Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2918 del 20 settembre 2017 - Resoconto

OGGETTO N. 2918/XIV - Interrogazione: "Modalità normative per l'individuazione di un dirigente tecnico per la scuola".

Rosset (Presidente) - Punto n. 7 all'ordine del giorno. Per la risposta ha chiesto la parola l'Assessore Certan; ne ha facoltà.

Certan (ALPE) - La prima domanda è: "attraverso quali modalità normative sia stata individuata la dottoressa Marina Fey e non un altro dirigente scolastico". La dotazione organica dei dirigenti tecnici è stata stabilita con deliberazione di Giunta n. 1140 del 23 aprile 2008, che ha fissato il contingente di quattro unità così suddivise: un dirigente per l'infanzia, uno per la primaria, uno per il settore linguistico (scuola secondaria di primo e secondo grado) e un posto nella scuola secondaria di secondo grado nell'area tecnico professionale. Con decreto assessorile del 16 maggio 2017 tale contingente, sentito il Consiglio scolastico regionale, è stato ripartito in quattro settori scientifico disciplinari di seguito elencati. È cambiata la ripartizione, anche a seguito di anni in cui si è lavorato molto nella scuola primaria e nella scuola dell'infanzia, si sono accorpati, e in particolare i due nuovi sono: un posto per il settore scuola infanzia e primaria e un posto per la scuola secondaria di primo e secondo grado (settore scientifico, sottosettore scienze, matematica e fisica). Poi, permangono i due già con il dirigente di ruolo, che sono: un posto per la scuola secondaria di primo e secondo grado nell'area bi-plurilingue e un posto per la scuola secondaria di secondo grado nell'area tecnico professionale. Dei posti sopraelencati solo due risultavano occupati, a seguito di pensionamenti. Nel dettaglio, il posto per il settore scuola dell'infanzia e primaria e il posto per la scuola secondaria di primo e secondo grado (settore scientifico, sottosettore scienze, matematica e fisica) risultavano vacanti.

Ai sensi dell'articolo 7 della legge regionale n. 18/2005, che individua in una unità i posti disponibili nella dotazione organica del ruolo regionale dei dirigenti tecnici per il conferimento degli incarichi, quindi per la possibilità di conferire degli incarichi dirigenziali di cui all'articolo 19 del comma 5 bis del decreto legislativo n. 165/2001, ho proceduto a conferire con decreto l'incarico in questione, valutata l'esigenza di affidare un incarico di dirigente tecnico per il settore della scuola dell'infanzia e primaria, in attesa di ricoprire il relativo posto e l'altro vacante mediante pubblico concorso, per rinforzare e potenziare l'azione - che è meritevole - dei due dirigenti tecnici di ruolo. In particolare, un dirigente è impegnato nell'avvio dell'alternanza scuola/lavoro e nella progettazione europea e, l'altro sull'educazione linguistica, che ancora richiede attuazione e maggiore energia e lavoro, oltre che una sistematizzazione, ed è egualmente impegnato sulle varie progettazioni europee.

In particolare sulle progettazioni europee, ritengo sia necessario potenziare, nella parte della Sovraintendenza agli studi, le professionalità che si occupano di progetti europei, al fine di non perdere le risorse disponibili o, peggio ancora, lasciare inutilizzate risorse alle quali la Valle d'Aosta potrebbe accedere, ma di cui non riesce a portare avanti la progettazione, perlomeno finora non è stata portata avanti e stiamo cercando di lavorare. È anche per questo motivo che ho fatto tali valutazioni, proprio perché ci sono ingenti risorse ancora disponibili attraverso PON Scuola, sul quale stiamo lavorando, in accordo anche con il MIUR, per portare a termine un accordo Stato/Regioni che da due anni era fermo.

Pertanto, in attesa dell'espletamento del concorso che sarà bandito a breve, trattandosi anche del secondo anno della sperimentazione degli adattamenti, ho ritenuto di fare ricorso, per il conferimento dell'incarico di dirigente tecnico, a personale dirigente appartenente ai ruoli regionali del personale scolastico ed in possesso dei requisiti per l'ammissione ai concorsi per dirigenti tecnici. Nello specifico, ho ritenuto di individuare nella dottoressa Marina Fey, Dirigente dell'Istituzione scolastica Luigi Barone di Verrès, il dirigente scolastico a cui affidare un incarico di dirigente tecnico a tempo determinato, in attesa dell'espletamento del pubblico concorso per la copertura del predetto posto, anche in ragione delle competenze linguistiche in lingua francese e inglese della stessa, derivanti dal suo ruolo di provenienza, dal suo curriculum universitario e anche post universitario (dottorato, eccetera). Tra le varie attribuzioni dell'incaricata, ricordo che la dirigente tecnica dovrà farsi anche carico del supporto ai docenti distaccati nella produzione di materiali didattici in lingua francese e inglese, ritenuti fondamentali, direi, per il non fallimento della sperimentazione in atto. Questa è stata una richiesta pervenutami pressoché da tutti i gruppi docenti con cui ho avuto degli incontri nelle scuole nei mesi di maggio e giugno.

Per quanto riguarda la domanda n. 2: "se tale incarico comporta costi aggiuntivi" (sintetizzo), sui costi aggiuntivi mi sembra giusto sottolineare che la Giunta regionale del 2008 ha stabilito un contingente di dirigenti tecnici in quattro unità, pertanto nel bilancio regionale le spese per tale contingente trovano copertura da quell'anno. Mi sembra anche importante e doveroso sottolineare che tale contingente fino al 2008 era di cinque unità, di cinque dirigenti tecnici. Ad oggi, se di costi aggiuntivi si vuole parlare, si può affermare che l'Amministrazione regionale si fa carico di un'indennità di reggenza in più, che da contratto non può comunque essere commisurata allo stipendio di un dirigente scolastico, cioè noi integriamo per la quota parte. Da un punto di vista di carico di lavoro - mi permetto di dire - ci sono istituzioni, anche nel vicino Piemonte, che hanno un numero di allievi e di docenti per ogni istituzione di due o anche tre volte superiore.

Infine, il terzo punto: "se l'incarico può avvantaggiare la stessa al concorso per dirigenti tecnici che si terrà a breve". Per quanto riguarda un presunto vantaggio - presunto, perché non so se la dottoressa parteciperà o no al concorso - a favore della stessa in occasione del futuro concorso, mi pare giusto sottolineare che, in ogni caso, la procedura concorsuale sarà, da normativa, solo per esami; il che significa che rileveranno solo i voti conseguiti nelle prove e non eventuali titoli accademici o professionali, anche riferiti ad incarichi ricoperti in precedenza e in possesso dei candidati.

Dalle ore 11:22 assume la presidenza il Vicepresidente Fosson.

Fosson (Presidente) - Per la replica ha chiesto la parola il Consigliere Cognetta; ne ha facoltà.

Cognetta (M5S) - Assessore, non ho dubbi che da un punto di vista normativo sia tutto in regola: il decreto legislativo del 2001, piuttosto che la legge regionale del 2005, o anche la dotazione del 2008, sono tutte cose che, in qualche modo, concorrono a fare questa nomina.

Io però volevo porre l'accento sulla modalità della nomina stessa. Mi spiego. Era sicuramente una sua facoltà nominare chi meglio credeva e lei, infatti, nella risposta ha detto giustamente di aver scelto a suo giudizio. Se avesse fatto prima un annuncio ufficiale a tutti i dirigenti e poi avesse comunque scelto a suo giudizio, sarebbe stata una scelta più trasparente. Vede, se da un lato lei riveste un ruolo di Assessore, dall'altro lei è comunque componente di un partito politico che ha fatto della trasparenza e della meritocrazia una bandiera. Sono anche argomenti che io condivido e che porto avanti. Se magari avesse portato avanti fino in fondo ciò che sbandiera, avrebbe fatto una cosa molto più onesta e corretta, per esempio mandare una mail, metterla in comunicazione a tutti i dirigenti, in qualche modo comunicare a tutti che c'era questa possibilità: inviatemi i vostri curricula, ditemi le vostre esperienze, fatemi vedere cosa avete fatto, magari avete fatto dei corsi extra; magari abbiamo a che fare con persone che, prima dell'incarico di dirigente, hanno un passato fatto di una serie di conoscenze. Poi poteva fare una scelta che, le ripeto, poteva anche essere la stessa. E chi glielo impediva a quel punto?

Poteva però dare quantomeno una parvenza. Se invece, anziché solo una parvenza, avesse voluto fare fino in fondo un discorso meritocratico, magari nominava una Commissione, metteva una serie di parametri, faceva un giudizio ufficiale e chi rispondeva a quei requisiti veniva poi scelto. Io imputo a lei questo discorso, ma dovrei imputarlo a tutta la Giunta anche per altre nomine, quindi non si senta presa sotto tiro solo per questa nomina. Se volessimo parlare di altre nomine, qui ce ne sarebbe da dire finché basta! Però da lei non me lo aspettavo, sinceramente. Pensavo che lei riuscisse a superare e a dare un ulteriore segnale di trasparenza e meritocrazia. Non ci è riuscita, e mi dispiace. In qualche modo adombra anche la professoressa che ha designato, perché qualcuno potrebbe pensare che non ha i requisiti. Io questo non lo penso, sia chiaro, ma è l'atteggiamento e la modalità che ha usato che può indurre a pensarlo. Questo dovrebbe farla riflettere e dovrebbe far riflettere tutti qui dentro, quando fate delle nomine così. La legge ve lo consente, io non discuto, ma è una legge che ha fatto il suo tempo. Prendetene atto tutti assieme.