Oggetto del Consiglio n. 2797 del 20 giugno 2017 - Resoconto
OGGETTO N. 2797/XIV - Interrogazione a risposta immediata: "Risoluzione della problematica relativa alle assegnazioni di emergenza abitativa da parte del Comune di Aosta".
Rosset (Presidente) - Punto n. 3.02 dell'ordine del giorno. Ha chiesto la parola il Consigliere Baccega per l'illustrazione; ne ha facoltà.
Baccega (EPAV) - Questa interrogazione nasce dal fatto che l'Amministrazione comunale di Aosta ha inviato una lettera a settantasei famiglie che in passato avevano avuto un contratto di emergenza abitativa legato alle allora leggi n. 39/1995, n. 28/2007 e n. 3/2013, settantasei famiglie il cui primo contratto risale al 1999 e che avevano una certa aspettativa. Credo che questa lettera abbia suscitato non poche preoccupazioni a questi nuclei familiari, evidenziate anche dal Movimento 5 Stelle che è presente in Comune, magari con un'errata interpretazione dei ruoli della politica e di quelli amministrativi, ma che comunque rilevano una problematica che occorrerà in qualche modo risolvere.
Ora le chiedo qui, Assessore, se in questi cento giorni ha avuto modo di valutare questa problematica che coinvolge quelle settantasei famiglie, se l'ha approfondita e quali provvedimenti sono stati adottati nell'ambito del percorso.
Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore Borrello per la risposta; ne ha facoltà.
Borrello (SA) - Ultimamente mi accade spesso di dover rispondere ad interrogazioni su argomenti che riguardano l'edilizia residenziale pubblica, sia sotto l'aspetto regionale che sotto quello di carattere comunale. Penso che l'interrogante conosca molto bene questi aspetti e questi tipi di problematiche, anche in virtù dei ruoli che ha ricoperto sia all'interno dell'Amministrazione comunale che, recentemente, in Regione.
Innanzitutto occorre dire che, da quanto ho potuto verificare, tenuto conto che è un'attività prodotta dall'Amministrazione comunale e non dall'Amministrazione regionale, si tratta di alloggi di edilizia residenziale pubblica assegnati con atti del Comune di Aosta da diversi anni a nuclei a suo tempo riconosciuti in emergenza abitativa. Occorrerà quindi verificare se tali assegnazioni aventi carattere temporaneo siano mai state corredate dai prescritti progetti di presa in carico dei nuclei assegnatari, con conseguenti monitoraggi e puntuali verifiche del permanere del possesso dei requisiti richiesti, da parte ovviamente dell'ente di appartenenza. Inoltre, bisognerà capire la durata e la tipologia di questi contratti... scusi, Presidente...
Presidente - Inizierei già subito questa mattina a chiedere un po' di silenzio. Non è possibile, non si sente nulla! Chi deve avere dei rapporti di colloquio esca un attimo. Prego.
Borrello (SA) - Bisognerà capire la durata e la tipologia di questi contratti, la cui durata sembrerebbe essere di norma superiore ai diciotto mesi massimi previsti per i contratti transitori dell'emergenza abitativa. Ricordo a quest'aula che oggi l'Amministrazione regionale non ha documentazione in merito a questi contratti in essere, e non sappiamo quando e se ci verrà trasmessa dall'Amministrazione competente.
Le soluzioni. Come ben sa, l'Amministrazione regionale non ha una competenza diretta su tale situazione, sarà l'attuale Amministrazione comunale a doverla risolvere, sebbene ereditata dalle Amministrazioni precedenti, con responsabilità annesse e connesse. Testimonianza di quanto ho dichiarato è il fatto che la lettera è stata mandata dall'attuale Assessore alle politiche sociali del Comune di Aosta. Le soluzioni dovranno comunque essere individuate, nel rispetto della normativa vigente, da parte dell'Amministrazione che ha gestito e stipulato questi anomali atti contrattuali. Quali sono gli elementi che si potranno identificare? Intanto verificare se è confermato il mantenimento dei requisiti per l'emergenza abitativa e, secondo punto, sarà anche possibile procedere all'assegnazione definitiva dello stesso alloggio occupato avvalendosi delle procedure appositamente previste dalla delibera di Giunta regionale, approvata nel marzo di quest'anno, per chi è inserito nella graduatoria del bando degli alloggi ERP ed è in emergenza abitativa.
Come Amministrazione regionale auspichiamo che questa problematica possa essere affrontata e risolta, soprattutto nell'interesse dei nuclei familiari coinvolti realmente bisognosi. Ricordo che ad oggi molti di questi nuclei vengono in Amministrazione regionale a chiedere delucidazioni alle quali noi non sappiamo rispondere, in quanto sono problematiche legate al Comune di Aosta ed è bene che si definiscano eventuali responsabilità che hanno portato a questa imbarazzante situazione.
Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Baccega per la replica; ne ha facoltà.
Baccega (EPAV) - Assessore, lei mi ha risposto in burocratese. Se non conosce questa problematica...
Presidente - Collega Padovani, per cortesia!
Baccega (EPAV) - Se non conosce questa problematica, la approfondisca bene, perché qui si rischia davvero uno scempio sociale. Lei lo ha detto poco fa: queste sono famiglie bisognose ed è possibile che, con le attuali norme di emergenza abitativa, a livello di ISEE possano non rientrarvi per qualche centinaio di euro. È la Regione che detta le politiche della casa, anche per i Comuni, quindi si faccia carico di questa cosa.
Faremo altri provvedimenti in questo senso e valuteremo con attenzione questa problematica, perché è molto seria.