Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2900 del 26 luglio 2017 - Resoconto

OGGETTO N. 2900/XIV - Disegno di legge: "Disposizioni in materia di formazione specialistica di medici, veterinari e odontoiatri e di laureati non medici di area sanitaria, nonché di formazione universitaria per le professioni sanitarie. Abrogazione delle leggi regionali 31 agosto 1991, n. 37, e 30 gennaio 1998, n. 6".

Rosset (Presidente) - Punto n. 27.01 all'ordine del giorno. Ha chiesto la parola il relatore, il collega Norbiato, ne ha facoltà.

Norbiato (AC-PNV) - Il disegno di legge proposto dall'Assessorato della sanità, su cui mi accingo a relazionare, è frutto del lavoro della V Commissione riunitasi l'8, il 23, il 28 giugno scorsi e il 12 e il 19 di questo mese, commissioni che hanno registrato la fattiva partecipazione e il voto unanime di tutti i colleghi commissari, nonché la presenza dei soggetti interessati che, con l'occasione, ringrazio per la loro preziosa collaborazione. Nello specifico, mi riferisco alle audizioni rese dal dottor Rubbo, Direttore generale USL, dal dottor Roberto Rosset, Presidente dell'Ordine dei medici, il dottor Mario Rebagliati, Presidente della Federazione italiana medici di medicina generale, la dottoressa Giuliana Vuillermin, Dirigente del Servizio infermieristico della professione ostetrica aziendale e del dottor Alfredo Diano, Coordinatore del corso di laurea infermieristica. Segnalo infine le utili proposte e considerazioni espresse dai medici attualmente frequentanti il corso di formazione specifica in Medicina generale: Angelini, Bocca, Fiou, Iencinella, Necioni e Tonye.

Il provvedimento disciplina gli interventi volti a favorire e incentivare la formazione universitaria e post universitaria in ambito sanitario, riunendo in un unico testo normativo le diverse disposizioni regionali oggi vigenti. Nei prossimi 8-10 anni andrà in pensione circa il 60 percento dei 90 medici di medicina generale, questa iniziativa legislativa consente di preparare il turnover formando più medici, passando da tre a otto posti, attribuiti alla Valle d'Aosta nei corsi di medicina generale a partire dal prossimo anno accademico. Inoltre, per permettere una copertura più ampia, la borsa di studio per partecipare al corso triennale è stata estesa anche ai non residenti, con l'obbligo di esercitare in Valle d'Aosta per cinque anni successivi alla formazione.

Entrando proprio nel merito della relazione tecnica, il disegno di legge riunisce in un unico testo normativo attualizzato le disposizioni legislative regionali già vigenti in materia: legge regionale 31 agosto 1991 n. 37 e la legge regionale 30 gennaio 1998 n. 6, che vengono abrogate. Scopo del disegno di legge, promosso e predisposto dall'Assessorato della sanità e salute, politiche sociali, è sostenere la formazione universitaria e post universitaria in ambito sanitario per garantire al servizio sanitario regionale le figure professionali delle quali necessita, individuate attraverso la rilevazione dei fabbisogni effettuata ogni anno dal competente Assessorato.

Gli interventi previsti dal disegno di legge mirano a garantire opportunità di accesso a percorsi formativi in ambito sanitario, che sono a numero chiuso, attraverso la definizione di accordi e protocolli d'intesa tra la Regione Valle d'Aosta e le università, prioritariamente di Torino, ma non solo, nell'ambito dei quali vengono finanziati posti aggiuntivi riservati agli studenti valdostani. In particolare, gli interventi previsti dal presente disegno di legge riguardano le professioni mediche, è previsto il finanziamento di contratti di formazione specialistica aggiuntivi, che aggiungono posti nelle scuola di specializzazione in più rispetto a quelli previsti dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca da destinare a medici che siano iscritti all'Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della Regione autonoma Valle d'Aosta e che siano residenti nel territorio regionale da almeno tre anni. Formazione specifica in Medicina generale: è previsto il finanziamento di borse di studio aggiuntive, che integrino il valore economico della borsa di studio prevista a livello nazionale per equiparare la remunerazione che percepiscono i medici che scelgono questa strada a quella percepita dai medici che scelgono la specializzazione per una carriera ospedaliera. Per l'erogazione delle borse di studio aggiuntive, non è stato previsto il requisito della residenza in Valle d'Aosta, perché abbiamo bisogno di attrarre studenti anche da fuori Valle non avendo numeri sufficienti a coprire il nostro intero fabbisogno. Tale borsa di studio aggiuntiva è corrisposta a tutti i medici iscritti al corso di Medicina, formazione specifica in medicina generale, ivi compresi quelli già in formazione che nell'anno accademico 2017-2018 frequentano il secondo e il terzo anno. Per le professioni non mediche: veterinari, biologi, odontoiatri, fisici, farmacisti, chimici, al pari dei medici è previsto un finanziamento di posti aggiuntivi e delle relative borse di studio nell'ambito dei rispettivi percorsi formativi di specializzazione post lauream. Si evidenzia che i posti aggiuntivi da finanziare sono decisi di anno in anno dalla Giunta regionale sulla base dei fabbisogni interni rappresentati dall'Azienda USL. A fronte dei finanziamenti erogati dalla Regione per la formazione post lauream di cui sopra, è richiesto l'impegno del medico non medico beneficiario a completare il corso di studi e a partecipare al concorso e rispondere agli avvisi banditi dall'Azienda USL, al fine di prestare servizio per un periodo minimo di cinque anni a favore del servizio sanitario regionale, pena la restituzione alla Regione di una parte fino ad un massimo del 70 percento delle somme investite dall'Amministrazione regionale per i relativi contratti o borse di studio. Per il corso specifico in medicina generale, a partire dall'anno accademico 2017-2018, saranno attivati otto posti, anziché tre, per preparare il ricambio generazionale dei medici di base, il 60 percento dei quali maturerà i requisiti per il collocamento a riposo nei prossimi 10 anni. I medici beneficiari della borsa di studio aggiuntiva dovranno impegnarsi ad iscriversi, non appena conseguito il diploma, nella graduatoria di medicina generale della Regione Valle d'Aosta e dovranno accettare la proposta di convenzionamento a tempo indeterminato per la copertura delle zone carenti, potendo rifiutare per una volta soltanto una zona.

Per quanto riguarda invece le professioni sanitarie: infermieri, ostetriche, fisioterapisti, logopedisti, educatori professionali, assistenti sanitarie, tecnici radiologi, tecnici di laboratorio biomedico, professionisti della prevenzione, gli interventi riguardano i corsi universitari triennali delle professioni sanitarie e prevedono la stipula di appositi protocolli d'intesa tra Regione e: a) le università delle regioni limitrofe per l'istituzione di posti aggiuntivi riservati a studenti valdostani nei corsi di laurea aventi sede nelle regioni limitrofe; b) le università (Università di Torino) per l'istituzione in Valle d'Aosta di corsi di laurea triennali delle professioni sanitarie di maggiore interesse. Attualmente è attivato un unico corso di laurea per la professione infermieristica.

La disposizione vuole agevolare l'ingresso dei giovani valdostani ai corsi di laurea nelle professioni sanitarie, mitigando gli effetti dello sbarramento dei numeri chiusi. Le agevolazioni consistono per la laurea in infermieristica nell'attivazione del corso di laurea ad Aosta, ogni anno ci sono 15 posti, è richiesto per l'accesso la conoscenza della lingua francese; per le lauree invece nelle altre professioni sanitarie, vi è l'individuazione ogni anno della professione o delle professioni sanitarie di maggiore bisogno per il sistema sanitario regionale e l'attivazione di posti aggiuntivi riservati agli studenti valdostani nell'ambito dei corsi universitari di Torino per l'anno accademico 2017-2018 (due educatori professionali e un logopedista). Gli accordi potranno riguardare anche altre università. Gli studenti che si iscrivono ai corsi di laurea nelle professioni sanitarie accedono, al pari di tutti gli studenti universitari, al diritto allo studio.

Dal punto di vista finanziario, la spesa nascente è legata alla borsa di studio aggiuntiva regionale introdotta per i medici che frequentano il corso di formazione specifica in medicina generale. La previsione di una borsa aggiuntiva mira ad incentivare la scelta di tale percorso formativo e di tale strada professionale da parte dei medici, che generalmente si orientano invece verso le specializzazioni sia per una scelta di tipo professionale, sia perché gli anni di formazione sono meglio retribuiti. L'istituzione della borsa di studio aggiuntiva regionale mira, quindi, ad eliminare il divario economico sussistente tra la formazione specialistica e la formazione specifica in medicina generale, integrando la borsa di studio prevista dalla normativa nazionale. L'effetto combinato della borsa di studio aggiuntiva e dell'aumento del numero dei posti da attivare nell'ambito del corso specifico di medicina generale da tre a otto determina una nuova spesa di euro 280 mila nel 2018, euro 453 mila nel 2019, euro 600 mila nel 2020. Spesa che scenderà proporzionalmente fino ad assestarsi sui 225 mila euro annui, quando il ricambio generazionale sarà stato garantito e torneremo all'attivazione di numero tre posti per ogni corso di formazione specifica in medicina generale. La spesa relativa ai contratti aggiuntivi per le specializzazioni mediche e i posti aggiuntivi riservati nell'ambito dei corsi di laurea e delle professioni sanitarie è invece una spesa consolidata.

Un ringraziamento dunque all'Assessore che ha presentato questo disegno di legge, alla dottoressa Morelli e a tutti voi per l'attenzione.

Presidente - Ci sono richieste di intervento? Non ce ne sono, dichiaro pertanto chiusa la discussione generale. Possiamo passare alle repliche. Ha chiesto la parola l'Assessore Bertschy, ne ha facoltà.

Bertschy (UVP) - Vista l'ampia e dettagliata esposizione da parte del relatore della legge, intervengo per testimoniare, da un lato, da parte del Governo, da parte mia come Assessore e da parte di tutte le strutture dirigenziali, un ringraziamento per il lavoro svolto per portare a questa seduta, che doveva essere l'ultima seduta prima della pausa estiva, il disegno di legge alla discussione in aula. Questa discussione oggi ci permetterà di utilizzare questa disposizione per coloro che stanno svolgendo il loro periodo di formazione, per coloro che si iscriveranno ai nuovi corsi di laurea.

È un disegno di legge che esprime degli obiettivi chiari, è un percorso che è iniziato con l'Assessore Viérin, con il Coordinatore Rubbo e che continua, nel mio ruolo di Assessore, con il coinvolgimento delle strutture dirigenti per provare ad avere una visione nuova anche in questo campo. L'intenzione è di lanciare un messaggio ai giovani, a coloro che si stanno formando e di raccordare questo messaggio ai bisogni che la nostra sanità evidenzia, esprime. È stato sottolineato come nei prossimi anni avremo un forte ricambio generazionale nei medici di assistenza primaria e a questa necessità di ricambio si risponde con una proposta di legge, che, oltre a permettere altri ruoli e altre possibilità di tipo formativo a livello professionale, dà modo per un periodo di ottenere una borsa di studio rafforzata per far sì che ci sia interesse verso il nostro territorio e verso un ruolo così importante come quello dei medici di assistenza primaria, i medici di base. Un ruolo che diventerà sempre più importante in futuro, che dovrà vedere persone motivate, speriamo giovani valdostani motivati ma non solo, visto che il corso e la borsa di studio si apre a livello nazionale. Questa non è una borsa aggiuntiva, è una borsa che sostiene coloro che avranno la possibilità di entrare nei posti previsti.

Dicevo, è un ruolo importante che dovrà essere espresso con sempre maggiore competenza, con molto dinamismo e con anche la capacità di seguire l'evoluzione informatica, tecnologica, il sistema di stare in un modello di sanità che cambierà ancora nel tempo. In questo senso credo che l'avere dato un segnale di attenzione sia, sotto il profilo politico, per tutti coloro che l'hanno sostenuto nelle loro discussioni in commissione e con il voto di approvazione in commissione, un segnale forte che viene dato all'esterno.

Per quello che ci riguarda, quest'attività, oltre ad essere un messaggio per i giovani, oltre ad essere un messaggio che si programma al futuro, è una parte di un percorso che dovrà essere seguito, com'è iniziato negli ultimi periodi, anche per le borse di specializzazione e per tutti gli altri ruoli che stiamo cercando di sostenere in campo sanitario e in campo sociale. Accompagnare la formazione dei nostri giovani anche ad una valutazione delle possibilità di impiego future è quello che dobbiamo fare tutti insieme, perché credo che non ci sia nulla di peggio che formarsi nella vita, spendere tempo, energia, sacrificio, denari, investire risorse e poi non trovare sbocchi occupazionali, perché i ruoli nei quali ci si è formati hanno difficoltà di offrire occupazione. Pur essendo tutti consapevoli che non c'è una combinazione e una formula matematica per dire che ci si forma e si trova un impiego, sicuramente dobbiamo orientare la formazione e il percorso universitario dei nostri giovani almeno nelle direzioni dove sapremo che delle possibilità occupazionali ci saranno.

Credo in più che, rispetto ad una legge di proposta come questa, dovremo anche essere capaci di rendere sempre più complementare il ruolo pubblico della nostra sanità, di avere sempre un più forte ruolo di coordinamento, ma anche di offrire, attraverso percorsi chiari, anche possibilità di impiego in quelle situazioni dove il privato trova, in un percorso chiaro e trasparente e attraverso gli accreditamenti necessari, la possibilità di offrire anch'esso impiego a chi si forma in questi campi.

Vi è quindi molta soddisfazione da parte mia per essere stato sostenuto, per avere avuto la possibilità in più occasioni in V Commissione di confrontarci, di aver trovato per una buona parte delle osservazioni proposte un punto di compromesso. Come tutte le disposizioni di legge, anche questa legge dovrà trovare un suo periodo di valutazione e il confronto iniziato dovrà continuare. Con i medici di assistenza primaria, con i pediatri abbiamo aperto un confronto sulla necessità in futuro di garantire la libera scelta, di garantire una forma di associazionismo sul territorio che permetta di avere la possibilità di un servizio da parte dei nostri medici il più ampio e il più efficiente possibile, quindi si accompagna questa disposizione di legge anche ad un confronto con i medici per garantire in futuro sempre maggiori possibilità di servizio e di cura sul territorio.

Completo dicendo che credo sia anche importante il segnale che arriva a coloro che si stanno formando proprio in questo periodo, a coloro che sono in corso di studi, che stanno completando i loro studi. Grazie all'attenzione di tutti, si potrà dare la possibilità a persone che già stanno frequentando il corso di specializzazione di ottenere la borsa di studio anche per un solo anno. È stato fatto quindi un lavoro direi da parte di tutti di attenzione, quindi grazie ancora al Presidente della V Commissione, a coloro che in V Commissione ci hanno aiutato, grazie al dottor Rubbo, alla dottoressa Morelli e a tutti coloro che nelle audizioni hanno portato proposte costruttive e miglioramenti a questo testo di legge.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Guichardaz, ne ha facoltà.

Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Il testo di legge è stato oggetto - dovrebbe esserlo qualunque testo di legge - di approfondite discussioni e di un confronto a volte anche acceso, ma comunque necessario. Anche i colleghi generalmente meno ferrati sul tema sanitario si sono interessati all'argomento chiedendo approfondimenti, assistendo con attenzione all'audizione, a dimostrazione che se una legge, se un provvedimento diventa patrimonio di tutti, tutti in qualche modo ci investono del tempo, delle energie. Io ringrazio anche il relatore, che è stato ostinato nel cercare comunque la più ampia partecipazione, che alla fine è arrivata anche a seguito dell'accoglimento di alcune nostre considerazioni.

Com'è stato detto, è un provvedimento importante finalizzato a favorire percorsi formativi a favore dei ragazzi, dei nostri ragazzi, dei valdostani, percorsi formativi necessari ad implementare organici carenti del nostro sistema sanitario regionale. È importante anche ciò che ha detto l'Assessore quando ha ribadito che l'investimento sul pubblico è un investimento che continua ad essere nelle corde della nostra Amministrazione regionale. Io dico che è bene che si continui a ragionare in questo senso, perché vi sono comunque delle realtà regionali che tendono sempre di più a delegare al privato, quando invece io penso che il pubblico sia in grado di corrispondere dei servizi di altissimo livello. Certo, questi servizi devono essere continuamente incentivati, Credo che i ragazzi e le persone che usufruiranno di queste borse di studio, al di là, Assessore, dell'impegno quinquennale alla restituzione più o meno parziale di questo contributo se vogliamo, anzi io lo definirei di questo investimento...credo che bisognerà avere l'attenzione affinché ci siano sempre più le condizioni perché i ragazzi e i professionisti che hanno usufruito di questa formazione attraverso i contributi - quindi uno sforzo economico non indifferente, teniamo conto che le specialità mediche arrivano a costare all'Amministrazione regionale oltre 120 mila euro per tutto il percorso, quindi sono investimenti notevoli - non rimangano qui nel nostro sistema regionale solo perché altrimenti devono restituire parzialmente o del tutto questo investimento, ma per la qualità del servizio, che fino ad ora in questi anni è sempre stata una qualità di buon livello, se non in alcune specialità addirittura di ottimo livello.

Noi voteremo quindi a favore di questo provvedimento, con qualche riserva dovuta perlopiù - e questo io l'ho detto in commissione - alla capacità dell'USL di intercettare immediatamente gli specializzandi, gli specializzati e di individuare immediatamente le persone, perché questo vincolo quinquennale che in qualche modo li "incatena" - lo dico positivamente - rischia di privare persone che magari non hanno immediatamente l'offerta da parte dell'USL o l'apertura dei relativi posti, della possibilità magari di cercarsi lavoro al di fuori, opportunità lavorative anche di crescita professionale. Il mio invito quindi è proprio quello - e l'abbiamo detto in commissione e credo ci siano state delle rassicurazioni anche da parte della Coordinatrice Morelli e del Direttore generale - di mettere immediatamente in piedi un sistema di programmazione sul lungo termine che permetta proprio il recupero immediato di queste professionalità.

Presidente - Altri interventi per dichiarazione di voto? Ha chiesto la parola la Consigliera Rini, ne ha facoltà.

Rini (UV) - Proprio due parole, anche perché credo che sia il relatore prima, ma poi ora in maniera molto compiuta il collega Guichardaz abbiano riassunto il percorso in V Commissione di questo disegno di legge. Io ringrazio l'Assessore Bertschy per aver comunque ascoltato e dialogato con la commissione stessa e infine accettato la maggior parte di quelli che sono stati i suggerimenti e quelle che sono state le nostre osservazioni sin dall'inizio, osservazioni che sono state peraltro messe alla luce dal rappresentante dei medici di famiglia, il dottor Mario Rebagliati, che ringrazio, perché ci ha accompagnato in questo percorso in V Commissione. Oggi è all'esame dell'aula un disegno di legge su una tematica che, com'è stato ricordato, è una tematica particolarmente importante e, quando si parla di sostegno al percorso formativo dei giovani valdostani, non possiamo che essere favorevoli a questo percorso.

Le osservazioni che avevamo portato all'attenzione della commissione - dicevo - sono state osservazioni che hanno trovato, tra l'altro, il riscontro favorevole anche dei colleghi, sia il relatore che il Presidente della commissione e i colleghi che con me fanno parte della V Commissione. Il nostro voto quindi oggi sarà un voto ovviamente favorevole e crediamo che, come ha ricordato in maniera compiuta il collega Guichardaz, questo sia stato un esempio di come, quando c'è la volontà di arrivare ad una sintesi condivisa, si può trovare il percorso giusto per farlo.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Padovani, ne ha facoltà.

Padovani (GM) - Soltanto per annunciare il mio voto favorevole, come in commissione, perché anch'io penso, come i colleghi intervenuti prima, che, quando si tratta di avvenimenti che vanno ad aiutare, a dare risposte ai giovani che si stanno formando e che vogliono trovare occupazione in Valle d'Aosta, così anche da riempire quelle carenze che ha oggi la sanità pubblica e quindi rafforzandola, non si può che votare a favore, quindi il mio voto sarà favorevole.

Presidente - Altri? Non ci sono altri interventi? Possiamo mettere in votazione? Metto in votazione il nuovo testo predisposto dalla V Commissione. Articolo 1. Dichiaro aperta la votazione. La votazione è chiusa.

Presenti: 31

Votanti : 31

Favorevoli: 31

Il Consiglio approva all'unanimità.

Articolo 2: stesso risultato. Articolo 3: stesso risultato. Articolo 4: stesso risultato. Articolo 5: stesso risultato. Articolo 6: stesso risultato. Articolo 7: stesso risultato. Articolo 8: stesso risultato. Articolo 9: stesso risultato. Articolo 10: stesso risultato. Articolo 11: stesso risultato. Articolo 12: stesso risultato. Articolo 13: stesso risultato. Articolo 14: stesso risultato. Articolo 15: stesso risultato. Articolo 16: stesso risultato.

Metto in votazione il disegno di legge n. 107 nel nuovo testo predisposto dalla V Commissione. Dichiaro aperta la votazione. La votazione è chiusa.

Esito della votazione:

Presenti: 30

Votanti : 30

Favorevoli: 30

Il Consiglio approva all'unanimità.