Oggetto del Consiglio n. 2906 del 3 agosto 2017 - Resoconto
OGGETTO N. 2906/XIV - Chiusura della discussione generale congiunta del D.L. n. 113 (Secondo provvedimento di variazione al bilancio di previsione finanziario della Regione per il triennio 2017/2019) e del D.L. N. 114 (Disposizioni collegate al secondo provvedimento di variazione al bilancio di previsione finanziario della Regione per il triennio 2017/2019).
Rosset (Presidente) - Con 31 presenti, possiamo riprendere i lavori, continuando la discussione sui punti 1 e 2 iscritti all'ordine del giorno. Ha chiesto la parola l'assessore Borrello, ne ha facoltà.
Borrello (SA) - Il n'est pas facile de prendre la parole, après la pause, à la reprise des travaux, mais surtout ce n'est pas facile de faire mon intervention après le collègue Viérin. Le collègue a divisé son intervention: d'un côté la sphère administrative et financière pour l'analyse des projets de loi qui sont à l'ordre du jour et de l'autre côté il a fait des évaluations du point de vue politique.
Farò nella mia prima parte di intervento una serie di considerazioni tecniche legate a considerazioni rispetto ai disegni di legge n. 113 e n. 114, anche se non sarà facile fare un ragionamento organico, proprio in virtù del fatto che tutti i colleghi hanno prodotto una serie di considerazioni, tra l'altro molte già esplicitate, richieste all'interno delle Commissioni consiliari, e cercherò di fare un ragionamento non tanto sulle problematiche evidenziate ? molte sono in fase di risoluzione, altre verranno affrontate nei prossimi esercizi finanziari ? ma cercherò di porre l'attenzione sugli elementi di novità positivi rispetto ai disegni di legge che stiamo analizzando all'interno di questa seduta straordinaria. Si è parlato dell'applicazione delle disposizioni della legge finanziaria n. 24/2016 in merito al finanziamento straordinario per i Comuni: ricordiamo che quel disegno di legge prevedeva ? con un'applicazione di una delibera di Giunta regionale approvata nel mese di febbraio 2017 ? la possibilità di finanziare quei Comuni che avessero le caratteristiche di immediata cantierabilità e di disponibilità delle aree, con la quota lavori di 150 mila euro, una direzione lavori di 50 mila.
Proprio all'interno della discussione del bilancio era stata posta nei capitoli la somma di 3 milioni. Noi abbiamo voluto dare un segnale di sensibilità nei confronti delle Amministrazioni comunali, implementando del 20 percento le poste in bilancio, in modo tale da dare la soddisfazione a ulteriori sei Comuni che avessero le caratteristiche previste dall'atto deliberativo del febbraio 2017: immediata cantierabilità e disponibilità delle aree.
Qualche collega ha posto in evidenza la problematica dell'IVA; io ricordo che ? all'interno dell'atto deliberativo che definiva gli aspetti di valutazione dei progetti depositati dalle Amministrazioni comunali ? si faceva riferimento al valore massimo di finanziamento per ogni intervento e conseguentemente anche alla possibile compartecipazione dell'ente. Quindi nel momento in cui in fase d'istruttoria si è presa coscienza del fatto che molti Comuni avevano delle disponibilità di progetti immediatamente cantierabili per delle cifre superiori ai 150 mila euro ? erano superiori ai 150 mila euro ? diventava difficile diversificare l'applicazione dell'IVA a coloro che utilizzavano in maniera completa la quota lavori prevista per legge rispetto ad alcuni Comuni che non avevano lavori che avessero la cifra che andasse a riempire la capienza di 150 mila euro.
Anche questo deve essere messo in evidenza, in virtù della filosofia, prima all'interno del disegno di legge e successivamente nella delibera di Giunta regionale, che era quella di dare massima disponibilità rispetto alle ipotesi progettuali proposte dai Comuni; non si è andati a catalogare la tipologia degli interventi, di conseguenza ci sono interventi di carattere urbanistico che avevano l'applicazione dell'IVA al 10 percento e altri tipi di intervento che hanno un'applicazione dell'IVA del 22 per cento. In virtù di quanto esposto, ovviamente va da sé che non si ha la possibilità di garantire l'IVA, che deve essere incardinata all'interno delle Amministrazioni comunali.
Le normative poste all'interno del disposto collegato alla variazione di bilancio sono essenzialmente due: quella inserita all'interno dell'articolo 8, una modifica per quanto riguarda lo statuto dell'ARER: nel momento in cui andrò a spiegare l'emendamento che andrà a definire l'abrogazione di questo articolo, illustrerò le motivazioni che ci hanno portato alla presentazione di tale articolo.
Ma l'aspetto che sicuramente è importante da analizzare in questo momento sono le attività di rilancio che noi intendiamo porre in essere nel momento in cui all'interno dell'articolo 9 mettiamo in evidenza la possibilità di aumentare il panorama di accesso al credito per quanto riguarda l'edilizia del settore privato. Nello specifico, noi andiamo a definire una misura supplementare rispetto alle misure esistenti, che sono incardinate, e quindi andiamo ad ampliare la platea degli interlocutori che potrebbero accedere a questa misura, che va ad incrementare le possibilità previste all'interno della legge n. 3/2013 d'intervenire all'interno delle misure del recupero del patrimonio edilizio nel rispetto delle normative europee, che prevedono delle politiche di non aggressione dell'uso del suolo, la possibilità di recuperare patrimonio edilizio per i cittadini valdostani, non solo per quanto riguarda l'abitazione principale ma anche per le seconde e le terze case. Questo nell'ottica di cercare d'incentivare l'accesso al credito per agevolare la ripresa del settore edilizio e parallelamente di recuperare il patrimonio edilizio storico della Valle d'Aosta, e quindi migliorare contestualmente il decoro urbano delle realtà del nostro territorio, un intervento che avrà sicuramente ripercussioni positive anche dal punto di vista turistico.
La volontà di questa Amministrazione - lo diceva il Presidente nel suo intervento - è di creare un volano in modo che si possa intervenire per migliorare la risposta del lavoro all'interno del territorio valdostano. Riteniamo questa iniziativa sicuramente importante e speriamo che questa misura possa veramente dare risposte positive, come ci auspichiamo come Amministrazione.
Come dicevo prima, molto di questo Consiglio regionale è incentrato sugli aspetti di carattere amministrativo e finanziario, ma gran parte del dibattito ha avuto una valenza di carattere politico. Io intanto ringrazio per l'attenzione che avete voluto dare alla nostra iniziativa che - ricordo - è un'iniziativa all'interno dell'aula consiliare, all'interno dei gruppi consiliari, volta a dare un quadro di semplificazione rispetto alle differenziazioni presenti all'interno di quest'aula.
Noi vogliamo semplificare il quadro politico esistente all'interno di quest'aula, nella coerenza del progetto intrapreso. Abbiamo ascoltato tutti gli interventi di carattere politico da parte dei nostri colleghi e abbiamo ascoltato, anche con favore, le parole del collega Viérin, dalle quali emerge la medesima volontà di dialogare che noi vorremmo proporre con questa azione che abbiamo posto all'interno dell'aula consiliare. Guardiamo quindi con favore alle iniziative che tutti i movimenti politici - ha ragione il collega Viérin: la politica deve essere parte attiva di questo tipo di ragionamento - vogliono mettere in atto per il bene dei Valdostani; ho sottolineato ? del suo intervento e degli interventi di altri colleghi ? alcuni riferimenti alle matrici di carattere nazionale: "nazional centrico" e qualcuno ha parlato di altri riferimenti.
Io penso che le matrici non debbano essere sottovalutate. Le matrici devono essere rispettate. La matrice comunista, la matrice repubblicana... non esiste alcun aspetto negativo nel potersi confrontare con le diverse sensibilità all'interno di un'aula consiliare. Però, penso che altri partiti politici ci insegnano che la politica delle matrici ormai è superata, perché vediamo rappresentanti di diverse estrazioni politiche all'interno di tutti i partiti. Cosa diversa ? e riteniamo molto positivo quanto detto ? è il ragionamento rispetto alle radici. Noi rispettiamo e riteniamo giusto valorizzare le radici di ogni singolo Consigliere, per quanto riguarda la propria formazione e la propria identità politica; le radici possono essere anche diverse, ma avranno uno sfogo sicuramente univoco: alimentare il dialogo per il bene della Valle d'Aosta.
Presidente - Altri intendono prendere la parola? Non ci sono altri interventi? Ha chiesto la parola l'assessore Bertschy, ne ha facoltà.
Bertschy (UVP) - Questo Consiglio straordinario credo sia tale anche nelle repliche del Governo, a dimostrare che viviamo una situazione politica straordinaria. Per fortuna, la politica ha il coraggio di parlare al microfono, di dirsi le cose, di affrontare ? nella sede che è tornata a essere la sede che tutti legittimiamo ? le discussioni che vanno fatte in piena trasparenza a livello politico, sia di gruppi sia a livello personale.
La variazione di bilancio, che di qui a poco proveremo a votare, ha portato per tutti questi giorni troppe polemiche rispetto ai contenuti che vuole esprimere e credo che questo, per chi governa, non possa che essere un momento di giusta riflessione per il percorso fatto. Detto questo, non si tratta d'individuare delle responsabilità, di additare l'uno o l'altro ma, evidentemente, se abbiamo parlato più sui giornali e abbiamo messo in discussione tutta una serie di questioni di rapporti tra enti, è perché i percorsi non sono stati opportuni e corretti, ed è meglio guardare avanti piuttosto che continuare a guardare indietro.
L'Assessorato alla sanità ha cercato, attraverso questa variazione di bilancio, di dare delle risposte soprattutto a quegli enti (Comuni e Unités) che più hanno sofferto in questo inizio di anno, soprattutto a livello di cassa più che di previsione.
E da un paio di mesi, con l'anticipo erogato di più di 6 milioni di euro sugli anziani, con l'anticipo sugli asili nido e con questa variazione di bilancio, usciremo da questo momento di emergenza. Momento di emergenza che, attraverso le variazioni compensate - così si chiamano - ci permetterà di pagare il saldo degli asili nido 2016 e di avere ulteriori risorse nell'autunno da anticipare agli enti locali, per evitare la sofferenza nella primavera 2018, sia sugli anziani che sugli asili nido.
Quindi una variazione di bilancio fatta con giudizio, con attenzione rispetto agli enti, che chiude una fase per aprirne nell'autunno una un po' definitiva: la fase della riforma del welfare, che per noi in Consiglio regionale è molto più ampia rispetto alle competenze assegnate agli enti locali (anziani e nido); però, rispetto agli enti locali, è una riforma di assoluto interesse e di grande preoccupazione.
Questa mattina il collega Rollandin ricordava come si parli di questo argomento e come sulle previsioni tutti stiano facendo gli approfondimenti. Stiamo dedicando la massima attenzione alla riforma per gli anziani, credo che potremo evolvere nei prossimi anni per cercare di razionalizzare e migliorare, ma sicuramente non possiamo cancellare un passato, e l'impronta politica ? che, come Assessore e come Governo, come maggioranza, portiamo in questa discussione ? non è sicuramente quella, superata già l'anno scorso, di andare a intervenire sugli stipendi delle persone che lavorano nei servizi. Piuttosto in futuro organizzeremo in maniera diversa i servizi.
Oggi il problema non è la copertura di bilancio. Con i 19 milioni di euro e con la variazione compensata, le risorse per completare l'anno ci sono. Il problema oggi è il fatto che dobbiamo capire come intervenire sui posti non più occupati, sui costi che rimangono agli enti locali, perché non vedranno compensati, attraverso i posti non occupati, i loro costi e credo che a settembre dovremo lavorare fortemente in questa direzione.
È pronta la legge, il tavolo di lavoro costituito con la V Commissione, e il CPEL avrà presto occasione di discuterne insieme a tutti i gruppi. È pronta la legge d'istituzione dell'azienda, che sarà un momento di discussione finale. Se sarà la legge che permetterà di procedere come strumento di miglioramento dell'organizzazione del lavoro di tutti, bene. Sennò ci confronteremo su altre possibilità.
Con l'università stiamo definendo una progettualità per i prossimi anni, anche perché è bene chiarire che la legge permetterà di organizzare in maniera diversa i servizi, se così sarà, ma la politica di visione dei prossimi anni dovrà essere una politica molto chiara, anche perché tutti ricordiamo che la nostra popolazione è in fase d'invecchiamento, e rispetto a questi servizi la risposta non potrà essere solo quella delle strutture ma dovrà essere soprattutto quella del territorio. Un territorio più servito, un territorio dove pubblico e privato potranno finalmente integrarsi, anche perché si svilupperanno nuove politiche in questo senso.
Nella variazione di bilancio abbiamo anche dato una conclusione al lavoro sulla mobilità sanitaria fatto negli scorsi anni. Da qui in avanti si potrà meglio organizzare la programmazione del bilancio dell'azienda, anche la programmazione del bilancio della Regione e credo sia un momento importante per la programmazione finanziaria, ma non solo, anche per la gestione della nostra politica della sanità.
Una piccola attenzione al territorio, un po' d'investimenti da realizzare sul consultorio di Verrès, alcune piccole opere sul poliambulatorio di Donnas e qualche risorsa per cominciare a ragionare sulle strutture intermedie di tipo sanitario. Più volte in aula un po' tutti abbiamo ricordato come sia importante avvicinare ? dove si può, senza creare problemi di gestione dei servizi ? i percorsi di salute e di sanità alle famiglie, ai pazienti, per evitare che tutti si spostino, che tanti abbiano dei costi e che si viva con difficoltà ancora maggiore una fase di malattia; poi un'attenzione al disagio con alcune risorse dedicate al microcredito, visto che le risorse impegnate a inizio anno sono praticamente esaurite.
Questo è un segnale che ci deve ancora più interrogare sulle politiche da mettere in campo per il futuro. È la volontà di prendersi in carico, con delle risorse nuove, le politiche per i giovani con progetti che poi avremo occasione di discutere tutti insieme. Quindi una variazione che ha la volontà di mettere in ordine la situazione finanziaria, di costruire dei percorsi per il futuro e, soprattutto, di lanciare nel corso dell'autunno, al di là degli aspetti politici sottolineati in ogni intervento, una vera discussione finale sulla Finanziaria 2018/20. Sarà lì che dovremo capire come e quando allocare le risorse necessarie al nostro welfare.
Si è detto più volte: sugli asili nido la riforma del 2015 per ora non ha prodotto i benefici che tutti speravamo; il saldo 2016 per la finanza della Regione ha comportato ancora una spesa intorno ai 4,3 milioni e sul 2017 le previsioni sono in calo, ma non è sufficiente quella riforma per dire che siamo vicini ai costi degli enti locali e tantomeno ai costi delle famiglie.
Quindi anche questa, più volte annunciata, è ora di discuterla definitivamente: la misura unica di sostegno alla famiglia dovrà trovare una sua discussione finale. Un inizio di discussione più che una discussione finale, per capire se quella può essere uno strumento legislativo e politico programmatico utile a garantire una razionalizzazione dei costi, un'attenzione verso questi servizi e forse anche quell'attenzione che oggi ancora in alcuni territori non si riesce a considerare fino in fondo, la possibilità per tutte le famiglie di accedere ai servizi al di là della residenza e del territorio di appartenenza.
Questo per dire che in questa variazione si completano alcune scelte e se ne avviano altre, ma non è in questa variazione che si deve vedere una revisione della politica avviata, per fortuna, con successo nell'ultimo periodo sia per l'impronta rispetto a certi progetti, sia per la definizione dei rapporti con l'azienda nell'ultimo anno e sia per le risorse già allocate rispetto alle politiche di sanità e di sociale nella Finanziaria scorsa, attraverso il lavoro della maggioranza di allora. Tutta una serie di scelte.
Evidentemente non posso che sottoscrivere, o sostenere con ancora più precisione, quanto ha affermato alla fine della mattinata il collega di Giunta, il collega di movimento e di gruppo Laurent Viérin. In una fase come questa, non è molto importante giocare a chi è più bravo, o forse a chi riesce a essere, per un periodo, il più forte. Io credo che la Valle d'Aosta viva una situazione straordinaria, della quale sarà la gente in via definitiva a considerare le responsabilità e anche a porre la giusta attenzione per le scelte fatte in passato e quelle che verranno fatte. Però, in un momento come questo ? in una situazione politica dove abbiamo perso inizialmente un collega che ha sostenuto questa mozione di sfiducia costruttiva, Roberto Cognetta, dove ieri il collega Gerandin ha precisato bene la sua posizione ? non è importante cercare di durare perché il discorso sarebbe troppo personale, troppo legato a noialtri.
Il problema oggi è capire tutti insieme quale può essere un progetto che possa prendersi in carico definitivamente ? e se sarà questo, saranno i movimenti che lo dovranno considerare ? un percorso che deve vedere le regionali, le politiche e le europee come momento di rilancio, non personale ma come momento di rilancio della politica nei confronti dei problemi che la comunità vive.
Il momento di un rilancio di una classe dirigenziale non solo politica. Allora un progetto può veramente dirsi un progetto che guarda al futuro e si prende a cuore una volta per tutte un'azione di rilancio. E in questo progetto è chiaro che les nuances, le differenze ci sono e non vuol dire che non si potranno costruire delle alleanze, però è chiaro che nella politica che abbiamo espresso dal 2012 a oggi, nella politica che abbiamo portato avanti in questo Consiglio regionale e fuori, l'idea di unire quello che idealmente unisce le persone che hanno fatto dei percorsi, i movimenti che hanno fatto dei percorsi nella vita, ed è in questo che sottoscrivo completamente e sostengo anche in aula l'idea di un rassemblement che veda le forze unioniste e autonomiste capaci di trovare un percorso nel futuro.
In questo senso, tutti possono portare un contributo, ma tutti devono capire che non si può più scherzare con la parola "autonomie", con l'idea di un governo che nel suo insieme sappia resistere da un lato, coinvolgere dall'altro, ma soprattutto nell'atto più nobile della politica, in questo senso l'appello agli unionisti e ai Valdostani: unire soprattutto la comunità. Non è più la partita di chi si tiene fuori. Qui è la partita di come si riesce a tenere, ripartendo da quello che è stato detto, da come si riesce a tenere, attraverso un rassemblement, tutti insieme, le migliori risorse per lanciare un progetto che ha una sua connotazione molto precisa e che può essere un progetto per un vero rilancio, un definitivo rilancio, da non considerare come semplicemente un momento di traghettamento o come un'azione di resistenza ai problemi, ma per cambiare marcia, per fare di più, non dobbiamo essere gelosi del nostro incarico, della nostra situazione, ma saper unire idealmente intorno alle cose che ci uniscono le migliori forze, le migliori risorse per rilanciare, con più forza e più energia, più idee e più competenze, la Valle d'Aosta e fare veramente l'interesse di questa Regione.
Presidente - Ha chiesto la parola l'assessore Restano. Ne ha facoltà.
Restano (AC-PNV) - Parto dal lavoro collegiale della Giunta, che ha fatto delle scelte secondo le sensibilità espresse nel corso degli anni attraverso ordini del giorno, per dare significato a iniziative che riguardano l'occupazione delle persone e i lavori sul territorio. Ovviamente chi è al Governo deve fare delle scelte, questo per rispondere a chi nel corso dei propri interventi ha sottolineato che si aspetta uno sguardo più forte sul settore del turismo, completamente abbandonato a sé stesso, oppure a chi segnala la mancanza di programmazione sul turismo o la necessità di avere una campagna di comunicazione o di avere più coraggio nelle campagne di comunicazione.
Ebbene, colleghi Baccega e Perron, io penso che voi sappiate meglio di me che nel corso degli anni riguardo alle spese per le campagne pubblicitarie si è passati da 4 milioni di euro a 1,5 milioni di euro, per, pian piano, scendere a 150 mila euro. Lo testimonierà bene chi mi ha preceduto: negli ultimi cinque anni su questa specifica voce sono stati messi 150 mila euro nel bilancio di previsione. Le stesse cose valgono per gli interventi volti alla promozione: si è passati dai 3,9 milioni, 5,5 milioni del 2012, 2011 agli attuali 700 mila euro.
Anche per la produzione e l'acquisto di materiale informativo si è passati dai 600 mila euro agli attuali 40 mila euro. Scelte che sicuramente sono state ponderate. Io non mi permetto di criticare, però oggi si è lavorato con questa disponibilità di bilancio e da qui si sono chiesti pochi fondi in più proprio in virtù di quelle scelte che ho ricordato prima, doverose peraltro. Si è però cercato, e si cercherà, di dare seguito agli ordini del giorno che nel tempo sono stati portati avanti ? come hanno già detto i miei colleghi ? per dare una risposta anche a quanto è stato sollecitato da parte degli operatori del turismo nel corso d'incontri che ho avuto sul territorio, quindi la richiesta di tornare a partecipare alle fiere come Valle d'Aosta, che prevedono anche degli investimenti in tal senso, d'implementare la campagna di web marketing e di lavorare su un marchio. Riproporremmo il bando sul marchio che, a onor del vero, era già stato presentato.
Abbiamo discusso fino all'ultimo Consiglio sulla necessità di alcune norme nuove, che sono in dirittura d'arrivo e che sono una risposta che gli operatori aspettano: la legge sullo sport, per parlare di qualcosa che non era stato accennato nel corso del dibattito, oppure, sulle cosiddette professioni minori del turismo ? che evocava nello scorso Consiglio il collega Guichardaz ? nelle quali inserirei di diritto anche quella del rafting. Sono tutte materie sulle quali si sta lavorando e le assicuro che rispetto al dimensionamento degli uffici, richiedono un grande impegno. Non ultima l'intenzione di affidare le pubbliche relazioni di nuovo verso l'esterno, a un'agenzia, che è quello che - è stato sottolineato e rilevato dagli uffici - manca. Quindi andiamo nel senso che lei ha detto.
Per venire ad altri argomenti, al di là dei contenuti della variazione di bilancio che mi sembra di aver espresso in Commissione e che siano stati ben recepiti visto che non sono stati posti ulteriori quesiti, su uno solo mi soffermerei: collega Baccega, lei ha evidenziato la necessità di provvedere alla sistemazione del campo di atletica Tesolin. Ricordo a tal proposito che in Commissione il collega Marguerettaz ha sottolineato proprio la presenza di una norma specifica nel collegato che permette all'Amministrazione regionale, qualora richiesto dai Comuni, di collaborare per le manutenzioni non ordinarie alla realizzazione di progetti e di opere verso gli impianti sportivi riconosciuti di valenza regionale. Questa è un'apertura verso tutti i Comuni della Valle d'Aosta, di cui potrà usufruire anche quello di Aosta, perché allo stato attuale non è possibile intervenire da parte della Regione senza questo cambio di norma.
Per quanto riguarda i trasporti, dove viene sottolineato che non c'è una linea: prossimamente verrà portata in Giunta la delibera per l'elaborazione di bozza del piano regionale dei trasporti e dei documenti necessari per la sua valutazione. Il piano regionale dei trasporti è previsto da una legge del 1997 ed è uno strumento che affronta i problemi della mobilità in maniera direi trasversale e complessiva. È uno strumento di progettazione strategica, che analizza le esigenze di oggi, ma che soprattutto vuole ordinare i diversi attori per le risposte pro futuro. Sempre per quanto riguarda i trasporti, credo che nelle prossime Giunte potremo finalmente portare all'approvazione l'accordo-quadro sulla ferrovia, previsto dalla legge del novembre 2016. Questo per rispondere brevemente ad alcuni appunti fatti durante la discussione.
Era stato fatto un accenno nel corso dei precedenti Consigli alla situazione del Tor des Géants, colgo l'occasione per aggiornarvi sul fatto che abbiamo avuto alcuni incontri, che stiamo andando avanti e che sono ottimista per arrivare a una conclusione della questione già per questa edizione.