Oggetto del Consiglio n. 2811 del 20 giugno 2017 - Resoconto
OGGETTO N. 2811/XIV - Interpellanza: "Ruolo dei croupier polivalenti all'interno della Casino de la Vallée S.p.A.".
Fosson (Presidente) - Punto n. 16 dell'ordine del giorno. Ha chiesto la parola il Consigliere Marguerettaz per l'illustrazione; ne ha facoltà.
Marguerettaz (UV) - Ritorniamo su un argomento che ci ha visti impegnati in diversi momenti; ancora ieri abbiamo avuto una serie di incontri con le organizzazioni sindacali.
Ora, con tutta la pacatezza possibile e non per volerci accanire, collega Chatrian, il piano industriale di rilancio della Casa da gioco l'abbiamo definito farlocco, ma con grande garbo: sono 90 pagine di banalità. Ho cercato, quando abbiamo discusso in aula, di andare pagina per pagina per dimostrarne l'inconsistenza: si parla di Thailandia, si parla di eventi, tutte affermazioni generiche. Collega Chatrian, avrà avuto modo di apprezzare gli interventi dei sindacalisti che hanno detto come nel piano non ci sia scritto nulla. Durante questa trattativa complicata e complessa dei licenziamenti chiedono dei dati all'amministratore, chiedono delle tabelle, e queste tabelle vengono continuamente rinnovate, sono imprecise. Non si capisce dove si va. Qualcuno potrebbe dire che siamo di fronte a persone che hanno un approccio conservativo, che vogliono capire come mantenere posizioni importanti, interessanti. In realtà dell'inconsistenza del piano ve ne hanno parlato anche dei ragazzi, dei giovani. Quando abbiamo fatto la prima audizione e abbiamo audito sia le organizzazioni sindacali, sia le RSU, la Commissione ha deciso di audire anche dei ragazzi - li avevamo chiamati "poker boys", ma loro amano più essere chiamati "croupier polivalenti" - e abbiamo audito quelle che dovrebbero essere le speranze di coloro che oggi hanno una situazione particolarmente precaria.
Non ci troviamo particolarmente d'accordo politicamente - umanamente sicuramente - con la collega Morelli, la quale come Presidente, giustamente dopo aver audito questi ragazzi, dice: "A buon senso, mi sembrerebbe assurdo non valorizzare delle professionalità polivalenti come le vostre". Io non ho dubbi che la Morelli abbia detto questa frase credendoci, e non per accontentare questi ragazzi, perché effettivamente questi ragazzi dal 2008 stanno facendo delle attività e l'azienda ha continuamente richiesto loro di investire sulla loro professionalità, facendo dei corsi, creando le condizioni che vanno nella direzione di non più avere solo specializzazioni singole, ma di occuparsi di più settori. Ora, in un piano di rilancio, probabilmente un capitolo su queste nuove energie non ci sarebbe stato male. Invece questi ragazzi in aula ci hanno detto che non c'è nessuna indicazione.
Con questa interpellanza noi cerchiamo di sollecitare l'Assessore competente nel colmare queste lacune e queste carenze del piano, cercando di dare delle speranze. Se ha avuto modo di sentire anche ieri, dei rappresentanti delle organizzazioni sindacali si sono espressi dicendo di non essere contrari ad un inserimento strutturale di questi ragazzi; ovviamente - come accade in tante aziende - con contratti e condizioni diverse rispetto a quelle esistenti, ma diamo delle garanzie, diamo delle aspettative. I ragazzi stessi non pretendono di avere degli inquadramenti e delle regole, che probabilmente oggi devono essere modificate, però lo trovo assurdo sotto alcuni aspetti, tant'è che ho apprezzato anche il garbo di questi ragazzi che, non subito, ma per il 31 dicembre 2017 chiedono di sapere qualcosa. Sembrerebbe che costoro guadagnino 400 euro, 300 euro, 200 euro e che oltre allo scarso guadagno vengano chiamati poche ore prima.
Non voglio citare un amico dell'Assessore Certan, che quando è stato chiamato all'ultimo minuto - sto parlando di Sgarbi - ha detto di non essere una squillo che viene chiamata poche ore prima. Senza scomodare Sgarbi, questi ragazzi vengono chiamati due o tre ore prima per colmare delle carenze, delle malattie, dei riposi. Attenzione, non stiamo dicendo che la colpa è sua, ma è una situazione che si trascina. L'ho detto prima con garbo: non mi risponda, come sovente fate, che avete ereditato dei problemi ed è tutta colpa di Perron o di chi ha gestito precedentemente. Le sto ponendo un problema che "abbiamo creato", però cerchiamo tutti assieme di capire se riusciamo a dare una prospettiva a questi ragazzi, che credo meritino una certa attenzione. Fino ad oggi, devo dire la verità, da Di Matteo o da Giovannini non hanno avuto grandi soddisfazioni. Magari lei, Assessore Chatrian, aprirà qualche speranza. La ascolto con attenzione.
Dalle ore 12:13 riassume la presidenza il Presidente Rosset.
Rosset (Presidente) - Ha chiesto la parola l'Assessore Chatrian per la risposta; ne ha facoltà.
Chatrian (ALPE) - Non è mia abitudine parlare del passato, cerco serenamente di rispondere nel merito per informare quest'aula e la comunità che ci sta ascoltando su cosa si sta facendo.
Il collega ci chiede quale sarà il futuro dei "croupier polivalenti". In passato, avendo avuto un ruolo diverso, avevo sollecitato l'Assessore competente svariate volte per sapere qual era il futuro di questi ragazzi - ne sono stati formati una quarantina in questi nove anni -, qual era l'intenzione dell'azienda e quali gli indirizzi dati alla stessa per non illudere questi ragazzi, al fine di creare questa nuova figura, il "croupier polivalente", che, ne sono certo, potrà essere utile al futuro della nostra Casa da gioco.
Entro nel merito della risposta. Innanzitutto, per quanto riguarda la prima domanda, negli ultimi quattro anni avevo posto l'interrogativo del perché queste graduatorie non erano pubbliche, avevo chiesto qual era stata la procedura, il processo che aveva portato a formare questi ragazzi. Sono certo che saranno una risorsa per il domani, ma indubbiamente gli elementi devono incastrarsi. Ieri abbiamo affrontato in aula la situazione dipendenti, la "procedura 223". Sono certo che dopo l'accordo - speriamo prossimamente, entro il 30 giugno - ci sia la possibilità per delineare un percorso con questi ragazzi, poco utilizzati in questi nove anni, come diceva bene lei, con guadagni sembra di neanche 400 euro al mese. Sono stati gestiti molto male, perché li chiamavano praticamente alle 7:00/7:15 del mattino piuttosto che un'ora prima anzi cinquantacinque minuti prima dell'entrata in servizio; così sono stati trattati in questi nove anni, ma immagino che lei lo sappia sicuramente meglio di me.
Nella seconda domanda mi chiede: "se il Governo intende, per il futuro, verificare con l'azienda l'utilizzo di forme contrattuali diverse dalle attuali che sembrerebbero permettere delle chiamate il giorno prima e addirittura il giorno stesso". Dalla memoria che hanno presentato i ragazzi - in questi tre mesi ho avuto oltretutto modo di incontrarli numerose volte - si evince che dal punto di vista contrattuale sono disponibili a soluzioni diverse, utili alla società, perfettamente coscienti che un mondo è finito; mi sembra ci sia una grossa apertura da parte loro.
L'ultima domanda che mi pone: "se le selezioni fatte al termine dei corsi di formazione hanno un valore e se verranno resi pubblici i risultati o le graduatorie". Come le dicevo prima, mi ero battuto con l'Assessore competente per avere le graduatorie pubbliche. Penso ci siano le condizioni per rendere pubblico l'elenco di chi è stato formato. All'epoca mi fu risposto di no. Non trovo ci siano motivi validi per non rendere pubblici i nominativi di chi ha frequentato questi corsi. I lavoratori interessati dai contratti a chiamata non hanno svolto alcuna selezione per l'inserimento in graduatoria, non trattandosi di assunzione, ma hanno una forma di contratto permessa dalla legge, più flessibile, che è il contratto siglato a novembre con scadenza 31/12/2017. Hanno partecipato volontariamente ad un corso di formazione che prevedeva un esame finale abilitativo per ogni singolo gioco. Ci sono dei "croupier polivalenti" abilitati per tre giochi, altri che lo sono per cinque/sei giochi, su cui hanno contratto l'abilitazione tecnica secondo gli standard della Casa da gioco. Il superamento degli esami permetteva all'azienda di poter contare su risorse debitamente formate secondo gli standard richiesti e, conseguentemente, di poterle contrattualizzare nella modalità di legge. Ogni possibile e diverso inquadramento futuro dovrà rispettare il regolamento per le assunzioni in fase di approvazione, come disposto dalla legge regionale n. 20/2016 e successive linee di indirizzo, nonché le norme nazionali in materia di lavoro e principi generali di trasparenza e imparzialità.
Ancora una considerazione. Lasciamo da parte gli ultimi nove anni: per diverse ragioni sono stati utilizzati poco, hanno avuto ridotte possibilità di lavoro, le procedure messe in campo dall'azienda sovente offendevano anche la dignità della persona e del singolo, sono proprio le criticità che ha illustrato anche lei. Io penso che nei prossimi mesi l'azienda debba poter utilizzare questi ragazzi, a condizione che si rispetti una certa dignità. Mi sembra che una parte consistente di questi ragazzi abbia voglia di mettersi a disposizione nelle formule e nei modi ritenuti utili dalla società, per poi garantire - perché no? - nel momento in cui si andrà ad asciugare l'azienda con i pensionamenti, una stabilità professionale e familiare, per dare anche la possibilità di fare dei concorsi a questi ragazzi, che da nove anni ad oggi non hanno avuto grandi risposte.
Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Marguerettaz per la replica; ne ha facoltà.
Marguerettaz (UV) - Collega Chatrian, lei giustamente ha detto di essersi battuto; probabilmente quando era in opposizione si batteva come un leone, ma oggi, che è in maggioranza e addirittura Assessore, ha però le pile scariche. Se si è battuto con tanta forza e con tanta veemenza per ottenere delle cose da Perron che - cattivone! - non le ha date, oggi che è Assessore avrebbe dovuto farle espresso! Invece siamo ancora in questo limbo in cui ci ha raccontato tante buone intenzioni e ha detto "vedremo, faremo". La regola aurea è che dai banchi dell'opposizione - parlo magari anche di me stesso - è probabilmente più semplice urlare, ma poi, quando ci si siede dall'altra parte, ci si rende conto che forse è un po' più difficile di quanto non ci si aspettasse. Ci sarebbe da riflettere su questo.
Due considerazioni. Non facciamo l'errore di legare il futuro di questi ragazzi con la trattativa dei licenziamenti e della ristrutturazione aziendale. Non vorremmo mettere i vecchi contro i nuovi, faremmo un disastro, anche se è di tutta evidenza che le cose devono in qualche modo incastrarsi. Sono stato contento nel sentir dire dai rappresentanti sindacali - che sono anche lavoratori - di non avere problemi nell'affrontare questo argomento, evitandoci così di trovarci in questo pasticcio e con questo imbarazzo.
Quando poi le chiedevo se le selezioni fatte al termine dei corsi hanno un valore non volevo ovviamente dire che quelle erano selezioni per essere assunti. Lei sa benissimo che per definire le assunzioni il percorso da seguire è quello dei concorsi per titoli e per esami. Pertanto se io le chiedo se queste selezioni hanno un valore ovviamente mi fermo alla prima parte, ovvero se queste costituiscono un titolo, un credito formativo. Quando si fa un concorso ci sono delle prove, ma ci sono anche dei titoli che possono avere un valore. Io le ho chiesto - e lei non mi ha risposto - se queste selezioni hanno un valore. Giustamente lei mi dice che ci sono dei "croupier polivalenti" abilitati a un gioco, due giochi, tre giochi, quattro giochi. È chiaro che se io ho più abilitazioni ho più titoli, e quindi, nel momento in cui mi sottopongo ad un concorso, so di poter contare. Su questo avrei avuto il piacere di avere una risposta che non ho avuto. Anche lì ho un impegno e un po' di buone intenzioni.
L'auspicio è pertanto che quella lotta che faceva dai banchi dell'opposizione la realizzi dalla sedia di Assessore; che ci sia la pubblicazione, una presa d'atto formale che queste selezioni sono titoli abilitativi che costituiscono "titolo", e che questo venga tenuto in debito conto nel percorso che faremo in osservanza della legge regionale per l'assunzione delle partecipate. Seguiremo con attenzione questo dossier. Cerchiamo di dare delle speranze a questi ragazzi.