Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2839 del 13 luglio 2017 - Resoconto

OBJET N° 2839/XIV - Communications du Président du Conseil.

Rosset (Presidente) - Con 30 presenti, possiamo dare inizio ai lavori, con il punto n. 1 all'ordine del giorno.

Je vous communique que les projets de loi suivants ont été déposés à la Présidence du Conseil:

Projet de loi n° 111 présenté par le Gouvernement régional le 28 juin 2017: "Approvazione del rendiconto generale della Regione per l'esercizio finanziario 2016", à l'examen de la IIe Commission.

Je vous informe aussi que, à partir du 20 juin, les réunions suivantes ont eu lieu:

Bureau de Présidence: 2

Conférence des Chefs de Groupes: 1

Ière Commission: 2

IIe Commission: 2

IIIe Commission: 2

IVe Commission: 2

Ve Commission: 2

Porto a conoscenza il cambio di denominazione di un gruppo consiliare. In data 27 giugno 2017, il gruppo consiliare Pour Notre Vallée ha assunto la nuova denominazione Area Civica-Pour Notre Vallée. Ne fanno parte i Consiglieri Antonio Fosson in qualità di Capogruppo, Carlo Norbiato con funzioni di Vicecapogruppo e Claudio Restano.

Ha chiesto la parola il consigliere Norbiato, ne ha facoltà.

Norbiato (AC-PNV) - Nel mezzo del tourbillon di comunicati emessi in questi giorni da tutte le forze politiche rappresentate in quest'aula, che stanno alzando un grande polverone, permettetemi di proporre qualcosa di concreto. Nel corso di questi quattro mesi di attività consiliare ho maturato la convinzione, visto quanto sta succedendo, che vi è la necessità di una politica declinata con forme nuove, al di fuori dei partiti tradizionali verso i quali vi è un grado di affezione sempre più basso e che rasenta il rigetto. Ecco le ragioni per le quali mi assumo la titolarità di un'area politica in progress, che definisco civica e che vuole rappresentare - ne sono certo - una vasta area oggi molto probabilmente in disparte, ma che condivide il mio orientamento e comportamento politico. Mi riferisco alle molte persone comuni e normali, come sono io, che desiderano amministrare la cosa pubblica con onestà, rilanciando e rivalutando le funzioni e le competenze del consigliere regionale che si ritiene ampiamente remunerato - forse addirittura troppo - e che non ha altri interessi se non quelli destinati alla soluzione dei problemi della collettività.

C'è bisogno di un cambiamento di marcia, di una politica nuova, liberale e popolare, credibile nei confronti della società civile, che purtroppo si allontana sempre più. Ritengo che quanto detto si potrà ancora meglio realizzare attraverso la creazione dell'odierno nuovo gruppo, che prende la denominazione di Area Civica - Pour Notre Vallée e che, pur mantenendo le proprie singole identità originarie, vuole proporre e tracciare insieme una strada ricca di contenuti e indirizzi chiari, che permettano di costruire un nuovo progetto per la Valle d'Aosta. Nel contempo, questa nuova area sta accelerando il confronto con le altre forze politiche che si ispirano ai principi autonomisti e federalisti e che intendono seriamente ridare dignità alla politica.

Concludo annunciando che il nostro nuovo gruppo è composto dal consigliere Fosson, che assume le funzioni di capogruppo, dal sottoscritto, vicecapogruppo, e dall'assessore Restano. Segnalo inoltre che Renato Favre e Leonardo La Torre sono i nostri coordinatori politici.

Presidente - Proseguo con le comunicazioni.

43e session de l'APF. Une délégation du Conseil, composée par la Présidente de la section valdôtaine de l'Assemblée parlementaire de la francophonie, Patrizia Morelli, et par les membres Alessandro Nogara et Augusto Rollandin, a participé à la 43e session ordinaire de l'APF qui a eu lieu du 7 au 11 juillet. Parallèlement à la session de l'APF, s'est tenue la 8e édition du Parlement Francophone des Jeunes, à laquelle a participé, en représentation de la Vallée d'Aoste, Jean-Jacques Dalle de Saint-Vincent, étudiant en deuxième année en Sciences de l'économie et de la gestion de l'entreprise à l'Université de la Vallée d'Aoste.

La collègue Morelli demande la parole.

Morelli (ALPE) - Juste quelque bref passage sur notre participation aux assises de la francophonie au Luxembourg. J'ai rappelé que la Vallée d'Aoste est membre effectif de l'Assemblée parlementaire de la francophonie, ce que lui reconnait un statut au même titre que les grands Pays francophones, comme la France, la Belgique, le Canada et cela comporte de notre part un engagement qui doit être assidu et constant. Le fait que la Vallée d'Aoste ait une reconnaissance de la part du monde francophone international, une reconnaissance formelle et officielle, est un avantage, de notre point de vue. Il est surement important d'avoir une place à l'intérieur de ce monde, surtout au moment où la Vallée d'Aoste, en tant que Région autonome, est mise sous attaque; le fait d'avoir des liens avec des grands Pays pourrait représenter un avantage et un bastion.

Luxembourg est un petit Pays, grand plus ou moins comme la Vallée d'Aoste, il a six cent mille habitants, on y parle trois langues et il y a vraiment un multilinguisme: on le vérifie partout. Les luxembourgeois parlent la langue luxembourgeoise, le français et l'allemand et ils se font l'orgueil d'être un Pays multilingue et d'avoir représentées à leur intérieur cent cinquante nationalités, ce qui veut dire qu'ils ont choisi, de manière consciente, d'être un Pays ouvert au monde. Tout en étant petit, ils ont compris que pour sauvegarder leur identité, ils devaient s'ouvrir au monde. Je crois que cela aussi est une leçon que nous devons tirer de cet exemple: on arrive à sauvegarder les langues et les peuples minoritaires, en leur donnant un contour plus vaste. Donc, cela peut paraître paradoxal, mais c'est par le multilinguisme que l'on peut sauvegarder les minorités linguistiques; ce n'est pas en se refermant sur soi-même et en conservant seulement les particularités.

Je conclus simplement en disant qu'il a été une satisfaction de parler français pendant quelques jours. Admettons-nous que, même à l'intérieur du Conseil de la Vallée d'Aoste, nous sommes en train de renoncer à un patrimoine linguistique qui est important, et je crois que nous devons réfléchir là-dessus.

L'on se demande souvent s'il y a de l'intérêt de la part de la Vallée d'Aoste à participer à l'Assemblée parlementaire de la francophonie. Surement il y a de l'intérêt et il faut continuer à y participer, à participer aux débats: entre autre, les débats qui se font à l'intérieur de la francophonie nous concernent tous. Nous avons parlé du phénomène de la migration des Pays en guerre, des Pays pauvres vers l'Europe, et donc il est important d'y être. Évidemment il faut pouvoir participer surtout au travail des commissions et c'est dommage que la collègue Rini à la dernière minute ait dû renoncer à venir, parce que nous avons renoncé à la participation à une des commissions: un petit manque au débat. Merci pour votre attention.

Président - Il y a des requêtes? On continue.

Comunico che, come concordato in Conferenza Capigruppo e con la I Commissione, all'ordine del giorno di questa adunanza sarà proposta l'iscrizione dello schema di decreto legislativo per la norma di attuazione dello Statuto speciale in materia di coordinamento e di raccordo tra finanza statale e regionale, sul quale la I Commissione ha espresso parere favorevole all'unanimità martedì 11 luglio scorso. L'argomento sarà iscritto al punto n. 27.01 dell'ordine del giorno. Possiamo distribuire il testo.

Prima di passare al secondo punto all'ordine del giorno, permettetemi di esprimere un profondo cordoglio, mio personale e a nome di tutta l'Assemblea regionale, per la scomparsa di Enzo Bertolini, direttore emerito dell'Osservatorio astronomico di Saint-Barthélemy. La grande competenza unita alla passione di Enzo Bertolini hanno fatto dell'osservatorio un'eccellenza riconosciuta dalla comunità scientifica internazionale. Inoltre, la sua opera di divulgazione ha contribuito a creare attenzione nei confronti di questo settore, promuovendo al contempo il territorio valdostano e rilanciando il meraviglioso vallone di Saint-Barthélemy. Con la scomparsa di Enzo Bertolini non perdiamo soltanto una personalità, ma un uomo dalla profonda umanità

Ci sono richieste di intervento? Ha chiesto la parola il consigliere Perron, ne ha facoltà.

Perron (UV) - Mi conceda qualche minuto per intervenire non sulle sue comunicazioni, ma su un atto che riguarda comunque il funzionamento del Consiglio nella sua complessità.

Presidente - È riferito alle mie comunicazioni, oppure sono ulteriori comunicazioni?

Perron (UV) - Ulteriori comunicazioni, se me lo concede.

Presidente - Ne ha facoltà.

Perron (UV) - Due considerazioni per le quali ruberò solo qualche minuto, colleghi. La storia dell'Union Valdôtaine è permeata da valori di responsabilità, consapevolezza e coscienza, che impongono al gruppo unionista dirigente di sapere anche leggere il momento che la nostra regione attraversa. La Valle d'Aosta in questa fase attraversa un momento ricco di difficoltà all'interno - non ultimi i fatti delle ultime settimane e di queste ore - e di fatti difficili all'esterno, ad esempio nel rapporto con lo Stato.

Per rispondere a questa situazione, serve un quadro complessivo non diviso, non frastagliato come quello attuale. Serve un'Amministrazione performante, non troppo distratta da tanti obiettivi, molti dei quali legati anche alla disputa politica.

Servono, come detto, responsabilità, consapevolezza e coscienza. È nel nome di tali valori, colleghi, che abbiamo scelto di ritirare il ricorso in discussione al Tar il prossimo settembre, sugli atti di insediamento della giunta Marquis, pur mantenendo un giudizio politico negativo sulla nascita di questo governo, pur mantenendo delle riserve anche sulle modalità con cui questo è avvenuto, pur essendo convinti ancora delle nostre ragioni e ricordando che il mancato accoglimento della richiesta di sospensiva non costituiva un giudizio di merito.

Abbiamo fatto un ragionamento: se continuare nella nostra azione, magari fino al Consiglio di Stato, o se cercare di avere un atteggiamento che andasse nella direzione di favorire un maggior dialogo e una maggiore serenità all'interno delle istituzioni; abbiamo optato per quest'ultima scelta. Sentiamo il dovere di alleggerire, in qualche modo, una tensione che rischia di perturbare ancora di più questo quadro complessivo.

A questo si è aggiunto anche un altro atto che è un fatto ancora più politico. È stata calata, nel dibattito politico, una possibile fine anticipata della legislatura, con un ricorso a elezioni anticipate. Al di là dell'enfasi comunicativa del presidente Pastoret, che magari è andato un po' in là, noi annunciamo che prendiamo in considerazione questa ipotesi. Siamo pronti a discuterla, siamo pronti ad avanzare le nostre proposte e siamo anche pronti ad assumerci le nostre responsabilità. In questo senso, abbiamo pensato che un ricorso pendente sul funzionamento delle istituzioni non avrebbe facilitato questo dialogo che, secondo noi, è assolutamente necessario. Queste sono le motivazioni della nostra scelta che abbiamo ritenuto opportuno e necessario comunicare all'Assemblea regionale.

Presidente - Ci sono richieste di intervento in merito? Ha chiesto la parola il consigliere Nogara, ne ha facoltà.

Nogara (UVP) - Accogliamo con piacere le dichiarazioni del capogruppo dell'Union Valdôtaine, che comunque sono la conferma del buon operato della Presidenza del Consiglio nella difficile fase del cambio di maggioranza. Secondo il mio gruppo è un segnale positivo, che va verso un interesse generale sui problemi concreti che la nostra regione sta adesso attraversando.

Per quanto riguarda tutta la questione politica e le elezioni anticipate, che lei ha citato prima, sarà senz'altro un tema che in questi mesi si discuterà. Vorrei ricordare che abbiamo votato da poco una legge elettorale, che ha i suoi tempi e che ha tutte le sue fasi. Su questo ci sarà senz'altro una discussione che verrà fatta qui in aula, ma verrà fatta anche a livello di movimenti della nostra regione.

Presidente - Ha chiesto la parola il Presidente della Regione, ne ha facoltà.

Marquis (SA) - Accogliamo positivamente le riflessioni che hanno portato il collega Perron a farsi promotore del ritiro del ricorso che era stato avanzato al Tar, riguardo agli atti di insediamento di questo governo. Un insediamento che - voglio ricordare - nasce su presupposti previsti dal regolamento interno per il funzionamento del Consiglio. La questione per noi era chiara sin dall'inizio e si ritiene che il confronto avrebbe potuto concludersi dentro l'aula. Tuttavia, accogliamo con favore questa vostra posizione e vogliamo anche coglierla come senso di responsabilità rispetto al momento che si vive e alla delicatezza delle situazioni che si vogliono affrontare.

Presidente - Ha chiesto la parola la consigliera Morelli, ne ha facoltà.

Morelli (ALPE) - Je veux dire que nous avions été fort étonnés lorsque le groupe de l'Union Valdôtaine avait présenté ce recours, car, comme justement a rappelé le collègue chef de groupe Perron, l'Union Valdôtaine a une tradition et une histoire politique et institutionnelle, qui auraient dû lui empêcher de faire un pas qui a été perçu par les valdôtains de manière très négative. Aujourd'hui - moi, je viens de l'apprendre au Conseil, je ne l'ai pas su avant - nous apprenons avec une certaine satisfaction que le groupe de l'Union Valdôtaine renonce à poursuivre dans cette action et nous souhaitons que la confrontation, en particulier sur les thèmes qui concernent l'autonomie financière, devienne réellement utile et franche.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Gerandin, ne ha facoltà.

Gerandin (GM) - Ho appreso con assoluto compiacimento la dichiarazione fatta dal collega Perron, anche perché parte da una ricostruzione dei valori dell'Union Valdôtaine. L'ho detto quando fu presentato il ricorso e dopo il primo esame da parte del Tar della Valle d'Aosta: avremmo corso il rischio di mettere nelle mani della magistratura un passo assolutamente importante. Dopo quello che è emerso dal primo esame, correvamo il rischio di avere una sorta di legittimazione da parte della magistratura, che delle leggi ordinarie dello Stato prevalessero su delle leggi statutarie. Sarebbe stata una pagina nerissima per la Valle d'Aosta, indipendentemente da chi avesse portato a casa o meno il risultato. Pertanto, io ritengo che ci si possa solo compiacere di questa scelta e soprattutto che la politica torni a fare la politica, che non sia la magistratura a sostituire la politica e che non sia la magistratura a dirci che delle leggi ordinarie dello Stato prevalgono sulle leggi statutarie della Valle d'Aosta.

Sono anche contento che il collega Perron abbia ripreso in parte le dichiarazioni del tutto fuori luogo e le ricostruzioni del tutto fantasiose del presidente Pastoret, perché su questo ci sarebbe tanto da dire e non voglio neanche andare oltre in questo momento, perché avremo ancora occasione di confrontarci. La politica può dire ciò che vuole, ma non può ricostruire delle fasi delicate come questa, in cui c'è un conflitto con lo Stato che vale 144 milioni di euro, con delle dichiarazioni che sono fuori luogo, fantasiose e soprattutto una sorta di scaricabarile per la coscienza di chi, in questi anni, è stato al centro delle scelte della politica e dei rapporti con lo Stato.