Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2825 del 20 giugno 2017 - Resoconto

OGGETTO N. 2825/XIV - Interpellanza: "Realizzazione dei collegamenti intervallivi Aosta/Pila/Cogne e Valtournenche/Ayas/Gressoney".

Rosset (Presidente) - Punto n. 30 dell'ordine del giorno. Per l'illustrazione, chiede la parola il collega Follien, ne ha facoltà.

Follien (UV) - Questa interpellanza, alla fine di questa giornata di atti ispettivi, vuole affrontare un argomento: quello dei collegamenti intervallivi, che è già stato oggetto di dibattito più volte in quest'aula negli anni e anche nell'ultima seduta di approvazione del bilancio 2017-2019 con un ordine del giorno che aveva permesso di parlarne in modo approfondito. Si parla quindi di infrastrutture e di turismo, settore trainante della nostra economia valdostana da un po' di tempo, con risultati che sono diventati eccellenti, da record negli ultimi anni. Risultati dovuti sicuramente a qualche cambiamento nel quadro macroeconomico del turismo, ma soprattutto, dal nostro punto di vista, frutto di una politica di investimenti e di promozione turistica che ha visto compiere negli anni delle scelte precise, lucide e lungimiranti con investimenti che sono stati mirati: penso su tutti alla Skyway, ma potremmo fare altri esempi. Politiche di modernizzazione degli impianti a fune, promozione turistica a tutti i livelli tutto l'anno: dalla Coppa del mondo di sci agli eventi estivi, da Marché Vert Noël ad altre sinergie nel campo commerciale e turistico con operatori ed Enti locali, ad un circuito importante che ha creato un binomio fondamentale per turismo e beni culturali (pensiamo al Forte di Bard) e i risultati si vedono e sono sotto gli occhi di tutti, un 2016 da record per la nostra regione con tre milioni di presenze...scusi Presidente, ma se può intervenire...

Presidente - Prosegua.

Follien (UV) - ...con 1,2 milioni di arrivi e con una stagione invernale ancora in crescita rispetto alle ultime, sia nelle principali località sciistiche della regione che in quelle considerate minori, che hanno avuto dei numeri molto importanti.

Questa premessa, che inquadra quindi un ottimo stato di salute del nostro turismo, non vuole essere una sviolinata sul passato, ma inquadrare e introdurre l'argomento di questa interpellanza alla luce di quello che era stato un impegno dell'ordine del giorno n. 17 del 14 dicembre 2016, durante la discussione del bilancio, approvato a larga maggioranza, con la sola astensione del gruppo ALPE, che impegnava il Governo a presentare entro 120 giorni una relazione-proposta sulla fattibilità economica e tecnico-finanziaria delle due proposte di collegamento sull'Aosta/Pila/Cogne e sulla Valtournenche/Ayas/Gressoney, due collegamenti sui quali si ragiona per atti e progetti da tempo. Si potrebbe citare lo studio Alplinks. Proposte e progetti che noi riteniamo fondamentali perché sono infrastrutture essenziali per guardare ad un futuro turistico di queste zone.

L'Aosta/Pila/Cogne potrebbe completare il collegamento di Aosta/Pila con Cogne, con un turismo naturalistico importante di collegamento con il Parco nazionale del Gran Paradiso. L'altro progetto unirebbe il Cervino al Rosa e costituirebbe un maxi comprensorio da Zermatt ad Alagna, che sicuramente rappresenterebbe molto probabilmente un forte volano economico sia in termini di immagine che in termini probabilmente di indotto per gli operatori e probabilmente per tutta la regione. Un comprensorio sciistico questo che diventerebbe tra i più grandi d'Europa e forse del mondo, con un potenziale di crescita importante perché vorrebbe dire unire Zermatt, che da solo fa dei numeri impressionanti - è stato ripetuto più volte in quest'aula negli anni - con 60 milioni quasi di fatturato, al Cervino-Rosa, creando un maxi comprensorio, che potrebbe fare numeri importanti anche nel periodo estivo.

Noi, Assessore Restano - credo sia lei che mi risponderà -, vogliamo sapere: quali sono i risultati di queste relazioni-proposte che erano previste nell'impegno dell'ordine del giorno; se ci sono e quali percorsi - fatta chiara evidentemente la fondamentale sostenibilità economico-finanziaria e l'attenzione all'ambiente - questo Governo, rispetto agli studi che sono stati fatti fare, intende intraprendere e se si intende continuare l'azione della precedente Amministrazione su questo dossier, tenendo conto dei punti fermi che già c'erano e che erano il coinvolgimento delle popolazioni, che si erano già dette favorevoli a questi progetti, e gli operatori e le società degli impianti a fune, che caldeggiano da parecchio tempo l'operazione e che sono molto interessati. La ascolto con attenzione.

Presidente - Per la risposta, chiede la parola l'Assessore Restano, ne ha facoltà.

Restano (PNV) - Nelle premesse va detto che lo studio è pervenuto, io mi rendo disponibile a portarlo in commissione e a consegnarlo a tutti i colleghi. Per quanto riguarda invece i contenuti, cercherò di sintetizzarlo per quanto possibile.

Per quanto riguarda la domanda: "quali siano i risultati delle relazioni-proposte di fattibilità economica-tecnica e finanziaria richiamate nell'impegnativa nell'ordine del giorno del 14 dicembre 2016", va detto in premessa che, come ha già anticipato correttamente lei, quest'ordine del giorno è stato votato ad ampia maggioranza, tra quelli che l'hanno votato convintamente ci sono io e su questo tema non ho di certo modificato il mio modo di pensare. I risultati della relazione hanno preso spunto da degli studi già disponibili, dai dati aggiornati delle banche dati regionali e dalle frequentazioni turistiche e sciistiche. Permettono di delineare un quadro abbastanza chiaro sulla fattibilità economica, tecnica e finanziaria dei collegamenti, di cui si discute. In sintesi la relazione mette in evidenza i seguenti aspetti: collegamento Monterosa/Cervino. Il collegamento, alla luce dei dati di ricettività, presenze e dell'analisi economica effettuata, appare sostenibile dal punto di vista tecnico, economico e finanziario anche in mancanza di elevati contributi pubblici se sono verificate alcune condizioni, che sono: la realizzazione del collegamento pedonale alla funivia Laghi Cime Bianche e Plateau Rosà con la realizzazione di quattro telecabine a dieci posti; la crescita delle presenze invernali almeno del 3 percento, basata anche su un marketing specifico; un'apertura anticipata del collegamento da Ayas per lo sci pre-stagionale e una chiusura eventualmente posticipata a fine stagione; l'aumento di 1,50 euro del valore medio della presenza sul comprensorio, per un adeguamento delle tariffe alla nuova offerta. Si dovrà puntare anche sull'affluenza estiva, con un collegamento pedonale fino al Plateau. L'opzione di una fusione inoltre tra la Cervino e la Monterosa faciliterebbe la gestione del nuovo comprensorio, generando presumibilmente delle economie di sistema e di marketing, di tale ipotesi di fusione attualmente non sono stati effettuati approfondimenti. Nel caso di sostegno pubblico il collegamento appare in grado di autosostenersi con fattori di rischio ridotti. In ogni caso è opportuno un approfondimento anche degli aspetti finanziari dell'investimento. Si genererebbe così, come già accennato lei, il sesto comprensorio mondiale per presenze: 2,5 milioni di presenze attorno al massiccio del Cervino ed il terzo per dimensioni. Potrebbe essere, insieme alla Skyway - come ha accennato - un potente attrattore turistico a livello mondiale, con riflessi per l'intera Valle d'Aosta. Inoltre bisogna sottolineare che la collocazione altimetrica dell'area sciabile raggiunta dal collegamento permetterebbe di sfruttare a inizio e a fine stagione anche ad Ayas le piste della Cervino S.p.A. ubicate ad alta quota. L'offerta trasportistica estiva ad Ayas potrebbe arricchirsi di un nuovo tassello estremamente appetibile sia per lo sci sul ghiacciaio che per le escursioni in tragitti panoramici, tra le problematiche riscontrate si segnala la carenza di letti caldi nel comprensorio della Monterosa. Il collegamento può però stimolare la crescita di investimenti privati nel settore ricettivo in aggiunta agli attuali 200 posti letto, che sono già in costruzione. Si segnala inoltre la presenza lungo la linea di siti ambientali sensibili, che impongono delle soluzioni accurate e appropriate, nonché dei complessi procedimenti autorizzativi. In parte potrebbero essere mitigati eliminando alcuni impianti in altri comprensori delle vallate.

Per quanto concerne il collegamento Aosta/Cogne, l'aspetto tecnico più rilevante e non approfondito nel dettaglio, per ovvie ragioni di tempo e risorse, è la fattibilità tecnica del tratto Cogne/Couis, quindi si rileva una necessità di approfondire lo studio geotecnico delle aree dove saranno intestati i sostegni, per così approfondire la fattibilità funiviaria. Nel caso però non fossero superabili queste criticità, sulla linea Cogne/Platta vi sarebbe un altro tipo di soluzione che riguarda un altro tracciato con arrivo al Col Tsa Sèche, che comunque rimane una soluzione di seconda scelta.

Per quanto riguarda gli aspetti economico-finanziari, alla luce di quanto sopra riportato, pur immaginando un aumento ottimistico delle presenze turistiche nel comune di Cogne, l'investimento ipotizzato raggiunge circa gli 80 milioni di euro, che non è finanziariamente sostenibile dalla società in assenza di un apporto pubblico per la realizzazione dell'opera. In caso di forte sostegno pubblico, l'investimento potrebbe risultare finanziariamente ed economicamente sostenibile ferma restando l'ipotesi di incremento dei flussi e del valore della presenza sul comprensorio. L'indotto che può essere generato a Cogne nel periodo invernale: l'aumento delle presenze nelle seconde case, la creazione di nuove strutture ricettive, l'utilizzo del polo minerario per fini ricettivi e l'aumento delle presenze estive sull'impianto da entrambi i versanti, nonché la valorizzazione e lo sviluppo del patrimonio immobiliare nelle aree afferenti la linea potrebbero diventare determinanti per la costruzione dell'opera. Sarebbe quindi opportuno sfruttare gli impatti positivi della realizzazione dell'impianto in entrambe le stagioni turistiche, tenendo conto del necessario ridimensionamento dell'attuale comprensorio sciistico di Cogne. Andando così nel contempo, come nel caso precedente, a stimolare un aumento significativo della ricettività per alimentare l'impianto con flussi adeguati degli investimenti.

Il lato Pila, invece, ha una sua validità indipendente dal progetto globale. A prescindere dal collegamento, infatti, la costruzione dell'impianto e la contestuale modifica delle piste nelle zone Liaison, Leissé e Couis sarebbero in grado di modificare sensibilmente i flussi sciistici attuali, liberando le seggiovie Leissé e Chamolé dalle code presenti ormai durante tutti i weekend e le festività, generando così una moderna e rapida direttrice verso il punto più alto del comprensorio. Questa ipotesi è sostenibile sia a livello di costruzione che di gestione.

Per quanto riguarda la seconda domanda: "se sia intenzione di questo Governo, fatta salva la sostenibilità economico-finanziaria di questi interventi, proseguire il percorso iniziato dalla precedente Amministrazione per arrivare alla realizzazione concreta di questi collegamenti intervallivi fortemente sostenuti dalle popolazioni e dagli operatori turistici e commerciali dei territori coinvolti", io mi permetto di fare riferimento anche alle mie esperienze personali. Io sono maestro di sci, direttore di piste di fondo e di discesa, pisteur-secouriste di fondo e di discesa, ho investito nel turismo in una valle minore, ho investito in strutture. Girando l'arco alpino, guardo sempre con invidia tutti quanti possono sfruttare dei collegamenti intervallivi e oggi che svolgo questo ruolo di Assessore non posso che essere favorevole ad una soluzione di questo genere, consapevole che ci deve essere una sostenibilità economico-finanziaria e che bisogna rispettare con estrema attenzione le misure di mitigazione degli impatti ambientali provocati dalle opere e soprattutto nei luoghi di interesse naturalistico. Io credo in un collegamento Aosta/Cogne, vedendo nel Parco nazionale del Gran Paradiso un grande atout per il turismo estivo che possa sfruttare anche le risorse estive di Pila. Vedo quindi favorevolmente ogni tipo di iniziativa, facendo, in fase di progettazione preliminare, tutti i dovuti accertamenti del caso, valutando tutte le soluzioni e tutti i percorsi da fare. Rimane anche da valutare la disponibilità finanziaria, perché nel bilancio che abbiamo approvato di previsione non vi era traccia di questo, non vi era traccia di un piano economico-finanziario regionale, ma poi non c'è stata previsione di spesa nel bilancio successivo, quindi le risorse finanziarie sono tutte da ricercare e valutare.

Presidente - Per la replica, chiede la parola il collega Follien, ne ha facoltà.

Follien (UV) - Assessore, io la ringrazio dei dati e delle informazioni. Alcune le avevamo già, altre le abbiamo apprese adesso dalla sua esposizione. Approfitto anche nel ringraziarla dell'intenzione di venire in commissione, credo che sarà un momento importante, anche insieme ai colleghi della IV Commissione che si occupa di turismo e delle eventuali altre commissioni che saranno coinvolte per fare degli approfondimenti.

L'obiettivo della nostra interpellanza non era tanto di capire la sua opinione, personalmente la conoscevo, ci eravamo già confrontati quando facevamo parte della stessa maggioranza: noi volevamo sapere se su questo dossier il suo Dicastero aveva lavorato e si era impegnato. Credo che, da quel punto di vista, non abbiamo disatteso l'ordine del giorno e quindi abbiamo una conferma di un percorso che, come ho detto, approfondiremo. Quello che a noi premeva di capire - ed era la nostra preoccupazione e le devo dire che la manteniamo ancora in questo momento - era se questa è l'idea di tutto il Governo, di tutta la Giunta regionale e della maggioranza, anche perché noi teniamo a questo progetto, che è auspicato dalle popolazioni di questi territori - l'ho già detto prima -, dagli Enti locali, dagli operatori turistici, però il dubbio da quando c'è stato questo cambio di maggioranza ce l'abbiamo. Anche perché vede, Assessore Restano - e ritorno al fatto che probabilmente per qualche giorno questo dossier è rimasto nei cassetti, però indubbiamente lei si sarebbe fatto vivo per portarlo in commissione -, se io mi vado a rileggere il dibattito sull'ordine del giorno del dicembre 2016, si vedeva una posizione nettamente critica del gruppo ALPE. Se volete, andiamo a rileggerci tutti gli interventi del Consigliere Bertin, del Consigliere Roscio, ora Assessore, che sollevavano dubbi a 360 gradi: veniva detto che questi progetti presentano quasi solamente delle criticità, che rappresentano soprattutto una concezione di turismo obsoleta, non moderna, assolutamente non da perseguire, quindi indubbiamente eravamo molto preoccupati. Adesso siamo indubbiamente più sollevati nel sapere che le posizioni sono unanimi su questo tema.

Mi permetto ancora di dire che a volte certe prese di posizione un po' pretestuose e ideologiche non vengono solo dall'aula di Piazza Deffeyes, ma arrivano anche da questi neonati comitati. Leggendo i giornali, i quotidiani di qualche settimana fa, si leggevano delle posizioni non solo pretestuose e ideologiche, ma da alcuni punti di vista nemmeno razionali, c'era una levata di scudi contro questo possibile comprensorio Rosa/Cervino di questo neonato Comitato "Ripartire Cime Bianche", un comitato che probabilmente - e questo sì mi permetto di dirlo - è ancorato, come forse alcuni altri comitati, a idee che sono un po' sorpassate, queste sì magari di un turismo un po' elitario, un po' obsoleto, che guarda la montagna come un qualcosa che non si può sviluppare e guardare avanti. Credo che questi siano i soliti a cui non voglio dare troppa cassa di risonanza, penso che questi rappresentanti e questi comitati siano i soliti "professionisti del no", anche perché se poi andiamo a vedere, sono più o meno sempre gli stessi: dagli anni dell'autostrada fino ad arrivare adesso ai comitati sono più o meno sempre gli stessi. Ad ogni modo, io credo che chi ama la montagna e ne vive le istanze non possa che essere d'accordo a credere di investire e quanto meno di lavorare per questi progetti.

Io quindi la invito, Assessore Restano, a mantenere una posizione netta sulla questione, a lavorare per portare avanti questo dossier, insieme ai colleghi del Governo, un dossier sul quale crediamo. Riteniamo anche noi che debba essere un progetto sostenibile, indubbiamente bisogna cercare le finanze, questo lo condivido. Credo che si possano fare dei percorsi anche condivisi, ci si possa confrontare. Credo che tutto vada continuato a fare, com'è stato fatto in precedenza nella prima fase chiamiamola "preparatoria", in collaborazione con i territori, gli operatori, le società degli impianti e soprattutto ci debba essere una particolare attenzione all'ambiente, però senza utilizzare delle posizioni che siano ideologiche, lo ripeto ancora una volta.

Noi vigileremo affinché questi "professionisti del no", che apprendo oggi non siedono tra i banchi della Giunta, non siano delle posizioni che prevalgano e che soprattutto non ci facciamo anticipare, perché confrontandomi con qualcuno che ha più esperienza e anche con qualcuno che ha delle conoscenze tecniche, sembrerebbe che sia sul fronte austriaco delle Alpi, piuttosto che sul fronte svizzero, ci siano già in cantiere - alcuni anche finanziati, quindi pronti a partire - dei progetti estremamente importanti, quindi io credo sia giusto da parte nostra che non ci facciamo sorpassare. La Valle d'Aosta, come ha fatto per la Skyway, può essere un esempio di quello che può essere un turismo sostenibile, ma che dà dei numeri e delle possibilità di vivere in un certo modo alle popolazioni di montagna.

Presidente - Grazie. Terminata la discussione sulle interpellanze e sulle interrogazioni, credo che, vista l'ora, possiamo sospendere per una riunione della Conferenza dei Capigruppo per procedere ad organizzare il prosieguo dei lavori. I lavori sono sospesi.

La seduta è sospesa dalle ore 19:32 alle ore 19:42.

Rosset (Presidente) - Possiamo riprendere i lavori. Come approvato dalla riunione della Conferenza dei Capigruppo, proseguiamo i lavori con i punti n. 31 e n. 32, dopodiché i lavori saranno sospesi e riprenderanno domani mattina alla solita ora (ore 9:00) con i punti n. 31.01 e n. 33.01.