Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2813 del 20 giugno 2017 - Resoconto

OGGETTO N. 2813/XIV - Interpellanza: "Sottoscrizione di nuovi accordi per la ripartizione delle mance presso la Casa da gioco".

Rosset (Presidente) - Possiamo fare ancora un punto. Punto n. 18 all'ordine del giorno. Ha chiesto la parola il Consigliere Cognetta per l'illustrazione; ne ha facoltà.

Cognetta (M5S) - Questa interpellanza fa seguito ad un'iniziativa del passato Consiglio, nella quale è emerso che alla Casa da gioco c'è sostanzialmente una distribuzione delle mance tra alcuni dipendenti del reparto Craps-punto Banco e altri, in particolare altri che prima facevano parte del reparto Chemin de fer, che poi è stato in qualche modo accorpato. Nella risposta data alla mia precedente iniziativa, l'Assessore diceva che la Casa da gioco - in realtà lui diceva che la risposta era della Casa da gioco, quindi non sua - non entrava mai all'interno della ripartizione delle mance, in quanto questione riguardante esclusivamente i dipendenti. Andando invece a rivedere meglio le carte - a questo punto, parlo con lei, ma di fatto sto parlando con la Casa da gioco - viene fuori che invece nel verbale d'accordo relativo all'accorpamento dei due reparti, firmato il 9 febbraio dell'anno scorso tra i rappresentanti della Casa da gioco signori Buat, Grosjacques e Avati con i rappresentanti sindacali signori Borinato e Zonca, in questo accordo, in fondo, come aggiunta rispetto a quello firmato, c'era una dichiarazione a verbale nella quale sostanzialmente si dava la possibilità ai dipendenti che passavano dal reparto Chemin de fer al reparto Craps-punto Banco di continuare a gestire le mance come meglio credevano, come ritenevano opportuno. Forti di questo accordo, questi dipendenti hanno cominciato a gestire le cose come sappiamo, creando uno squilibrio tra i vari dipendenti e, di fatto, generando ciò che è accaduto: un esposto alla Procura della Repubblica rispetto al fatto che c'è un'appropriazione indebita verso ignoti, non si sa chi la fa. Il punto è che c'è un contratto in essere, che ha subito delle variazioni ma che è in essere dal 1992, in cui si dice chiaramente che l'azienda non deve entrare in discussioni relative alla gestione delle mance.

Che cosa chiedo con questa interpellanza? Due cose molto semplici. La prima è che vorrei sapere quando è stato dato alla società - e a chi gestisce la stessa - la possibilità di sottoscrivere accordi relativamente alle mance, perché non avevano né il diritto, né la possibilità, e invece lo hanno fatto. La seconda: chiedo all'Assessore di dire all'Amministratore di correggere questa intromissione, secondo me indebita.

Aggiungo poi ancora un paio di cose abbastanza divertenti. La prima è che chi ha sottoscritto l'accordo è anche colui che ha beneficiato dell'accordo, quindi questo è abbastanza divertente, perché uno riesce poi a farsi fare le regole come meglio preferisce, il che non è proprio il massimo come immagine, per non dire altro. La seconda è che questa situazione mette a rischio direttamente la società su possibili questioni relativamente ad una successiva richiesta danni. Non è più una questione solo tra lavoratori, ma a questo punto è la stessa società che, siccome ha sottoscritto questo accordo e ha permesso determinate cose, incorre eventualmente in alcuni danni. Anche su questo punto chiedo - non l'ho scritto, ma sarebbe magari il caso - di far pensare, ai signori che hanno sottoscritto un accordo del genere, in che modo possono gestire cose così e passare immuni da qualunque tipo di riorganizzazione e ristrutturazione. Mi spiego. Se tu fai degli accordi che sai benissimo che non puoi prendere ma li firmi, poi ci credo che la società va come sta andando! Non è una novità per noi dire che questa società è ingovernabile ed è ingovernata. Però, adesso che mano a mano emergono questioni sempre più rilevanti, forse la situazione non può essere semplicemente quella di spostare chi sta in un ufficio nell'ufficio accanto e così via, cosa che è accaduto, perché alla fine la ristrutturazione ha portato al fatto che i primi livelli dei dirigenti si sono semplicemente spostati uno nella casellina a fianco rispetto all'altro e rimangano tutti esattamente dov'erano. Capite che questo è un altro degli esempi - ne ho portati diversi - nei quali la gestione della dirigenza è stata assolutamente deficitaria, per non dire completamente sbagliata.

Chiedo quindi a lei a questo punto se ha intenzione di dire all'Amministratore di risolvere questo problema una volta per tutte, così magari almeno questa ingiustizia la eliminiamo. Spero che questo, anche se fatto in modo tardivo, riesca in qualche modo ad evitare danni ulteriori alla Casa da gioco, visto che già ha problemi di soldi enormi - un altro danno di questo tipo non sarebbe divertente da gestire - e soprattutto che chi è responsabile, sia da una parte che dall'altra, paghi le conseguenze di errori così grossolani, perché altrimenti parliamo sempre di persone che fanno errori così, se vogliamo definirli "errori", e poi non pagano mai nulla. I politici non pagano nulla rispetto alle scelte, i dirigenti non pagano nulla rispetto alle scelte, i primi livelli neanche; alla fine chi ci rimette sono sempre coloro che sono in fondo alla piramide: coloro che in qualche modo restano fregati da tutte le scelte e delusi da promesse mai mantenute.

Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore Chatrian per la risposta; ne ha facoltà.

Chatrian (ALPE) - Sarò molto sintetico, perché il collega ha riassunto molto bene lo stato dell'arte.

Per quanto riguarda la prima domanda, "quando è stato dato mandato, da parte della proprietà, alla dirigenza della società Casino S.p.A. a sottoscrivere accordi rispetto alla ripartizione delle mance": quando il contratto non glielo permette, questo lo aggiungo io. Sono abbastanza certo che l'azienda, o chi per essa è andato a firmare, è andato fuori strada.

Per quanto riguarda invece la seconda domanda, che è più di ostanza, "se è intenzione della proprietà dare indicazioni all'Amministratore unico Di Matteo, affinché corregga l'intromissione effettuata nella gestione delle mance, come previsto dal contratto del 09/02/2016": sì, nel senso che l'Amministratore unico dovrà correggere questa anomalia. Ritengo che l'azienda fosse fuori strada nel momento in cui ha siglato questo verbale. Mi impegno pertanto a dare indicazioni all'Amministratore unico di correggere questa intromissione.

Per quanto riguarda la prima domanda, mi sembra di essere stato molto diretto e chiaro su questo tema: le persone che sono andate a sottoscrivere questo accordo hanno invaso un campo non loro.

Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Cognetta per la replica; ne ha facoltà.

Cognetta (M5S) - Assessore, non è per cercare un neo nella sua risposta, che mi è sembrata corretta e adeguata, ma aggiungo solo che si faccia in fretta, perché è dagli inizi di febbraio del 2016 che andiamo avanti, quindi è sicuramente una situazione da sistemare. I lavoratori del reparto Craps-punto Banco vogliono "giustizia" rispetto a questa situazione, quindi prima fate questa cosa, meglio è.

Non mi ha solo risposto su quali saranno le azioni da intraprendere per chi ha firmato, da parte dell'azienda, azioni del genere. Spero facciate qualcosa finalmente anche per queste situazioni e ce ne sono tante, lo sa meglio di me; se però risolvete già questa, è comunque un minimo segnale che qualcosa finalmente si muove. Aspetto con ansia cosa succede.

Presidente - A questo punto credo, vista l'ora, possiamo concludere i lavori mattutini. Lavori che verranno ripresi alle ore 15:30.

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La seduta termina alle ore 12:58.