Oggetto del Consiglio n. 2888 del 26 luglio 2017 - Resoconto
OGGETTO N. 2888/XIV - Interpellanza: "Interventi per evitare la chiusura della Cooperativa il Riccio di Lillianes".
Rosset (Presidente) - Possiamo proseguire con il punto n. 15 all'ordine del giorno. Ha chiesto la parola il consigliere Cretier, ne ha facoltà.
Cretier (PD-SIN.VDA) - Non me ne voglia l'Assessore se approfitto delle dichiarazioni che ha fatto in Commissione, ma il momento di crisi generale del settore agricolo e tutti i tentativi che sta facendo il suo assessorato, attraverso i suoi servizi in questi ultimi anni, mi hanno scosso, percependo la difficoltà del momento particolare per la cooperativa. Tali dichiarazioni, seppure fondate, mi hanno indotto a mettere in risalto la questione che, nel complesso mondo agricolo valdostano, potrebbe ulteriormente condizionare il futuro di certi settori, direi di nicchia, vista l'esiguità del prodotto raccolto e il volume del fatturato.
L'interpellanza intende affrontare l'annoso problema degli affitti che le cooperative valdostane devono pagare per l'occupazione di strutture di proprietà regionale, affidate a Struttura Valle d'Aosta s.r.l., che gestisce il patrimonio immobiliare a carattere industriale e attinente la trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli. La cooperativa Il Riccio di Lillianes si occupa del prodotto castagna, tipico della Bassa Valle e delle zone di media montagna. Gli ettari gestiti concretamente sono all'incirca quaranta, ma molte centinaia sono in stato di abbandono a causa del misero reddito che si percepisce, per la notevole fatica della raccolta e del trasporto. Molte zone sono poco accessibili con mezzi meccanici. All'interno dei loro locali vi è anche un piccolo museo sugli ambienti di vita agreste e del mondo legato alla castagna, che avrete occasione di visitare il giorno della quarantaduesima Rencontre valdôtaine che quest'anno si svolge proprio a Lillianes.
I soci sono una settantina, sparsi anche in altri comuni limitrofi. La cooperativa si occupa della vendita delle castagne fresche e di quelle secche, del trasformato in farina, sciroppi, creme, sempre con materia base la castagna, il frutto tipico di questa zona e di questa quota altimetrica. Due sono le filiere di commercializzazione della castagna: una corta è costituita dai privati che provvedono personalmente alla raccolta, alla vendita del fresco; l'altra è l'organizzazione cooperativa nella struttura in locazione, con una filiera più lunga di trasformazione, viste le quantità di prodotto disponibili. Il settore ha destato un certo interesse anche di alcuni giovani, che si sono attivati nel recupero delle vecchie piante secolari, acquistando macchinari spalleggiati o trainati da trattrice. Questo, per intenderci, facendo degli investimenti aziendali per rendere meno penosa la raccolta e la cernita delle castagne. Tutto il prodotto viene assorbito dal mercato locale in occasione delle feste autunnali, che però non copre tutte le richieste, quindi sarebbe necessario un incremento produttivo consistente negli anni a venire.
Come ben sa, Assessore, anche sotto l'aspetto sanitario sono stati fatti degli investimenti importanti: la lotta biologica alla cinipide in tre anni ha mutato l'aspetto dei castagni, che sono tornati a fiorire e a produrre. Ma la funzione di questa cultura/coltura non è solo produttiva, perché ha dalla sua anche lo sfruttamento della risorsa foresta - per intenderci: legname da opere o da riscaldamento - e una funzione importante come quella paesaggistica e di presidio del territorio. Come ben sa, anche nel nuovo Piano di sviluppo 2014/2020 è stata inserita la sottomisura 8.6 relativa al sostegno del settore, al recupero dei vecchi castagneti secolari degradati, con azioni di potatura della chioma, innesti, pulizia del sottobosco, che in funzione ambientale permette perlomeno di prevenire gli incendi. Il sostegno è concesso in primis ai privati, ma anche ad associazioni, a piccole e medie imprese ed è permessa anche una gestione collettiva. Infine la misura sostiene la commercializzazione e l'associazione locale: proprio quello che fa la cooperativa Il Riccio.
In questo senso, sarebbe necessario un intervento per superare il momento difficile. Lo scopo mutualistico è alla base dello sviluppo di certi territori, nati proprio per abbattere i costi di gestione con investimenti sensati e necessari, ma utili alle singole aziende, considerando che la situazione dei conferimenti in cooperativa per la maggior parte dei casi è effettuato da persone non più giovanissime e la contrazione di aziende è chiara, soprattutto dove il territorio è molto difficile da lavorare e in presenza di terrazze scarsamente meccanizzabili. Inoltre il pagamento del canone è ancora troppo alto rispetto al bilancio della cooperativa. Chiediamo quindi un impegno per trovare una soluzione, per un'azione incisiva per il ricalcolo del canone, prestando attenzione alla sostenibilità e al futuro dell'attività in un complesso sistema sociale, agricolo e ambientale.
Presidente - Ha chiesto la parola l'assessore Viérin, ne ha facoltà.
Viérin (UVP) - Ringrazio il collega Cretier per questa iniziativa, che nasce da un'audizione in Commissione dove tra le altre cose avevo personalmente sollevato la questione, richiedendo una disponibilità a condividere le azioni della variazione di bilancio, perché tra le varie voci c'è una somma a disposizione per il rimborso degli affitti delle cooperative che versano in una situazione di difficoltà, tra cui c'è proprio la cooperativa Il Riccio, che io avevo citato. Quindi per quanto riguarda la prima domanda dell'interpellanza, se la mia dichiarazione corrisponde al vero, rispondo sì. La questione era stata dibattuta anche in quest'aula: da un giorno all'altro, tante cooperative che negli anni erano nate in Valle d'Aosta hanno dovuto pagare un canone di affitto, spesso anche esoso, che ha messo in seria difficoltà il sistema valdostano di cooperazione che negli anni si era sviluppato, tra l'altro con investimenti regionali, e che ha messo a repentaglio la sopravvivenza di tantissime realtà.
La seconda domanda chiede "a quanto ammonta la cifra che la Cooperativa Il Riccio deve rimborsare per l'uso e l'affitto dei locali della sede". Pensate che un contratto di affitto sottoscritto dalla cooperativa nel mese di agosto 2013 ammonta a 17.600 euro! L'immobile in data 15 dicembre è stato conferito a Vallée d'Aoste Structure e il contratto è tuttora in vigore. Sono cifre importanti.
Veniamo invece alla questione concreta che lei ci chiede: se non ci sono altre soluzioni per contenere i costi. Io ho avuto un incontro con i responsabili della cooperativa e con Vallée d'Aoste Structure, per cercare di analizzare insieme la situazione e soprattutto per valutare come uscirne, per difendere una realtà che - come lei ricordava - ha diverse valenze e un'importanza fondamentale sul territorio, sia come promocommercializzazione di un prodotto valdostano, ma anche di tutela del nostro patrimonio boschivo e in questo caso dei castagni. Ci sono due azioni. La prima è che nell'incontro abbiamo richiesto la disponibilità di Vallée d'Aoste Structure a rivedere il contratto di locazione, abbassando il canone: c'è stata la disponibilità da parte di Vallée d'Aoste Structure, che ringraziamo. La seconda è che la legge n. 17 del 2016 all'articolo 13 prevede la possibilità di erogare aiuti a fondo perduto, a copertura degli oneri per la gestione delle strutture di proprietà regionale o di proprietà di società a partecipazione pubblica. Ecco perché abbiamo inserito all'interno della variazione di bilancio, che la settimana prossima chiederemo di sostenere - al di là delle altre questioni di cui parleremo: dei forestali piuttosto che della zootecnia - anche queste questioni, per salvaguardare delle realtà che, senza questa variazione, sarebbero effettivamente nell'impossibilità di proseguire l'attività. È chiaro che sono dei fondi che poi dovranno essere previsti in modo continuativo nella redazione del bilancio degli anni futuri, e non con aggiustamenti in corso di bilancio. I bilanci che si ereditano vanno riaggiustati, spesso perché ci sono urgenze, ma in questo caso è una situazione che si conosceva.
Quindi la soluzione è, da un lato, di rivedere al ribasso la questione degli affitti e c'è anche questo intervento urgente per la copertura del 100 percento del canone di locazione, che rappresenta un ulteriore strumento per affrontare la crisi, al di là poi della sospensione dei mutui o di altre azioni urgenti del cosiddetto pacchetto agricoltura. La copertura del 100 percento del canone è un segnale che vogliamo dare tutti assieme, per dare risposte ai reali bisogni delle aziende e degli agricoltori, con interventi specifici funzionali alle esigenze del comparto.
L'ultima domanda chiede se non ci siano altre soluzioni logistiche. Una volta che ci sarà stata la possibilità di valutare l'intera somma rimborsata con la legge, è chiaro che assieme alla cooperativa e l'amministrazione comunale si faranno dei ragionamenti, perché ci risulta - ce lo hanno detto i responsabili della cooperativa - che c'era anche una condivisione degli spazi per poter ottimizzare l'utilizzo.
In ogni caso ringrazio il collega Cretier, perché effettivamente portare all'attenzione dell'aula queste tematiche, significa condividere delle necessità che poi tutti assieme cercheremo di portare avanti per dare delle risposte.
Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Cretier, ne ha facoltà.
Cretier (PD-SIN.VDA) - Grazie Assessore per l'impegno e per il ragionamento che c'è stato. Mi ritengo soddisfatto della presa in carico della tematica. Sottolineo nuovamente l'aspetto mutualistico, perché è proprio su questo che la cooperativa Il Riccio di Lillianes intende operare: gestire insieme la lavorazione e la vendita dei prodotti. I costi di produzione al momento non è possibile abbatterli per la questione del territorio. I costi di trasformazione e di vendita stanno facendo il possibile per contenerli. Per quelli fissi bisognerà pensarci, perché sono pesanti da sostenere anche in funzione del volume di prodotto commercializzato. In questo caso chiedevo - avete già operato e siete già avanti rispetto alle mie informazioni - se non c'era la possibilità di rapportare la locazione al volume del fatturato, oppure attraverso un'equazione che prenda in considerazione che la cooperativa poi chiaramente gestisce e controlla anche la struttura, che tra l'altro è in una posizione fantastica, perché è proprio sulla strada regionale per Gressoney e quindi ha un'attrattiva anche per il turista di passaggio.