ha facoltà.

Chatrian (ALPE) - La collega Certan è già intervenuta sul posizionamento di quest'ordine del giorno, però è paradossale, Assessore Bertschy, la sua proposta nel momento in cui - è positiva la possibilità di votare disgiuntamente il punto a) e il punto b) - il punto b) è compreso completamente nella proposta di legge n. 117. C'è una proposta di legge pronta da discutere tra qualche secondo e lei, collega Bertschy, ci dice di inserirlo in un ordine del giorno organico. Mi piacerebbe spiegare - non tanto all'aula perché ho capito il posizionamento - ma a chi ci ascolta: il collega Cognetta ha presentato la proposta di legge n. 117, che è il punto b) del collega Bertschy. Al di là di maggioranza, opposizione, se c'è la volontà... oltretutto sono dati pubblici che un noto giornalista valdostano ha pubblicato due anni fa, quindi sono di dominio di tutta la comunità... c'è una proposta di legge che è arrivata in Consiglio, che praticamente tutti condividiamo perché mi sembra di capire che l'ordine del giorno sarebbe votato all'unanimità da tutta quest'aula, abbiamo una proposta di legge sul tavolo, che è al punto n. 14 dell'ordine del giorno di oggi... e non capisco veramente la sua posizione, collega Bertschy. Il punto b) è la proposta di legge n. 117. Ci spieghi perché non possiamo fare un passo avanti, così almeno votiamo già la proposta di legge n. 117 e fra quattro giorni questi dati sono pubblici.

Collega Nello, l'amministrazione pubblica parla per atti, non per ordini del giorno. Gli ordini del giorno sono degli impegni di natura politica. Oggi abbiamo la possibilità di fare un passo in più, facciamolo, è il momento giusto! La pensiamo alla stessa maniera. Mi sembra di aver capito che il suo gruppo ha confezionato quest'ordine del giorno. Lo votiamo in maniera disgiunta, ma la parte più importante è fare un passo avanti: votiamo i due articoli presentati dal collega Cognetta, così ci portiamo avanti con il lavoro e il 18 dicembre, quando inizieremo la discussione della finanziaria in aula, probabilmente ci sarà anche il punto a) inserito, ma almeno avremo già reso noto. Oltretutto il dibattito di oggi è... il noto giornalista li ha già pubblicati due anni fa... almeno non c'è nulla da nascondere, sono dati pubblici, nessuno deve vergognarsi se sono dati pubblici. À plus forte raison, collega Bertschy, se c'è una proposta di legge, votiamola, in modo da sostenere il punto a), che oltretutto condividiamo.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Fabbri, ne ha facoltà.

Fabbri (UVP) - Il punto ha una specularità, perché io le potrei dire la stessa cosa visto che i tempi sono strettissimi. In realtà, se - com'è stato detto questa mattina e ripetuto numerose volte - non è nel merito della cosa, tant'è che ci impegniamo a portarlo nel giro di brevissimo tempo, ecco la specularità: non è tanto nel merito, quanto nella modalità. Noi con questo impegno ci organizzeremo a dare una modalità per cui saranno anche in qualche modo magari protetti coloro i quali non direttamente sono stati in quest'aula e che, adesso come adesso, usufruiscono della reversibilità, nel senso che potremmo pubblicare non nominalmente, come del resto prevedono le leggi regionali adesso ricordate. Ci prendiamo un mese-un mese e mezzo di tempo per non entrare nella sostanza, ma nel modo, perché queste sono cose estremamente delicate che riguardano le persone, quindi cercheremo in qualche modo di codificare la cosa, in modo che non sia così brutalmente invasiva, soprattutto per chi non c'è.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Rollandin, ne ha facoltà.

Rollandin (UV) - Oggi il tema che è all'attenzione del Consiglio ha due aspetti che fin dall'inizio sono stati evocati dal collega Fabbri: uno è la legge in vigore (il sistema attuale previdenziale), i vitalizi non ci sono più dal 2003, però questo raramente lo si dice, ma è una realtà e credo sia giusto ricordarlo; l'altro aspetto è dire: "diamo pubblicità ai dati". Quando noi abbiamo fatto l'intervento sulla legge, abbiamo detto che preferivamo trovare un modo per rivedere nell'insieme il sistema per capire se ci sono anche alternative - tant'è che ecco il punto n. 1, che è stato poi sottoscritto dalle forze di maggioranza (quello sulla proposta che è stata presentata) - e in contemporanea si presenta la modalità con cui rendere pubblici i dati. Mi sembra quindi che la soluzione proposta con l'ordine del giorno non può essere disgiunta - attenzione, non voglio dire che non si può votare in modo disgiunto -, però i punti sono stati messi in conseguenza, perché il primo è la modifica per quanto riguarda l'abolizione della normativa "attuale", il che vuol dire modifica... o comunque quelli che sono i sistemi che verranno proposti, e in quella logica mettere anche la pubblicazione dei dati. Non mi sembra che si stravolga il sistema, né che si dia il "la" per dire che c'è qualcuno che non vuole pubblicare i dati, perché questa è la lettura del fatto che non si è dell'idea che la proposta di legge n. 117 abbia tutti i requisiti, che possono essere legati alla delicatezza del sistema, al modo con cui possono essere riviste, presentate le varie situazioni, rivedendo anche la normativa e in quell'ambito - il pensiero che si è cercato di dire con difficoltà - mettere in quella stessa legge le modalità con cui vengono presentati i dati. Mi sembra un'operazione strettamente collegata, collegabile e che può rendere merito del fatto che nessuno in quest'aula, se non ho capito male, è contrario a pubblicizzare i dati, che poi - com'è stato detto - li conoscono già tutti, quindi è un "segreto di Pulcinella". Noi abbiamo previsto con questa modalità, che ha una sua importanza, perché il modo con cui vengono giustamente presentati i dati, presentate tutte le variabili... credo che devono essere giustamente discusse, perché coinvolgono una serie di problematiche molto delicate, che magari devono essere recepite in una norma, come credo sia giusto fare in quest'aula. Ecco, quindi, che non credo sia patrimonio di qualcuno il fatto di voler pubblicare, e "gli altri non vogliono pubblicarli", no, perché l'idea che si cerca di far uscire è che qualcuno è d'accordo e qualcuno non è d'accordo... non è così! Noi siamo disponibilissimi, come tutti, a rendere noti i dati con tutta la sensibilità che deve essere accordata ad un processo, che credo coinvolga tutta una serie di persone. Credo quindi che con quest'ordine del giorno l'impegno vada nella direzione auspicata un po' da tutti.

Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore Guichardaz, ne ha facoltà.

Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Credo che si vada nella direzione auspicata, una direzione intanto che fissa un dibattito e quindi penso il coinvolgimento di tutto il Consiglio regionale anche nell'elaborazione di questa legge, quindi l'Ufficio di Presidenza da una parte e i Capigruppo, che rappresentano comunque le istanze presenti all'interno di quest'Assemblea. Si va nella direzione di individuare un termine, che è un termine brevissimo (il 31 dicembre 2017 è dopodomani) e di chiarire due punti fondamentali: il primo è quello relativo al sistema previdenziale dei Consiglieri, che richiede, come dicevo prima, sicuramente un riordino, perché oggi siamo in presenza di regimi completamente diversi. Io ho citato il mio regime totalmente contributivo, uguale a quello dei dipendenti del comparto unico per esempio; il regime precedente è un regime diverso con dei massimali contributivi, che erano diversi già al versamento dei colleghi, perché versavano di più di ciò che si versa adesso e il Consiglio ovviamente versava di più; un regime ante 2003, è il cosiddetto "regime dei vitalizi". Si va nella direzione auspicata della trasparenza, dopodiché della trasparenza e della ridefinizione e comunque, se vogliamo, del chiarimento anche del regime... perché francamente non mi piace essere considerato dentro un regime dei vitalizi. Siccome oggi parliamo di pubblicazione, di chi ha avuto e di chi oggi è già in pensione, io parlo di altro. Noi quindi, benissimo, accogliamo la prima parte, l'abolizione dell'attuale sistema per ridefinirlo, per dare chiarezza e per rendere, secondo me, equo un sistema che oggi è differenziato quanto meno in tre parti.

Riguardo alla pubblicità dei vitalizi, va proprio nella direzione della trasparenza. Attenzione però perché il testo del collega Cognetta, che è un testo assolutamente dignitoso, per esempio, è un testo - come dicevo prima - che è mirato, collega, solo ed esclusivamente all'aspetto dei vitalizi già percepiti, alle pensioni di reversibilità, all'eventuale aspetto dei vitalizi, tra l'altro - lei scrive - riscattati fuori dall'età pensionistica. Io non credo che qualcuno abbia riscattato dei vitalizi fuori dall'età pensionistica. Non mi risulta che ci sia per esempio l'elemento... è l'ultimo capoverso, l'ultimo paragrafo della sua legge, dopodiché io richiamavo prima: la trasparenza deve essere complessiva, ragioniamo in termini di trasparenza, benissimo.

Io credo che i dati siano sfalsati, quando abbiamo un collega Consigliere che percepisce, per esempio, varie pensioni: percepisce il vitalizio da Parlamentare, da Europarlamentare e contemporaneamente da Consigliere regionale... secondo me, anche questo è un elemento che io pongo nella discussione politica e che potrebbe essere oggetto, per esempio, anche questo di discussione. Oggi qua parliamo solo di pubblicare i vitalizi degli ex Consiglieri regionali e delle relative vedove qualora non ci siano più i Consiglieri regionali. Facciamo un ragionamento più complessivo che tenga in conto anche del maturato economico di chi aveva un regime diverso dal nostro? Perché no? Facciamo un dibattito politico più ampio. Oggi, secondo me, con quest'ordine del giorno si va nella direzione di partecipare un ragionamento politico. Collega Cognetta, il suo è un testo assolutamente dignitoso, Mammoliti ha pubblicato credo due ore fa il suo articolo di due anni fa definendo "ipocrita" questo dibattito, si sanno già i dati, basta che si vada su Facebook (facciamo pubblicità alla Stampa) e i dati ci sono, non è mica un problema. Il dibattito però deve essere un dibattito ampliato, allargato alle varie casistiche comprese nel Consiglio regionale e fuori del Consiglio regionale. Io credo sia interessante anche questo aspetto, noi ci siamo per lavorare su questo testo di legge e per garantire anche il nostro supporto.

Presidente - Possiamo chiudere la discussione. Come richiesto, metto in votazione separatamente il punto a) dell'ordine del giorno com'è stato formulato nel nuovo testo: "l'abolizione dell'attuale sistema previdenziale dei Consiglieri". Dichiaro aperta la votazione. La votazione è chiusa.

Presenti: 34

Votanti : 34

Favorevoli: 34

Il Consiglio approva all'unanimità.

Metto in votazione il punto b): "la pubblicità dei vitalizi o delle somme percepite dai Consiglieri". Dichiaro aperta la votazione. La votazione è chiusa.

Presenti: 34

Votanti : 21

Favorevoli: 21

Astenuti: 13 (Bertin, Borrello, Certan, Chatrian, Cognetta, Fosson, Gerandin, Marquis, Morelli, Norbiato, Padovani, Restano, Roscio)

Il Consiglio approva.

Metto in votazione l'ordine del giorno nel suo complesso. Dichiaro aperta la votazione. La votazione è chiusa.

Presenti: 34

Votanti : 21

Favorevoli: 21

Astenuti: 13 (Bertin, Borrello, Certan, Chatrian, Cognetta, Fosson, Gerandin, Marquis, Morelli, Norbiato, Padovani, Restano, Roscio)

Il Consiglio approva.

Metto in approvazione l'articolo 1 della proposta di legge n. 117. Ci sono dichiarazioni di voto? Ha chiesto la parola la collega Certan, ne ha facoltà.

Certan (ALPE) - Riguardo all'articolo 1, siccome non ci è stata spiegata dalla maggioranza la differenza tra pubblicità e pubblicare i dati - nella vostra lettera b) c'è scritto: "la pubblicità", mentre nella proposta di legge viene proprio scritto: "la pubblicazione" -, non vorrei che ci fosse una questione di disquisizione proprio su "pubblicità" e "pubblicazione", e credo che sicuramente non sia sfuggita a qualcuno. È chiaro che se fosse approvata questa proposta - io credo sia importante in questo articolo ribadirlo - da domani mattina i dati sarebbero pubblici, non più pubblicati da un quotidiano, ma pubblici. Con quest'ordine del giorno che è stato approvato, che di fatto - collega Rollandin, non ci ha convinto nella sua spiegazione - è un impegno che però potrà prendere vie e rivoli, rivoletti diversi, ma di fatto non si sa ancora quando verrà approvata la legge; sicuramente, per la rapidità di cui siete capaci, verrà approvata prima di Natale, però di fatto non si sa. Si sa che ci si è presi un impegno ad abolire quanto c'è e poi vedremo, poco male. Vorrei proprio fare presente che però non è stata spiegata la differenza fra il punto b) e questa proposta di legge. Ripeto: pubblicare vuol dire lasciarlo pubblico, dare pubblicità vuol dire: "queste sono le cifre", e poi far sparire tutto dai siti.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Rollandin, ne ha facoltà.

Rollandin (UV) - Per spiegare alla collega Certan che i due punti sono strettamente collegati e fanno riferimento all'impegno per l'Ufficio di Presidenza... a presentare la legge entro il 31 dicembre 2017, questo vale per entrambi i punti...

(interruzione della Consigliera Certan, fuori microfono)

... è chiaro che se c'è scritto: "entro il 31", vuol dire entro il 31. Lei ha detto che così non si saprà, ma c'è scritto lì; se c'è scritto, legga tutto.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Cretier, ne ha facoltà.

Cretier (PD-SIN.VDA) - Semplicemente volevo aggiungere quattro elementi alla discussione su quest'ordine del giorno. È un impegno scritto, è strutturato, uso un altro termine: datato e soprattutto la cosa più importante, secondo me, è che è condiviso con i Capigruppo.

Presidente - Vorrei ricordare che siamo alla proposta di legge, metto in votazione l'articolo 1. Dichiaro aperta la votazione. La votazione è chiusa.

Presenti: 34

Votanti : 33

Favorevoli: 13

Contrari: 20

Astenuti: 1 (Contoz)

Il Consiglio non approva.

Il Presidente, constatato che il primo articolo è stato respinto, dichiara che, ai sensi dell'articolo 77, comma 2, del Regolamento interno per il funzionamento del Consiglio, l'intera proposta di legge si intende respinta, pertanto il Consiglio respinge la proposta di legge n. 117.

La seduta mattutina si chiude qui, i lavori verranno ripresi alle ore 15:30. La seduta è tolta.

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La seduta termina alle ore 13:05.