Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2796 del 20 giugno 2017 - Resoconto

OGGETTO N. 2796/XIV - Interrogazione a risposta immediata: "Accredito dei giornalisti in occasione della conferenza stampa settimanale della Giunta regionale".

Rosset (Presidente) - Punto n. 3.01 dell'ordine del giorno. Ha chiesto la parola il Consigliere Ferrero per l'illustrazione; ne ha facoltà.

Ferrero (M5S) - Sono sinceramente dispiaciuto e un po' amareggiato di dover iniziare così la mia presenza in Consiglio, perché non mi pareva che tra le priorità dei cittadini valdostani ci fosse la necessità di approvare un regolamento così serio e restrittivo per i giornalisti dell'Ufficio stampa. Sinceramente pensavo che le priorità fossero altre. Definire delle regole ferree per l'accredito dei giornalisti che devono fare un'istanza tramite la testata a cui appartengono, preoccuparsi delle domande che possono fare, mi sembra effettivamente eccessivo, soprattutto per una Giunta che si propone come Giunta del cambiamento. Alla faccia del cambiamento!

Ricordo ancora le parole del giovane dei corpi speciali della Stella Alpina, che minacciava di abbattere alcuni giornalisti e ovviamente ci eravamo fatti tutti una solenne risata, però adesso queste parole suscitano anche un certo timore. Per cui io consiglierei ad esempio ai giornalisti, ovviamente tassandosi, quelli presenti qui sopra, di fornirsi di un vetro antiproiettile, perché non si sa mai cosa potrebbe arrivare dalla Giunta! Comunque, a parte la battuta, io vorrei veramente, Presidente, che si facesse una piccola retromarcia. Capita, nell'enfasi, di approvare provvedimenti e magari di scivolare o di non approfondire sufficientemente. Pensate magari di sospendere il regolamento e di renderlo un pochettino più fluido, perché la libertà di stampa è un valore costituzionale. La Valle d'Aosta, volenti o nolenti, fa parte della Repubblica italiana, non dell'ex Unione Sovietica, della Turchia o di altri posti in cui la libertà di stampa viene messa in binari o vengono scelti i buoni e i cattivi, sennò facciamo prima: si fa compilare all'Ufficio stampa un elenco delle domande che si vogliono dai giornalisti, si decidono i buoni e i cattivi e si risolve così il venerdì.

Presidente - Ha chiesto la parola il Presidente della Regione; ne ha facoltà.

Marquis (SA) - Abbiamo potuto apprezzare il modo con cui è stata rappresentata la questione. Al fine di efficientare il funzionamento della conferenza stampa settimanale della Giunta, l'Ufficio stampa ha organizzato una riunione con le redazioni il 9 giugno scorso e, a seguito di questa riunione, è stata predisposta una bozza che è stata sottoposta ai medesimi per un ulteriore confronto sull'argomento. Pertanto al momento non è stata adottata nessuna modifica all'attuale prassi, e credo che così si continuerà.

Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Ferrero per la replica; ne ha facoltà.

Ferrero (M5S) - Grazie Presidente Marquis, sono felice che ci sia stato questo momento di non ripensamento, ma magari di approfondimento, chiamiamolo di approfondimento. Non vediamoci niente di malizioso, però non iniziate così, perché sarebbe veramente un modo triste di iniziare, soprattutto perché anche all'interno della maggioranza ci sono forze politiche che avevano una particolare sensibilità per queste cose. Perdere questa sensibilità e andare in un'altra direzione, che è molto antiquata e molto pericolosa, sarebbe quindi una cosa decisamente negativa.