Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2844 del 13 luglio 2017 - Resoconto

OGGETTO N. 2844/XIV - Interrogazione: "Situazione finanziaria e gestionale della Casa da gioco".

Rosset (Presidente) - Punto n. 4 all'ordine del giorno. Per la risposta, chiede la parola l'assessore Chatrian, ne ha facoltà.

Chatrian (ALPE) - Il collega Ferrero mi fa quattro domande puntuali per quanto riguarda soprattutto i crediti nei confronti dei giocatori. La prima domanda: "a quanto ammontavano i crediti verso giocatori all'atto dell'insediamento dell'amministratore Scordato e a quanto ammontano alla data della presente iniziativa". Attraverso i dati di supporto al bilancio, la società ha estratto gli importi dei crediti verso i clienti al momento dell'insediamento del direttore generale Scordato (il 24 luglio 2015) e i crediti maturati nel periodo 1 gennaio 2000 sino al 1 agosto 2015: a quella data ammontavano a 8.869.118 euro.

I crediti, invece, verso i giocatori alla data del 4 luglio 2017 ammontano a 7.499.752 euro.

La seconda domanda: "a quanto ammontano per l'anno 2016 le spese per soggiorni, pasti ed altri bonus a favore dei presunti clienti della casa da gioco". Le fornisco il dettaglio principale aggregato, che mi sembra chiaro, relativo ai dati che ci ha fornito la società: spese per ospitalità in hotel 3 milioni 390 mila euro; ospitalità nel centro benessere 21 mila euro; ospitalità nel bar ristorante del resort 1 milione 697mila euro; omaggio ai clienti 35 mila euro; spese per viaggi di clienti del casinò 831 mila euro; ospitalità per altri operatori 15 mila euro; omaggi a clienti 155 mila euro. La somma di queste sei voci è pari a 6.146.356 euro.

Per quanto riguarda invece la terza domanda: "se nell'arco temporale di cui al punto uno - dall'insediamento dell'amministratore Scordato - siano state effettuate delle svalutazioni dei citati crediti in bilancio". Le elenco i due dati: l'importo iniziale e la svalutazione. Al 31 dicembre 2015 l'importo dei crediti verso clienti risulta pari a 8.238.072 euro, di cui 1.303.603 euro svalutati nell'anno 2015. Invece, al 31 dicembre 2016 l'importo dei crediti verso clienti risulta pari a 8.742.721 euro, di cui svalutati 1.165.286 euro nell'anno 2016.

Per quanto riguarda invece la quarta domanda: "se corrisponde al vero che clienti che risultano debitori nei confronti della casa da gioco abbiano continuato a fruire di soggiorni e pasti gratuiti a loro favore e a favore di loro accompagnatori". La società mi fornisce questa risposta. "La casa da gioco nei confronti del cliente debitore ha due compiti: recuperare il credito vantato e, qualora si abbiano delle evidenze (per esempio, il cliente frequenta altre case da gioco), mantenere il rapporto perché continui a giocare presso le nostre strutture". Questa è il primo elemento. Il secondo - le do solo un ordine di grandezza, se può essere utile -, dal 2003 ad oggi sono stati cambiati più di un miliardo di euro di assegni. "La prassi prevede che il cliente debitore all'ingresso al casinò versi quanto dovuto o, se in accordo con la direzione, versi un acconto a scomputo del debito". È chiaro? Il cliente quindi, una volta entrato, può giocare in relazione alla sua possibilità economica. Come secondo elemento - cito sempre la risposta dell'azienda - "l'ospitalità in questi casi è commisurata alla sua potenzialità di gioco, monitorata dal personale di sala, rappresentando, come sempre, il criterio di riferimento per offrire i benefit. In tal senso, le liste dei clienti profilati sono costantemente revisionate alla luce dei volumi di gioco che detti clienti evidenziano e, ovviamente, sono conseguentemente riviste le agevolazioni di cui i clienti fruiscono". Per quanto riguarda quest'ultimo passaggio, l'azienda sta rivedendo le modalità di profilatura del cliente, in base a degli elementi e a delle fasce, il giocato e il debito quale criterio di riferimento per offrire dei benefit. In queste settimane l'azienda sta praticamente riprofilando i singoli giocatori, soprattutto dei livelli medio-alti.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Ferrero, ne ha facoltà.

Ferrero (M5S) - È interessante avere questi dati. Noi, anche in passato, abbiamo parlato di taroccamento dei bilanci, in generale e senza voler attribuire responsabilità a nessuno, perché sappiamo che ci sono circa 7,5 milioni di euro di crediti inesigibili. Lo sappiamo benissimo: sono postati ancora in bilancio, ma il credito di gioco non può essere fatto valere, quindi è come se ci fossero nel bilancio del casinò 7,5 milioni di euro. Analogamente, facendo un rapido calcolo, ci sono altri 5/6 milioni di euro di regali e bonus che vengono dati. Sono 13/14 milioni di euro: in pratica, si arriva quasi alla cifra della riduzione degli stipendi del personale che è stata richiesta adesso.

A nostro avviso, dato che questa politica di indiscriminata concessione di crediti ai clienti va avanti da anni, sarebbe forse venuto il momento di azzerare il tutto e vedere un attimo quali sono i clienti a cui si danno queste agevolazioni, anche perché, ovviamente, io mi baso su segnalazioni anonime e su documenti che non so se siano reali o meno. Non posso chiedere in continuazione documenti alle partecipate, perché se no mi accusano di dare un carico di lavoro eccessivo. Però, sarebbe anche bello vedere se le persone a cui vengono accordati questi crediti abbiano dei precedenti penali o no, oppure se siano magari coinvolte in fatti di cronaca, inchieste giudiziarie, grandi come quelle - faccio solo un riferimento - di "mafia capitale". Poi, chi ha orecchie per intendere, intenda. Ovviamente, le orecchie che intendono sono sempre quelle del benedetto procuratore Avenati Bassi, che magari qualche spunto anche da questi consigli potrà averli.

Quando si parla di volume di gioco, si dice tutto e nulla, perché uno può cambiare un milione di euro e poi tornare con le fiche a riprenderselo. Il volume di gioco qual è? Il volume di gioco alla fine, sì, è tanto, ma quello che entra nelle casse del casinò è sostanzialmente niente. Abbastanza grave è che le persone che vantano questi grandissimi crediti, perché ci sono anche dei creditori che hanno centinaia di migliaia di euro di debiti nei confronti della casa da gioco, continuino a fruire dei benefit. Sono 5/6 milioni di euro di benefit. Noi diamo, a persone che non ci restituiscono i soldi, la possibilità di rigiocare a credito e in più gli paghiamo il soggiorno, gli paghiamo i trasporti, gli paghiamo da bere e da mangiare, non solo per loro, ma anche per le accompagnatrici; le accompagnatrici, ovviamente, nel senso della persona che accompagna: qui non si vuole fare nessuna illazione, per carità!

Capite bene che, al di là del fatto che sia sacrosanto dire che i dipendenti della casa da gioco prendano molti e troppi soldi, qui ci sono delle cifre che corrispondono in sostanza alla manovra di riduzione degli stipendi, degli emolumenti del personale. Come al solito, si cambiano amministratori: all'epoca si è spedito Frigerio, ma poi Frigerio che ricetta aveva? Era la stessa ricetta di questo amministratore! Ridurre il personale e ridurre gli emolumenti del personale. All'epoca Frigerio è stato mandato via con un calcio nel sedere, poi è subentrato Scordato e adesso c'è un nuovo amministratore: che cosa propongono di novità? La stessa ricetta.

Avremo poi modo di parlare, in una successiva interpellanza, di altri aspetti che riguardano la questione della casa da gioco. Però, per l'ennesima volta, qui è inutile andare a cercare la società statunitense o anglosassone per fare la revisione, o l'amministratore che porta chissà che cosa. Qui la casalinga di Voghera riuscirebbe a fare una gestione più oculata delle entrate della casa da gioco.