Oggetto del Consiglio n. 2913 del 20 settembre 2017 - Resoconto
OGGETTO N. 2913/XIV - Interrogazione a risposta immediata: "Eventuali legami esistenti tra il Policlinico di Monza e l'Istituto clinico della Valle d'Aosta in relazione all'indagine sull'uso di protesi ortopediche".
Rosset (Presidente) - Punto n. 3.02 all'ordine del giorno. Per l'illustrazione ha chiesto la parola il Consigliere Guichardaz; ne ha facoltà.
Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Dopo essere venuti a conoscenza attraverso i giornali dell'indagine e del successivo arresto di medici che operavano presso strutture del Policlinico di Monza, abbiamo ritenuto utile interrogare l'Assessore alla sanità per sapere se avete nel frattempo attivato accertamenti, per verificare se nelle nostre strutture convenzionate, facenti parte del gruppo Policlinico di Monza, siano state usate le famose "protesi ortopediche" della società francese Ceraver, definite, in un'intercettazione, di "bassa qualità". Queste intercettazioni sono state effettuate dagli organi inquirenti e riportate proprio sui giornali. Solo qualche giorno fa, tra l'altro, è emerso che lo scandalo delle protesi di scarsa qualità andava avanti da almeno tre anni, coinvolgendo anche alcuni chirurghi operanti presso la Clinica eporediese (altra struttura del gruppo Policlinico di Monza).
Poiché risulta che a decine di pazienti del vicino Canavese sarebbero state impiantate le suddette protesi ortopediche di scarsa qualità, chiediamo all'Assessore di dirci se vi sia la possibilità che qualche valdostano sia stato vittima di questo "sistema fraudolento" - se lo possiamo definire così - visto che la Clinica eporediese è convenzionata con il Servizio sanitario nazionale. In estrema sintesi, Assessore, vorremmo sapere se sono state attivate tutte le indagini e gli accertamenti del caso, così da escludere che i nostri concittadini abbiano subito impianti di protesi con materiali non consoni presso la nostra struttura valdostana convenzionata o altrove.
Presidente - Per la risposta ha chiesto la parola l'Assessore Bertschy; ne ha facoltà.
Bertschy (UVP) - Credo sia necessario - e l'occasione è più che valida - sgombrare il campo da ogni equivoco o ambiguità che si possa avere al riguardo. Appresa la notizia, sia come Assessorato che come Direzione generale, abbiamo immediatamente richiesto alla Clinica di Saint-Pierre notizie in merito. Tra l'altro la convenzione è regolata da verifiche ispettive trimestrali che, in questo caso, sono state anticipate. I risultati li vedremo, ma comunque proprio ieri ho avuto la risposta da parte del Direttore sanitario e del Direttore generale, in cui si dice che, rispetto all'indagine in corso e, soprattutto, alla fornitura da parte di questa azienda delle protesi - non ho poi problemi a darle la comunicazione che mi è pervenuta - "Le prestazioni rese in convenzione con l'Istituto clinico Valle d'Aosta risultano, pertanto, estranee alle indagini in corso. I chirurghi che svolgono e hanno svolto in passato attività protesica presso la scrivente struttura facente parte del gruppo Policlinico di Monza, non hanno mai utilizzato protesi della ditta Ceraver". C'è anche un elenco delle aziende che vengono utilizzate, quindi al momento possiamo comunicare che non siamo coinvolti da questa indagine che comunque, come tutte le indagini, dimostrerà poi i contenuti e i risultati finali. C'è stata da parte dell'ISAV la massima trasparenza e celerità nel fornirci la risposta, e ci è anche stata data eventualmente la disponibilità per una valutazione più approfondita degli argomenti nelle sedi politiche competenti.
Presidente - Per la replica ha chiesto la parola il Consigliere Guichardaz; ne ha facoltà.
Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Grazie della precisazione, era importante saperlo. Sapevo un po' - e mi è stata anche rappresentata da qualcuno - della paura e del timore che anche in Valle d'Aosta fossero utilizzate queste protesi che hanno originato questo che viene definito un vero e proprio "scandalo sanitario" e che probabilmente avrà ulteriori sviluppi. È quindi bene che il Consiglio rassicuri un po' le persone che già soffrono di loro e che poi magari non hanno la certezza dei risultati sul lungo termine.
Rimane - e io non ho potuto metterlo nell'interrogazione, perché tale atto presuppone che si possa porre solo una domanda - questo invito all'Assessore, a farsene carico, anche se vi è solo il dubbio che qualche valdostano abbia subito interventi protesici in cliniche del gruppo, pure in quelle che oggi sono oggetto di controlli, di verifiche e di indagini. Visto che la Regione paga e rimborsa anche in termini di mobilità passiva, quindi paga queste cliniche, se è possibile per l'Assessore accertare se sono avvenuti degli interventi anche fuori e verificare che, anche questi, siano avvenuti con materiali consoni.