Oggetto del Consiglio n. 2785 del 6 giugno 2017 - Resoconto
OGGETTO N. 2785/XIV - Interpellanza: "Stato di attuazione del piano regionale di gestione dei rifiuti".
Rosset (Presidente) - Punto n. 17 dell'ordine del giorno. Ha chiesto la parola il collega Cognetta, ne ha facoltà.
Cognetta (M5S) - Collega Roscio, non me ne abbia se la nomino durante la risposta, non vorrei che si arrabbiasse...
(interruzione dell'Assessore Roscio, fuori microfono)
...potrei dire l'innominato che si occupa di rifiuti, ma in questo momento è lei. Solo per dare un po' più di verve ad un argomento che abbiamo già trito e ritrito decine di migliaia di volte. Cosa chiedo con questa interpellanza? Molto brevemente c'è stata una legge approvata fine 2015, che era il piano che parlava della gestione dei rifiuti; all'interno di questo piano è stato spiegato quali erano le possibili soluzioni che si trovavano al trattamento e alla modalità di gestione. Non solo, si faceva anche riferimento alla modalità impiantistica, alle soluzioni tecniche che si volevano utilizzare. Tenendo presente che lei ha lanciato l'allarme sulla discarica e sicuramente, se lei lo ha lanciato, vuol dire che è vero, cioè che la discarica a metà del prossimo anno sarà esaurita, a questo punto io le chiedo a che punto siamo con l'attuazione del piano, qual è lo scenario che è stato scelto, ammesso che sia stato scelto dall'Amministrazione, ma penso che ormai dovrebbe essere stata fatta la scelta visto che siamo al limite. Rispetto a quelli ipotizzati nel piano, qual è quello che verrà scelto; quali sono i costi aggiuntivi per ognuna delle scelte ed eventualmente se ci saranno dei costi delle infrazioni a cui verrà sottoposta la Regione rispetto al fatto che non riuscirà a gestire il piano in maniera corretta. Tutto questo sostanzialmente per capire qual è lo stato dell'arte, ma soprattutto alla fine che scelte farete, ammesso che abbiate deciso, perché se, da un lato, non avete deciso, penso che ormai sono passati già diversi anni, qualcosa dovreste avere fatto. Se invece avete già deciso, se, per piacere, me lo fa sapere, così magari discutiamo anche del come verranno gestiti i rifiuti e di quanto costerà alla popolazione la vostra scelta.
Presidente - Per la risposta, chiede la parola l'Assessore Roscio, ne ha facoltà.
Roscio (ALPE) - Grazie collega Cognetta che correttamente pone una questione a cui è doveroso dare una risposta alle sue quattro domande cercando di essere il più possibile chiaro.
Riguardo alla domanda n. 1 su qual è lo stato di attuazione del piano, nella sua interpellanza lei ripercorre un po' quello che sta scritto nel piano regionale, che, come ha ricordato, è stato approvato con legge e che ad oggi costituisce uno strumento di pianificazione e programmazione della Regione e che quindi anche questa Giunta giustamente dovrà seguire. La fase 1 del piano è quella ormai avviata e conclusa, oggi siamo alla fase 2 che prevede la realizzazione degli impianti. Come lei ha detto e come c'è scritto nel piano, questa realizzazione degli impianti è un tipo di trattamento esclusivamente con impianti a freddo, impianti a freddo di selezione meccanica. Questi impianti a cosa dovranno essere destinati? Dovranno essere destinati a dare quelle risposte di minima per riuscire a consentire alla Regione, da un lato, il rispetto delle norme attuali per il conferimento in discarica e, dall'altro, di evitare che i rifiuti possano dover andare, anzi, debbano andare fuori Valle. Cosa succederà poi lo vedremo in seguito. Per gli impianti che vengono citati nel piano, ma che sono in questa fase vi è solo una prima descrizione preliminare, non sono esattamente descritti nel dettaglio, perché ovviamente saranno le fasi progettuali a dover descrivere nel dettaglio quali impianti, sono quelli che riporta il piano, che sono tritovagliatura e biostabilizzazione, che vuol dire un po' tutto e un po' niente, tant'è vero che il decreto del Ministro del 2013 esplicita che la tritovagliatura non dà garanzie in merito ad un'effettiva bontà di questi impianti, ma nel rispetto degli indirizzi politici, che sono sostanzialmente quelli di cercare di ridurre il più possibile il conferimento in discarica, oltre a conferire un rifiuto che ad oggi non è trattato. Noi giustamente pertanto dovremo andare a fare degli impianti che consentano il pieno rispetto delle leggi e quindi ovviamente ci dovrà essere la parte di stabilizzazione per la frazione organica e una fase di selezione per l'altra selezione. A questo va aggiunto tutto un percorso storico che non si può tacere, nel senso che, come lei giustamente ha ricordato, noi oggi siamo nella condizione di avere poco tempo per evitare conseguenze gravi alla Regione. Non si può tacere che ad oggi questi ritardi sono principalmente da individuare in una scelta che è stata fatta in allora: quella di dare comunque l'assegnazione provvisoria ad un bando in presenza di un referendum, che è quello che poi ci ha portato ad avere tutta una serie di conseguenze per i ricorsi. Vorrei ricordare che solo ad aprile del 2016 il Consiglio di Stato ha dato una risposta definitiva per chiudere la vicenda, quindi ad aprile 2016 potenzialmente si era in condizioni di poter dare già seguito alle scelte di cui stiamo parlando oggi.
Come lei giustamente ha ricordato, noi oggi abbiamo tre lotti, di cui il terzo lotto di discarica che è coltivato, che dovrebbe andare ad esaurimento a metà del 2018. Non solo, abbiamo un quarto lotto che rappresenta ad oggi l'unico impianto per conferire e che rappresenta anche un valore che sarebbe bene preservare per una gestione in grado di conferire un rifiuto stabilizzato, cosa che ad oggi non è. La discarica ad oggi richiede comunque una gestione post chiusura trentennale per legge, mentre noi abbiamo una scadenza del gestore a fine 2017. Oltre a questo, c'è non dico l'opportunità, ma l'obbligo di evitare una discontinuità nella gestione dei rifiuti. In più c'è anche un rischio o, meglio, un rischio concretissimo di aprire una fase di transizione dove anche se si potrà andare a reperire ulteriori spazi in discarica, questi tempi e queste possibilità saranno molto limitati nel tempo. Per di più l'individuazione di un nuovo gestore e i tempi amministrativi necessari e i tempi invece per realizzare le opere non si potranno comprimere in meno di due anni. Capisce quindi che le condizioni di ingresso sono estremamente delicate proprio se si vuole evitare quello stato emergenziale che aleggia, ma che noi non vorremmo neanche contemplare nelle nostre scelte, per cui già le anticipo la risposta alla domanda n. 4: noi faremo tutto il possibile e seguendo l'iter previsto dal piano, quindi dal momento in cui la decisione e la scelta della Giunta sarà compiuta, ovviamente noi daremo comunicazione non solo a lei, Consigliere Cognetta, ma tutti i Consiglieri, a tutto il Consiglio andando in commissione al più presto per definire e per illustrare le scelte e le modalità delle nostre scelte.
Domanda n. 2: lo scenario di piano prevede degli impianti che mirino a garantire per la Regione l'autosufficienza e anche il corretto conferimento di materiale stabilizzato, questo perché oggi la Regione su molte frazioni non è completamente autosufficiente. Faccio solo un esempio: per quanto riguarda la frazione multimateriale, ad oggi la Regione non dispone di impianti che siano in grado di consentire di ragionare direttamente con le filiere nazionali, per cui abbiamo un intermediario che ovviamente costa e che dovremo andare ad eliminare con la costruzione degli impianti per avere degli introiti maggiori, che dovrebbero andare a diminuire invece i costi maggiori derivanti dagli investimenti. Su questo, cioè nell'ottica di dare delle risposte, questa Giunta ha già adottato delle scelte: quelle linee di indirizzo date agli Enti locali, su cui ovviamente bisognerà cercare di andare ad illustrare meglio, perché forse certe informazioni non sono correttamente passate, mentre invece deve passare l'idea che la collaborazione tra la Regione, gli Enti locali e i cittadini è fondamentale in questa fase se si vuole comprimere il più possibile quella fase transizionale, che viceversa comporterebbe decisamente maggiori costi, maggiori oneri per i cittadini.
Per quanto riguarda i dettagli degli impianti, questi sono esplicitati solo in maniera grossolana nel piano, perché ovviamente dovranno essere demandati ad una fase di progettazione che in questo momento non è ancora avviata. Per invece venire alla fase dei costi, il piano regionale fa una serie di analisi che sono però delle valutazioni del tutto preliminari e direi anche poco attendibili su quello che ci si può aspettare, comunque lo trova direttamente anche sul sito. Ad oggi i costi sono poco inferiori ai 5 milioni di euro annui (4,8 milioni) e l'ipotesi con la nuova impiantistica si aggira in un'aggiunta di circa 1,5 milioni di euro l'anno. Per arrivare tra quello che sarà poi veramente il costo aggiuntivo o meno rispetto alle valutazioni preliminari, qui importa moltissimo quali saranno le risposte anche a livello di raccolta, trasporto e recupero che tutti gli Enti locali riusciranno a mettere concretamente in piedi nel giro di meno di un anno, perché ovviamente se gli indirizzi politici che sono stati adottati, sono quelli di ridurre il quantitativo di rifiuti indifferenziati da conferire in discarica, quindi la riduzione dei costi di smaltimento e contestualmente aumento dei ricavi dalle frazioni differenziate anche mediante lo strumento, la leva della tariffazione puntuale, ecco che forse ci sarà una forbice maggiore rispetto a quella prevista e scritta nel piano, ovviamente questi saranno poi risultati che verranno demandati poi alla realizzazione concreta. Consigliere Cognetta, comunque, nel più breve tempo possibile verremo in commissione ad illustrare le scelte.
Dalle ore 12:07 assume la presidenza il Vicepresidente Fosson.
Fosson (Presidente) - Per la replica, la parola al Consigliere Cognetta.
Cognetta (M5S) - Assessore Roscio, quattro domande e zero risposte. Per la prima, il punto 1: "quale sia lo stato dell'attuazione del piano dei rifiuti..." ci ha messo sette minuti e in sette minuti non mi ha detto qual è lo stato di attuazione, se non che è una situazione che ci trasciniamo da tempo, che gli spazi sono quasi terminati, che dobbiamo tenere presente che per la fase di transizione ci saranno circa due anni. Scongiuriamo sicuramente questa possibilità, ma sicuramente - glielo dico io "sicuramente" perché, da quello che ha detto, così viene fuori - ci arriveremo...che bello! E meno male che doveva risolvere tutto e che ha studiato tanti e tanti anni su questo argomento! Mi aspettavo sinceramente una risposta molto più pratica, tecnica e incisiva di quella che mi ha dato. Per sette minuti mi ha raccontato il nulla, perlomeno lo facesse in maniera divertente potremmo almeno riderci su...non c'è neanche più da ridere...
È poi passato al punto 2: "quale sia lo scenario tra quelli ipotizzati...", e sono quelli del piano, non sappiamo però quali, ma presto o tardi verrà deciso quando dirci anche noi quali saranno...buono a sapersi, anche qui l'ho segnato, perché era interessante: due minuti di non risposta. Io fino adesso ne ho impiegati due per dirle che non ha risposto, ma ci metto ancora altri tre per spiegarle cosa poteva rispondere.
Per quanto riguarda le risposte, tecnicamente se non sappiamo neanche quanto andremo a spendere, soprattutto quanto i cittadini spenderanno in più, qualsiasi decisione prenderà sarà del tutto arbitraria, inutile e soprattutto sarà costosa perché non sarà motivata. Se al posto suo ci fosse il precedente Assessore, non avrei risparmiato le critiche, come non le sto risparmiando a lei, perché sarebbero delle non risposte, come ho già detto. Vede, però, dal precedente Assessore che non si occupava di rifiuti magari qualche défaillance me l'aspettavo, da lei molto meno, invece quello che otteniamo è che forse c'è un milione e mezzo in più, ma forse no, forse potrebbe essere anche di più e non sappiamo esattamente quanto.
Per quanto riguarda l'ultimo punto, speriamo di non avere delle infrazioni. Saremo in ritardo di due anni, forse qualche infrazione ci arriverà, ma ripeto: è assolutamente insufficiente, inconcludente ciò che sta facendo: questa è la realtà! Se poi mi viene a raccontare che sono gli uffici...gli uffici ci sono sempre stati, gli uffici li conoscevamo già benissimo. Tutta la situazione la conoscevamo perfettamente, lei anche molto meglio di me. Io sono uno che ha studiato dopo, ma lei è partito da molto prima di me, e questo adesso è il risultato? Non lo so, Assessore, che dobbiamo fare, vuole andare a ripetizione dall'ex Assessore? Magari impara qualcosa, a rispondere meglio? Magari mette giù qualche provvedimento e poi ce lo fa vedere, o dobbiamo ancora aspettare?
Dalle ore 12:18 riassume la presidenza il Presidente Rosset.