Oggetto del Consiglio n. 2891 del 26 luglio 2017 - Resoconto
OGGETTO N. 2891/XIV - Interpellanza: "Modifica della modalità di trasferimento del personale addetto all'assistenza domiciliare ad attività d'ufficio".
Rosset (Presidente) - Credo che possiamo fare ancora il punto n. 18 all'ordine del giorno, prima della chiusura della seduta del mattino. Ha chiesto la parola il consigliere Cognetta, ne ha facoltà.
Cognetta (M5S) - Questa interpellanza segue un'altra già fatta all'incirca un anno fa, rispetto alla modalità di trasferimento al lavoro di ufficio di personale addetto all'assistenza domiciliare sul territorio. Era accaduto - lo ricordo brevemente anche nel testo dell'interpellanza - che un dipendente dell'Unité des Communes Evançon era stato spostato dalla sede di Verrès ad Aosta, a seguito della necessità della Regione di avvalersi di questo dipendente, in quanto particolarmente esperto rispetto a ciò che riguardava il nuovo piano del welfare che si stava scrivendo. È di questi giorni, però, il rinnovo di questo contratto.
All'epoca fu interrogato il suo predecessore, assessore Bertschy: parliamo del 22 giugno 2016 ed era il primo Consiglio nel quale si era insediato l'assessore Viérin. Nella risposta alla mia interpellanza di allora disse che sostanzialmente bisognava porre maggiore attenzione a questi trasferimenti, in quanto c'è tutta una questione di personale che ha difficoltà a lavorare sul territorio a seguito di un lavoro usurante e che deve poi essere collocato in mansioni più leggere. Invece questa persona guarda caso veniva spostata in ufficio e non si capiva bene fino a che punto fosse necessario e opportuno questo trasferimento. Però con la delibera fatta a maggio di quest'anno è stata fatta una proroga di sei mesi. Ho chiesto documentazione rispetto a questa ulteriore proroga agli uffici della Regione, i quali mi hanno trasferito diversi incartamenti. Uno di questi documenti, per esempio, a firma dell'Unité des Communes Evançon, chiedeva lo spostamento definitivo di questo dipendente e diceva: non prendetelo in comando, prendetelo per sempre. Ma la risposta dell'Ufficio personale della Regione era: non possiamo farlo, in quanto abbiamo già tre graduatorie in essere per lo stesso tipo di figura professionale - parliamo di una categoria B, posizione B2 - quindi dobbiamo giustamente prima esaurire quelle e poi eventualmente valutare il comando.
A questo punto, io faccio la stessa domanda che feci un anno fa al suo predecessore, assessore Bertschy: con quali modalità vengono svolti i trasferimenti e gli spostamenti del personale sociosanitario dal territorio agli uffici e se è intenzione dell'Assessore di modificare queste regole, visto che questo ulteriore allungamento di sei mesi direi che in effetti è quantomeno inopportuno, dopo un anno di lavoro presso gli uffici della Regione di questa persona.
Presidente - Ha chiesto la parola l'assessore Bertschy, ne ha facoltà.
Bertschy (UVP) - Grazie collega Cognetta, è un argomento che credo meriti chiarezza e trasparenza, anche perché stiamo parlando dello spostamento di un OSS che coinvolge un settore che ha circa seicento persone, quindi credo che trattare questo argomento sia necessario per chiarire, in termini politici e amministrativi, cosa sta dietro all'inizio di questa mobilità a comando e qual è il futuro.
Per quello che riguarda quanto mi chiede, io le dico che, come era stato evidenziato in risposta alla prima interpellanza del 27 maggio 2016, la legge regionale n. 22 del 2010 disciplina l'organizzazione dell'Amministrazione regionale e prevede norme specifiche per la mobilità applicabili a tutti gli enti del comparto (articolo 43), ulteriormente dettagliate, con riferimento alla particolarità della mobilità volontaria, nel contratto collettivo. Rispetto alla scelta fatta allora, credo suggerita dai dirigenti, l'obiettivo era di avere un supporto in una fase di riorganizzazione del welfare, in particolare degli anziani, con la valutazione di una persona che conoscesse questo mondo, ma che avesse anche la professionalità per sostenere delle attività a riguardo; credo che la scelta sia nata così. In questo senso si è lavorato, citerò poi alcune delle cose fatte, e in questo senso si conclude il lavoro, per quello che mi riguarda, in questi ultimi sei mesi.
Stiamo lavorando insieme agli enti locali e alla V Commissione alla riforma del welfare. Stiamo lavorando soprattutto alla valutazione della costruzione di un modello nuovo, dato dalla creazione di un'azienda consortile, e il lavoro che deve essere completato va in questa direzione. Quindi lo spostamento di una figura B2 nell'ufficio, con procedura di mobilità, in particolare del signor Sposato, aveva e ha per questi ultimi mesi questo obiettivo: definire attraverso queste procedure la riorganizzazione su scala regionale dei servizi territoriali di assistenza agli anziani residenziali e domiciliari e di affiancare le strutture dirigenziali a riguardo. La proroga del comando è stata richiesta in quanto tale processo di riorganizzazione è ancora in corso e si ritiene opportuna la prosecuzione del coinvolgimento dello stesso dipendente, per non ripartire daccapo, che ha già partecipato alla definizione di nuove procedure approvate con deliberazione, per esempio, n. 928 del 2017 (l'approvazione degli importi e delle modalità di erogazione dei finanziamenti), con la deliberazione n. 93 sulla revisione delle modalità del funzionamento delle unità di valutazione multidimensionali distrettuali, la gestione delle graduatorie e altri provvedimenti.
Detto questo, per chiarezza noi avevamo chiesto di completare questo periodo di comando, ma dalla parte dell'Unité des Communes ci è stato giustamente detto: non più comando, ma assegnazione definitiva nel vostro comparto. Rispetto a questo, da un lato c'è la corretta risposta tecnico amministrativa del dirigente dell'Ufficio personale, la quale ha indicato che ci sono delle graduatorie e, se abbiamo bisogno di una certa figura, si accede da esse. Dall'altro lato le do una risposta politica: non ho nessuna intenzione di spostare un dipendente su seicento, senza fare una valutazione di merito di questa professionalità. Soprattutto, la professionalità che oggi viene spesa negli uffici non è riferita a un B2, ma probabilmente a un livello differente. Questo dipendente si porta con sé - per fortuna, dico - un curriculum, ha delle capacità ed è stato individuato per questa fase particolare, che per quello che mi riguarda è temporanea: si completa al 31 dicembre 2017, tornerà all'Unité des Communes a cui è assegnato e poi ognuno farà le valutazioni di merito, perché all'interno di queste seicento persone probabilmente ci sono anche altre figure. E non sto facendo un discorso di spostamento di carichi di lavoro, perché non stiamo cercando di piazzare le persone che hanno problemi di mobilità o di altra natura, per cui bisognerà aprire un ragionamento molto più ampio a livello di gestione del personale. Stiamo parlando di una professionalità che è stata spesa, ma che magari possiamo ritrovare anche in altre persone.
Completeremo questo processo di discussione del nostro modello sugli anziani e al 31 dicembre 2017 il progetto si interrompe e il signor Sposato tornerà nell'Unité che ha gentilmente permesso, attraverso la mobilità, di concedere la sua professionalità in questo periodo. In questo senso stiamo lavorando e l'esperienza si concluderà nei prossimi mesi. Speriamo, questo me lo auguro, con la proiezione del lavoro realizzato, che ci porti ad avere una legge che ci permetta di fare decollare definitivamente l'azienda consortile in questa visione più ampia, che permetta agli enti locali di partecipare nella gestione, ma che permetta di avere una regia regionale come quella che tutti auspichiamo, che si aspettano soprattutto le operatrici e le OSS che lavoreranno nei servizi per il futuro.
Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Cognetta, ne ha facoltà.
Cognetta (M5S) - Bene, Assessore, mi sembra che si concluda un ragionamento. Se ne aprono tanti altri, ma perlomeno questo si conclude e mi sembra una cosa positiva. Almeno diamo risposte a tante persone che giudicano questa situazione in maniera difforme da come è stata valutata dagli uffici. E il fatto che fosse esclusivamente una questione per un B2, lasciava tutti abbastanza perplessi. Quindi era sostanzialmente una questione puramente tecnica e il fatto che per un argomento così importante ci fosse questo tipo di scelta tecnica, strideva con la qualifica in oggetto.
L'altra cosa che ho ascoltato con favore è che si apre un ragionamento su tutte quelle maestranze, su tutti quei lavoratori che hanno problemi, perché ce ne sono tanti - ne abbiamo parlato più volte - e va fatto un ragionamento profondo. Lei sicuramente sa, come abbiamo saputo molti di noi, che alcune Unités des Communes hanno in qualche modo fatto del terrorismo rispetto a lavoratori che non riuscivano più a svolgere il proprio ruolo per questioni fisiche, per questioni di usura rispetto al lavoro stesso. Quindi bisogna dare assolutamente una risposta e io non vedo l'ora di leggere la vostra proposta di legge, per capire come si cerca di risolvere e di ovviare a questi problemi e come soprattutto l'Amministrazione darà risposte a chi ha questi problemi, perché il lavoro penso che ormai sia diventata una cosa più che sacra.
Se ho capito bene, di questa questione non ne parliamo più e a dicembre finisce: sono contento. Grazie Assessore.
Presidente - Concludiamo i lavori mattutini. Riprenderemo alle ore 15:30.
La seduta termina alle ore 12:58.